The Brutalist: standing ovation a Venezia per Adrien Brody, la star del cinema e dei videogiochi

L'attore osannato a Venezia è stato anche protagonista di un celebre videogioco ispirato ad uno dei suoi film

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CREDITI: Dreamstime

Ci sono film che chiunque li veda immediatamente li riconosce come capolavori, film che sono in grado di suscitare emozioni e ispirare immediatamente, fin dalla prima visione. È il grande cinema, la settima arte, quello che a Venezia è stato perfettamente rappresentato dal film The Brutalist e che si è guadagnato la standing ovation del pubblico, rivolta soprattutto al suo attore protagonista: Adrien Brody. Ma la carriera del talentuoso attore ha percorso molte tappe prima di arrivare alla Mostra del Cinema di Venezia, tappe che hanno incluso anche portare il proprio volto all'interno del mondo videoludico, costruendo un linguaggio che tocca ogni generazione.

 

The Brutalist a Venezia, trionfo per Adien Brody

La genesi di The Brutalist è stata lunga per il suo autore, quasi 10 anni, per cercare di raccontare al meglio la storia dell'architetto ebreo Laszlo Toth che emigra dall'Ungheria agli Stati Uniti in cerca di una nuova possibilità di vita. Prima la povertà poi una improvvisa svolta che cambia il suo destino. Il film è diviso in due parti dopo una iniziale overture e, nonostante i temi trattati e la profondità delle immagini, il ritmo serrato tengono lo spettatore incollato ed emozionato fino all'ultimo.

 

 

 Insomma, chi a Venezia si è trovato davanti questi film, ha capito subito di trovarsi davanti al grande cinema e alla maestria dei suoi interpreti. ad essere particolarmente elogiato a Venezia è stato infatti lui, il protagonista della pellicola, un attore non nuovo a narrazioni complesse e profonde e in grado di dare ad ogni personaggio il fascino del suo personalissimo sguardo sulla trama e sulla psicologia delle persone. Stiamo parlando di Adrien Brody, già noto per la sua interpretazione nel film Il Pianista con cui ha commosso una intera generazione raccontando in quel caso la storia di un artista ebreo durante la seconda guerra mondiale e che all'epoca lo portò alla vittoria del premio Oscar come miglior attore. Questa volta, la sua interpretazione dell'architetto in The Brutalist gli è valsa un applauso da parte del pubblico che è durato ben 13 minuti. Provate ad applaudire per tutti quel tempo e vi renderete conto della portata di un film che, al momento, sembra il miglior candidato alla vittoria del Leone d'Oro come miglior film. Piccolo dettaglio, The Brutalis dura circa 3 ore e mezza e il regista, dati i commenti iniziali sulla durata della sua pellicola ha dichiarato che:

 

"È stato un film veramente difficile da realizzare. Sono molto emotivo oggi, perché ci lavoro direttamente da sette anni, ed è stata la mia priorità per la maggior parte di questo decennio. Sono molto grato a chi ha passato 3 ore e mezza vedendo questo film in sala. Questo film fa tutto quello che ci è stato detto di non fare. Penso che sia assurdo parlare, oggi come oggi, della durata di un film, perché è come criticare un libro che dura 700 pagine invece che solo 100. Ho letto romanzi incredibili divisi in più volumi, ho letto capolavori della letteratura. Io non lo so, magari il prossimo film durerà 45 minuti, e dovrei avere la possibilità di farlo, tutti dovrebbero. L'idea di dover rientrare in una scatola è folle. Dovremmo aver superato queste cose, nel 2024. Come ha detto una volta saggiamente Harmony Korine, il cinema è fermo nel canale del parto. Sono d'accordo con lui, dovremmo aiutarlo a uscire"

 

 

Adrien Brody, dal Pianista al videogioco su King Kong 

Quando si parla di Adrien Brody ci sono alcuni che storcono il naso considerandolo un attore da film indipendenti e di un certo tipo ma, per chiunque abbia visto Midnight in Paris dove Brody interpreta una versione decisamente ironica di Salvador Dalì, Brody è solo un bravissimo attore decisamente poco snob. A dimostrarlo ci pensa la sua partecipazione al videogame King Kong by Peter Jackson ispirato al film in cui l'attore è protagonista nei panni di Jack Driscoll, con la sapiente guida di Peter Jackson. E proprio il regista neozelandese ha avuto l'idea di realizzare un gioco ispirato al film come aveva dichiarato nel 2005:

"La nostra intenzione è quella di realizzare un gioco che possa replicare nel modo più fedele possibile l’atmosfera del film. Vogliamo che entrambi appartengano chiaramente allo stesso universo, che condividano il medesimo spunto creativo. La cosa che abbiamo voluto evitare è che l’impatto dell’Isola del Teschio cinematografica sia diverso da quello del gioco. Abbiamo creato una stretta sinergia: creativa, tematica. Il giocatore che comincia una partita deve provare la sensazione di trovarsi nel bel mezzo del film. In effetti il gioco è proprio un’espansione del film. Un’altra cosa che abbiamo pensato è che sarebbe stato estremamente interessante poter giocare anche nel ruolo di Kong. Nei panni di Jack il giocatore dovrà provare a sconfiggere King Kong, mentre in alcuni livelli dovrà rivestire i panni dello stesso Kong prendendo parte a scontri davvero violenti, come quello con il tirannosauro per difendere Ann. Perché, in un certo senso, tanto Jack quanto King Kong hanno lo stesso obbiettivo: cercare di proteggere Ann Darrow, il personaggio intero"

 

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