Cannibalismo e non solo, l’attore e doppiatore statunitense fu accusato di molestie da due sue ex fidanzate
Armie Hammer, il cannibale di Hollywood, le ereditiere milionario, l’attore, il doppiatore dei videogiochi e chi più ne ha più ne metta, è tornato a parlare della accuse di molestie e cannibalismo da parte delle due sue ex fidanzate all’interno del podcast Painful Lessons. Ad oggi Hammer non è stato condannato per nessuna delle accuse ricevute ma, spiega, la sua carriera è stata stroncata.
Siamo nel 2021 quando un anonimo account instagram pubblica alcune presunte conversazione avvenute tra Hammer e alcune donne. In queste conversazioni, attribuite ad Hammer in via non ufficiale e non confermate dall’attore o dalle autorità, Hammer avrebbe espresso fantasie sessuali estreme, alcune delle quali rimanderebbero ad un desiderio cannibale. Intanto due sue ex fidanzate lo accusano di molestie, una, nello specifico lo accusa di abusi in un primo momento per poi passare ad una vera e propria accusa di strupro risalente al 2017. La stessa donna ha dichiarato che Hammer soffre di attacchi di panico e disturbo da stress post traumatico. L’attore ha smentito le accuse, soprattutto quelle riferite al cannibalismo ma, rispetto alle proprie fantasie sessuali ha dichiarato nel 2023, in un’intervista a Air Mail di aver subito lui stesso delle molestie sessuali all’età di 13 anni. Hammer avrebbe subito abusi da parte di un pastore battista e, tali abusi, lo avrebbero spinto ad avere fantasie sessuali di tipo estremo fino all’ossessione per le pratiche BDSM.
Armie Hammer oggi ha 37 anni e, dopo 3 anni dalle accuse, l’attore è tornato su quelle vicende che, a partire dal 2021, dice, gli hanno distrutto la carriera. Prima dell’intervento dell’attore al podcast Painful Lessons, la vicenda era stata oggetto di una trasmissione in stile reality, House of Hammer, una miniserie con focus sulle accuse di molestie e cannibalismo.
"Su di me, sono state dette cose che sembravano davvero così assurde"
Accuse pesanti, una carriera, quella di attore intrapresa per passione, lontana, in parte, dagli affari di famiglia - il padre di Hammer è proprietario di una società di produzione televisiva e cinematografica - distrutta dalle vicende che ad oggi, non hanno portato ad una condanna. Hammer però ha dichiarato che, dopotutto, è stato meglio così.
“C'erano cose che le persone dicevano su di me che sembravano così assurde… che fossi un cannibale. Ora riesco a guardare la cosa con un certo distacco e prospettiva e pensare, è ridicolo. La gente mi chiamava cannibale e tutti ci credevano. Ora sono in un punto della mia vita in cui sono veramente grato per ogni singolo momento, perché dove mi trovavo nella mia vita prima che tutto questo accadesse non mi sentivo bene… non sono mai stato in un posto dove ero felice con me stesso, dove avevo autostima; non ho mai saputo come darmi amore. Quello che è successo mi ha ucciso. Ha ucciso il mio ego. È stata una bomba al neutrone. Ho toccato il fondo. È una cosa che ha ucciso tutte le persone intorno a me che pensavo fossero amici e non lo erano. Tutte quelle persone, adesso, sono sparite”.
A partire dal 2006 Armie Hammer ha recitato in grandi e piccole produzioni cinematografiche, The Social Network, Biancaneve, J Edgar, The Lone Ranger, Chiamami col tuo nome, Rebecca e Assassinio sul Nilo, solo per citarne alcuni. Le sue performance attoriali sono state spesso lodate ma, è con il doppiaggio della serie di videogiochi Disney Infinity che ci ha conquistati.
Hammer ha ripreso nei videogiochi il ruolo di John Reid del western live action The Lone Ranger ma, l’attore ha partecipato al doppiaggio dei videogiochi dal 2013 al 2015 quando in Disney Infinity 3.0 sono stati introdotti anche i personaggi di Inside Out.
La serie di videogiochi Disney Infinity infatti rappresenta un’occasione per calarsi nei panni dei più amati personaggi Disney spaziando dalle saghe di Star Wars, Marvel e Pixar. Il gioco infatti consente di personalizzare l’universo in cui avviene la trama. La serie di videogiochi riesce a rendere reale l’esperienza che chiunque ha desiderato vivere guardando Toy Story. I giocattoli, le action figures che ognuno di noi custodiva gelosamente nella cameretta desiderando che in qualche modo potessero prendere vita è esattamente quello che promette la serie Infinity, non c’è personaggio del mondo disney espanso che non sia possibile scegliere e guidare all’interno del videogioco.
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