Quella volta che Elio ha inviato dei videogiochi a Guccini

Quando Elio partecipava ad un programma radiofonico con Francesco Guccini, si sono incontrati e il cantautore aveva un'insolita richiesta per Elio.

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CREDITI: Dreamstime

Nel vasto panorama della musica italiana, alcuni incontri e scambi sorprendenti hanno dell'incredibile. Uno di questi episodi è rappresentato dall'affetto che Elio e le storie tese nutrono per il collega Francesco Guccini, un legame creato dai videogiochi, durante uno show radiofonico chiamato TAXI. In questo articolo, esploreremo la relazione tra i due artisti e la confessione di Elio riguardo all'autismo del suo figlio Dante e il suo pensiero sull'aiuto dello stato a riguardo.

Elio e le storie tese e l'amore dei videogiochi di Guccini


Elio, durante un'intervista a "Cordialmente", racconta con leggerezza il suo primo incontro con Francesco Guccini, il famoso cantautore. Elio e le storie tese e Guccini erano ospiti di uno stesso show radiofoni dal titolo "TAXI" dove, un giorno, s'incontrarono all'ingresso scambiandosi qualche parola. Tra i vari discorsi, Guccini fa una domanda che Elio non si sarebbe mai aspettato, gli chiese se avesse qualche nuovo videogioco da inviargli, qualcosa di recente ma, che sia per Xbox o Playstation non ci è dato scoprirlo.

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Elio preso  alla sprovvista, disse di avere qualche titolo, ma che non sapeva dove inviarglielo e lui, proprio come la fine di una barzelletta, disse: "Come dove? In via Paolo Fabbri 43!". L'indirizzo, omonimo del suo album, è realmente una delle abitazioni di proprietà del cantante, in cui chissà, magari Elio ha mandato qualche titolo Playstation.

Elio e l'autismo di suo figlio: "lasciati soli dallo stato"

Recentemente, Elio ha toccato temi più personali durante un'intervista al Corriere, rivelando le sfide affrontate per l'autismo di suo figlio Dante. In un mondo dove la conoscenza e il sostegno sono cruciali, Elio ha denunciato la mancanza di risorse a disposizione delle famiglie in questa condizione. L'assenza di un supporto pubblico adeguato lascia molte famiglie, compresa la sua, a confrontarsi con un senso di solitudine e abbandono.
 

Il musicista ha condiviso il dolore e le difficoltà incontrate nel cercare una diagnosi chiara e un sostegno appropriato per suo figlio. La mancanza di risorse pubbliche accessibili ha amplificato il senso di isolamento per lui e sua moglie, evidenziando una lacuna nel sistema di assistenza per le famiglie con membri autistici. Questa testimonianza rivela una realtà spesso trascurata, dove i genitori si trovano a lottare non solo con le sfide con la mancanza di sostegno istituzionale.
 

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Elio ha sottolineato l'importanza di affrontare apertamente il tema dell'autismo e di condividere esperienze e conoscenze con altre famiglie e esperti del settore. Eventi come il Concertozzo degli Elii non solo offrono un'opportunità per la musica, ma anche uno spazio per discutere e sensibilizzare su questioni importanti come l'autismo. Iniziative come PizzAut dimostrano che, nonostante le sfide, esistono modi creativi per supportare e coinvolgere le persone autistiche nella società.
 

L'amore per la musica e i videogiochi può essere un punto di contatto tra artisti come Elio e Guccini, ma la recente testimonianza di Elio ci ricorda anche l'importanza di affrontare le sfide personali e sociali legate all'autismo. È fondamentale che la società e le istituzioni forniscano il sostegno necessario alle famiglie colpite da questa condizione, affinché nessuno si senta abbandonato o solo nella loro lotta quotidiana.

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