Il mondo del gaming si anima di luce e colore, e oggi ci immergiamo nel primo episodio della serie USB - Ultimate Setup Build.&nbsp;Il Regno di Marco FFA in Call of DutyIn questa esclusiva, sveleremo le postazioni da gaming di alcuni degli streamer e videogiocatori competitivi più apprezzati. Per inaugurare la serie, entriamo nel regno di Marco FFA, un talentuoso videogiocatore professionista di Call of Duty, il cui setup è un tripudio di tecnologia e stile.Il Santuario di Marco FFALa postazione di Marco è molto più di un semplice angolo di gioco; è una fusione di precisione, performance e personalità. Al centro di questo santuario digitale, troviamo il cuore pulsante della sua attività: il PC da gaming all'avanguardia. Con una potenza bruciante e una grafica mozzafiato, questo sistema è il fedele compagno nelle sue battaglie virtuali.Armi di SceltaLa tastiera meccanica con switch personalizzati e il mouse dalla risposta fulminea sono le armi di scelta di Marco. L'accuratezza nei movimenti e la velocità nelle risposte sono fondamentali nel mondo competitivo di Call of Duty, e queste periferiche di gioco sono la chiave del suo successo. Non da meno, l'audio è essenziale nel creare l'atmosfera coinvolgente necessaria per una performance di alto livello. Le cuffie surround, il microfono cristallino e gli altoparlanti strategicamente posizionati trasformano la postazione di Marco in un autentico alveare del suono, dove ogni passo, colpo e comunicazione strategica sono chiari come il giorno.Oltre alle prestazioni, l'estetica gioca un ruolo cruciale nella postazione di Marco. Luci RGB personalizzate, un set di illuminazione studiato e gadget a tema Call of Duty creano un'atmosfera coinvolgente e avvincente, sia per lo stream che per la sua esperienza di gioco personale.&nbsp;La postazione di Marco FFA è veramente un Ultimate Setup Build che incarna la dedizione, la passione e l'eccellenza richieste nel competitivo mondo del gaming. Condividete il vostro pensiero su questo episodio e preparatevi per esplorare altre incredibili postazioni in future puntate della nostra serie USB.

Il mondo del gaming si anima di luce e colore, e oggi ci immergiamo nel primo episodio della serie USB - Ultimate Setup Build.&nbsp;<h2> Il Regno di Marco FFA in Call of Duty</h2>In questa esclusiva, sveleremo le postazioni da gaming di alcuni degli streamer e videogiocatori competitivi più apprezzati. Per inaugurare la serie, entriamo nel regno di Marco FFA, un talentuoso videogiocatore professionista di Call of Duty, il cui setup è un tripudio di tecnologia e stile.<h3>Il Santuario di Marco FFA</h3> La postazione di Marco è molto più di un semplice angolo di gioco; è una fusione di precisione, performance e personalità. Al centro di questo santuario digitale, troviamo il cuore pulsante della sua attività: il PC da gaming all'avanguardia. Con una potenza bruciante e una grafica mozzafiato, questo sistema è il fedele compagno nelle sue battaglie virtuali.<h3>Armi di Scelta</h3> La tastiera meccanica con switch personalizzati e il mouse dalla risposta fulminea sono le armi di scelta di Marco. L'accuratezza nei movimenti e la velocità nelle risposte sono fondamentali nel mondo competitivo di Call of Duty, e queste periferiche di gioco sono la chiave del suo successo. Non da meno, l'audio è essenziale nel creare l'atmosfera coinvolgente necessaria per una performance di alto livello. Le cuffie surround, il microfono cristallino e gli altoparlanti strategicamente posizionati trasformano la postazione di Marco in un autentico alveare del suono, dove ogni passo, colpo e comunicazione strategica sono chiari come il giorno. Oltre alle prestazioni, l'estetica gioca un ruolo cruciale nella postazione di Marco. Luci RGB personalizzate, un set di illuminazione studiato e gadget a tema Call of Duty creano un'atmosfera coinvolgente e avvincente, sia per lo stream che per la sua esperienza di gioco personale. &nbsp;La postazione di Marco FFA è veramente un Ultimate Setup Build che incarna la dedizione, la passione e l'eccellenza richieste nel competitivo mondo del gaming. Condividete il vostro pensiero su questo episodio e preparatevi per esplorare altre incredibili postazioni in future puntate della nostra serie USB.

Questa è USB, la rubrica dove analizziamo le postazione da gaming degli streamer e proplayer

La postazione del pro player Marco FFA

Questa è USB, la rubrica dove analizziamo le postazione da gaming degli streamer e pro player, ecco quella di Marco FFA

USB: la postazione di Marco FFA

La squadra di T3b al termine della prima edizione del R6 North Rumble si laurea campione del torneo ideato da Ubisoft e blast per la off season dedicata ai team del Nord EuropaIl percorso dei team verso la finaleA differenza di quanto già visto nel R6 central combine, nel quale gli MnM sono usciti vincitori, il percorso d'accesso a questo secondo torneo pre stagionale è molto diverso, i qualifer funzionano nello stesso modo con una prima fase solo dedicata alle squadre di Europe League in cui non partecipano Koi e G2 su loro stessa volontà, 1 qualifier dedicato a chi aveva accesso ad uno slot dei vecchi tornei competitivi della zona del nord Europa e gli open qualifier aperti a tutte le squadre.&nbsp;Dei 20 team arrivati alla fase closed solamente 10 squadre sarebbero poi passate al clou delle competizione con gli Lfo o ex Mkers come unico rappresentate dell'Italia all'interno del torneo con però buoni risultati in termini di resa generale battendo okacorp, dunlimited e viperio si sono poi aggiudicati un posto di tutto rispetto per la fase a gruppi del North rumble con il primo seed dal closed qualifier, andando così a mettersi in corsa tranquillamente per un posto nella top 8 del torneo.&nbsp;Il group stage ed i sogni della communityNel gruppo A insieme ai nostri LFO vengono draftati anche Wylde, MnM accademy, Okacorp, Dunlimited e Class of 2022, la squadra dei nostri ex Mkers riesce ad uscire da primo seed anche del girone pur mostrando il fianco nello scontro diretto contro gli Wylde perdendo rovinasamente per 7-3, spunta anche la vittoria per 8-6 di fatica contro i Fracensi degli Okacorp.&nbsp;Gli wylde termineranno ad una sola lunghezza dagli Lfo a causa della sconfitta maturata contro i Dunlimited all'ultima giornata ed ad una sconfitta contro gli Okacorp ai tempi supplementari.&nbsp;Nel gruppo B invece Calories ed Heroic fanno le voci grosse contro Viperio, T86, Pats e Sked, con il team ex tentstar che riesce a strappare una prima posizione miracolasamente grazie ad una super vittoria per 8 a 7 proprio contro i rivali degli Heroic e portandosi a pari punti al foto finish e con la posizione di vantaggio dettata dagli scontri diretti tra le due formazioni rivali.&nbsp;I playoffs un disastro preannunciatoPurtroppo nei playoff come già visto durante il Central Combine, le due squadre T1 dominano indiscriminatamente la scena, gli Heroic strapazzano 7-3 i nostri Lfo e gli Wylde espugnano i Calories con un 7-4.&nbsp;&nbsp;In lower bracket i nostri Lfo cadono al primo turno 2-1 contro i Calories vincendo il proprio pick ma perdendo su mappa 2 e 3.&nbsp;&nbsp;I calories dunque si ritrovano a dover fronteggiare gli Heroic in lower bracket e perdono miseramente 2-0 contro un team troppo più forte e alimentando molti dubbi sul fatto che questo torneo doveva essere per team di caratura più bassa ma in due espedienti nessun team è arrivato in finale ad eccezione dei team Tier 1.&nbsp;La finale è un tripudio Wylde pre annunciato 7-4 e 7-5 per permmettere al team di T3b e compagni di alzare il primo trofeo della squadra a livello internazionale.

La squadra di T3b al termine della prima edizione del R6 North Rumble si laurea campione del torneo ideato da Ubisoft e blast per la off season dedicata ai team del Nord Europa<h2>Il percorso dei team verso la finale</h2>A differenza di quanto già visto nel R6 central combine, nel quale gli MnM sono usciti vincitori, il percorso d'accesso a questo secondo torneo pre stagionale è molto diverso, i qualifer funzionano nello stesso modo con una prima fase solo dedicata alle squadre di Europe League in cui non partecipano Koi e G2 su loro stessa volontà, 1 qualifier dedicato a chi aveva accesso ad uno slot dei vecchi tornei competitivi della zona del nord Europa e gli open qualifier aperti a tutte le squadre.&nbsp;Dei 20 team arrivati alla fase closed solamente 10 squadre sarebbero poi passate al clou delle competizione con gli Lfo o ex Mkers come unico rappresentate dell'Italia all'interno del torneo con però buoni risultati in termini di resa generale battendo okacorp, dunlimited e viperio si sono poi aggiudicati un posto di tutto rispetto per la fase a gruppi del North rumble con il primo seed dal closed qualifier, andando così a mettersi in corsa tranquillamente per un posto nella top 8 del torneo.&nbsp;<h3>Il group stage ed i sogni della community</h3>Nel gruppo A insieme ai nostri LFO vengono draftati anche Wylde, MnM accademy, Okacorp, Dunlimited e Class of 2022, la squadra dei nostri ex Mkers riesce ad uscire da primo seed anche del girone pur mostrando il fianco nello scontro diretto contro gli Wylde perdendo rovinasamente per 7-3, spunta anche la vittoria per 8-6 di fatica contro i Fracensi degli Okacorp.&nbsp;Gli wylde termineranno ad una sola lunghezza dagli Lfo a causa della sconfitta maturata contro i Dunlimited all'ultima giornata ed ad una sconfitta contro gli Okacorp ai tempi supplementari.&nbsp;Nel gruppo B invece Calories ed Heroic fanno le voci grosse contro Viperio, T86, Pats e Sked, con il team ex tentstar che riesce a strappare una prima posizione miracolasamente grazie ad una super vittoria per 8 a 7 proprio contro i rivali degli Heroic e portandosi a pari punti al foto finish e con la posizione di vantaggio dettata dagli scontri diretti tra le due formazioni rivali.&nbsp;<h3>I playoffs un disastro preannunciato</h3>Purtroppo nei playoff come già visto durante il Central Combine, le due squadre T1 dominano indiscriminatamente la scena, gli Heroic strapazzano 7-3 i nostri Lfo e gli Wylde espugnano i Calories con un 7-4.&nbsp;&nbsp;In lower bracket i nostri Lfo cadono al primo turno 2-1 contro i Calories vincendo il proprio pick ma perdendo su mappa 2 e 3.&nbsp;&nbsp;I calories dunque si ritrovano a dover fronteggiare gli Heroic in lower bracket e perdono miseramente 2-0 contro un team troppo più forte e alimentando molti dubbi sul fatto che questo torneo doveva essere per team di caratura più bassa ma in due espedienti nessun team è arrivato in finale ad eccezione dei team Tier 1.&nbsp;La finale è un tripudio Wylde pre annunciato 7-4 e 7-5 per permmettere al team di T3b e compagni di alzare il primo trofeo della squadra a livello internazionale.

Finale a senso unico gli Wylde vincono in favore dgli heroic

Al north rumble trionfano gli Wylde

Al termine di una finale one sides contro il team degli Heroic, la squadra di T3b degli Wylde si laurea campione della prima edizione del North Rumble 


R6: North rumble gli Wylde trionfano

L'esports nasce dal connubio tra l'esigenza innata in noi umani di eccellere e la passione per i videogiochi portati fino a valicare il limite tra passatempo ed impiego a tempo pieno, una storia non dissimile da quella che ha portato gli sport tradizionali a creare l'infrastruttura che vediamo ancora oggi in continua evoluzione.Cos'è l'esports e come nasce ?Partiamo dall'origine dei videogiochi, fin da quando l'uomo inizio a non vivere più solo confinato ad uno stato brado ha cercato un modo per far si che il tempo passasse in modo più veloce, il così detto "ammazza tempo". In seguito alla fine della seconda guerra mondiale e con il boom economico degli anni 60 esce a tutti gli effetti il primo videogioco della storia.&nbsp;Il nostro racconto dunque parte da Spacewar! datato 14 febbraio 1962, in molti si staranno chiedendo cosa c'entri tutto ciò con le arene che vediamo oggi con cori da stadio, trombettisti e percussionisti nelle vere e proprie curve, ma abbiate fede ci arriveremo. Il primo videogioco mai creato, infatti, è stato non solo il primo gioco open source ( il codice sorgente del gioco fu condiviso col mondo intero) ma anche un gioco in cui lo scopo era quello di vincere una lotta tra navi spaziali.Le prime competizioniIl primo concetto di competizione nei videogiochi, nasce proprio da perle come Spacewar! non a caso in seguito fino alla diffusione della connessione internet in tutto il mondo, l'unico modo che si aveva per competere tra amici o tra coetani era quello delle classifiche dei punteggi, in videogiochi tipo Pac-man, oppure per non rimanere troppo in la col tempo andare a giocare con la stessa console.Qual è stato il primo videogioco su cui si è avuta un Torneo esports vera e propria dunque ?I primissimi cabinati di tekken ? Street fighter? Tetris? No, niente di più lontano dalla risposta perchè il primo torneo esports di cui si hanno tracce ufficiali si tiene nel 1972 all'interno dell'Università privata di StandFord in California ed il gioco fu proprio SpaceWar! con in palio un abbonamento alla rivista Rolling Stones.&nbsp;Facciamo un salto temporale di 24 anni, nel 1996 con Quake arriva il primo reale gioco competitivo. La componente "multiplayer" così come la intendiamo noi all'inizio non era presente poichè non &nbsp;aveva un netcode per stabilere una connesione con un server, ma il funzionamento era sviluppato tramite peer to peer. Id software si rese conto delle possibilità che il proprio gioco possedeva e decise di lanciare &nbsp;l'aggiornamento Quake world, il quale migliorò sensibilmente tutti gli aspetti del traballante Multiplayer dando così vita agli Esports che conosciamo oggi nel 1997.&nbsp;&nbsp;Un anno prima della nascita di chi sta scrivendo questo articolo, infatti si svolse il primo torneo competitivo di Quake, nel quale il creatore del gioco, John Carmack, mise in palio la sua Ferrari che fu vinta da Dennis "Thresh" Fong, il primo vero pro player della storia.Le competizioni moderne e le sue sfaccettatureQuake diede il via alla prima sfolgorante sensazione di poter trasformare una passione come quella dei videgiochi, in cui non importa il tuo sesso o se hai delle difficoltà a livello fisico o cognitivo se sei bravo potrai primeggiare, ma il gioco che più di tutti riuscì nell'impresa di cambiare il modo di vedere i videogiochi fu Starcraft: Brood War.&nbsp;Nella culla dei tornei competitivi, Corea del Sud, il gioco di Blizzard cambio radicalmente la società fin dal 2001 con la nascità della prima scena competitiva vera e propria, non a caso il legame tra Starcraft e la Corea ha fatto in modo di permettere uno sviluppo anticipato di decenni rispetto alle altre società.&nbsp;Il passo intermedio che ci porta da inizio millennio più vicino ai giorni d'oggi è sicuramente Counter Strike, un gioco nato per mano, come in molti casi, dalla creazione di una Mod per Half Life dalle mani di due giocatori conosciuti come Gooseman e Cliffe. La rivoluzione arriva da CS proprio perchè ad oggi 2023, anno in cui è uscito finalmente Counter Strike 2, la formula competitiva del gioco non è mai cambiata dal 1999.&nbsp;Il primo torneo competitivo però che attirò davvero l'attenzione mediatica fu Painkiller con il suo CPL World Tour, nel lontano 2004, infatti, si era studiato questo torneo esports in giro per il mondo dalla Turchia fino al Brasile per cercare di promuovere non solo il gioco con la sua modalità 1 contro 1 ma promulgare il concetto dei videogiochi in paesi dove ciò non era ancora diffuso e soprattutto iniziare a promuovere il panorama competitivo che esso portava con se con un montepremi di 1 milione di dollari. Il progetto portò anche un Italiano alla ribalta "Stermy" con le 11 tappe del tour che lo misero sul terzo gradino del podio e con un montepremi totale di 100 mila dollari vinti. Purtroppo come successo poi spesso, terminato il torneo il circuito competitivo e con esso il gioco e la sua community si estinsero per sempreLeague of legends e la sua rivoluzioneFu proprio il gioco targato Riot Games a stravolgere però il tavolo degli esports moderni perchè l'idea alla base non era più quella di produrre un gioco dedicato ai casual player con un'aspetto competitivo che veniva sviluppato in seguito con scelte poco ponderate o affidate a terze parti. League of legends infatti è il primo titolo in cui il pubblisher decide di giocare d'anticipo volendo organizzare lei stessa le competizioni con il primo mondiale addirittura solo 2 anni dopo il lancio. Ancora oggi Riot games compie decisioni in merito al suo esports e mantiene le redini del primo videogioco nato con l'intento di soddisfare le necessità di un settore che stava crescendo.&nbsp;Sulle ali del moba targato riot games si sono dovute adeguare le realtà che conosciamo oggi, non a caso in seguito anche al fallimento del progetto della Overwatch league e con esso forse il primo tentativo di trasformare l'esports in qualcosa di simile al NBA o a sports molto più fruttuosi, che le software house detentrici delle Ip dei giochi tutt'oggi più giocati cercano di fare le scelte più oculate possibili in un settore che si è visto esplodere grazie alla pandemia.&nbsp;Ė bello pensare però che dal 1972 ad oggi ciò che più amiamo abbia permesso di realizzare i sogni di molti ragazzi e che forse dobbiamo molto a chi come "thresh" ci ha creduto fin dai suoi albori.

L'esports nasce dal connubio tra l'esigenza innata in noi umani di eccellere e la passione per i videogiochi portati fino a valicare il limite tra passatempo ed impiego a tempo pieno, una storia non dissimile da quella che ha portato gli sport tradizionali a creare l'infrastruttura che vediamo ancora oggi in continua evoluzione.<h2>Cos'è l'esports e come nasce ?</h2>Partiamo dall'origine dei videogiochi, fin da quando l'uomo inizio a non vivere più solo confinato ad uno stato brado ha cercato un modo per far si che il tempo passasse in modo più veloce, il così detto "ammazza tempo". In seguito alla fine della seconda guerra mondiale e con il boom economico degli anni 60 esce a tutti gli effetti il primo videogioco della storia.&nbsp;Il nostro racconto dunque parte da Spacewar! datato 14 febbraio 1962, in molti si staranno chiedendo cosa c'entri tutto ciò con le arene che vediamo oggi con cori da stadio, trombettisti e percussionisti nelle vere e proprie curve, ma abbiate fede ci arriveremo. Il primo videogioco mai creato, infatti, è stato non solo il primo gioco open source ( il codice sorgente del gioco fu condiviso col mondo intero) ma anche un gioco in cui lo scopo era quello di vincere una lotta tra navi spaziali.<h3>Le prime competizioni</h3>Il primo concetto di competizione nei videogiochi, nasce proprio da perle come Spacewar! non a caso in seguito fino alla diffusione della connessione internet in tutto il mondo, l'unico modo che si aveva per competere tra amici o tra coetani era quello delle classifiche dei punteggi, in videogiochi tipo Pac-man, oppure per non rimanere troppo in la col tempo andare a giocare con la stessa console.<h3>Qual è stato il primo videogioco su cui si è avuta un Torneo esports vera e propria dunque ?</h3>I primissimi cabinati di tekken ? Street fighter? Tetris? No, niente di più lontano dalla risposta perchè il primo torneo esports di cui si hanno tracce ufficiali si tiene nel 1972 all'interno dell'Università privata di StandFord in California ed il gioco fu proprio SpaceWar! con in palio un abbonamento alla rivista Rolling Stones.&nbsp;Facciamo un salto temporale di 24 anni, nel 1996 con Quake arriva il primo reale gioco competitivo. La componente "multiplayer" così come la intendiamo noi all'inizio non era presente poichè non &nbsp;aveva un netcode per stabilere una connesione con un server, ma il funzionamento era sviluppato tramite peer to peer. Id software si rese conto delle possibilità che il proprio gioco possedeva e decise di lanciare &nbsp;l'aggiornamento Quake world, il quale migliorò sensibilmente tutti gli aspetti del traballante Multiplayer dando così vita agli Esports che conosciamo oggi nel 1997.&nbsp;&nbsp;Un anno prima della nascita di chi sta scrivendo questo articolo, infatti si svolse il primo torneo competitivo di Quake, nel quale il creatore del gioco, John Carmack, mise in palio la sua Ferrari che fu vinta da Dennis "Thresh" Fong, il primo vero pro player della storia.<h2>Le competizioni moderne e le sue sfaccettature</h2>Quake diede il via alla prima sfolgorante sensazione di poter trasformare una passione come quella dei videgiochi, in cui non importa il tuo sesso o se hai delle difficoltà a livello fisico o cognitivo se sei bravo potrai primeggiare, ma il gioco che più di tutti riuscì nell'impresa di cambiare il modo di vedere i videogiochi fu Starcraft: Brood War.&nbsp;Nella culla dei tornei competitivi, Corea del Sud, il gioco di Blizzard cambio radicalmente la società fin dal 2001 con la nascità della prima scena competitiva vera e propria, non a caso il legame tra Starcraft e la Corea ha fatto in modo di permettere uno sviluppo anticipato di decenni rispetto alle altre società.&nbsp;Il passo intermedio che ci porta da inizio millennio più vicino ai giorni d'oggi è sicuramente Counter Strike, un gioco nato per mano, come in molti casi, dalla creazione di una Mod per Half Life dalle mani di due giocatori conosciuti come Gooseman e Cliffe. La rivoluzione arriva da CS proprio perchè ad oggi 2023, anno in cui è uscito finalmente Counter Strike 2, la formula competitiva del gioco non è mai cambiata dal 1999.&nbsp;Il primo torneo competitivo però che attirò davvero l'attenzione mediatica fu Painkiller con il suo CPL World Tour, nel lontano 2004, infatti, si era studiato questo torneo esports in giro per il mondo dalla Turchia fino al Brasile per cercare di promuovere non solo il gioco con la sua modalità 1 contro 1 ma promulgare il concetto dei videogiochi in paesi dove ciò non era ancora diffuso e soprattutto iniziare a promuovere il panorama competitivo che esso portava con se con un montepremi di 1 milione di dollari. Il progetto portò anche un Italiano alla ribalta "Stermy" con le 11 tappe del tour che lo misero sul terzo gradino del podio e con un montepremi totale di 100 mila dollari vinti. Purtroppo come successo poi spesso, terminato il torneo il circuito competitivo e con esso il gioco e la sua community si estinsero per sempre<h3>League of legends e la sua rivoluzione</h3>Fu proprio il gioco targato Riot Games a stravolgere però il tavolo degli esports moderni perchè l'idea alla base non era più quella di produrre un gioco dedicato ai casual player con un'aspetto competitivo che veniva sviluppato in seguito con scelte poco ponderate o affidate a terze parti. League of legends infatti è il primo titolo in cui il pubblisher decide di giocare d'anticipo volendo organizzare lei stessa le competizioni con il primo mondiale addirittura solo 2 anni dopo il lancio. Ancora oggi Riot games compie decisioni in merito al suo esports e mantiene le redini del primo videogioco nato con l'intento di soddisfare le necessità di un settore che stava crescendo.&nbsp;Sulle ali del moba targato riot games si sono dovute adeguare le realtà che conosciamo oggi, non a caso in seguito anche al fallimento del progetto della Overwatch league e con esso forse il primo tentativo di trasformare l'esports in qualcosa di simile al NBA o a sports molto più fruttuosi, che le software house detentrici delle Ip dei giochi tutt'oggi più giocati cercano di fare le scelte più oculate possibili in un settore che si è visto esplodere grazie alla pandemia.&nbsp;Ė bello pensare però che dal 1972 ad oggi ciò che più amiamo abbia permesso di realizzare i sogni di molti ragazzi e che forse dobbiamo molto a chi come "thresh" ci ha creduto fin dai suoi albori.

Ciò che non sapete sull'esports e la sua nascita in un mondo che ha 51 anni 

I tornei esports e la loro storia

Scopriamo insieme cosa vuol dire Esports. Com'è nata la competizione su i videogiochi e su cosa si fonda questo settore.

Cosa vuol dire Esports: nascita e storia del mondo competitivo

L'avventura del franchising della lega professionale di League of Legends in Nord America si fa sempre più difficile, con la lega ch eper la prima volta ridurrà il numero totale di team partecipanti dopo l'addio di due organizzazioni, gli Evil Geniuses, un org storica per gli Stati Uniti e i Golden Guardians, che militavano nella lega dal 2018, il primo anno di franchising.Una rottura preannunciataNon è una sorpresa per i fan assidui vedere queste organizzazioni lasciare League of Legends, infatti entrambe erano state molto silenziose sul mercato, limitandosi a vendere giocatori a differenza di ogni altra squadra, che in un modo o nell'altro stava cercando di rinforzarsi.&nbsp;Il caso più pubblico è quello degli EG, che già da agosto erano finiti nei guai con i fan per via del trattamento che avevano riservato al loro roster di VALORANT, che poco dopo aver vinto il Valorant Champions 2023, il torneo più importante dell'anno per i giocatori dello sparatutto di Riot, erano stati contattati dall'org con un ultimatum, ridursi la paga sostanzialmente oppure finire sulla lista degli esuberi.&nbsp;La notizia è stata devastante per i fan, che si sono resi conto che quasi sicuramente avrebbero dovuto salutare i loro giocatori preferiti, fra cui Max "DEMON1" Mazenov, considerato il miglior giocatore al mondo, questa mossa era un chiaro segnale delle grosse difficoltà economiche che l'org stava attraversando, a rendere le cose ancora più difficili è stato l'addio della CEO Nicole LaPointe Jameson il primo settembre.Il caso DannyNello specifico sul fronte League of Legends, Evil Geniuses ha purtroppo dimostrato di essere incapace di aiutare i propri giocatori, come evidenziato dal loro trattamento di Kyle "Danny" Sakamaki, il giovanissimo ADC che ha militato negli Evil Geniuses dal 2021 fino a febbraio 2023, in un report di Richard Lewis molti addetti ai lavori hanno dichiarato che il management dell'organizzazione americana ha ignorato completamente i bisogni del ragazzo, che all'epoca aveva appena compiuto 18 anni, che lo hanno portato a ritirarsi completamente dal competitivo, nonostante le grandissime prospettive del ragazzo per il futuro.Il caso SumailUn altro caso importante è la causa per frode contrattuale mossa da una delle leggende dell'organizzazione, Syed "Sumail" Hassan, il ragazzo prodigio che ha portato il trofeo del The International 2015 di DotA 2 all'organizzazione nordamericana, il giocatore di origini pakistane ha fatto causa a Peak6 Strategic Capital Group (il gruppo di investimenti che possiede EG) per averlo privato di alcune azioni della compagnia che gli appartenevano durante il takeover dalla precedente proprietà.Golden Guardians, una collaborazione durata 5 anniI Golden Guardians, organizzazione associata alla franchigia NBA dei Golden State Warriors e parte della prima stagione in assoluto dell'era del franchising, invece sembra aver lasciato la lega per pura perdita d'interesse da parte degli investitori, nonostante le buone performance del loro roster e le plusvalenze effettuate investendo in giocatori giovani e poco conosciuti, i proprietari della squadra hanno deciso che l'investimento non valeva più la pena, lasciando alcuni giocatori, fra cui Eric "Licorice" Ritchie amatissimo dal pubblico americano, senza team e senza alcuna possibilità per trovare nuove opportunità in LCS, visto il nuovo formato a 8 squadre che riduce il numero totale di giocatori che possono militare al massimo livello.

L'avventura del franchising della lega professionale di League of Legends in Nord America si fa sempre più difficile, con la lega ch eper la prima volta ridurrà il numero totale di team partecipanti dopo l'addio di due organizzazioni, gli Evil Geniuses, un org storica per gli Stati Uniti e i Golden Guardians, che militavano nella lega dal 2018, il primo anno di franchising.<h2>Una rottura preannunciata</h2>Non è una sorpresa per i fan assidui vedere queste organizzazioni lasciare League of Legends, infatti entrambe erano state molto silenziose sul mercato, limitandosi a vendere giocatori a differenza di ogni altra squadra, che in un modo o nell'altro stava cercando di rinforzarsi.&nbsp;Il caso più pubblico è quello degli EG, che già da agosto erano finiti nei guai con i fan per via del trattamento che avevano riservato al loro roster di VALORANT, che poco dopo aver vinto il Valorant Champions 2023, il torneo più importante dell'anno per i giocatori dello sparatutto di Riot, erano stati contattati dall'org con un ultimatum, ridursi la paga sostanzialmente oppure finire sulla lista degli esuberi.&nbsp;La notizia è stata devastante per i fan, che si sono resi conto che quasi sicuramente avrebbero dovuto salutare i loro giocatori preferiti, fra cui Max "DEMON1" Mazenov, considerato il miglior giocatore al mondo, questa mossa era un chiaro segnale delle grosse difficoltà economiche che l'org stava attraversando, a rendere le cose ancora più difficili è stato <a href="https://www.linkedin.com/posts/nmljameson_liveevil-bleedblue-activity-7103118342877560832-aoj4/?utm_source=share&amp;utm_medium=member_android">l'addio della CEO Nicole LaPointe Jameson</a> il primo settembre.<h3>Il caso Danny</h3>Nello specifico sul fronte League of Legends, Evil Geniuses ha purtroppo dimostrato di essere incapace di aiutare i propri giocatori, come evidenziato dal loro trattamento di Kyle "Danny" Sakamaki, il giovanissimo ADC che ha militato negli Evil Geniuses dal 2021 fino a febbraio 2023, in un report di Richard Lewis molti addetti ai lavori hanno dichiarato che il management dell'organizzazione americana ha ignorato completamente i bisogni del ragazzo, che all'epoca aveva appena compiuto 18 anni, che lo hanno portato a ritirarsi completamente dal competitivo, nonostante le grandissime prospettive del ragazzo per il futuro.<h3>Il caso Sumail</h3>Un altro caso importante è la causa per frode contrattuale mossa da una delle leggende dell'organizzazione, Syed "Sumail" Hassan, il ragazzo prodigio che ha portato il trofeo del The International 2015 di DotA 2 all'organizzazione nordamericana, il giocatore di origini pakistane ha fatto causa a Peak6 Strategic Capital Group (il gruppo di investimenti che possiede EG) per averlo privato di alcune azioni della compagnia che gli appartenevano durante il takeover dalla precedente proprietà.<h2>Golden Guardians, una collaborazione durata 5 anni</h2>I Golden Guardians, organizzazione associata alla franchigia NBA dei Golden State Warriors e parte della prima stagione in assoluto dell'era del franchising, invece sembra aver lasciato la lega per pura perdita d'interesse da parte degli investitori, nonostante le buone performance del loro roster e le plusvalenze effettuate investendo in giocatori giovani e poco conosciuti, i proprietari della squadra hanno deciso che l'investimento non valeva più la pena, lasciando alcuni giocatori, fra cui Eric "Licorice" Ritchie amatissimo dal pubblico americano, <a href="https://twitter.com/Licorice/status/1726664825433215077">senza team e senza alcuna possibilità</a> per trovare nuove opportunità in LCS, visto il nuovo formato a 8 squadre che riduce il numero totale di giocatori che possono militare al massimo livello.

Le due squadre, una delle quali ha partecipato ai Worlds 2023, hanno abbandonato definitivamente la lega nordamericana di League of Legends

NA LCS: Lasciano la lega Evil Geniuses e Golden Guardians

Due delle organizzazioni del sistema di franchising di Riot Games hanno definitivamente abbandonato League of Legends, l'anno prossima la lega nordamericana giocherà una lega ad 8 team.

Evil Geniuses e Golden Guardians escono dalla NA LCS

Chi avrebbe immaginato la Warner Bros in crisi, eppure sembra che il Gruppo non se la stia passando particolarmente bene e che, anzi, sia alla ricerca di capitali. In questo senso, cedere la divisione gaming sembrerebbe la scelta più utile a risollevare le sorti del colosso.Warner Bros Games, chi potrebbe acquistarlaNon è certo la prima volta che si palesa l’ipotesi di vendere la WB Games e sono molti i soggetti potenzialmente interessati all’azienda. Innanzitutto bisogna considerare, per comprendere l’operazione, che il gruppo Warner Bros Discovery, considera la sua divisione legata ai videogiochi quella di minore importanza rispetto alle attività maggiori della compagnia e quindi, da un certo punto di vista, la più sacrificabile. Lo stato di salute del gruppo sarebbe dovuto migliorare dopo la fusione con Discovery, avvenuta nel 2022. Eppure il mix tra le due solidissime major non ha dato i risultati sperati e sembra che la vendita di rami della compagnia poco in salute sia inevitabile. È questo il caso della WB Games che, nonostante le vendite da record del videogioco Hogwarts Legacy, non è riuscita a decollare. Nemmeno gli ottimi risultati ottenuti dalle versioni mobile dei videogame di Harry Potter e da titoli come Mortal Kombat sono riusciti ad incidere e a compensare le performance di vendita negative di MultiVersus e Suicide Squad: Kill The Justice League che hanno decisamente ridotto il valore della società.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C74ApmOMbJ2/")&nbsp;Ad oggi, pare che ad essere interessate all’acquisizione di WB Games potrebbero esserci Sony, Microsoft ed EA. Proprio con Microsoft pare che l’azienda avesse intrapreso una trattativa, poi non concretizzata del 2020 con un progetto di acquisto della divisione per 4 miliardi di dollari. Oggi sembra che il tavolo sia di nuovo aperto, con Microsoft protagonista. L’opzione vendita comunque non è stata ancora definita ufficialmente e, soprattutto, non è stato ancora stabilito un valore preciso riferito all’intera WB Games, mentre si parla di 250 milioni di dollari come valore ipotetico per l’acquisto di titoli singoli come Mortal Kombat.La crisi di Warner Bros non è solo legata al GamingLa cessione di WB Games sarebbe in ogni caso, solo un piccolo tentativo di risollevare le sorti del colosso cinematografico che sembra essere pieno di debiti. Solo lo scorso anno i rumor parlavano di una possibilità di cessione totale dello studio WB Pictures in favore della Universal Pictures. Il Gruppo nella sua totalità è composto da diverse azienda tra cui quella legata al cinema, al gaming e, dal 2022, Discovery con il controllo del canale Max. Anche DC Studios è parte del gruppo e, proprio questo elemento, pare sia la ragione principale degli insuccessi e dei debiti che ha contratto il gruppo, a causa dei flop di pellicole come Aquaman e il regno perduto. Sul Wall Street Journal era apparsa questa analisi:&nbsp;“In sostanza hanno bisogno di far funzionare la DC a prescindere dal fatto che la possieda David Zaslav, Brian Roberts, o chiunque altro. Alcuni sono convinti che un'altra società, molto probabilmente Universal, comprerà Warner Bros nei prossimi due anni, rendendo le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti tra le fila della DC una cosa del passato”&nbsp;Intanto è sfumata anche l’ipotesi di fusione tra Discovery e Paramount. I colloqui si sono conclusi dopo mesi di trattative che stavano mettendo in seria difficoltà colossi dello streaming come Disney e Netflix perché, dalle due società, sarebbe nata una realtà che avrebbe superato di gran lunga i numeri delle piattaforme attualmente disponibili, con un valore di mercato stimato intorno ai 38 miliardi di dollari. ricordiamo che oltre al già citato canale Max, ex HBO Max, con i suoi 63 milioni di abbonati,&nbsp;Warner possiede anche il canale di notizie CNN. Ma, la fine dei colloqui ha messo un punto definitivo alla vicenda lasciando il Gruppo sommerso da debiti e gettandolo in una profonda crisi.&nbsp;&nbsp;Non solo la divisione gaming infatti è tra quelle a rischio vendita, secondo alcuni analisti, l’intera compagnia potrebbe subire uno scorporamento. La situazione della Warner è quanto mai particolare: i suoi risultati sono in crescita mentre i suoi utili sono in calo. L’ottima reputazione della compagnia riesce dunque a reggere l’urto dei flop e di scelte azzardate ma la necessità di capitali impone la vendita di asset strategici come quelli legati al gaming.&nbsp;Fatte tutte le doverose premesse, fa strano pensare che proprio quella legata ai videogiochi sia la divisione meno interessante per la Warner, considerato il tasso di crescita costante del settore ma, evidentemente, Harry Potter potrebbe nascondere ancora qualche asso nella manica per gli Studios.

Chi avrebbe immaginato la Warner Bros in crisi, eppure sembra che il Gruppo non se la stia passando particolarmente bene e che, anzi, sia alla ricerca di capitali. In questo senso, cedere la divisione gaming sembrerebbe la scelta più utile a risollevare le sorti del colosso.<h2>Warner Bros Games, chi potrebbe acquistarla</h2>Non è certo la prima volta che si palesa l’ipotesi di vendere la WB Games e sono molti i soggetti potenzialmente interessati all’azienda. Innanzitutto bisogna considerare, per comprendere l’operazione, che il gruppo Warner Bros Discovery, considera la sua divisione legata ai videogiochi quella di minore importanza rispetto alle attività maggiori della compagnia e quindi, da un certo punto di vista, la più sacrificabile. Lo stato di salute del gruppo sarebbe dovuto migliorare dopo la fusione con Discovery, avvenuta nel 2022. Eppure il mix tra le due solidissime major non ha dato i risultati sperati e sembra che la vendita di rami della compagnia poco in salute sia inevitabile. È questo il caso della WB Games che, nonostante le vendite da record del videogioco <a href="https://gaming.libero.it/hogwarts-legacy-uno-sguardo-all-aggiornamento-estivo">Hogwarts Legacy</a>, non è riuscita a decollare. Nemmeno gli ottimi risultati ottenuti dalle versioni mobile dei videogame di Harry Potter e da titoli come <a href="https://gaming.libero.it/quan-chi-e-peacemaker-le-ultime-novita-su-mortal-kombat-1">Mortal Kombat</a> sono riusciti ad incidere e a compensare le performance di vendita negative di MultiVersus e Suicide Squad: Kill The Justice League che hanno decisamente ridotto il valore della società.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C74ApmOMbJ2/")&nbsp;Ad oggi, pare che ad essere interessate all’acquisizione di WB Games potrebbero esserci Sony, Microsoft ed EA. Proprio con Microsoft pare che l’azienda avesse intrapreso una trattativa, poi non concretizzata del 2020 con un progetto di acquisto della divisione per 4 miliardi di dollari. Oggi sembra che il tavolo sia di nuovo aperto, con Microsoft protagonista. L’opzione vendita comunque non è stata ancora definita ufficialmente e, soprattutto, non è stato ancora stabilito un valore preciso riferito all’intera WB Games, mentre si parla di 250 milioni di dollari come valore ipotetico per l’acquisto di titoli singoli come Mortal Kombat.<h3>La crisi di Warner Bros non è solo legata al Gaming</h3>La cessione di WB Games sarebbe in ogni caso, solo un piccolo tentativo di risollevare le sorti del colosso cinematografico che sembra essere pieno di debiti. Solo lo scorso anno i rumor parlavano di una possibilità di cessione totale dello studio WB Pictures in favore della Universal Pictures. Il Gruppo nella sua totalità è composto da diverse azienda tra cui quella legata al cinema, al gaming e, dal 2022, Discovery con il controllo del canale Max. Anche DC Studios è parte del gruppo e, proprio questo elemento, pare sia la ragione principale degli insuccessi e dei debiti che ha contratto il gruppo, a causa dei flop di pellicole come Aquaman e il regno perduto. Sul Wall Street Journal era apparsa questa analisi:&nbsp;“In sostanza hanno bisogno di far funzionare la DC a prescindere dal fatto che la possieda David Zaslav, Brian Roberts, o chiunque altro. Alcuni sono convinti che un'altra società, molto probabilmente Universal, comprerà Warner Bros nei prossimi due anni, rendendo le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti tra le fila della DC una cosa del passato”&nbsp;Intanto è sfumata anche l’ipotesi di fusione tra Discovery e Paramount. I colloqui si sono conclusi dopo mesi di trattative che stavano mettendo in seria difficoltà colossi dello streaming come Disney e <a href="https://gaming.libero.it/squid-game-2-netflix-annuncia-che-il-cast-presentera-la-serie-in-anteprima-al-lucca-comics">Netflix</a> perché, dalle due società, sarebbe nata una realtà che avrebbe superato di gran lunga i numeri delle piattaforme attualmente disponibili, con un valore di mercato stimato intorno ai 38 miliardi di dollari. ricordiamo che oltre al già citato canale Max, ex HBO Max, con i suoi 63 milioni di abbonati,&nbsp;Warner possiede anche il canale di notizie CNN. Ma, la fine dei colloqui ha messo un punto definitivo alla vicenda lasciando il Gruppo sommerso da debiti e gettandolo in una profonda crisi.&nbsp;&nbsp;Non solo la divisione gaming infatti è tra quelle a rischio vendita, secondo alcuni analisti, l’intera compagnia potrebbe subire uno scorporamento. La situazione della Warner è quanto mai particolare: i suoi risultati sono in crescita mentre i suoi utili sono in calo. L’ottima reputazione della compagnia riesce dunque a reggere l’urto dei flop e di scelte azzardate ma la necessità di capitali impone la vendita di asset strategici come quelli legati al gaming.&nbsp;Fatte tutte le doverose premesse, fa strano pensare che proprio quella legata ai videogiochi sia la divisione meno interessante per la Warner, considerato il tasso di crescita costante del settore ma, evidentemente, <a href="https://gaming.libero.it/daniel-radcliffe-apparira-nella-nuova-serie-televisiva-di-harry-potter">Harry Potter</a> potrebbe nascondere ancora qualche asso nella manica per gli Studios.

Il Gruppo Warner Bros Discovery sarebbe interessato a vendere la divisione gaming

Warner Bros Games: La divisione Gaming di Warner sarà ceduta

La Warner pare stia attraversando una grave crisi finanziaria e la divisione a rischio sarebbe proprio quella del gaming


Warner Bros cede la sua divisione gaming, il colosso è alla ricerca di capitali

La trasposizione di videogiochi in film è un'impresa che ha catturato l'immaginazione di fan e cineasti per decenni. Questa pratica, spesso circondata da aspettative elevate e una dose di scetticismo, ha generato film che spaziano dalla riuscita celebrazione del materiale originale a adattamenti che hanno deluso le aspettative dei fan più accaniti. In questo articolo, esploreremo le sfide e i trionfi legati alla trasposizione di videogiochi al cinema, analizzando sia gli aspetti positivi che quelli controversi di questo affascinante connubio tra due medium distinti.Videogiochi al cinema, un esperimento rischiosoLa trasposizione di videogiochi al cinema rappresentano una naturale estensione dell'esperienza di gioco, portando le storie e i personaggi amati su uno schermo più ampio.Film come "Tomb Raider" e "Assassin's Creed" hanno cercato di catturare l'essenza dei loro controparti videoludiche, offrendo ai fan l'opportunità di vedere i loro eroi digitali prendere vita in modo nuovo e coinvolgente. In questi casi specifici, come anche in altri che vedremo, l'esperimento non ha avuto però il successo sperato, e questi film sono da tutti considerati come dei cult nella cultura dei film brutti.&nbsp;Questa connessione tra due medium può creare un ponte tra il mondo dei videogiochi e il cinema, ampliando il pubblico e celebrando la ricchezza narrativa dei giochi.L'adattamento: il grande ostacolo delle trasposizioniA rappresentare il primo grande ostacolo nella realizzazione di un film basato su un videogioco c'è sicuramente il fattore dell'adattamento. Infatti il cambio di medium, ovvero il passaggio da videogioco a pellicola cinematografica non è mai semplice e porta con sé una serie di sfide uniche.&nbsp;La trasposizione deve bilanciare la fedeltà al materiale originale con la necessità di creare una narrativa che funzioni sul grande schermo. Le aspettative dei fan sono spesso elevate, e i cineasti devono affrontare la sfida di soddisfare un pubblico già affezionato alle storie e ai personaggi presenti nei giochi. Il rischio di deludere i fan più accaniti è sempre presente, specialmente quando le aspettative sono elevate.Tentativi vincenti, alcuni di una lunga serieNonostante le sfide, ci sono casi in cui l'adattamento di videogiochi al cinema ha raggiunto un buon riscontro.&nbsp;Un esempio evidente è il film "Detective Pikachu", che nonostante il forte scetticismo iniziale, ha portato il mondo di Pokémon su schermo in modo accattivante e divertente, catturando sia l'attenzione dei fan che di nuovi spettatori, anche ad una prestazione eccezionale del famoso attore Ryan Reynolds.&nbsp;&nbsp;Inoltre, il film "Mortal Kombat" ha ricevuto elogi per la sua capacità di catturare l'atmosfera intensa e gli elementi distintivi del gioco, offrendo una visione coinvolgente per gli appassionati e gli spettatori casuali.Delusioni Cinematografiche: Quando l'adattamento diventa imbarazzanteD'altro canto, ci sono esempi di adattamenti che non sono riusciti a soddisfare le aspettative.&nbsp;Film come "Super Mario Bros" (ovviamente parlo del film live action degli anni 90) e "Street Fighter" hanno ricevuto critiche per la loro interpretazione libera e, in alcuni casi, distorta dei giochi originali. Queste delusioni possono derivare da decisioni creative discutibili, adattamenti narrativi deboli o interpretazioni che non rispecchiano l'essenza dei personaggi e delle trame videoludiche.&nbsp;&nbsp;Ma non solo, molti film tratti da videogiochi sono odiati per la resa banale e ridicola del reparto narrativo, che gran parte delle volte invece rappresenta il punto di forza del videogioco di riferimento.&nbsp;La Sfida dell'Equilibrio Creativo: Fedeltà vs. InnovazioneUn dilemma centrale nella trasposizione di videogiochi al cinema è trovare l'equilibrio tra la fedeltà al materiale originale e l'innovazione creativa. Mentre i fan desiderano vedere i loro giochi preferiti portati sullo schermo con precisione, i cineasti sono spesso tentati di apportare modifiche per adattare le storie ai formati cinematografici o per aggiungere nuovi elementi. Questa sfida di bilanciamento richiede una visione creativa e una profonda comprensione delle dinamiche narrative dei videogiochi.Quali saranno i prossimi videogiochi ad essere trasposti?Dopo un ultimo anno di successi incredibili, basti guardare il film d'animazione dedicato a Super Mario Bros, che non solo è l'adattamento che ha ottenuto il miglior incasso di sempre, ma in più è candidato a numerosi premi tra Oscar e Miglior adattamento ai TGA, o anche il recentissimo film horror dedicato alla fortunatissima saga FIVE NIGHTS AT FREDDY'S, che ha riscosso un enorme successo tra il pubblico nonostante la risposta molto fredda da parte della critica; o, spostandoci sul versante televisivo, il successo incredibile della serie tv di HBO dedicata a The Last of Us, non ci resta che chiederci quali saranno i prossimi adattamenti che saranno realizzati nei prossimi anni, e tra annunci e dichiarazioni, abbiamo già una serie di nomi che ci lasciano ben sperare... o quasi.&nbsp;Dopo il successo di Super Mario Bros -The Movie, Nintendo vuole tentare il passo grosso e ha recentemente annunciato che è in produzione un live action ispirato a The Legend of Zelda, supervisionato dallo stesso Miyamoto.&nbsp;Il gioco più venduto al mondo, potrebbe effettivamente avere la sua versione sul grande schermo, è in produzione Minecraft: il film.&nbsp;Abbiamo parlato dei TGA? Perche a quanto pare, Universal sta già da tempo lavorando alla trasposizione cinematografica di God of War, il film è attualmente in fase di produzione.Sono tantissimi gli adattamenti cinematografici di videogiochi amati alla follia dalla fanbase, attesi con tanta speranza ed un pizzico di paura che il loro videogioco o saga di videogiochi preferita, venga sminuita e ridotta ad un semplice prodotto scadente per guadagnare.&nbsp;Ma quindi è un bene o un male?La trasposizione di videogiochi al cinema è un viaggio affascinante, pieno di potenziale creativo e di rischi significativi. Mentre alcuni film hanno conquistato il cuore dei fan, altri sono caduti nel campo delle delusioni.&nbsp;La chiave del successo risiede nella capacità di catturare l'essenza dei videogiochi, rispettando al contempo la natura distintiva del medium cinematografico. In questo connubio di due mondi, il cinema e i videogiochi, emergono sfide e opportunità che continuano a plasmare l'intersezione di queste due forme d'arte uniche.

La trasposizione di videogiochi in film è un'impresa che ha catturato l'immaginazione di fan e cineasti per decenni. Questa pratica, spesso circondata da aspettative elevate e una dose di scetticismo, ha generato film che spaziano dalla riuscita celebrazione del materiale originale a adattamenti che hanno deluso le aspettative dei fan più accaniti. In questo articolo, esploreremo le sfide e i trionfi legati alla trasposizione di videogiochi al cinema, analizzando sia gli aspetti positivi che quelli controversi di questo affascinante connubio tra due medium distinti.<h2>Videogiochi al cinema, un esperimento rischioso</h2>La trasposizione di videogiochi al cinema rappresentano una naturale estensione dell'esperienza di gioco, portando le storie e i personaggi amati su uno schermo più ampio.Film come "Tomb Raider" e "Assassin's Creed" hanno cercato di catturare l'essenza dei loro controparti videoludiche, offrendo ai fan l'opportunità di vedere i loro eroi digitali prendere vita in modo nuovo e coinvolgente. In questi casi specifici, come anche in altri che vedremo, l'esperimento non ha avuto però il successo sperato, e questi film sono da tutti considerati come dei cult nella cultura dei film brutti.&nbsp;Questa connessione tra due medium può creare un ponte tra il mondo dei videogiochi e il cinema, ampliando il pubblico e celebrando la ricchezza narrativa dei giochi.<h3>L'adattamento: il grande ostacolo delle trasposizioni</h3>A rappresentare il primo grande ostacolo nella realizzazione di un film basato su un videogioco c'è sicuramente il fattore dell'adattamento. Infatti il cambio di medium, ovvero il passaggio da videogioco a pellicola cinematografica non è mai semplice e porta con sé una serie di sfide uniche.&nbsp;La trasposizione deve bilanciare la fedeltà al materiale originale con la necessità di creare una narrativa che funzioni sul grande schermo. Le aspettative dei fan sono spesso elevate, e i cineasti devono affrontare la sfida di soddisfare un pubblico già affezionato alle storie e ai personaggi presenti nei giochi. Il rischio di deludere i fan più accaniti è sempre presente, specialmente quando le aspettative sono elevate.<h3>Tentativi vincenti, alcuni di una lunga serie</h3>Nonostante le sfide, ci sono casi in cui l'adattamento di videogiochi al cinema ha raggiunto un buon riscontro.&nbsp; Un esempio evidente è il film "Detective Pikachu", che nonostante il forte scetticismo iniziale, ha portato il mondo di Pokémon su schermo in modo accattivante e divertente, catturando sia l'attenzione dei fan che di nuovi spettatori, anche ad una prestazione eccezionale del famoso attore Ryan Reynolds.&nbsp;&nbsp;Inoltre, il film "Mortal Kombat" ha ricevuto elogi per la sua capacità di catturare l'atmosfera intensa e gli elementi distintivi del gioco, offrendo una visione coinvolgente per gli appassionati e gli spettatori casuali.<h3>Delusioni Cinematografiche: Quando l'adattamento diventa imbarazzante</h3>D'altro canto, ci sono esempi di adattamenti che non sono riusciti a soddisfare le aspettative.&nbsp; Film come "Super Mario Bros" (ovviamente parlo del film live action degli anni 90) e "Street Fighter" hanno ricevuto critiche per la loro interpretazione libera e, in alcuni casi, distorta dei giochi originali. Queste delusioni possono derivare da decisioni creative discutibili, adattamenti narrativi deboli o interpretazioni che non rispecchiano l'essenza dei personaggi e delle trame videoludiche.&nbsp;&nbsp;Ma non solo, molti film tratti da videogiochi sono odiati per la resa banale e ridicola del reparto narrativo, che gran parte delle volte invece rappresenta il punto di forza del videogioco di riferimento.&nbsp;<h3>La Sfida dell'Equilibrio Creativo: Fedeltà vs. Innovazione</h3>Un dilemma centrale nella trasposizione di videogiochi al cinema è trovare l'equilibrio tra la fedeltà al materiale originale e l'innovazione creativa. Mentre i fan desiderano vedere i loro giochi preferiti portati sullo schermo con precisione, i cineasti sono spesso tentati di apportare modifiche per adattare le storie ai formati cinematografici o per aggiungere nuovi elementi. Questa sfida di bilanciamento richiede una visione creativa e una profonda comprensione delle dinamiche narrative dei videogiochi.<h3>Quali saranno i prossimi videogiochi ad essere trasposti?</h3>Dopo un ultimo anno di successi incredibili, basti guardare il film d'animazione dedicato a Super Mario Bros, che non solo è l'adattamento che ha ottenuto il miglior incasso di sempre, ma in più è candidato a numerosi premi tra Oscar e Miglior adattamento ai TGA, o anche il recentissimo film horror dedicato alla fortunatissima saga FIVE NIGHTS AT FREDDY'S, che ha riscosso un enorme successo tra il pubblico nonostante la risposta molto fredda da parte della critica; o, spostandoci sul versante televisivo, il successo incredibile della serie tv di HBO dedicata a The Last of Us, non ci resta che chiederci quali saranno i prossimi adattamenti che saranno realizzati nei prossimi anni, e tra annunci e dichiarazioni, abbiamo già una serie di nomi che ci lasciano ben sperare... o quasi.&nbsp;Dopo il successo di Super Mario Bros -The Movie, Nintendo vuole tentare il passo grosso e ha recentemente annunciato che è in produzione un live action ispirato a The Legend of Zelda, supervisionato dallo stesso Miyamoto.&nbsp;Il gioco più venduto al mondo, potrebbe effettivamente avere la sua versione sul grande schermo, è in produzione Minecraft: il film.&nbsp;Abbiamo parlato dei TGA? Perche a quanto pare, Universal sta già da tempo lavorando alla trasposizione cinematografica di God of War, il film è attualmente in fase di produzione.Sono tantissimi gli adattamenti cinematografici di videogiochi amati alla follia dalla fanbase, attesi con tanta speranza ed un pizzico di paura che il loro videogioco o saga di videogiochi preferita, venga sminuita e ridotta ad un semplice prodotto scadente per guadagnare.&nbsp;<h3>Ma quindi è un bene o un male?</h3>La trasposizione di videogiochi al cinema è un viaggio affascinante, pieno di potenziale creativo e di rischi significativi. Mentre alcuni film hanno conquistato il cuore dei fan, altri sono caduti nel campo delle delusioni.&nbsp; La chiave del successo risiede nella capacità di catturare l'essenza dei videogiochi, rispettando al contempo la natura distintiva del medium cinematografico. In questo connubio di due mondi, il cinema e i videogiochi, emergono sfide e opportunità che continuano a plasmare l'intersezione di queste due forme d'arte uniche.

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Dopo anni di incertezze e silenzi, finalmente il futuro competitivo di Fortnite sembra più chiaro, Esl Faceit hanno deciso di uscire allo scoperto e raccontare il futuro di un ecosistema fortissimo.Fortnite competitive una macchina mai partitaDopo 2 anni di inattività pure per quanto riguarda l'account social di Esl Faceit, il quale si occupa del competitivo di Fortnite, finalmente arrivano novità e news per i giocatori di tutto il mondo. Il nuovo sistema competitivo che investirà Fortnite si slegherà dal gioco regolare che conosciamo noi oggi e si trasferirà, grazie all'arrivo dell'Unreal Editor, su alcune isole personalizzate le quali diventeranno il terreno perfetto per Esl per creare ed innovare il mondo competitivo di Fortnite.&nbsp;Non si parla più delle solite modalità ma di veri e propri cambi di rotta, Esl e Faceit insieme al team di Epic hanno voluto implementare sistemi a classi e modalità competitive classiche del mondo degli shooter, come per esempio la prima isola sarà destinata alla modalità cattura la bandiera, che grazie ai nuovi strumenti dell'Unreal editor è finalmente realtà.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778456726058004662")&nbsp;Ecco quanto dichiarato da Rodrigo Samwell, Chief Commercial Officer di EFG, riguardo i nuovi cambiamenti in arrivo:Abbinando le capacità creative degli strumenti UEFN di Epic e della Creator Economy con l’esperienza di EFG nella creazione di ecosistemi competitivi di livello mondiale su larga scala, stiamo creando un’esperienza rivoluzionaria all’interno di Fortnite. Non stiamo solo costruendo un gioco: stiamo sviluppando una piattaforma di gioco competitiva autosufficiente che sblocca opportunità inestimabili per concorrenti, marchi e fan.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778454010229567566")&nbsp;Il ritorno alle attività competitive di Fortnite, ha risvegliato anche l'ambiente, portando con se molto entusiasmo per il titolo con le prime grandi squadre che son tornate ad affacciarsi al gioco in maniera differenti. Partendo dai Karmine Corp, super organizzazione francese in grado di divenire una super potenza in pochi anni, attraverso la costruzione di una sezione dedicata ai giochi di Riot davvero interessante, arrivando ad essere tra le squadre di LEC e di partecipare al VCT Emea di Valorant. Vi saranno poi anche nomi blasonati della storia competitiva, come il team Heretics e il team dei Dignitas, i quali si uniranno alle squadre di Zeta Divsion e Loud in un primo nuovo barlume di speranza per il competitivo di Fortnite.

Dopo anni di incertezze e silenzi, finalmente il futuro competitivo di Fortnite sembra più chiaro, Esl Faceit hanno deciso di uscire allo scoperto e raccontare il futuro di un ecosistema fortissimo.<h2>Fortnite competitive una macchina mai partita</h2>Dopo 2 anni di inattività pure per quanto riguarda l'account social di Esl Faceit, il quale si occupa del competitivo di <a href="https://gaming.libero.it/fortnite-midas-returns-ecco-le-soluzioni-alle-quest">Fortnite</a>, finalmente arrivano novità e news per i giocatori di tutto il mondo. Il nuovo sistema competitivo che investirà Fortnite si slegherà dal gioco regolare che conosciamo noi oggi e si trasferirà, grazie all'arrivo dell'Unreal Editor, su alcune isole personalizzate le quali diventeranno il terreno perfetto per Esl per creare ed innovare il mondo competitivo di Fortnite.&nbsp;Non si parla più delle solite modalità ma di veri e propri cambi di rotta, <a href="https://gaming.libero.it/esl-e-fiba-per-il-futuro-degli-e-sports-di-2-k">Esl </a>e Faceit insieme al team di Epic hanno voluto implementare sistemi a classi e modalità competitive classiche del mondo degli shooter, come per esempio la prima isola sarà destinata alla modalità cattura la bandiera, che grazie ai nuovi strumenti dell'Unreal editor è finalmente realtà.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778456726058004662")&nbsp;Ecco quanto dichiarato da Rodrigo Samwell, Chief Commercial Officer di EFG, riguardo i nuovi cambiamenti in arrivo:<blockquote>Abbinando le capacità creative degli strumenti UEFN di Epic e della Creator Economy con l’esperienza di EFG nella creazione di ecosistemi competitivi di livello mondiale su larga scala, stiamo creando un’esperienza rivoluzionaria all’interno di Fortnite. Non stiamo solo costruendo un gioco: stiamo sviluppando una piattaforma di gioco competitiva autosufficiente che sblocca opportunità inestimabili per concorrenti, marchi e fan.</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778454010229567566")&nbsp;Il ritorno alle attività competitive di Fortnite, ha risvegliato anche l'ambiente, portando con se molto entusiasmo per il titolo con le prime grandi squadre che son tornate ad affacciarsi al gioco in maniera differenti. Partendo dai Karmine Corp, super organizzazione francese in grado di divenire una super potenza in pochi anni, attraverso la costruzione di una sezione dedicata ai giochi di Riot davvero interessante, arrivando ad essere tra le squadre di LEC e di partecipare al VCT Emea di Valorant. Vi saranno poi anche nomi blasonati della storia competitiva, come il team Heretics e il team dei Dignitas, i quali si uniranno alle squadre di Zeta Divsion e Loud in un primo nuovo barlume di speranza per il competitivo di Fortnite.

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Fortnite: il futuro competitivo del gioco è finalmente chiaro

Quando si parla di Riot Games, fino a poco tempo fa, si era soliti pensare ad una casa di sviluppo specializzata nel creare e mantenere giochi live service, per PC e mobile, con i vari TFT, Legends of Runeterra e Wild Rift. Quando fu annunciato però che Valorant, sarebbe arrivato su console, le cose sono nettamente cambiate, una rivoluzione in tutto e per tutto sia per la casa di sviluppo, che fino ad allora non aveva mai lanciato uno propri progetti major sulle console, che per Microsoft e Sony.Valorant l'FPS di Riot Games arriva finalmente su consolePrima di parlare del lancio di Valorant su console, e dell'effetto che questo possa avere sul mercato, dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Quando nel 2020, in piena pandemia, Valorant è stato annunciato migliaia di appassionati in tutto il mondo si sono fomentati, di fronte alle possibilità di avere un reale concorrente a Counter Strike Global Offensive all'epoca, oggi Counter Strike 2.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Il gioco, non solo si preannunciava come first person shooter tattico a squadre, ma andava a differenziarsi, dall'opera di Valve e per certi aspetti da quella di Ubisoft con Rainbow Six Siege, per l'aggiunta degli agenti, specifiche classi differenti l'un dall'altra per 4 abilità uniche, in grado nel giusto mix, di creare combinazioni uniche e letali. La potenza del brand di Riot Games, fece saltare tutti di gioia, tutti si aspettavano un live service esport centrico sulla falsa riga di quanto accaduto con League of Legends. Negli anni, il gioco è divenuto un cardine di Riot e Valorant vanta una vastissima community di appassionati in tutto il mondo. &nbsp;&nbsp;&nbsp;Quando, fu dunque annunciato il lancio anche per console di Valorant, tutti sono andati in visibilio per la qualità mostrata dal porting su Xbox e su Playstation di Valorant. La prima fase di beta, chiusa e vincolata a pochi, ha da subito messo in luce la bontà del lavoro svolto dal team di sviluppo nel riuscire a trasportare la bellezza del gioco PC su console.&nbsp;Valorant console arriva con uno shadow drop ai ChampionshipQuale migliore occasione, da parte di Riot Games, per lanciare in gran segreto Valorant su console, definitivamente, se non durante lo svolgimento dei Valorant Championship 2024. Per chi non lo sapesse, il Valorant Championship è pressochè il mondiale di categoria la massima competizione a cui i team di giocatori professionisti possano ambire. &nbsp;16 squadre, provenienti da tutto il mondo si riuniscono nella festa per antonomasia del gioco, per sfidarsi, non solo per la gloria di divenire campioni, ma anche per il montepremi da 2,250,000 $.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/VALORANT/status/1819403283586265376")&nbsp;Il lancio, in atteso, arriva dopo la conclusione della seconda fase di beta, utile agli sviluppatori per comprendere lo stato del gioco, attraverso i feedback della vastissima community coinvolta, e la stabilità dei server su console, permettendo di effettuare un lancio perfetto. Il gioco è disponibile gratuitamente e non prevederà al momento funzionalità di cross platform con il sistema Pc, dal quale però si avrà il sistema di cross progression e quindi l'inventario completamente condiviso tra console e Pc.

Quando si parla di Riot Games, fino a poco tempo fa, si era soliti pensare ad una casa di sviluppo specializzata nel creare e mantenere giochi live service, per PC e mobile, con i vari TFT, Legends of Runeterra e Wild Rift. Quando fu annunciato però che Valorant, sarebbe arrivato su console, le cose sono nettamente cambiate, una rivoluzione in tutto e per tutto sia per la casa di sviluppo, che fino ad allora non aveva mai lanciato uno propri progetti major sulle console, che per Microsoft e Sony.<h2>Valorant l'FPS di Riot Games arriva finalmente su console</h2>Prima di parlare del lancio di Valorant su console, e dell'effetto che questo possa avere sul mercato, dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Quando nel 2020, in piena pandemia, Valorant è stato annunciato migliaia di appassionati in tutto il mondo si sono fomentati, di fronte alle possibilità di avere un reale concorrente a Counter Strike Global Offensive all'epoca, oggi Counter Strike 2.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Il gioco, non solo si preannunciava come first person shooter tattico a squadre, ma andava a differenziarsi, dall'opera di Valve e per certi aspetti da quella di Ubisoft con Rainbow Six Siege, per l'aggiunta degli agenti, specifiche classi differenti l'un dall'altra per 4 abilità uniche, in grado nel giusto mix, di creare combinazioni uniche e letali. La potenza del brand di Riot Games, fece saltare tutti di gioia, tutti si aspettavano un live service esport centrico sulla falsa riga di quanto accaduto con <a href="https://gaming.libero.it/la-gaffe-della-lega-nella-maratona-mentana-lo-l-in-sala-stampa-durante-le-europee">League of Legends</a>. Negli anni, il gioco è divenuto un cardine di Riot e Valorant vanta una vastissima community di appassionati in tutto il mondo. &nbsp;&nbsp;&nbsp;Quando, fu dunque <a href="https://gaming.libero.it/riot-pronta-la-rivoluzione-console-con-l-arrivo-di-valorant-su-next-gen">annunciato il lancio anche per console di Valorant</a>, tutti sono andati in visibilio per la qualità mostrata dal porting su Xbox e su Playstation di Valorant. La prima fase di beta, chiusa e vincolata a pochi, ha da subito messo in luce la bontà del lavoro svolto dal team di sviluppo nel riuscire a trasportare la bellezza del gioco PC su console.&nbsp;<h3>Valorant console arriva con uno shadow drop ai Championship</h3>Quale migliore occasione, da parte di Riot Games, per lanciare in gran segreto Valorant su console, definitivamente, se non durante lo svolgimento dei Valorant Championship 2024. Per chi non lo sapesse, il Valorant Championship è pressochè il mondiale di categoria la massima competizione a cui i team di giocatori professionisti possano ambire. &nbsp;16 squadre, provenienti da tutto il mondo si riuniscono nella festa per antonomasia del gioco, per sfidarsi, non solo per la gloria di divenire campioni, ma anche per il montepremi da 2,250,000 $.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/VALORANT/status/1819403283586265376")&nbsp;Il lancio, in atteso, arriva dopo la conclusione della seconda fase di beta, utile agli sviluppatori per comprendere lo stato del gioco, attraverso i feedback della vastissima community coinvolta, e la stabilità dei server su console, permettendo di effettuare un lancio perfetto. Il gioco è disponibile gratuitamente e non prevederà al momento funzionalità di cross platform con il sistema Pc, dal quale però si avrà il sistema di cross progression e quindi l'inventario completamente condiviso tra console e Pc.

Valorant shadow droppato su console in versione definitiva

Valorant è finalmente disponibile su console

A meno di due mesi dal primo emozionante trailer per la prima beta relativa a Valorant per console Riot ha lanciato ufficialmente il gioco

Valorant arriva finalmente su console, è la rivoluzione definitiva? 

L'attesa per l'uscita di GTA VI è palpabile tra i fan di Grand Theft Auto. Rockstar Games ha recentemente annunciato che il prossimo capitolo della celebre saga uscirà nell'autunno del 2025, restringendo notevolmente la precedente e vaga finestra di lancio del 2025.Rockstar è sicura di sè, GTA VI sarà un successo&nbsp;Rockstar ha confermato che l'uscita di GTA VI avverrà nell'autunno 2025, quindi stiamo parlando dei mesi di settembre, ottobre e novembre del prossimo anno. "Siamo molto fiduciosi nella tempistica", ha affermato Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, la società madre di Rockstar Games, in un'intervista con CNBC.Zelnick ha inoltre dichiarato che il rilascio dei giochi è sempre determinato dal “numero di bug” presenti nel titolo, poiché molti di questi devono essere risolti prima del lancio per garantire un'esperienza di gioco fluida.&nbsp;"Ognuno di noi farà in modo di avere il minor numero possibile di bug in un titolo prima di lanciarlo", ha affermato Zelnick, sottolineando che l'obiettivo con GTA VI è creare "un'esperienza che nessuno ha mai visto prima".Il primo trailer di GTA VI è stato rilasciato pochi mesi fa, ma con l'annuncio della finestra di lancio per l'autunno del 2025, è improbabile che il secondo trailer arrivi presto. Rockstar Games vuole evitare che l'hype e il marketing del gioco raggiungano il picco troppo presto.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/RockstarGames/status/1732037140111102460")Take-Two provoca i fan, già si parla di GTA VIIMentre l'attesa per GTA VI cresce, Take-Two Interactive ha sorpreso tutti menzionando GTA VII. Durante la 52ª Conferenza Annuale su Tecnologia, Media e Telecomunicazioni di TD Cowen, Zelnick ha risposto a una domanda sul futuro del franchise, accennando brevemente al prossimo capitolo della serie.&nbsp;"GTA VII?" ha scherzato Zelnick.Zelnick ha anche risposto alle preoccupazioni riguardo al lungo intervallo tra GTA V e GTA VI, spiegando che Rockstar non è rimasta inattiva negli ultimi 12 anni.&nbsp;"Abbiamo lanciato GTA Online. È diventato un ecosistema enorme, vivo e respirante che continua a crescere ancora oggi", ha detto Zelnick. "Quindi l'etichetta si è totalmente trasformata da un'etichetta che faceva grandi giochi monolitici standalone a un'etichetta che ora è nel business dei servizi live".&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/porqueTTarg/status/1797329565494161666")GTA Online e altri progetti di RockstarNonostante la lunga attesa per GTA VI, Rockstar ha continuato a rilasciare una grande quantità di contenuti per GTA Online, che ha mantenuto vivo l'interesse dei giocatori. Inoltre, Rockstar ha pubblicato altri grandi titoli come Red Dead Redemption 2, dimostrando la capacità dello studio di lavorare su più progetti contemporaneamente.Mentre ci avviciniamo all'autunno del 2025, i fan di Grand Theft Auto possono finalmente vedere la luce alla fine del tunnel con l'uscita di GTA VI. Anche se il processo di sviluppo dei giochi è complesso e soggetto a cambiamenti, la fiducia di Rockstar nella finestra di lancio suggerisce che presto potremo immergerci nel nuovo capitolo di questa saga leggendaria. E mentre aspettiamo con ansia GTA VI, è emozionante sapere che Rockstar sta già pensando al futuro con GTA VII.

L'attesa per l'uscita di GTA VI è palpabile tra i fan di Grand Theft Auto. Rockstar Games ha recentemente annunciato che il prossimo capitolo della celebre saga uscirà nell'autunno del 2025, restringendo notevolmente la precedente e vaga finestra di lancio del 2025.<h3>Rockstar è sicura di sè, GTA VI sarà un successo&nbsp;</h3>Rockstar ha confermato che l'uscita di GTA VI avverrà nell'<a href="https://gaming.libero.it/gta-vi-uscira-a-fine-2025-rockstar-e-take-two-smentiscono-i-rumors-sul-rinvio">autunno 2025</a>, quindi stiamo parlando dei mesi di settembre, ottobre e novembre del prossimo anno. "Siamo molto fiduciosi nella tempistica", ha affermato Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, la società madre di Rockstar Games, in un'intervista con CNBC.Zelnick ha inoltre dichiarato che il rilascio dei giochi è sempre determinato dal “numero di bug” presenti nel titolo, poiché molti di questi devono essere risolti prima del lancio per garantire un'esperienza di gioco fluida.&nbsp;<blockquote>"Ognuno di noi farà in modo di avere il minor numero possibile di bug in un titolo prima di lanciarlo", ha affermato Zelnick, sottolineando che l'obiettivo con GTA VI è creare "un'esperienza che nessuno ha mai visto prima".</blockquote> Il <a href="https://gaming.libero.it/gta-6-il-trailer-e-spaziale">primo trailer di GTA VI</a> è stato rilasciato pochi mesi fa, ma con l'annuncio della finestra di lancio per l'autunno del 2025, è improbabile che il secondo trailer arrivi presto. Rockstar Games vuole evitare che l'hype e il marketing del gioco raggiungano il picco troppo presto.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/RockstarGames/status/1732037140111102460")<h3>Take-Two provoca i fan, già si parla di GTA VII</h3>Mentre l'attesa per GTA VI cresce, <a href="https://gaming.libero.it/gta-6-tagliati-il-5-dei-dipendenti-di-take-two-e-alcuni-progetti-sono-a-rischio">Take-Two Interactive</a> ha sorpreso tutti menzionando GTA VII. Durante la 52ª Conferenza Annuale su Tecnologia, Media e Telecomunicazioni di TD Cowen, Zelnick ha risposto a una domanda sul futuro del franchise, accennando brevemente al prossimo capitolo della serie.&nbsp;<blockquote>"GTA VII?" ha scherzato Zelnick.</blockquote>Zelnick ha anche risposto alle preoccupazioni riguardo al lungo intervallo tra GTA V e GTA VI, spiegando che Rockstar non è rimasta inattiva negli ultimi 12 anni.&nbsp;<blockquote>"Abbiamo lanciato GTA Online. È diventato un ecosistema enorme, vivo e respirante che continua a crescere ancora oggi", ha detto Zelnick. "Quindi l'etichetta si è totalmente trasformata da un'etichetta che faceva grandi giochi monolitici standalone a un'etichetta che ora è nel business dei servizi live".</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/porqueTTarg/status/1797329565494161666")<h3>GTA Online e altri progetti di Rockstar</h3>Nonostante la lunga attesa per GTA VI, Rockstar ha continuato a rilasciare una grande quantità di contenuti per GTA Online, che ha mantenuto vivo l'interesse dei giocatori. Inoltre, Rockstar ha pubblicato altri grandi titoli come Red Dead Redemption 2, dimostrando la capacità dello studio di lavorare su più progetti contemporaneamente. Mentre ci avviciniamo all'autunno del 2025, i fan di Grand Theft Auto possono finalmente vedere la luce alla fine del tunnel con l'uscita di GTA VI. Anche se il processo di sviluppo dei giochi è complesso e soggetto a cambiamenti, la fiducia di Rockstar nella finestra di lancio suggerisce che presto potremo immergerci nel nuovo capitolo di questa saga leggendaria. E mentre aspettiamo con ansia GTA VI, è emozionante sapere che Rockstar sta già pensando al futuro con GTA VII.

GTA VI uscirà nell'autunno 2025. Scopri i primi rumors su GTA VII e le novità da Rockstar Games

Rockstar e Take-Two parlano di un possibile GTA VII

L'uscita di GTA VI è prevista nell'autunno 2025. Nascono i primi rumors su GTA VII e le novità da Rockstar Games.

Rockstar e Take-Two, prima dell'uscita di GTA VI, iniziano già a parlare di GTA VII

The Office sta per tornare e ormai manca davvero poco al debutto del remake su Prime Video. La serie arriverà infatti in streaming &nbsp;il 18 ottobre e, finalmente possiamo dare un primo sguardo al nuovo adattamento grazie al trailer condiviso dalla piattaforma di Amazon.The Office, ecco il trailer nel remake del celebre show comedyIl nuovo adattamento di The Office made in Australia debutterà tra poche settimane, ma le prime immagini condivise con il trailer possono fare tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan dato che il remake rimarrà chiaramente fedele all'anima della serie originale con Steve Carell e John Krasinski. Nelle prime sequenze vediamo il personaggio di Hanna Howard, interpretato da Felicity. Ward, direttrice dell'azienda di imballaggi, e subito riconosciamo lo stile goffo e ironico che è stato reso celebre da Carell. Lo show infatti non ha alcuna intenzione di distaccarsi dalle dinamiche e dalle gag che tutti noi abbiamo imparato ad amare con la serie originale, ma aggiungerà un pizzico di humour tutto stile aussie.&nbsp;Sappiamo bene che, trattandosi di una delle serie più amate al mondo, il remake dovrà vincere la sfida dell'inevitabile termine di paragone con l'originale, senza parlare poi della nuova serie di cui lo stesso Carell ha spesso parlato e che prevede nel cast la nostra Sabrina Impacciatore.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/DAFKDi6NEcm/?igsh=MXV5OTY5eWZyYmMxdw%3D%3D")L'universo di The Office tra nuove serie e videogiochiLo abbiamo già detto ma ricordiamolo, The Office è amatissima dal suo pubblico che non smette mai di chiedere sempre più reboot e spin-off. In questo senso è comprensibile la quantità di produzioni legate all'iconico titolo, dal remake sudafricano, all'omonimo videogioco che vi metterà alla prova proprio sfidandovi a sopravvivere alle dinamiche d'ufficio, e la nuova serie che, non sarà un sequel e nemmeno uno spin-off vero e proprio ma prevede un cambio di cast in un'ambientazione simile a quella dello show originale. In questo senso i fan si sono spesso chiesti se è previsto un ritorno almeno di Steve Carell nella nuova stagione ma, a quanto pare, l'attore ha sempre bocciato l'ipotesi di un suo ipotetico ritorno nel cast:"Lo guarderò ma non ne farò parte. È una cosa del tutto nuova e non c’è davvero alcun motivo per cui il mio personaggio debba comparire in una cosa del genere. Ma sono entusiasta, sembra una grande idea. Mi piace l’idea: credo sia ambientata in una società di giornali in fallimento. E ho lavorato con Domhnall Gleeson, che è uno dei protagonisti, ho fatto The Patient con lui ed è un attore eccellente e un ragazzo super gentile, quindi penso che sarà fantastico"

The Office sta per tornare e ormai manca davvero poco al debutto del remake su Prime Video. La serie arriverà infatti in streaming &nbsp;il 18 ottobre e, finalmente possiamo dare un primo sguardo al nuovo adattamento grazie al trailer condiviso dalla piattaforma di Amazon.<h2>The Office, ecco il trailer nel remake del celebre show comedy</h2>Il nuovo adattamento di The Office made in Australia debutterà tra poche settimane, ma le prime immagini condivise con il trailer possono fare tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan dato che il remake rimarrà chiaramente fedele all'anima della serie originale con Steve Carell e John Krasinski. Nelle prime sequenze vediamo il personaggio di Hanna Howard, interpretato da Felicity. Ward, direttrice dell'azienda di imballaggi, e subito riconosciamo lo stile goffo e ironico che è stato reso celebre da Carell. Lo show infatti non ha alcuna intenzione di distaccarsi dalle dinamiche e dalle gag che tutti noi abbiamo imparato ad amare con la serie originale, ma aggiungerà un pizzico di humour tutto stile aussie.&nbsp;Sappiamo bene che, trattandosi di una delle serie più amate al mondo, il remake dovrà vincere la sfida dell'inevitabile termine di paragone con l'originale, senza parlare poi della nuova serie di cui lo stesso Carell ha spesso parlato e che prevede nel cast la nostra <a href="https://gaming.libero.it/the-office-la-nuova-stagione-e-realta-e-c-e-anche-sabrina-impacciatore">Sabrina Impacciatore.</a>&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/DAFKDi6NEcm/?igsh=MXV5OTY5eWZyYmMxdw%3D%3D")<h3>L'universo di The Office tra nuove serie e videogiochi</h3>Lo abbiamo già detto ma ricordiamolo, The Office è amatissima dal suo pubblico che non smette mai di chiedere sempre più reboot e spin-off. In questo senso è comprensibile la quantità di produzioni legate all'iconico titolo, dal remake sudafricano, all'omonimo videogioco che vi metterà alla prova proprio sfidandovi a sopravvivere alle dinamiche d'ufficio, e la nuova serie che, non sarà un sequel e nemmeno uno spin-off vero e proprio ma prevede un cambio di cast in un'ambientazione simile a quella dello show originale. In questo senso i fan si sono spesso chiesti se è previsto un ritorno almeno di Steve Carell nella nuova stagione ma, a quanto pare, l'attore ha sempre bocciato l'ipotesi di un suo ipotetico ritorno nel cast:<blockquote>"Lo guarderò ma non ne farò parte. È una cosa del tutto nuova e non c’è davvero alcun motivo per cui il mio personaggio debba comparire in una cosa del genere. Ma sono entusiasta, sembra una grande idea. Mi piace l’idea: credo sia ambientata in una società di giornali in fallimento. E ho lavorato con Domhnall Gleeson, che è uno dei protagonisti, ho fatto The Patient con lui ed è un attore eccellente e un ragazzo super gentile, quindi penso che sarà fantastico"</blockquote>

Continuano gli adattamenti della celebre serie tv con Steve Carell e John Krasinski

The Office: Australia, ecco il nuovo trailer

I fan della celebre serie comedy possono tirare un sospiro di sollievo, grazie al remake australiano dello show, potremo tutti tornare a ridere con il nuovo adattamento

Arriva il trailer del remake australiano di The Office e la serie sembra più in salute che mai

L’estate si avvicina e, da tradizione, non esiste bella stagione senza il primo tormentone estivo. E chi meglio del duo al feminile più iconico del nostro Paese poteva venirci in soccorso? Paola e Chiara inaugurano la stagione delle vacanze con una nuova hit ed è subito Festa totale e, a chiudere il cerchio è arrivata anche la nomina di Paola a giudice di x Factor. Non ci resta che festeggiare.&nbsp;Paola e Chiara, Festa totale è la hit dell’estateNon senti questa musica? Sì, le sorelle del pop italiano sono tornate con i loro tormentoni e Festa totale, la nuova hit estiva del duo, è pronta a conquistare la bella stagione aggiudicandosi il titolo di primo tormentone estivo 2024.&nbsp;È festa totaleE non vorrei lasciarti più andareAspettamiE un’altra notte se ne vaUn bacio al glitter in the clubNon senti questa musicaÈ cosìÈ festa totale&nbsp;Già risuona nella nostra testa come se fossimo lì a ballarla in spiaggia sorseggiando un Gin Tonic mentre la canzone scala la classifica di iTunes diventando il singolo più venduto in Italia. Lo stile è quello classico che ci ha fatto amare la loro musica sin dagli esordi e che ha contraddistinto successi commerciali come Festival e Viva L’amor. Le sorelle Paola e Chiara Iezzi dopo un periodo di assenza sono tornate assieme in occasione del Festival di Sanremo 2023 scatenando l’entusiasmo dei fan e facendo ballare l’intero teatro Ariston. Da allora Paola e chiara non si sono più fermate, prima con le canzoni Mare caos, Lambada con i Boomdabash e Solo Mai e poi con l’uscita, dopo una serie di indizi disseminati sui social, del nuovo singolo Festa totale.&nbsp;"Festa Totale’ è un invito inclusivo a far festa, un grido d’amore forte e libero al mondo, un’esortazione a qualunque tipo di outing, come due moderni eroi che su una pista da ballo sfidano gli sguardi giudicanti e fanno esplodere la loro gioia in una danza che contagia tutto e tutti e a cui non si può dire di no. Una festa totale che arriva nella testa, nelle menti e cuori di tutti come un vento inaspettato che fa ballare”instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C7MIK6yNDol/?utm_source=ig_embed&amp;ig_rid=ea2d186c-cfbd-4362-ad3a-012a96206ff5")&nbsp;Paola Iezzi giudice a X FactorX Factor si prepara a tornare e lo fa annunciando la composizione della nuova giuria e una conduttrice d’eccezione. Per la nuova edizione del music contest infatti la conduzione sarà affidata ad una delle voci più belle e amate della musica italiana. Stiamo parlando proprio di lei, Giorgia, che sostituirà Francesca Michielin alla guida dello show. A farle compagnia ci sarà il consueto cast di artisti a fare da giuria per la competizione e tra grandi ritorni e nuovi volti, X Factor punta sempre di più sulla buona musica. Secondo quanto annunciato viene riconfermato in giuria il frontman e voce degli Afterhours Manuel Agnelli, ormai veterano del programma, al suo fianco arrivano Achille Lauro, Jake La Furia e la nostra Paola Iezzi, alla sua prima esperienza in uno show come X Factor.&nbsp;X Factor da giocare, protagonisti grazie alla WiiX Factor sembrava un programma ormai dato per perso, format sempre uguale, voci che non riescono ad eguagliare il successo dei Maneskin e giudici problematici che non fanno poi troppo bene allo show. E invece Sky ha provato lo stesso a rilanciare il programma con un cast tutto nuovo e, appena andrà in onda, vedremo come se la caveranno. Intanto, se siete fan di x Factor e non volete aspettare le nuove puntate su Sky, vi consigliamo di provare la versione rilasciata per Nintendo Wii.&nbsp;&nbsp;La celebre console vi darà infatti la possibilità di sentirvi delle vere e proprie star della musica mettendo su esibizioni emozionanti e concerti da condividere con gli amici o in una vera e propria modalità contest. Insomma, Nintendo ci ha offerto con questo videogioco decisamente pop, la versione migliore del karaoke, perfetta per gli appassionati di musica che vogliono mettere alla prova le proprie doti canore ma che desiderano restare nella comfort zone del gaming.

L’estate si avvicina e, da tradizione, non esiste bella stagione senza il primo tormentone estivo. E chi meglio del duo al feminile più iconico del nostro Paese poteva venirci in soccorso? Paola e Chiara inaugurano la stagione delle vacanze con una nuova hit ed è subito Festa totale e, a chiudere il cerchio è arrivata anche la nomina di Paola a giudice di x Factor. Non ci resta che festeggiare.&nbsp;<h2>Paola e Chiara, Festa totale è la hit dell’estate</h2>Non senti questa musica? Sì, le sorelle del pop italiano sono tornate con i loro tormentoni e Festa totale, la nuova hit estiva del duo, è pronta a conquistare la bella stagione aggiudicandosi il titolo di primo tormentone estivo 2024.&nbsp;È festa totaleE non vorrei lasciarti più andareAspettamiE un’altra notte se ne vaUn bacio al glitter in the clubNon senti questa musicaÈ cosìÈ festa totale&nbsp;Già risuona nella nostra testa come se fossimo lì a ballarla in spiaggia sorseggiando un Gin Tonic mentre la canzone scala la classifica di iTunes diventando il singolo più venduto in Italia. Lo stile è quello classico che ci ha fatto amare la loro musica sin dagli esordi e che ha contraddistinto successi commerciali come Festival e Viva L’amor. Le sorelle Paola e Chiara Iezzi dopo un periodo di assenza sono tornate assieme in occasione del <a href="https://gaming.libero.it/bello-sanremo-ma-preferisco-gli-esport">Festival di Sanremo </a>2023 scatenando l’entusiasmo dei fan e facendo ballare l’intero teatro Ariston. Da allora Paola e chiara non si sono più fermate, prima con le canzoni Mare caos, Lambada con i Boomdabash e Solo Mai e poi con l’uscita, dopo una serie di indizi disseminati sui social, del nuovo singolo Festa totale.&nbsp;<blockquote>"Festa Totale’ è un invito inclusivo a far festa, un grido d’amore forte e libero al mondo, un’esortazione a qualunque tipo di outing, come due moderni eroi che su una pista da ballo sfidano gli sguardi giudicanti e fanno esplodere la loro gioia in una danza che contagia tutto e tutti e a cui non si può dire di no. Una festa totale che arriva nella testa, nelle menti e cuori di tutti come un vento inaspettato che fa ballare”</blockquote>instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C7MIK6yNDol/?utm_source=ig_embed&amp;ig_rid=ea2d186c-cfbd-4362-ad3a-012a96206ff5")&nbsp;<h2>Paola Iezzi giudice a X Factor</h2>X Factor si prepara a tornare e lo fa annunciando la composizione della nuova giuria e una conduttrice d’eccezione. Per la nuova edizione del music contest infatti la conduzione sarà affidata ad una delle voci più belle e amate della musica italiana. Stiamo parlando proprio di lei, Giorgia, che sostituirà Francesca Michielin alla guida dello show. A farle compagnia ci sarà il consueto cast di artisti a fare da giuria per la competizione e tra grandi ritorni e nuovi volti, X Factor punta sempre di più sulla buona musica. Secondo quanto annunciato viene riconfermato in giuria il frontman e voce degli Afterhours Manuel Agnelli, ormai veterano del programma, al suo fianco arrivano Achille Lauro, <a href="https://gaming.libero.it/jake-la-furia-dai-dogo-e-p-e-s-a-nuovo-giudice-di-x-factor-2024">Jake La Furia</a> e la nostra Paola Iezzi, alla sua prima esperienza in uno show come X Factor.&nbsp;<h3>X Factor da giocare, protagonisti grazie alla Wii</h3>X Factor sembrava un programma ormai dato per perso, format sempre uguale, voci che non riescono ad eguagliare il successo dei Maneskin e giudici problematici che non fanno poi troppo bene allo show. E invece Sky ha provato lo stesso a rilanciare il programma con un cast tutto nuovo e, appena andrà in onda, vedremo come se la caveranno. Intanto, se siete fan di x Factor e non volete aspettare le nuove puntate su Sky, vi consigliamo di provare la versione rilasciata per Nintendo Wii.&nbsp; &nbsp;La celebre console vi darà infatti la possibilità di sentirvi delle vere e proprie star della musica mettendo su esibizioni emozionanti e concerti da condividere con gli amici o in una vera e propria modalità contest. Insomma, Nintendo ci ha offerto con questo videogioco decisamente pop, la versione migliore del karaoke, perfetta per gli appassionati di musica che vogliono mettere alla prova le proprie doti canore ma che desiderano restare nella comfort zone del gaming.

Paola e Chiara, nuovo tormentone estivo con Festa totale e X Factor

Paola Iezzi: giudice a X Factor e tormentone estivo

Paola, ma senza Chiara, ma solo ad X Factor, dove avrà il ruolo da giudice. Il duo si riunisce per la nuova hit "Festa Totale"

Paola Iezzi giudice a X Factor, il nuovo tormentone con Chiara diventa la colonna sonora per il prossimo gioco Nintendo?

Una musica dolce e romantica accompagna il sorriso beffardo di Joker mentre incontra i grandi occhi di Harley Quinn tra le mura dell' Arkham Asylum, il manicomio più famoso del mondo comics che ha rilanciato la saga di Batman nei videogame. Joker 2, Folie a deux, ci mostra nuove sfumature del villain che si ispirano ai ritratti dei videogame.&nbsp;Joker nei videogame: ecco la vera anima del villainMentre nel primo trailer di Joker 2, folie a deux, vediamo il Joker di Joaquin Phoenix cullarsi nella follia della relazione con Harley Quinn, sentiamo la mancanza del villain dei videogame, immenso, astuto, veramente cattivo e in grado con la sua sola presenza di dare senso anche ai giochi meno riusciti. Che cosa ha il Joker dei videogame che manca alla versione cinematografica? In una parola: la violenza. Nel mondo videoludico il clown folle è decisamente il personaggio più pericoloso in cui imbattersi, tortura, uccide senza pietà, sfigura, riduce batgirl in sedia a rotelle, non ha freni, non ha morale e offre al giocatore tutti gli elementi per iniziare una lotta senza esclusione di colpi. Joker è il villain, nessuno lo è più di lui, ogni sfumatura della sua personalità che gli sviluppatori hanno scelto di rappresentare, contribuisce a tenere alto il ritmo del gioco, basta vedere il sorriso deforme per capire che si ha davanti il male definitivo, da combattere e distruggere.&nbsp;&nbsp;Se non avete mai incontrato il joker dei videogame, vi consigliamo di farlo al più presto e con un titolo ben preciso: Batman Arkham Asylum. La saga Arkham, tra alti e bassi, è sicuramente la più riuscita tra quelle dedicate ai personaggi del DC Universe di Gotham City. La qualità del gioco è altissima e, soprattutto, Joker non è mai stato così in forma. Un sorriso beffardo ancora più cattivo e, come se non bastasse, nella versione in lingua originale, è doppiato dall’iconica voce di Mark Hamill, il fu Luke Skywalker, fan della saga di Batman e grande appassionato di videogame.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/jokermovie/status/1777861996442202600")Il crossover che non ci aspettavamo, Joker arriva in Mortal KombatLa prima apparizione di Joker in Mortal Kombat 11 non è, dobbiamo dirlo, memorabile. Prima cerca di uccidere Batman facendolo esplodere con una bomba a cui il super eroe sopravvive senza difficoltà, poi si lascia ammanettare come se nulla fosse. Per fortuna però a Gotham City arriva Liu Kang e Joker riesce a fuggire. Se già vedere Liu Kang a nella città maledetta ci suscita emozioni, provate a immaginare poter utilizzare il personaggio di Joker nella lotta con Scorpion e Kitana. Ma non finisce qui, a completare il cerchio appare sulla scena Lex Luthor che arruola Joker nella sua banda di super cattivi e ingaggiano combattimenti su combattimenti per arrivare su Apokolips. In Mortal Kombat, Joker ha il potere di infastidire o disgustare tutti i personaggi che incontra e alla fine, isolato e pieno di rabbia, decide di andare per la sua strada e affrontare il suo unico vero nemico: Batman.&nbsp;Joker folie a deux, era necessario?Quando per la prima volta abbiamo visto il Joker di Todd Phillips, animato dal volto e dal talento incommensurabile di Joaquin Phoenix,&nbsp; ce ne siamo innamorati. Molte delle sequenze del primo film sono diventate iconiche, dal ballo sulla scala, a Phoenix che, magrissimo, si osserva allo specchio a quel sorriso che prima ancora di sprigionare cattiveria, racconta la malattia mentale dell’uomo. Joker è stato un successo mondiale, siamo entrati nel cuore della psiche di un folle, abbiamo ammirato la origin story di un villain di cui, anche nel mondo comics, si sa poco o nulla. Da dove viene il Joker è sempre stato un mistero finché Todd Philip non ha spalancato le porte del mondo di Arthur/ Phoenix. Abbiamo visto il nuovo trailer del sequel Joker 2 e ci chiediamo: era davvero necessario?&nbsp;Siamo certi che le performance di Phoenix e Lady Gaga, ormai volto costante di Hollywood, saranno strepitose - come già anticipa il trailer - ma i toni da musical, la presenza molto forte dell’elemento romantico, ci lasciano pensare che il sequel del film avrà un tono decisamente diverso dal primo capolavoro. La follia è amplificata, certo, tornano i balli sulle scale ma tutto, grazie ad Harley Quinn. Un sequel, in effetti, non era nei piani di Phillips che ha immaginato il film su Joker come un'uscita unica. Eppure i grandi incassi al botteghino e il successo del film tra i fan hanno quasi imposto un sequel. Ed ecco che arriva Folie a deux, letteralmente un disturbo psichiatrico secondo il quale si verifica una psicosi condivisa tra i due villain. Speriamo che i prossimi trailer e il film non danneggino una storyline, ad oggi, perfetta.

Una musica dolce e romantica accompagna il sorriso beffardo di Joker mentre incontra i grandi occhi di Harley Quinn tra le mura dell' Arkham Asylum, il manicomio più famoso del mondo comics che ha rilanciato la saga di Batman nei videogame. Joker 2, Folie a deux, ci mostra nuove sfumature del villain che si ispirano ai ritratti dei videogame.&nbsp;<h2>Joker nei videogame: ecco la vera anima del villain</h2>Mentre nel primo trailer di Joker 2, folie a deux, vediamo il Joker di Joaquin Phoenix cullarsi nella follia della relazione con Harley Quinn, sentiamo la mancanza del villain dei videogame, immenso, astuto, veramente cattivo e in grado con la sua sola presenza di dare senso anche ai giochi meno riusciti. Che cosa ha il Joker dei videogame che manca alla versione cinematografica? In una parola: la violenza. Nel mondo videoludico il clown folle è decisamente il personaggio più pericoloso in cui imbattersi, tortura, uccide senza pietà, sfigura, riduce batgirl in sedia a rotelle, non ha freni, non ha morale e offre al giocatore tutti gli elementi per iniziare una lotta senza esclusione di colpi. Joker è il villain, nessuno lo è più di lui, ogni sfumatura della sua personalità che gli sviluppatori hanno scelto di rappresentare, contribuisce a tenere alto il ritmo del gioco, basta vedere il sorriso deforme per capire che si ha davanti il male definitivo, da combattere e distruggere.&nbsp; &nbsp;Se non avete mai incontrato il joker dei videogame, vi consigliamo di farlo al più presto e con un titolo ben preciso: <a href="https://gaming.libero.it/batman-novita-sulla-serie-tv-e-i-migliori-videogame-dedicati-all-uomo-pipistrello">Batman Arkham Asylum</a>. La saga Arkham, tra alti e bassi, è sicuramente la più riuscita tra quelle dedicate ai personaggi del DC Universe di Gotham City. La qualità del gioco è altissima e, soprattutto, Joker non è mai stato così in forma. Un sorriso beffardo ancora più cattivo e, come se non bastasse, nella versione in lingua originale, è doppiato dall’iconica voce di <a href="https://gaming.libero.it/the-acolyte-svelato-il-trailer-della-nuova-serie-dall-universo-di-star-wars">Mark Hamill</a>, il fu Luke Skywalker, fan della saga di Batman e grande appassionato di videogame.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/jokermovie/status/1777861996442202600")<h3>Il crossover che non ci aspettavamo, Joker arriva in Mortal Kombat</h3>La prima apparizione di Joker in <a href="https://gaming.libero.it/quan-chi-e-peacemaker-le-ultime-novita-su-mortal-kombat-1">Mortal Kombat</a> 11 non è, dobbiamo dirlo, memorabile. Prima cerca di uccidere Batman facendolo esplodere con una bomba a cui il super eroe sopravvive senza difficoltà, poi si lascia ammanettare come se nulla fosse. Per fortuna però a Gotham City arriva Liu Kang e Joker riesce a fuggire. Se già vedere Liu Kang a nella città maledetta ci suscita emozioni, provate a immaginare poter utilizzare il personaggio di Joker nella lotta con Scorpion e Kitana. Ma non finisce qui, a completare il cerchio appare sulla scena Lex Luthor che arruola Joker nella sua banda di super cattivi e ingaggiano combattimenti su combattimenti per arrivare su Apokolips. In Mortal Kombat, Joker ha il potere di infastidire o disgustare tutti i personaggi che incontra e alla fine, isolato e pieno di rabbia, decide di andare per la sua strada e affrontare il suo unico vero nemico: Batman.&nbsp;<h3>Joker folie a deux, era necessario?</h3>Quando per la prima volta abbiamo visto il Joker di Todd Phillips, animato dal volto e dal talento incommensurabile di Joaquin Phoenix,&nbsp; ce ne siamo innamorati. Molte delle sequenze del primo film sono diventate iconiche, dal ballo sulla scala, a Phoenix che, magrissimo, si osserva allo specchio a quel sorriso che prima ancora di sprigionare cattiveria, racconta la malattia mentale dell’uomo. Joker è stato un successo mondiale, siamo entrati nel cuore della psiche di un folle, abbiamo ammirato la origin story di un villain di cui, anche nel mondo comics, si sa poco o nulla. Da dove viene il Joker è sempre stato un mistero finché Todd Philip non ha spalancato le porte del mondo di Arthur/ Phoenix. Abbiamo visto il nuovo trailer del sequel Joker 2 e ci chiediamo: era davvero necessario? &nbsp;Siamo certi che le performance di Phoenix e Lady Gaga, ormai volto costante di Hollywood, saranno strepitose - come già anticipa il trailer - ma i toni da musical, la presenza molto forte dell’elemento romantico, ci lasciano pensare che il sequel del film avrà un tono decisamente diverso dal primo capolavoro. La follia è amplificata, certo, tornano i balli sulle scale ma tutto, grazie ad Harley Quinn. Un sequel, in effetti, non era nei piani di Phillips che ha immaginato il film su Joker come un'uscita unica. Eppure i grandi incassi al botteghino e il successo del film tra i fan hanno quasi imposto un sequel. Ed ecco che arriva Folie a deux, letteralmente un disturbo psichiatrico secondo il quale si verifica una psicosi condivisa tra i due villain. Speriamo che i prossimi trailer e il film non danneggino una storyline, ad oggi, perfetta.

L'amore in manicomio tra Joker e Harley Quinn scatena la follia dei villani

Arriva il trailer di Joker 2: l’amore folle con Harley Quinn

Nel primo trailer italiano del film, l'Arkham Asylum è il teatro del romance tra Joker e Harley Quinn che scatena tutta la follia dei due villain


Joaquin Phoenix e Lady Gaga ballano in manicomio nel nuovo trailer di Joker 2

Nel periodo sotto il festival della musica Italiana di Sanremo ci è parso corretto mostrare le scelte in fatto di preferenza, in termini non solo di artisti ma anche di canzoni e artisti internazionali, da parte dei gamer nel 2023. Spotify ha condiviso questi dati attraverso il wrapped dedicato all'anno passato e spiccano nomi importanti.L'importanza della console nel mondo della musicaNella scelta dei device &nbsp;da cui riprodurre musica attraverso l'applicazione streaming di musica Spotify, le console di vecchia e nuova generazione restano dei punti fermi. Fin dalla sua integrazione su PS4 il connubio gaming e Spotify ha permesso di far accrescere di parecchio gli ascolti durante le sessioni di gioco, ma prima dell'avvento della nota piattaforma di streaming della musica, Sanremo dominava in contrasta la scena di divulgazione della musica italiana, con diversi artisti che poi sono arrivati a incidere o ad inserire brani anche in alcune colonne sonore molto importanti.&nbsp;Chi spicca indubbiamente nella classifica degli autori più ascoltati è il giovane Geolier, giovane ragazzo di Napoli che &nbsp;non solo è secondo nella classifica degli artisti più ascoltati dai gamer su Spotify, ma compare anche nella canzone più ascoltata in cui lui e Sfera Ebbasta compaiono in un brano in featuring. Questa sera il giovane cantante, che fa del suo dialetto un vanto, si esibirà sul palco di Sanremo e noi siamo sicuri che in molti sosterranno la sua figura anche per tutti i ricordi legati al gaming condivisi con le sue canzoni in sottofondo. Il giovane trapper ha da poco comunicato di aver prodotto una collezione in collaborazione con l'Ssc Napoli, ispirata al suo amato Napoli, di cui è tifosissimo. Tutta la società calcio Napoli si è unita nel condividere i migliori auguri per l'artista per la sua collaborazione con gli azzurri e per la sua esperienza sul palco di Sanremo.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/sscnapoli/status/1754861322074734718")Artisti più ascoltati sulle console in Italia:&nbsp;Sfera EbbastaGeolier&nbsp;ShivaLazzaGuèBaby GangCapo PlazathasupTeduaPakyArtisti più ascoltati sulle console nel mondo&nbsp;DrakeJuice WRLDYoungBoy Never Broke AgainBad BunnyTravis Scott21 SavagePeso PlumaMetro BoominXXXTENTACIONLil Baby&nbsp;Canzoni più ascoltate su console in Italia&nbsp;“X CASO (feat. Sfera Ebbasta)” di Geolier e Sfera Ebbasta“Non lo Sai”&nbsp; di&nbsp; Shiva“Hoe (feat. Sfera Ebbasta)” di Tedua e Sfera Ebbasta“COME VUOI” di Geolier“VETRI NERI” di AVA, ANNA e Capo Plaza“Gelosa (feat. Shiva, Sfera Ebbasta, Guè)” di Finesse“CHIAGNE (feat. Lazza &amp; Takagi &amp; Ketra)” di Geolier, Lazza e Takagi &amp; Ketra“Alleluia (feat. Sfera Ebbasta)” di Shiva e Sfera Ebbasta“Un Altro Show (feat. Geolier)” di Shiva e Geolier“CENERE” di Lazza&nbsp;Canzoni più ascoltate su console nel mondo“METAMORPHOSIS” di INTERWORLD“Ella Baila Sola” di Eslabon Armado“Hex” di 80purppp“Just Wanna Rock” di Lil Uzi Vert“MURDER IN MY MIND” di Kordhell“Boy’s a liar Pt. 2” di PinkPantheress“Fukumean” di Gunna&nbsp;“Romantic Homicide” di d4vd&nbsp;“SPIT IN MY FACE!” di ThxSoMch&nbsp;“2055” di Sleepy Hallow

Nel periodo sotto il festival della musica Italiana di Sanremo ci è parso corretto mostrare le scelte in fatto di preferenza, in termini non solo di artisti ma anche di canzoni e artisti internazionali, da parte dei gamer nel 2023. Spotify ha condiviso questi dati attraverso il wrapped dedicato all'anno passato e spiccano nomi importanti.<h2>L'importanza della console nel mondo della musica</h2>Nella scelta dei device &nbsp;da cui riprodurre musica attraverso l'applicazione streaming di musica Spotify, le console di vecchia e nuova generazione restano dei punti fermi. Fin dalla sua integrazione su PS4 il connubio gaming e Spotify ha permesso di far accrescere di parecchio gli ascolti durante le sessioni di gioco, ma prima dell'avvento della nota piattaforma di streaming della musica, <a href="https://gaming.libero.it/i-gamers-del-mondo-della-musica">Sanremo </a>dominava in contrasta la scena di divulgazione della musica italiana, con diversi artisti che poi sono arrivati a incidere o ad inserire brani anche in alcune colonne sonore molto importanti. &nbsp;Chi spicca indubbiamente nella classifica degli autori più ascoltati è il giovane Geolier, giovane ragazzo di Napoli che &nbsp;non solo è secondo nella classifica degli artisti più ascoltati dai gamer su Spotify, ma compare anche nella canzone più ascoltata in cui lui e Sfera Ebbasta compaiono in un brano in featuring. Questa sera il giovane cantante, che fa del suo dialetto un vanto, si esibirà sul palco di Sanremo e noi siamo sicuri che in molti sosterranno la sua figura anche per tutti i ricordi legati al gaming condivisi con le sue canzoni in sottofondo. Il giovane trapper ha da poco comunicato di aver prodotto una collezione in collaborazione con l'<a href="https://gaming.libero.it/campioni-dell-ssc-napoli-si-affrontano-nella-beta-di-call-of-duty-modern-warfare-iii">Ssc Napoli</a>, ispirata al suo amato Napoli, di cui è tifosissimo. Tutta la società calcio Napoli si è unita nel condividere i migliori auguri per l'artista per la sua collaborazione con gli azzurri e per la sua esperienza sul palco di Sanremo.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/sscnapoli/status/1754861322074734718")<h3> Artisti più ascoltati sulle console in Italia: &nbsp;</h3><ul><li>Sfera Ebbasta</li><li>Geolier&nbsp;</li><li>Shiva</li><li>Lazza</li><li>Guè</li><li>Baby Gang</li><li>Capo Plaza</li><li>thasup</li><li>Tedua</li><li>Paky</li></ul><h3>Artisti più ascoltati sulle console nel mondo&nbsp;</h3><ul><li>Drake</li><li>Juice WRLD</li><li>YoungBoy Never Broke Again</li><li>Bad Bunny</li><li>Travis Scott</li><li>21 Savage</li><li>Peso Pluma</li><li>Metro Boomin</li><li>XXXTENTACION</li><li>Lil Baby</li></ul>&nbsp;<h3>Canzoni più ascoltate su console in Italia&nbsp;</h3><ul><li>“X CASO (feat. Sfera Ebbasta)” di Geolier e Sfera Ebbasta</li><li>“Non lo Sai”&nbsp; di&nbsp; Shiva</li><li>“Hoe (feat. Sfera Ebbasta)” di Tedua e Sfera Ebbasta</li><li>“COME VUOI” di Geolier</li><li>“VETRI NERI” di AVA, ANNA e Capo Plaza</li><li>“Gelosa (feat. Shiva, Sfera Ebbasta, Guè)” di Finesse</li><li>“CHIAGNE (feat. Lazza &amp; Takagi &amp; Ketra)” di Geolier, Lazza e Takagi &amp; Ketra</li><li>“Alleluia (feat. Sfera Ebbasta)” di Shiva e Sfera Ebbasta</li><li>“Un Altro Show (feat. Geolier)” di Shiva e Geolier</li><li>“CENERE” di Lazza &nbsp;</li></ul><h3>Canzoni più ascoltate su console nel mondo</h3><ul><li>“METAMORPHOSIS” di INTERWORLD</li><li>“Ella Baila Sola” di Eslabon Armado</li><li>“Hex” di 80purppp</li><li>“Just Wanna Rock” di Lil Uzi Vert</li><li>“MURDER IN MY MIND” di Kordhell</li><li>“Boy’s a liar Pt. 2” di PinkPantheress</li><li>“Fukumean” di Gunna&nbsp;</li><li>“Romantic Homicide” di d4vd&nbsp;</li><li>“SPIT IN MY FACE!” di ThxSoMch&nbsp;</li><li>“2055” di Sleepy Hallow</li></ul>

Geolier si piazza secondo nella classifica dei più ascoltati dei gamer

Per Geolier è già secondo posto 

Geolier si rivela essere già uno degli artisti più ascoltati, ancor prima del suo esordio a Sanremo in una classifica a noi molto cara 

Geolier: soltanto uno meglio di lui tra i gamer italiani

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