Il Ceo di Meta porta l’intelligenza artificiale sulle piattaforme social e annuncia una rivoluzione
Organizzare un viaggio, rispondere alle domande, creare immagini e..pensare. Questo e molto di più, è quanto promesso da Zuckerberg con Meta AI, la più potente intelligenza artificiale da usare gratuitamente.
“Oggi è una giornata importante, stiamo per rilasciare la nuova versione di Meta AI, il nostro assistente al quale potete porre qualsiasi domanda attraverso le nostre app e occhiali. Il nostro obiettivo è costruire la migliore AI al mondo e renderla disponibile per tutti. Oggi stiamo aggiornando Meta AI con Llama 3, il nostro nuovo modello di AI allo stato dell’arte che è open sourcing. Ma la linea di fondo è che noi crediamo che Meta AI sia ora la più intelligente AI che si possa liberamente utilizzare. Per rendere Meta AI ancora più smart abbiamo anche integrato conoscenze in tempo reale da Google e Bing direttamente nelle risposte. Stiamo anche rendendo Meta AI molto più facile da usare in tutte le nostre app. L’abbiamo integrata nella casella di ricerca che si trova proprio in cima a whatsapp, Instagram e Facebook e Messenger. Così ogni volta che avete una domanda, potrete semplicemente porla proprio lì. Abbiamo realizzato un nuovo sito per Meta Ai così potrete utilizzarla anche dal web”.
Queste le dichiarazioni di Mark Zuckerberg poco prima del lancio della nuova versione dell’intelligenza artificiale targata Meta. La promessa è dunque che non solo sia la più potente al mondo ma anche la più semplice da usare perché perfettamente integrata con le app del gruppo e disponibile anche in versione web. Ma cosa possiamo chiedere a Meta AI? In buona sostanza, secondo quanto ci dice Zuck, qualsiasi cosa e questo perché l’integrazione delle risposte proviene direttamente dai database di Google e Bing. L’intelligenza artificiale, potrà supportarvi nell’organizzazione di un viaggio, di una serata con gli amici ma anche nell’arredo di casa. Insomma una AI in grado di contribuire all’organizzazione, pianificazione e scelta di tutto quanto riguarda la vita quotidiana di ciascuno di noi. L’integrazione dell’AI in tutte le app del gruppo Meta consente all’utente di ricevere risposte e supporto senza mai abbandonare l’app che si sta utilizzando.
“Puoi accedere alle informazioni in tempo reale da tutto il Web senza dover passare da un'app all'altra. Supponiamo che tu stia pianificando una gita sugli sci nella chat di gruppo di Messenger. Usando la ricerca in Messenger puoi chiedere a Meta AI di trovare voli per Colorado da New York e capire i fine settimana meno affollati da visitare, il tutto senza uscire dall'app Messenger”.
Una AI in grado di pensare, è così che Meta ha presentato Llama 3 al mondo. La nuova versione offre una gamma di nuove funzionalità inclusa una migliorata capacità di ragionamento. Ma non vi spaventate, Llama 3 non è un terminator bensì una interfaccia in grado di accogliere tutte le richieste effettuando una scrematura mirata tra le risposte e le possibilità offerte dal web. L’AI si limita a velocizzare la sintesi tra le risposte e, in questo senso, secondo Meta, l’AI sarà lo strumento fondamentale per gli sviluppatori ancora più che per i possessori di smartphone.
“Vogliamo dare il via alla prossima ondata di innovazione nell'intelligenza artificiale in tutti gli aspetti: dalle applicazioni agli strumenti per sviluppatori, dalle valutazioni alle ottimizzazioni dell'inferenza e altro ancora”.
Attualmente Llama 3 è disponibile solo in lingua inglese ma, nel brevissimo periodo, diventerà uno strumento multilingue e totalmente open source che permetterà agli utenti di seguire tutto il processo di sviluppo e lasciare feedback in tempo reale. Meta AI è infatti sempre in via di sviluppo e i miglioramenti saranno continuativi e costanti proprio in base ai feedback degli utenti.
Quella per la migliore Ai è una gara senza esclusione di colpi e i due principali contendenti sono i leader dell’era digitale. Stiamo parlando di Zuckerberg e Elon Musk. Anche il patron di Tesla e X ha recentemente aperto la sua AI al pubblico condividendo il codice segreto di Grok, il chatbot che, pare, potrebbe battere Chatgpt. Ma le ambizioni di Musk sembrano superare quelle del Ceo di Meta. SE Zuckerberg punta alla semplificazione della routine delle persone e alla fornitura di tecnologia avanzata per sviluppatori e tecnici, Musk vuole utilizzare l’intelligenza artificiale per comprendere l’universo e svelarne i misteri. Obiettivo non da poco ma, sappiamo quanto a Elon Musk piaccia volare alto.
Altra passione di Musk sono le previsioni, una delle quali riguarda proprio l’evoluzione delle intelligenze artificiali che, secondo lui, arriveranno ad essere più intelligenti degli esseri umani e saranno completate entro il 2029. Eppure, nonostante stia continuando a investire su XAI, Musk ha ripetutamente chiesto di interrompere lo sviluppo e le ricerche sulle intelligenze artificiali che, a quanto pare, lo esaltano e terrorizzano allo stesso tempo. Zuckerberg vola basso, non vuole sostituire la creatività e l’intelligenza umana ma, più semplicemente, garantire il miglior assistente virtuale al mondo. Ci sta.
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