Whoopi Goldberg Vs Blizzard Entertainment: la battaglia per Diablo IV

Giorgio Galizia

17/6/2024

CREDITI: Dreamstime

Tra i volti più famosi di Hollywood, uno in particolare ha marcato le memorie mondiali: Whoopi Goldberg, un'attrice che può  vantare una carriera sensazionale. L'iconica Deloris Van Cartier/Suor Maria Claretta, famosa per il suo ruolo nei film cult come Sister Act, è solo uno dei tanti personaggi della Goldberg che, tra i suoi film, appare in pellicole del calibro di  Ghost, Ragazze interrotte e come conduttrice del talk show "The View".  La star negli ultimi anni ha regalato un particolare della sua vita privata ai fans, dichiarando la sua passione per il mondo dei videogiochi e aprendo una battaglia contro chi ha frenato le sue partite, come è accaduto con la Blizzard Entertainment. Whoopi Goldberg avrebbe espresso un'aspra polemica per ciò che ha considerato un'ingiustizia nei confronti dei giocatori di Mac: l'incompatibilità di Diablo IV con i dispositivi Apple.

Una curiosa sorpresa quella che Whoopi Goldberg ha rivelato al mondo: la sua passione per i videogiochi. In particolare per la famosa serie Diablo che è il suo geme theme preferito. Nonostante la sua celebrità e il suo impegno in progetti cinematografici e televisivi di successo, Goldberg ha sempre trovato il tempo per immergersi nel mondo dei videogiochi. In un sincero video pubblicato su Instagram, ha confessato di aver dedicato ore preziose ai capitoli della saga di Blizzard Diablo e l’ attesa per Diablo IV è stata così intensa per l’attrice tanto da scatenarle una grande frustrazione quando un problema inaspettato ha frenato la sua partita.

L'eccitazione e la gioia di Goldberg si è trasformata in un'amara delusione quando ha scoperto che Diablo IV non era compatibile con i Mac. Questo colpo basso ha spinto Whoopi ad agire per dar voce a chi, come lei, era vittima di quella che reputava una grande ingiustizia. Una polemica esplosa sui social, non solo per sé stessa, ma anche per tutti i giocatori che utilizzano l'ecosistema Apple. Con fermezza e intensità, ha criticato pubblicamente Blizzard Entertainment, esigendo una risposta e un rimborso per il gioco che non poteva giocare sul suo Mac.

La leggenda di Hollywood nel corso di una settimana, ha tenuto duro e espresso la sua protesta attraverso numerosi post su Instagram, sottolineando la mancanza di comunicazione da parte di Blizzard e ribadendo la sua richiesta di rimborso. Un atto ben lontano dal semplice capriccio di una celebrità, un gesto che esprime il desiderio di una voce potente al servizio di molti giocatori.

C'è molto di più in Whoopi Goldberg di quanto il pubblico possa immaginare. Pochi sanno  che oltre alla sua carriera di successo nel cinema e nella televisione, Goldberg ha anche recentemente co-scritto una graphic novel intitolata "The Change" insieme all’autore Jaime Paglia. 

Ancora una volta la Goldberg sorprende il mondo dell'intrattenimento dimostrando  la sua versatilità come creatrice, e condividendo il suo impegno e passione nel rappresentare storie che risuonano con un pubblico ampio e diversificato. In The Change, Goldberg esplora temi di trasformazione personale e empowerment attraverso la storia di Isabel Frost, una donna di mezza età che scopre nuovi poteri mentre gioca ai videogiochi con suo nipote. Un lavoro che sfida gli stereotipi del genere dei supereroi tradizionali, offrendo una protagonista più matura e con un corpo che riflette la realtà della vita adulta.

L’esperienza di Whoopi Goldberg e gli altri gamer di Mac desiderosi di giocare a Diablo IV ha un lieto fine: CrossOver 23: un software che promette di permettere l'esecuzione di applicazioni Windows su macOS senza la necessità di installare il sistema operativo Windows. La versione beta di CrossOver 23 ha già dimostrato di supportare Diablo IV su Mac.

La battaglia di Whoopi Goldberg contro Blizzard Entertainment e la sua richiesta di un'esperienza di gioco più inclusiva per i giocatori di Mac non è solo un affare personale, ma rappresenta un aspetto più ampio delle dinamiche del settore videoludico moderno. La sua voce esprime la necessità di una maggiore trasparenza e comunicazione tra gli sviluppatori e la comunità dei giocatori.