Beppe Grillo: distrugge Conte come in Doom durante il suo spettacolo

Beppe Grillo, fondatore del Movimento Cinque Stelle, durante il suo spettacolo ha attaccato Conte, proprio come nel videogioco Doom.

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CREDITI: Dreamstime

Parole taglienti quelle di Beppe Grillo, il famoso comico e politico fondatore del Movimento Cinque Stelle, verso Giuseppe Conte. Durante il suo spettacolo "Io sono un altro" a Fiesole, Grillo ha criticato l’attuale presidente del movimento. Conte continua ad essere al centro dell’attenzione, un ruolo che spicca persino nel mondo dei videogiochi. Infatti, l’attuale presidente del Movimento Cinque Stelle è stato protagonista di una parodia, in cui viene trasformato nel Doom Slayer, il famoso sterminatore di mostri di Doom.


Beppe Grillo attacca Conte

Nel suo spettacolo a Fiesole, Grillo ha preso di mira Conte con battute taglienti. 

"Mi fa tenerezza, ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo". 

Commenti che farebbero emergere un sentimento di tensione di Grillo per il declino del movimento sotto la guida di Conte. Durante la polemica Grillo ha continuato il suo discorso affermando che il Movimento Cinque Stelle ha cambiato il suo approccio:

 "Non è più il momento di gridare, è l'epoca di Conte, una persona moderata. Il Movimento che abbiamo creato forse non c'è più, dicono che siamo vaporizzati, forse è la parola giusta. Abbiamo fatto delle cose meravigliose."

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Il destino del Movimento Cinque Stelle

Il parere di Beppe Grillo è chiaro: il futuro del Movimento Cinque Stelle sembra  incerto e distante dalla sua originaria identità. 

"Non so come andrà a finire con Conte, deve capire che io sono essenziale. Io e Casaleggio eravamo diversi, ma abbiamo creato qualcosa di meraviglioso. Il Movimento deve riformarsi, rimettersi in carreggiata, parlare dei temi. Abbiamo riformato un po' la politica, ma non è finita perché i temi ci sono."

 Un desiderio, quello di Grillo di riportare il movimento alla sua unicità e identità.


Giuseppe Conte si trasforma nel protagonista di Doom

La notizia delle critiche di Beppe Grillo verso Conte sul palco non sono un fatto isolato, non tutti conoscono un’altra vicenda che ha visto il premier italiano Conte diventare protagonista di una parodia videoludica. Durante il periodo di lockdown causato dalla pandemia di Covid-19, abbiamo assistito ad un inondazione di creazioni satiriche nel web, una di queste ha avuto come protagonista Conte nei panni del Doom Slayer, il famoso sterminatore di mostri del gioco di Bethesda.

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Quale origine ha questa idea? dalle menti del grafico pubblicitario Filippo Scaboro e il giornalista Piersandro Guerrera. Sulla copertina del primo capitolo di Doom, il nome del gioco è stato sostituito con "DPCM", in riferimento ai decreti legge emessi dal premier durante la pandemia.

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L'ispirazione dietro l'opera

Le parole di Filippo Scaboro sono state esemplificative: 

"Tempo fa, Piersandro mi mandò uno spunto per un attacco d'arte," [...]"Un'immagine del logo di DOOM con scritto DPCM. Abbiamo iniziato a lavorarci su attendendo il momento e l'occasione giusta, fino a quando l'ultimo decreto che impone di indossare le mascherine anche fuori casa ci ha dato l'idea perfetta per pubblicare l'immagine."

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Non sorprende che l'opera abbia rapidamente guadagnato popolarità tra i videogiocatori e i fan di Doom, suscitando divertimento e condivisioni online. 

"La nostra versione del Doomguy ha avuto tanto successo rendendoci enormemente orgogliosi," 

Ha detto Scaboro, sottolineando tristemente però che molte condivisioni non riconoscevano il loro lavoro.


L'ironica trasformazione di Conte in Doom Slayer e le pungenti critiche di Grillo riflettono l’importanza mediatica e politica che vede come protagonista Conte. Attualmente, le parole di Grillo esprimono un momento di tensione e cambiamento per il Movimento Cinque Stelle. Un futuro politico che appare incerto quello del movimento, non si può dire lo stesso del mondo dei videogiochi che invece, continua a offrire uno specchio satirico della realtà. Come ha affermato Scaboro: "È incredibile come DOOM sia entrato così tanto nella realtà e nell'immaginario condiviso da essere capito e percepito anche da chi non è un gran fan dei videogiochi."

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