L'Eintracht Francoforte annuncia il suo ingresso nel mondo del Fps targato Riot. Ma quali sono le altre squadre calcistiche nel mondo dell'esport?
Il noto club di Bundesliga, campionato tedesco di prima categoria calcistica, Eintracht Francoforte ha deciso di investire anche sul fps targato Riot. La squadra tedesca è solo l'utlima delle società professionistiche degli sport tradizionali a scegliere di entrare in un modo come quello degli esport.
Da quando siamo entrati in esports nel 2018, abbiamo ampliato le nostre attività in modo continuo e sostenibile. Dal calcio virtuale EAFC al nostro ingresso in LeagueofLegends nel 2020. La nostra attenzione è sempre stata rivolta allo sviluppo sostenibile con un approccio di base attraverso il nostro centro di formazione per gli eSport. Successi come la vittoria del campionato individuale tedesco di calcio virtuale la scorsa stagione e l'affermazione della nostra squadra di League of Legends nella Prima Divisione della Prime League hanno sottolineato le nostre ambizioni ai massimi livelli, senza perdere l'attenzione sul supporto ai giocatori regionali, alla nostra community e alla base di fan degli eSport.
Questi sviluppi positivi, combinati con l'espansione della nostra infrastruttura e l'apertura della Esports Academy lo scorso anno, ci hanno spinto a fare il passo successivo e a rivolgerci a un nuovo gruppo target entrando in Valorant. La connessione tra un titolo di gioco molto interessante e l'esperienza di nella costruzione di ecosistemi di eSport professionali - in combinazione con il gruppo di giovani utenti - rende Valorant la terza disciplina giusta per Esports a nostro avviso.
Per alcuni potrebbe sembrare controverso. Per noi, un criterio importante per iniziare con questo gioco è stato, oltre allo speciale ambiente di gioco fantasioso, il diversity che Riot Games incarna in questo gioco. Inoltre, vogliamo plasmare attivamente la realtà esistente per molti giovani in Germania (base di giocatori di Valorant estremamente alta nella Generazione Z in modo positivo invece di rendere questo genere di gioco un tabù. Pertanto, fin dall'inizio, organizzeremo eventi educativi sui rischi e le sfide degli eSport e realizzeremo workshop per genitori sul tema del "gioco responsabile".
Queste le parole di Timm Jāger, responsabile del settore tecnologico del club. La squadra diventa così pioniera di un terreno inesplorato dalle società tedesche, che vede investimenti importanti da poche realtà ma che pian piano stanno diventando sempre più. Questo discorso, ovviamente, si riferisce agli esport esterni al mondo di EA FC e di eFootball in cui compete il fortissimo Monaco di Baviera.
Primi in questa speciale categoria sono gli spagnoli e francesi, da sempre pionieri nell'avvento delle discipline esportive meno tradizionali, squadre di grande caratura come Barcellona, Real Betis e PSG, sono solo alcuni degli esempi concreti della volontà di espandersi al di fuori del calcio virtuale.
Partendo dalla società forse che in pochi si aspettavano, il Real Betis Sivigilia, è una delle società calcistiche più attive nel mondo degli esport, con ben 9 discipline diverse, dai titoli Riot come: League of Legends e Valorant, fino a Rainbow Six Siege. Una squadra che si è sempre distinta molto nei campionati spagnoli di categoria e che ha dato spazio al lancio di molti talenti, che poi sono andati a popolare i team più blasonati dei tornei.
Passiamo ad una società come quella del Barcellona, sempre impegnata in ambito esportivo, con giochi come Rocket League, il punto di congiunzione, a tutti gli effetti, tra il mondo dello sport tradizionale come Basket e Calcio con il mondo dello sport elettronico, in cui due squadre da 3 componenti si scontrano in un mondo di gioco in cui si gioca virtualmente a calcio con le automobili. Non solo sport semi tradizionali, ma la squadra catalana ha anche investito molto su i titoli di Riot come: Leauge of legends moba che da 15 anni a questa parte continua a spopolare tra i giocatori di tutte le età. Infine, sull'ultimo arrivato Valorant di cui il team blaugrana ha acquisito un team per ambire al circuito di secondo livello europeo, annunciato poche settimane fa.
Il Paris Saint-Germain (PSG) è noto per il suo impegno significativo nel settore degli esports, mirando a consolidare la sua reputazione a livello mondiale. Una delle partnership chiave del club parigino è con il team Talon di Hong Kong, una collaborazione che si estende a diversi giochi competitivi, inclusa la famosa lega del sud-est asiatico di League of Legends, conosciuta come PCS (Pacific Championship Series). Questa alleanza ha permesso al PSG di avere una presenza significativa anche in Asia, un'area di grande rilevanza nell'ambito degli esports. PSG Talon ha raggiunto notevoli successi, qualificandosi per i mondiali di League of Legends per ben tre volte, dimostrando l'efficacia di questa sinergia. Inoltre, il PSG Talon ha esplorato brevemente il competitivo di Rainbow Six Siege, partecipando alla seconda divisione giapponese.
Nella piccola città di Wolverhampton, che conta appena 262 mila abitanti, c'è una squadra di calcio gli Wolves, che ormai da anni militano stabilmente tra la prima e la seconda categoria della Barclays Premier League. Proprio gli Wolves, sono la società esportiva d'oltre manica con più team esportivi ed un po' come per il team dell' Eintracht Francoforte, anche gli Wolves lavorano giorno dopo giorno per abbattere le barriere tra esport e mondo moderno.
Il team degli Wolves, dopo una piccola parentesi in co partecipazione con gli Evil Geniuses per entrare su League of Legends, decidono di puntare forte su Rainbow Six Siege, affermandosi tra le squadre migliori d'Europa con una squadra che è riuscita più volte a centrare la qualificazione mondiale, compreso quello del 2024 che si svolgerà a febbraio. Il team non si è voluto fermare solo al fps di Ubisoft, di fatti la squadra ha acquisito da poco uno slot nel massimo torneo di Valorant per la Cina ed è campione del mondo di Call of Duty mobile, dimostrando a tutte le squadre, anche quelle più blasonate, quanto l'esport debba essere un canale di comunicazione per arrivare a tutte quelle fasce di giovani che oggi non sono più attratti dallo sport tradizionale.
In Italia la situazione è sicuramente lontana dalle altre nazioni europee, ma qualcosa si sta muovendo, ad esempio: il Milan aveva una stretta collaborazione Qlash per il team anche di Brawl Stars, l'Hellas Verona con Anc Outplayer per il team di League of Legends, ma soprattutto Dsyre Juventus per Rocket League, ma poi anche società più piccole come Empoli, Lecce, Cagliari, Palermo tutte molto attive su Rocket League.
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