Il mondo di Inazuma Eleven è pronto a tornare con un nuovo remake emozionante: Inazuma Eleven Re. Questo nuovo titolo riprende gli eventi del primissimo gioco della serie, originariamente rilasciato su Nintendo DS, e riporta i fan indietro nel tempo, in un mondo dove il calcio giovanile è pieno di colpi di scena, poteri sovrannaturali e partite mozzafiato. In questo articolo, esploreremo i dettagli del gioco originale, la sua influenza sulla serie animata e come Inazuma Eleven Re promette di riprendere quella magia, aggiornandola per i fan di lunga data e per una nuova generazione di giocatori.Inazuma Eleven: l'RPG calcistico per eccellenzaIl primo Inazuma Eleven è stato rilasciato su Nintendo DS nel 2008 e ha rivoluzionato il mondo dei giochi di calcio. Non si trattava semplicemente di un simulatore di calcio: Inazuma Eleven mescolava elementi di RPG (gioco di ruolo) con azione calcistica, creando un'esperienza unica. Il protagonista della serie, Mark Evans (Endou Mamoru nella versione giapponese), è il portiere e capitano della Raimon Junior High, una squadra di calcio che lotta per diventare la migliore in Giappone.&nbsp;Il gioco originale combinava partite di calcio con una trama ricca di emozioni, in cui la Raimon affrontava squadre con abilità sovrannaturali e dove le sfide erano più che semplici partite. Gli elementi RPG permettevano ai giocatori di allenare la propria squadra, reclutare nuovi giocatori e potenziare le loro tecniche speciali. Le tecniche sovrannaturali, come la celebre "mano di luce" di Mark Evans, hanno reso ogni partita spettacolare e imprevedibile.La Serie Animata: Inazuma Eleven in TVParallelamente al successo del gioco, la serie animata di Inazuma Eleven ha guadagnato un enorme seguito. L'anime, prodotto da Level-5 e trasmesso per la prima volta nel 2008, seguiva da vicino gli eventi del gioco, portando su schermo le avventure di Mark e della Raimon Junior High in modo dinamico e avvincente.&nbsp;L’anime ha aggiunto profondità ai personaggi del gioco, sviluppando le loro storie personali, le rivalità e l'evoluzione delle loro abilità. Personaggi iconici come Axel Blaze (Goenji Shuuya), il talentuoso attaccante con il colpo "Tornado di fuoco", e Jude Sharp (Kidou Yuuto), il geniale stratega, hanno conquistato i cuori dei fan di tutto il mondo.&nbsp;La serie animata ha permesso a Inazuma Eleven di raggiungere un pubblico più ampio e consolidare il suo posto tra i franchise sportivi più amati, tanto da diventare un cult tra gli appassionati di anime e videogiochi.Inazuma Eleven Re: Gameplay, trama e personaggiCon Inazuma Eleven Re, Level-5 promette di riportare la magia del primo capitolo della serie su piattaforme moderne. L’obiettivo del gioco è non solo riproporre la trama originale, ma anche migliorare l’esperienza con grafica aggiornata, nuove meccaniche di gioco e contenuti inediti.&nbsp;Il gameplay di Inazuma Eleven Re sarà una combinazione tra il classico stile RPG calcistico e nuove funzionalità. I giocatori potranno rivivere le partite epiche del primo gioco, ma con un motore grafico migliorato e nuove animazioni per le tecniche speciali. Il gioco includerà anche nuove modalità, come un sistema di multigiocatore online, che permetterà agli appassionati di sfidarsi in partite competitive.&nbsp;La trama di Inazuma Eleven Re seguirà da vicino quella del gioco originale. La Raimon Junior High dovrà affrontare numerose squadre potenti, ciascuna con le sue caratteristiche uniche. Tuttavia, i fan possono aspettarsi nuove storyline e personaggi inediti, che arricchiranno ulteriormente l'universo di Inazuma Eleven.&nbsp;Uno degli aspetti più attesi è la reintroduzione dei personaggi iconici. Mark Evans, Axel Blaze e Jude Sharp torneranno in grande stile, ma il gioco darà spazio anche a nuovi volti, espandendo così la lore del franchise.&nbsp;Una delle principali novità di Inazuma Eleven Re sarà la grafica di nuova generazione. Grazie alla potenza delle console moderne, i personaggi, gli stadi e le tecniche sovrannaturali prenderanno vita come mai prima d'ora. Le animazioni saranno più fluide, i dettagli più nitidi, e le tecniche speciali avranno effetti visivi spettacolari.&nbsp;Inoltre, Level-5 ha confermato che il gioco supporterà una modalità di reclutamento avanzata. I giocatori potranno non solo reclutare i personaggi dal roster originale, ma anche esplorare nuove opzioni per costruire la squadra perfetta, personalizzando le abilità e l’aspetto dei giocatori.&nbsp;Inazuma Eleven Re non è solo un'operazione nostalgia, ma una vera e propria celebrazione di un gioco che ha segnato un'epoca. Il titolo originale ha saputo catturare l'immaginazione dei giocatori grazie alla combinazione di elementi sportivi e RPG, oltre a una trama avvincente che ha coinvolto fan di tutte le età.&nbsp;Il ritorno di questa serie su piattaforme moderne permetterà sia ai giocatori di lunga data che ai nuovi arrivati di rivivere (o scoprire) un'avventura emozionante, fatta di amicizia, sfide sportive e poteri sovrannaturali. Il remake promette non solo di onorare l'eredità del titolo originale, ma anche di arricchirlo con innovazioni tecnologiche e nuovi contenuti che lo renderanno ancora più epico.

Il mondo di Inazuma Eleven è pronto a tornare con un nuovo remake emozionante: Inazuma Eleven Re. Questo nuovo titolo riprende gli eventi del primissimo gioco della serie, originariamente rilasciato su Nintendo DS, e riporta i fan indietro nel tempo, in un mondo dove il calcio giovanile è pieno di colpi di scena, poteri sovrannaturali e partite mozzafiato. In questo articolo, esploreremo i dettagli del gioco originale, la sua influenza sulla serie animata e come Inazuma Eleven Re promette di riprendere quella magia, aggiornandola per i fan di lunga data e per una nuova generazione di giocatori.<h2>Inazuma Eleven: l'RPG calcistico per eccellenza</h2>Il primo Inazuma Eleven è stato rilasciato su Nintendo DS nel 2008 e ha rivoluzionato il mondo dei giochi di calcio. Non si trattava semplicemente di un simulatore di calcio: Inazuma Eleven mescolava elementi di <a href="https://gaming.libero.it/nintendo-il-rilancio-di-inazuma-eleven-inizia-il-28-marzo-con-una-beta">RPG</a> (gioco di ruolo) con azione calcistica, creando un'esperienza unica. Il protagonista della serie, Mark Evans (Endou Mamoru nella versione giapponese), è il portiere e capitano della Raimon Junior High, una squadra di calcio che lotta per diventare la migliore in Giappone.&nbsp;Il gioco originale combinava partite di calcio con una trama ricca di emozioni, in cui la Raimon affrontava squadre con abilità sovrannaturali e dove le sfide erano più che semplici partite. Gli elementi RPG permettevano ai giocatori di allenare la propria squadra, reclutare nuovi giocatori e potenziare le loro tecniche speciali. Le tecniche sovrannaturali, come la celebre "mano di luce" di Mark Evans, hanno reso ogni partita spettacolare e imprevedibile.<h3>La Serie Animata: Inazuma Eleven in TV</h3>Parallelamente al successo del gioco, la serie animata di Inazuma Eleven ha guadagnato un enorme seguito. L'anime, prodotto da Level-5 e trasmesso per la prima volta nel 2008, seguiva da vicino gli eventi del gioco, portando su schermo le avventure di Mark e della Raimon Junior High in modo dinamico e avvincente.&nbsp;L’anime ha aggiunto profondità ai personaggi del gioco, sviluppando le loro storie personali, le rivalità e l'evoluzione delle loro abilità. Personaggi iconici come Axel Blaze (Goenji Shuuya), il talentuoso attaccante con il colpo "Tornado di fuoco", e Jude Sharp (Kidou Yuuto), il geniale stratega, hanno conquistato i cuori dei fan di tutto il mondo.&nbsp;La serie animata ha permesso a Inazuma Eleven di raggiungere un pubblico più ampio e consolidare il suo posto tra i franchise sportivi più amati, tanto da diventare un cult tra gli appassionati di anime e videogiochi.<h2>Inazuma Eleven Re: Gameplay, trama e personaggi</h2>Con <a href="https://gaming.libero.it/inazuma-eleven-re-annunciato-il-remake-del-primo-gioco-della-serie">Inazuma Eleven Re</a>, Level-5 promette di riportare la magia del primo capitolo della serie su piattaforme moderne. L’obiettivo del gioco è non solo riproporre la trama originale, ma anche migliorare l’esperienza con grafica aggiornata, nuove meccaniche di gioco e contenuti inediti.&nbsp;Il gameplay di Inazuma Eleven Re sarà una combinazione tra il classico stile RPG calcistico e nuove funzionalità. I giocatori potranno rivivere le partite epiche del primo gioco, ma con un motore grafico migliorato e nuove animazioni per le tecniche speciali. Il gioco includerà anche nuove modalità, come un sistema di multigiocatore online, che permetterà agli appassionati di sfidarsi in partite competitive.&nbsp;La trama di Inazuma Eleven Re seguirà da vicino quella del gioco originale. La Raimon Junior High dovrà affrontare numerose squadre potenti, ciascuna con le sue caratteristiche uniche. Tuttavia, i fan possono aspettarsi nuove storyline e personaggi inediti, che arricchiranno ulteriormente l'universo di Inazuma Eleven.&nbsp;Uno degli aspetti più attesi è la <a href="https://gaming.libero.it/inazuma-eleven-victory-road-e-stata-presentata-la-modalita-storia">reintroduzione dei personaggi iconici</a>. Mark Evans, Axel Blaze e Jude Sharp torneranno in grande stile, ma il gioco darà spazio anche a nuovi volti, espandendo così la lore del franchise.&nbsp;Una delle principali novità di Inazuma Eleven Re sarà la grafica di nuova generazione. Grazie alla potenza delle console moderne, i personaggi, gli stadi e le tecniche sovrannaturali prenderanno vita come mai prima d'ora. Le animazioni saranno più fluide, i dettagli più nitidi, e le tecniche speciali avranno effetti visivi spettacolari.&nbsp;Inoltre, Level-5 ha confermato che il gioco supporterà una modalità di reclutamento avanzata. I giocatori potranno non solo reclutare i personaggi dal roster originale, ma anche esplorare nuove opzioni per costruire la squadra perfetta, personalizzando le abilità e l’aspetto dei giocatori.&nbsp;Inazuma Eleven Re non è solo un'operazione nostalgia, ma una vera e propria celebrazione di un gioco che ha segnato un'epoca. Il titolo originale ha saputo catturare l'immaginazione dei giocatori grazie alla combinazione di elementi sportivi e RPG, oltre a una trama avvincente che ha coinvolto fan di tutte le età.&nbsp;Il ritorno di questa serie su piattaforme moderne permetterà sia ai giocatori di lunga data che ai nuovi arrivati di rivivere (o scoprire) un'avventura emozionante, fatta di amicizia, sfide sportive e poteri sovrannaturali. Il remake promette non solo di onorare l'eredità del titolo originale, ma anche di arricchirlo con innovazioni tecnologiche e nuovi contenuti che lo renderanno ancora più epico.

Il mondo di Inazuma Eleven è pronto a tornare con un nuovo capitolo emozionante: Inazuma Eleven Re

Inazuma Eleven Re: Come sarà il nuovo remake di Level-5

Il mondo di Inazuma Eleven è pronto a tornare con un nuovo capitolo emozionante: Inazuma Eleven Re. Ecco tutte le informazioni raccolte dal primo trailer

Inazuma Eleven Re: tutto ciò che bisogna sapere sul remake

Oggi, giovedì 11 aprile, ricorre il National Pet Day, la giornata dedicata agli animali da compagnia. Nata inizialmente nel territorio statunitense, questa ricorrenza si è poi diffusa in tutto il mondo, con l’obiettivo di farci riflettere sulla nostra relazione con cani e gatti (e non solo). E, a proposito di riflessioni, lo sapevi che esiste un film&nbsp;su Animal Crossing? Quale migliore giornata di quella odierna per riscoprire questa piccola gemma, intitolata ‘Gekijōban Dōbutsu no Mori’: un film d'animazione giapponese del 2006 prodotto da Nintendo. Inizialmente disponibile solo con audio nipponico, nel 2013 una community indipendente italiana si è occupata del doppiaggio.Animal Crossing - Il film: è tutto veroSono sempre di più i film e le serie TV (di successo) tratti dal mondo videoludico. Tra i più famosi, spuntano Resident Evil (2002), Silent Hill (2006) e Sonic - Il film (2020) per il grande schermo. Ma anche Mortal Kombat: Conquest (1998 - 1999), Arcane (2021 -) e The Last of Us (2023 -) per il piccolo schermo. Tra gli adattamenti meno noti, però, ne spunta uno dedicato proprio ad Animal Crossing, la serie di videogiochi simulatori di vita pubblicati da Nintendo a partire dal 2002.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/lulupuriin/status/1777166717048742220")&nbsp;Si chiama Gekijōban Dōbutsu no Mori ed è un film d'animazione giapponese del 2006 diretto da Jōji Shimura. Proprio come nel videogioco Wild Word per Nintendo DS, la protagonista del film è una dolce ragazza di nome Ai, trasferitasi nel Villaggio degli Animali. Dalla personalità curiosa, frizzante e allegra, Ai cercherà di crearsi una vita completamente nuova, imparando a fare i conti con le prime avversità della vita. Ad aiutarla, ci penseranno gli abitanti del villaggio, con cui imparerà a conoscere i valori di un'amicizia autentica e proverà la felicità di essere circondata dal vero affetto. Il film d’animazione copre il periodo temporale dopo il trasferimento di Ai, che va ovvero dall’estate fino alle festività natalizie.Come recuperare questa hidden gem?Gekijōban Dōbutsu no Mori è stato proiettato nelle sale cinematografiche nipponiche nel dicembre 2006, incassando 1,7 miliardi di yen (circa 10 milioni di euro) al botteghino. Animal Crossing - Il film (letteralmente, nella traduzione, Foresta degli Animali: il Film) ha cominciato recentemente a far parlare di sé grazie ad alcune clip diffuse su TikTok, presto diventate virali. Molti utenti italiani, infatti, rapiti dalla dolce e magica atmosfera di Animal Crossing: Wild World per Nintendo DS, hanno cominciato a domandarsi dove poter recuperare il titolo d’animazione. Il film, purtroppo, è ufficialmente disponibile solo in DVD giapponese. Quest’ultimo, pubblicato da Shōgakukan e distribuito da VAP, è stato messo in commercio in il 25 luglio del medesimo audio di uscita, in edizione limitata. Le copie DVD di prima tiratura comprendevano in regalo una pochette a tema Animal Crossing.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/EverydayTomNook/status/1410874898147201025")&nbsp;Per chi volesse recuperarlo, magari proprio in questa giornata speciale dedicati agli animali da compagnia, nota come National Pet Day, ci sono però alcune buone notizie. Per l’Italia, infatti, il gruppo Doppiatori Anonimi, una community indipendente di doppiatori italiani giovanissimi (dai 16 ai 30 anni) che opera principalmente sul web e in alcuni studi della capitale, ha dato le voci ai personaggi dell’adattamento. Online, cercando un po’, troverai il film doppiato completamente in italiano.

Oggi, giovedì 11 aprile, ricorre il National Pet Day, la giornata dedicata agli animali da compagnia. Nata inizialmente nel territorio statunitense, questa ricorrenza si è poi diffusa in tutto il mondo, con l’obiettivo di farci riflettere sulla nostra relazione con cani e gatti (e non solo). E, a proposito di riflessioni, lo sapevi che esiste un film&nbsp;su Animal Crossing? Quale migliore giornata di quella odierna per riscoprire questa piccola gemma, intitolata ‘Gekijōban Dōbutsu no Mori’: un film d'animazione giapponese del 2006 prodotto da Nintendo. Inizialmente disponibile solo con audio nipponico, nel 2013 una community indipendente italiana si è occupata del doppiaggio.<h2>Animal Crossing - Il film: è tutto vero</h2>Sono sempre di più i film e le serie TV (di successo) <a href="https://gaming.libero.it/monopoly-margot-robbie-produrra-un-film-sul-celebre-gioco-da-tavola">tratti dal mondo videoludico</a>. Tra i più famosi, spuntano Resident Evil (2002), Silent Hill (2006) e Sonic - Il film (2020) per il grande schermo. Ma anche Mortal Kombat: Conquest (1998 - 1999), Arcane (2021 -) e <a href="https://gaming.libero.it/malattia-x-nuova-pandemia-per-un-futuro-alla-the-last-of-us">The Last of Us </a>(2023 -) per il piccolo schermo. Tra gli adattamenti meno noti, però, ne spunta uno dedicato proprio ad Animal Crossing, la serie di videogiochi simulatori di vita pubblicati da Nintendo a partire dal 2002.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/lulupuriin/status/1777166717048742220")&nbsp;Si chiama Gekijōban Dōbutsu no Mori ed è <a href="https://gaming.libero.it/liberato-il-film-d-animazione-del-cantante-arriva-al-cinema">un film d'animazione giapponese</a> del 2006 diretto da Jōji Shimura. Proprio come nel videogioco Wild Word per Nintendo DS, la protagonista del film è una dolce ragazza di nome Ai, trasferitasi nel Villaggio degli Animali. Dalla personalità curiosa, frizzante e allegra, Ai cercherà di crearsi una vita completamente nuova, imparando a fare i conti con le prime avversità della vita. Ad aiutarla, ci penseranno gli abitanti del villaggio, con cui imparerà a conoscere i valori di un'amicizia autentica e proverà la felicità di essere circondata dal vero affetto. Il film d’animazione copre il periodo temporale dopo il trasferimento di Ai, che va ovvero dall’estate fino alle festività natalizie.<h3>Come recuperare questa hidden gem?</h3>Gekijōban Dōbutsu no Mori è stato proiettato nelle sale cinematografiche nipponiche nel dicembre 2006, incassando 1,7 miliardi di yen (circa 10 milioni di euro) al botteghino. Animal Crossing - Il film (letteralmente, nella traduzione, Foresta degli Animali: il Film) ha cominciato recentemente a far parlare di sé grazie ad <a href="https://gaming.libero.it/jennifer-lopez-il-tour-e-un-flop-il-videogioco-della-star-spiega-perche">alcune clip diffuse su TikTok</a>, presto diventate virali. Molti utenti italiani, infatti, rapiti dalla dolce e magica atmosfera di Animal Crossing: Wild World per Nintendo DS, hanno cominciato a domandarsi dove poter recuperare il titolo d’animazione. Il film, purtroppo, è ufficialmente disponibile solo in DVD giapponese. Quest’ultimo, pubblicato da Shōgakukan e distribuito da VAP, è stato messo in commercio in il 25 luglio del medesimo audio di uscita, in edizione limitata. Le copie DVD di prima tiratura comprendevano in regalo una pochette a tema Animal Crossing.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/EverydayTomNook/status/1410874898147201025")&nbsp;Per chi volesse recuperarlo, magari proprio in questa giornata speciale dedicati agli animali da compagnia, nota come National Pet Day, ci sono però alcune buone notizie. Per l’Italia, infatti, il gruppo Doppiatori Anonimi, una community indipendente di doppiatori italiani giovanissimi (dai 16 ai 30 anni) che opera principalmente sul web e in alcuni studi della capitale, ha dato le voci ai personaggi dell’adattamento. Online, cercando un po’, troverai il film doppiato completamente in italiano.

Quando si parla di film tratti dal mondo videoludico, si citano solo i più famosi. Eppure, anche il videogioco di Nintendo ha avuto una sua trasposizione

Animal Crossing, il film che nessuno conosce

Quando si parla dei migliori film tratti dal mondo videoludico, si citano sempre e solo i titoli più famosi. Eppure, anche il popolare videogioco per Nintendo DS ha avuto una sua trasposizione…

È il National Pet Day: lo sapevi che esiste un film su Animal Crossing?

Warner Bros. Discovery avrebbe acquisito i diritti di X Factor. Secondo le indiscrezioni diffuse da BubinoBlog, lo storico talent show musicale dovrebbe dunque sbarcare sul Nove a partire dal 2025, con la conduzione e direzione artistica di Amadeus. Proprio nel corso delle prossime settimane si terranno gli ultimi casting per X Factor, attualmente prodotto da Sky. Con la diciottesima edizione, il talent show dirà davvero addio all'emittente satellitare? Ciò che è certo, è che il termine X Factor sta portando decisamente bene all’economia dell’intrattenimento: Marvel Comics ha annunciato alcune novità sugli X-Men di ‘X-Factor’ e ‘Wolverine’ per il 2024.Il Nove si prende tutto: X Factor passa a DiscoverySolo poche settimane fa, è stato comunicato ufficialmente il passaggio dell'ormai ex direttore artistico di Sanremo al gruppo Discovery. &nbsp;Il conduttore, come dichiarato in prima persona, ha ufficializzato la sua decisione di non rinnovare il contratto con la Rai, in scadenza a fine agosto 2024, portando con sé l’obiettivo di perseguire nuove sfide professionali.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/trash_italiano/status/1787461883110334575")&nbsp;Questo “trasferimento” ha ovviamente aperto le porte a non poche prospettive e speculazioni sui nuovi possibili programmi che attendono lo storico volto di Rai 1. Ora, stando alle ultime indiscrezioni, Discovery vorrebbe affidare ad Amadeus proprio la conduzione di X Factor, di cui avrebbe acquisito i diritti, al fine di rivoluzionare il format. Il noto talent show musicale, negli ultimi anni, ha infatti mostrato non pochi segni di declino, sia a livello di immagine che per quanto concerne gli ascolti. BubinoBlog, in particolare, riferisce:&nbsp;&nbsp;"X Factor si prepara a trasferirsi su Nove nella stagione 2025/2026. L'edizione della prossima stagione sarà dunque l'ultima targata Sky"&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Novella_2000/status/1787430653555872201")&nbsp;Questo significa che la diciottesima edizione, ovvero del 2024/2025, vedrà ancora Francesca Michielin alla conduzione per il terzo anno consecutivo. Proprio nelle prossime settimane verranno ultimati i primi casting di selezione. Per quanto riguarda i giudici, sembrerebbe confermato il mancato ritorno di Dargen D'Amico. Lo stesso cantante, al termine della scorsa stagione, aveva afferma che quella sarebbe stata la sua ultima partecipazione al talent show.&nbsp;X-Factor: un titolo fortunato anche per MarvelAnche in casa Marvel, X-Factor sembra che stia per vivere una nuova era. E non stiamo parlando del format musicale, ovviamente, ma delle nuove serie degli X-Men. Di fatti (e più precisamente), a risorgere dalle ceneri sono proprio X-Factor e Wolverine, due titoli completamente nuovi che verranno lanciati in futuro.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Marvel/status/1787486587779011053")&nbsp;La stessa Marvel Comics, come se non bastasse, ha annunciato che proprio questa settimana riceveremo maggiori informazioni su entrambi i titoli. Rivelate per la prima volta in occasione della rubrica settimanale X-Men Monday, le due grafiche presentano le title card della serie.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/bernardoteles8/status/1787458679773569510")&nbsp;Entrambe le grafiche-teaser presentano degli slogan. Per Wolverine, si tratta di “He’d Kill for Some Alone Time, But the Fight Always Finds Him”, ovvero, letteralmente,&nbsp;“Ucciderebbe per un po' di tempo da solo, ma la lotta lo trova sempre”.&nbsp;Per X-Factor, invece, “Officially Sanctioned to Protect a World That Hates and Fears Loves and Adores Them". In questo caso, la traduzione letterale è invece la seguente: Ufficialmente autorizzati a proteggere un mondo che li odia e li teme, li ama e li adora”

Warner Bros. Discovery avrebbe acquisito i diritti di X Factor. Secondo le indiscrezioni diffuse da BubinoBlog, lo storico talent show musicale dovrebbe dunque sbarcare sul Nove a partire dal 2025, con la conduzione e direzione artistica di Amadeus. Proprio nel corso delle prossime settimane si terranno gli ultimi casting per X Factor, attualmente prodotto da Sky. Con la diciottesima edizione, il talent show dirà davvero addio all'emittente satellitare? Ciò che è certo, è che il termine X Factor sta portando decisamente bene all’economia dell’intrattenimento: Marvel Comics ha annunciato alcune novità sugli X-Men di ‘X-Factor’ e ‘Wolverine’ per il 2024.<h2>Il Nove si prende tutto: X Factor passa a Discovery</h2>Solo poche settimane fa, è stato comunicato ufficialmente il passaggio dell'ormai ex direttore artistico di Sanremo al gruppo Discovery. &nbsp;Il conduttore, come dichiarato in prima persona, ha ufficializzato la sua decisione di non rinnovare il contratto con la Rai, <a href="https://gaming.libero.it/amadeus-saluta-ufficialmente-la-rai-lo-attende-un-nuovo-game-show-sul-nove-1">in scadenza a fine agosto 2024</a>, portando con sé l’obiettivo di perseguire nuove sfide professionali.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/trash_italiano/status/1787461883110334575")&nbsp;Questo “trasferimento” ha ovviamente aperto le porte a non poche prospettive e speculazioni sui nuovi possibili programmi che attendono lo storico volto di Rai 1. Ora, stando alle ultime indiscrezioni, Discovery vorrebbe affidare ad Amadeus proprio la conduzione di X Factor, di cui avrebbe acquisito i diritti, al fine di rivoluzionare il format. Il noto talent show musicale, negli ultimi anni, ha infatti mostrato non pochi segni di declino, sia a livello di immagine che per quanto concerne gli ascolti. BubinoBlog, in particolare, riferisce:&nbsp;<blockquote>&nbsp;"X Factor si prepara a trasferirsi su Nove nella stagione 2025/2026. L'edizione della prossima stagione sarà dunque l'ultima targata Sky"</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Novella_2000/status/1787430653555872201")&nbsp;Questo significa che la diciottesima edizione, ovvero del 2024/2025, vedrà ancora Francesca Michielin <a href="https://gaming.libero.it/giovanna-civitillo-la-scossa-di-amadeus-e-l-eredita-in-videogame">alla conduzione per il terzo anno consecutivo</a>. Proprio nelle prossime settimane verranno ultimati i primi casting di selezione. Per quanto riguarda i giudici, sembrerebbe confermato il mancato ritorno di Dargen D'Amico. Lo stesso cantante, al termine della scorsa stagione, aveva afferma che quella sarebbe stata la sua ultima partecipazione al talent show.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/dreamstime_l_144223009_351b6f317d.jpg" alt="dreamstime_l_144223009.jpg"><h3>X-Factor: un titolo fortunato anche per Marvel</h3>Anche in casa Marvel, X-Factor sembra che stia per vivere una nuova era. E non stiamo parlando del format musicale, ovviamente, ma delle <a href="https://gaming.libero.it/con-thunderbolts-marvel-punta-sui-dark-avengers-siamo-stanchi-degli-eroi">nuove serie degli X-Men</a>. Di fatti (e più precisamente), a risorgere dalle ceneri sono proprio X-Factor e Wolverine, due titoli completamente nuovi che verranno lanciati in futuro.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Marvel/status/1787486587779011053")&nbsp;La stessa Marvel Comics, come se non bastasse, ha annunciato che proprio questa settimana riceveremo maggiori informazioni su entrambi i titoli. Rivelate per la prima volta in occasione della rubrica settimanale <a href="https://gaming.libero.it/marvel-rivals-il-nuovo-videogioco-simil-overwatch-firmato-marvel">X-Men Monday</a>, le due grafiche presentano le title card della serie.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/bernardoteles8/status/1787458679773569510")&nbsp;Entrambe le grafiche-teaser presentano degli slogan. Per Wolverine, si tratta di “He’d Kill for Some Alone Time, But the Fight Always Finds Him”, ovvero, letteralmente,&nbsp;“Ucciderebbe per un po' di tempo da solo, ma la lotta lo trova sempre”.&nbsp;Per X-Factor, invece, “Officially Sanctioned to Protect a World That Hates and Fears Loves and Adores Them". In questo caso, la traduzione letterale è invece la seguente: Ufficialmente autorizzati a proteggere un mondo che li odia e li teme, li ama e li adora”

Secondo alcune indiscrezioni, Discovery avrebbe acquisito i diritti dello storico talent show musicale

X Factor passa a Discovery con la conduzione di Amadeus

X Factor rinasce: dalla conduzione di Amadeus sul Nove al rilancio dei fumetti Marvel

Danilo “Danipitbull” Pinto emerge come una delle principali figure nel panorama competitivo di EA Sports FC 24. Con due titoli di campione e una serie di prestazioni eccezionali, la sua storia è una testimonianza del talento e dell'impegno nel mondo degli esports.Danipitbull, la stella di EA FC 24, è pronto alla eChampions LeagueDal trionfo nello scudetto della eSerie A alla qualificazione alla eChampions League, Danipitbull ha dimostrato una costante determinazione e un'abilità straordinaria nel dominare la competizione su EA Sports FC 24.Le sue gesta includono anche una storica semifinale al mondiale con la squadra nazionale italiana, confermando il suo status di giocatore di élite a livello internazionale.In un'intervista esclusiva, Danipitbull condivide i suoi inizi nel mondo competitivo di EA Sports FC 24 e discute del ruolo predominante della scena italiana nel contesto europeo degli esports.Danipitbull è noto per i suoi successi nell'eSerie A, dove ha conquistato lo scudetto per due volte, dimostrando una costante eccellenza nel gioco.Qualificazione alla eChampions League&nbsp;La sua qualificazione alla eChampions League e il suo piazzamento tra i primi quattro alla eSerie A 2024 testimoniano la sua capacità di competere ai massimi livelli, sia nazionali che internazionali.&nbsp;Attraverso interviste esclusive, Danipitbull rivela i suoi inizi nel mondo competitivo di EA Sports FC 24 e offre una prospettiva unica sulla scena italiana, riconosciuta per la sua competitività e solidità in Europa.&nbsp;Le clip includono domande sulla scoperta della scena competitiva di EA Sports FC 24 e sulla percezione della scena italiana rispetto alle altre realtà europee.Danipitbull continua a ispirare aspiranti giocatori e appassionati di esports con il suo straordinario percorso e la sua dedizione al gioco competitivo su EA Sports FC 24.

Danilo “Danipitbull” Pinto emerge come una delle principali figure nel panorama competitivo di EA Sports FC 24. Con due titoli di campione e una serie di prestazioni eccezionali, la sua storia è una testimonianza del talento e dell'impegno nel mondo degli esports.<h2>Danipitbull, la stella di EA FC 24, è pronto alla eChampions League</h2>Dal trionfo nello scudetto della eSerie A alla qualificazione alla eChampions League, Danipitbull ha dimostrato una costante determinazione e un'abilità straordinaria nel dominare la competizione su EA Sports FC 24.Le sue gesta includono anche una storica semifinale al mondiale con la squadra nazionale italiana, confermando il suo status di giocatore di élite a livello internazionale.In un'intervista esclusiva, Danipitbull condivide i suoi inizi nel mondo competitivo di EA Sports FC 24 e discute del ruolo predominante della scena italiana nel contesto europeo degli esports.Danipitbull è noto per i suoi successi nell'eSerie A, dove ha conquistato lo scudetto per due volte, dimostrando una costante eccellenza nel gioco.<h3>Qualificazione alla eChampions League&nbsp;</h3>La sua qualificazione alla eChampions League e il suo piazzamento tra i primi quattro alla eSerie A 2024 testimoniano la sua capacità di competere ai massimi livelli, sia nazionali che internazionali. &nbsp;Attraverso interviste esclusive, Danipitbull rivela i suoi inizi nel mondo competitivo di EA Sports FC 24 e offre una prospettiva unica sulla scena italiana, riconosciuta per la sua competitività e solidità in Europa. &nbsp;Le clip includono domande sulla scoperta della scena competitiva di EA Sports FC 24 e sulla percezione della scena italiana rispetto alle altre realtà europee. Danipitbull continua a ispirare aspiranti giocatori e appassionati di esports con il suo straordinario percorso e la sua dedizione al gioco competitivo su EA Sports FC 24.

Intervista a Danipitbull, il pro player italiano, elite dell'esport italiano

Intervista a Danipitbull: Pro Player di EA FC 24

In questa puntata di Esport Stories, esploreremo la vita, le passioni e la carriera di Danipitbull, player della Juventus Dsyre, senza dubbio uno dei giocatori più rappresentativi del panorama italiano nel mondo.

Danipitbull: Intervista al campione dei Dsyre 

Il 3 giugno 2024 è stato rilasciato il primo trailer ufficiale di Venom: The Last Dance, l'attesissimo terzo e ultimo capitolo della saga cinematografica Marvel-Sony. Il film vede il ritorno di Tom Hardy nei panni di Eddie Brock l'umano ospitante del simbionte alieno Venom, in un'epica conclusione che promette azione mozzafiato e colpi di scena sorprendenti.Venom: The Last Dance analizziamo il trailer del film che chiuderà la sagaL'emozione è alle stelle, finalmente è disponibile il primo trailer ufficiale di Venom: The Last Dance, che segna la conclusione della trilogia iniziata nel 2018 con il film Venom e proseguita nel 2021 con La furia di Carnage. In questo terzo episodio, Tom Hardy ritorna come protagonista, interpretando nuovamente il ruolo di Eddie Brock, il giornalista che diventa l'ospite del violento e sboccato simbionte alieno Venom.twitterEmbed("https://twitter.com/VenomMovie/status/1797614217819992388")&nbsp;La storia riprende da dove è stata lasciata, dopo La furia di Carnage, dove Eddie Brock e Venom sono stati trasportati nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e hanno scoperto l'esistenza dello Spider-Man di Tom Holland. Il nuovo trailer mostra Eddie e Venom ancora in lotta per la pace, con l'intero esercito americano a dar loro la caccia per neutralizzare quella che considerano una minaccia. Inoltre, sembra che gli abitanti del pianeta di Venom siano numerosi e molto interessati alla Terra.&nbsp;&nbsp;Una nuova minaccia arriva dallo spazio, infatti, nel trailer sono presenti alieni giganteschi intenti ad attaccare tutto ciò che trovano sul loro cammino. Le scene di battaglia sono spettacolari, con scontri tra i protagonisti e un enorme mostro dalle molteplici fauci sopra un aereo. Il simbionte sembra preoccupato dai nuovi inquilini e il titolo nella locandina sembra essere iconico per quanto riguarda la trama del film, citando testualmente:&nbsp;"Finchè morte non li separi".Venom: The Last Dance è scritto e diretto da Kelly Marcel, nota per lavori come Saving Mr. Banks e Cinquanta sfumature di grigio. Il cast vede il ritorno di Peggy Lu nel ruolo della signora Chen e introduce nuovi personaggi interpretati da Juno Temple e Chiwetel Ejiofor. Ejiofor, noto per il suo ruolo di Karl Mondo, interpreta qui un generale determinato a catturare Eddie Brock. Il film arriverà nelle sale il 24 ottobre 2024.Venom nei videogiochi: un'icona del gamingVenom è stato una spina nel fianco di Spider-Man sin dal suo debutto nei fumetti alla fine degli anni '80. La popolarità del simbionte lo ha portato a comparire in numerosi fumetti negli anni '90, ispirando altri villain simili come Carnage e Riot. Molti fan di Spider-Man considerano Venom il suo antagonista per eccellenza. Chiave fondamentale per questo personaggio dei fumetti di successo è il suo carisma, rispecchiato anche nei film, che lo rende un personaggio divertente anche se brutale.&nbsp;Marvel's Spider-Man 2Nell'ultimo capitolo per PS5 di Spider-Man uno Youtuber è riuscito a scoprire un glitch per utilizzare Venom al di fuori dell'unica missione che lo rende giocabile. Per i fan del simbionte questa è un'occasione unica per utilizzarlo, con tutte le sue abilità. Nella missione "Non aver paura", dove effettivamente bisognerà utilizzare Venom, basterà salire su una torre, correre verso un muro invisibile ed et voilà, sarete liberi di gironzolare per la città con il vostro simbionte preferito.twitterEmbed("https://twitter.com/thegameawards/status/1681707512519860224")&nbsp;Marvel Nemesis: Rise of the ImperfectsMarvel Nemesis: Rise of the Imperfects è un gioco di combattimento per PS2 che è stato in gran parte dimenticato dai fan Marvel. Questo titolo d'azione/combat fu rilasciato come parte di un evento legato ai fumetti e introdusse una nuova razza chiamata gli Imperfects. Sebbene il gioco e la serie di fumetti non abbiano avuto il successo sperato, Marvel Nemesis offriva un'esperienza divertente, soprattutto in modalità cooperativa.&nbsp;Lego Marvel Super Heroes 1 &amp; 2Uno dei punti di forza dei giochi Lego è la presenza di decine di personaggi giocabili, e Venom non fa eccezione. In entrambi i titoli Lego Marvel Superheroes, Venom è un personaggio sbloccabile. Sebbene il gameplay di Venom non offra molta varietà rispetto a Spider-Man, la sua capacità di trasformarsi in una forma più grande e potente aggiunge un tocco di divertimento.twitterEmbed("https://twitter.com/VenomDbd/status/1748865661000982935")&nbsp;Marvel Vs Capcom: Clash of SuperheroesI fan dei giochi di combattimento arcade conoscono bene Marvel Vs Capcom: Clash of Superheroes. Rilasciato nel 1998, questo gioco 2D arcade combinava personaggi di Capcom e Marvel, inclusi Spider-Man, Hulk, Wolverine e Venom. Le mosse speciali di Venom, come il lancio di ragnatele e il potente "death bite", lo rendevano un personaggio unico e interessante.&nbsp;Marvel Ultimate Alliance 2Il successo del primo Marvel Ultimate Alliance portò a un sequel che adattava la storyline di Civil War dai fumetti. In questo gioco, Venom è uno dei pochi villain giocabili e può essere reclutato dal team di Iron Man. Venom offre un'opzione di gioco come "heavy hitter", simile a The Thing.twitterEmbed("https://twitter.com/X3no_sfw/status/1566852925208625152")&nbsp;Spider-Man/Venom: Maximum CarnageSpider-Man and Venom: Maximum Carnage, un gioco per SNES del 1994, permette ai giocatori di usare Venom fin dall'inizio. Questo titolo dimostra quanto Venom fosse già popolare pochi anni dopo il suo debutto nei fumetti, consolidando il suo status di icona del gaming.&nbsp;Ultimate Spider-ManUno degli esempi più celebri di un gioco che permette di usare Venom è Ultimate Spider-Man, gioco rilasciato nel 2004. Questo titolo, basato sui fumetti Ultimate, offre due modalità di gioco: una con Spider-Man e l'altra con Venom. Mentre Spider-Man combatte il crimine in modo tradizionale, Venom offre un'esperienza di gioco più oscura e potente, culminando in epiche battaglie contro Spider-Man. Un titolo che ogni fan del simbionte non può lasciarsi sfuggire.Venom: The Last Dance promette di essere la degna conclusione per la trilogia cinematografica di Venom, portando avanti la storia di Eddie Brock e del suo simbionte alieno in modi sorprendenti. Allo stesso tempo, Venom ha lasciato un segno indelebile anche nel mondo dei videogiochi, apparendo in numerosi titoli che hanno reso omaggio alla sua iconica e divertente presenza. Con l'uscita del film, i fan di Venom, sia al cinema che nei videogiochi, avranno molto di cui essere entusiasti e speriamo in un nuovo titolo per console e PC.

Il 3 giugno 2024 è stato rilasciato il primo trailer ufficiale di Venom: The Last Dance, l'attesissimo terzo e ultimo capitolo della saga cinematografica Marvel-Sony. Il film vede il ritorno di Tom Hardy nei panni di Eddie Brock l'umano ospitante del simbionte alieno Venom, in un'epica conclusione che promette azione mozzafiato e colpi di scena sorprendenti.<h2>Venom: The Last Dance analizziamo il trailer del film che chiuderà la saga</h2>L'emozione è alle stelle, finalmente è disponibile il primo trailer ufficiale di Venom: The Last Dance, che segna la conclusione della trilogia iniziata nel 2018 con il film Venom e proseguita nel 2021 con La furia di Carnage. In questo terzo episodio, Tom Hardy ritorna come protagonista, interpretando nuovamente il ruolo di Eddie Brock, il giornalista che diventa l'ospite del violento e sboccato simbionte alieno Venom.twitterEmbed("https://twitter.com/VenomMovie/status/1797614217819992388")&nbsp;La storia riprende da dove è stata lasciata, dopo La furia di Carnage, dove Eddie Brock e Venom sono stati trasportati nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e hanno scoperto l'esistenza dello Spider-Man di Tom Holland. Il nuovo trailer mostra Eddie e Venom ancora in lotta per la pace, con l'intero esercito americano a dar loro la caccia per neutralizzare quella che considerano una minaccia. Inoltre, sembra che gli abitanti del pianeta di Venom siano numerosi e molto interessati alla Terra.&nbsp;&nbsp;Una nuova minaccia arriva dallo spazio, infatti, nel trailer sono presenti alieni giganteschi intenti ad attaccare tutto ciò che trovano sul loro cammino. Le scene di battaglia sono spettacolari, con scontri tra i protagonisti e un enorme mostro dalle molteplici fauci sopra un aereo. Il simbionte sembra preoccupato dai nuovi inquilini e il titolo nella locandina sembra essere iconico per quanto riguarda la trama del film, citando testualmente:&nbsp;<blockquote>"Finchè morte non li separi".</blockquote>Venom: The Last Dance è scritto e diretto da Kelly Marcel, nota per lavori come Saving Mr. Banks e Cinquanta sfumature di grigio. Il cast vede il ritorno di Peggy Lu nel ruolo della signora Chen e introduce nuovi personaggi interpretati da Juno Temple e Chiwetel Ejiofor. Ejiofor, noto per il suo ruolo di Karl Mondo, interpreta qui un generale determinato a catturare Eddie Brock. Il film arriverà nelle sale il 24 ottobre 2024.<h3>Venom nei videogiochi: un'icona del gaming</h3>Venom è stato una spina nel fianco di Spider-Man sin dal suo debutto nei fumetti alla fine degli anni '80. La popolarità del simbionte lo ha portato a comparire in numerosi fumetti negli anni '90, ispirando altri villain simili come Carnage e Riot. Molti fan di Spider-Man considerano Venom il suo antagonista per eccellenza. Chiave fondamentale per questo personaggio dei fumetti di successo è il suo carisma, rispecchiato anche nei film, che lo rende un personaggio divertente anche se brutale.&nbsp;<ul><li>Marvel's Spider-Man 2 Nell'ultimo capitolo<a href="https://gaming.libero.it/il-futuro-di-spider-man"> per PS5 di Spider-Man</a> uno Youtuber è riuscito a scoprire un glitch per utilizzare Venom al di fuori dell'unica missione che lo rende giocabile. Per i fan del simbionte questa è un'occasione unica per utilizzarlo, con tutte le sue abilità. Nella missione "Non aver paura", dove effettivamente bisognerà utilizzare Venom, basterà salire su una torre, correre verso un muro invisibile ed et voilà, sarete liberi di gironzolare per la città con il vostro simbionte preferito.</li></ul>twitterEmbed("https://twitter.com/thegameawards/status/1681707512519860224")&nbsp;<ul><li>Marvel Nemesis: Rise of the Imperfects Marvel Nemesis: Rise of the Imperfects è un gioco di combattimento per PS2 che è stato in gran parte dimenticato dai fan Marvel. Questo titolo d'azione/combat fu rilasciato come parte di un evento legato ai fumetti e introdusse una nuova razza chiamata gli Imperfects. Sebbene il gioco e la serie di fumetti non abbiano avuto il successo sperato, Marvel Nemesis offriva un'esperienza divertente, soprattutto in modalità cooperativa.</li></ul>&nbsp;<ul><li>Lego Marvel Super Heroes 1 &amp; 2 Uno dei punti di forza dei giochi Lego è la presenza di decine di personaggi giocabili, e Venom non fa eccezione. In entrambi i titoli <a href="https://gaming.libero.it/lego-presenta-ufficialmente-il-primo-set-dedicato-the-legend-of-zelda">Lego</a> Marvel Superheroes, Venom è un personaggio sbloccabile. Sebbene il gameplay di Venom non offra molta varietà rispetto a Spider-Man, la sua capacità di trasformarsi in una forma più grande e potente aggiunge un tocco di divertimento.</li></ul>twitterEmbed("https://twitter.com/VenomDbd/status/1748865661000982935")&nbsp;<ul><li>Marvel Vs Capcom: Clash of Superheroes I fan dei giochi di combattimento arcade conoscono bene Marvel Vs Capcom: Clash of Superheroes. Rilasciato nel 1998, questo gioco 2D arcade combinava personaggi di Capcom e Marvel, inclusi Spider-Man, Hulk, Wolverine e Venom. Le mosse speciali di Venom, come il lancio di ragnatele e il potente "death bite", lo rendevano un personaggio unico e interessante.</li></ul>&nbsp;<ul><li>Marvel Ultimate Alliance 2 Il successo del primo Marvel Ultimate Alliance portò a un sequel che adattava la storyline di Civil War dai fumetti. In questo gioco, Venom è uno dei pochi villain giocabili e può essere reclutato dal team di Iron Man. Venom offre un'opzione di gioco come "heavy hitter", simile a The Thing.</li></ul>twitterEmbed("https://twitter.com/X3no_sfw/status/1566852925208625152")&nbsp;<ul><li>Spider-Man/Venom: Maximum Carnage Spider-Man and Venom: Maximum Carnage, un gioco per SNES del 1994, permette ai giocatori di usare Venom fin dall'inizio. Questo titolo dimostra quanto Venom fosse già popolare pochi anni dopo il suo debutto nei fumetti, consolidando il suo status di icona del gaming.</li></ul>&nbsp;<ul><li>Ultimate Spider-Man Uno degli esempi più celebri di un gioco che permette di usare Venom è Ultimate Spider-Man, gioco rilasciato nel 2004. Questo titolo, basato sui fumetti Ultimate, offre due modalità di gioco: una con Spider-Man e l'altra con Venom. Mentre Spider-Man combatte il crimine in modo tradizionale, Venom offre un'esperienza di gioco più oscura e potente, culminando in epiche battaglie contro Spider-Man. Un titolo che ogni fan del simbionte non può lasciarsi sfuggire.</li></ul> Venom: The Last Dance promette di essere la degna conclusione per la trilogia cinematografica di Venom, portando avanti la storia di Eddie Brock e del suo simbionte alieno in modi sorprendenti. Allo stesso tempo, Venom ha lasciato un segno indelebile anche nel mondo dei videogiochi, apparendo in numerosi titoli che hanno reso omaggio alla sua iconica e divertente presenza. Con l'uscita del film, i fan di Venom, sia al cinema che nei videogiochi, avranno molto di cui essere entusiasti e speriamo in un nuovo titolo per console e PC.

L'ultimo film della trilogia di Venom: The Last Dance, anticipa una pellicola ricca di azione e di possibile ispirazione a un nuovo videogioco.. 

Venom: The Last Dance: fuori il trailer dell'ultimo film

Venom è un personaggio dei fumetti che ha ispirato videogiochi e film di successo. Ora è arrivato il nuovo trailer dell'ultimo film che uscirà a Ottobre che chiuderà la trilogia: "Venom: The last dance".

Venom: The Last Dance: fuori il trailer dell'ultimo film della saga

In arrivo una nuova operazione nostalgia, come siamo soliti dire quando giungono notizie in merito a reboot di celebre saghe degli anni passati. In questo caso, il protagonista dell'operazione è il celebre poliziotto super tecnologico che a fine anni 80 dava la caccia ai peggiori criminali. stiamo parlando di Robocop, pronto a tornare sui nostri schermi con una serie live action realizzata da Prime Video. Non abbiamo ancora una data d'uscita per lo show, ma la serie sembra aver già conquistato un regista e un produttore. Ecco cosa sappiamo.Robocop: in arrivo la serie tv live actionCirca un anno fa è giunta la notizia che Amazon stava per completare un'operazione commerciale a dir poco ambiziosa: l'acquisto della storica casa di produzione cinematografica MGM o Metro Goldwin Mayer. Gli Studios avevano dato vita a franchise di successo come 007, l Mago di Oz e, dal 1987, a quello di Robocop. dopo l'acquisto della Major, Prime Video ha iniziato a stilare un elenco di possibili titoli da riadattare e, pare che in cima alla liste ci fosse proprio la saga dedicata al super poliziotto. La storia di robocop inizia dunque nel 1987, per proseguire fino agli anni 90 con ben due sequel e un remake nel 2014.&nbsp;&nbsp;Mentre i primi film sono stati veri e propri successi al botteghino, discorso diverso è toccato purtroppo al remake che, pur se con un ottimo cast, non è riuscito ad eguagliare il fascino dell'originale degli anni 80. Eppure, quello di Robocop è e rimane un franchise affascinante per i nuovi colossi dello streaminge fra tutti, chi se non Amazon, azienda particolarmente affine al mondo della teconologia, poteva aggiudicarsi lo sviluppo di un progetto che fonde il crime, l'action movie e la tecnologia? E infatti pare che a lavoro sulla serie ci sarà anche un team di esperti per dare vita all'agglomerato di avanzatissima tecnologia che Robocop rappresenta. Ma la notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai fan della saga, è il coinvolgimento all'interno del progetto del regista James Wan.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/DAWsgs-zs_k/?img_index=1")&nbsp;Robocop: dal mondo horror regia e produzione fanno da garanti per la nuova serie tvJames Wan è noto al grande pubblico per aver preso parte alla saga di Saw l'enigmista e The Conjuring e ora a quanto pare, porterà il suo talento nella narrazione adrenalinica del mondo horror all'interno di uno dei franchise più amati di sempre. Al suo fianco in veste di showrunner e produttore esecutivo della serie ci sarà Peter Ocko, celebre per aver lavorati a titoli come Lodge 49&nbsp;,&nbsp;Elementary&nbsp;e&nbsp;Pushing Daises. Della serie non conosciamo ancora la possibile data d'uscita ma sappiamo che prenderà il via proprio dagli eventi rappresentati nei film originali usciti tra il 1987 e il 1990.

In arrivo una nuova operazione nostalgia, come siamo soliti dire quando giungono notizie in merito a reboot di celebre saghe degli anni passati. In questo caso, il protagonista dell'operazione è il celebre poliziotto super tecnologico che a fine anni 80 dava la caccia ai peggiori criminali. stiamo parlando di Robocop, pronto a tornare sui nostri schermi con una serie live action realizzata da Prime Video. Non abbiamo ancora una data d'uscita per lo show, ma la serie sembra aver già conquistato un regista e un produttore. Ecco cosa sappiamo.<h2>Robocop: in arrivo la serie tv live action</h2>Circa un anno fa è giunta la notizia che Amazon stava per completare un'operazione commerciale a dir poco ambiziosa: l'acquisto della storica casa di produzione cinematografica MGM o Metro Goldwin Mayer. Gli Studios avevano dato vita a franchise di successo come 007, l Mago di Oz e, dal 1987, a quello di Robocop. dopo l'acquisto della Major, Prime Video ha iniziato a stilare un elenco di possibili titoli da riadattare e, pare che in cima alla liste ci fosse proprio la saga dedicata al super poliziotto. La storia di robocop inizia dunque nel 1987, per proseguire fino agli anni 90 con ben due sequel e un remake nel 2014.&nbsp;&nbsp;Mentre i primi film sono stati veri e propri successi al botteghino, discorso diverso è toccato purtroppo al remake che, pur se con un ottimo cast, non è riuscito ad eguagliare il fascino dell'originale degli anni 80. Eppure, quello di Robocop è e rimane un franchise affascinante per i nuovi colossi dello streaminge fra tutti, chi se non Amazon, azienda particolarmente affine al mondo della teconologia, poteva aggiudicarsi lo sviluppo di un progetto che fonde il crime, l'action movie e la tecnologia? E infatti pare che a lavoro sulla serie ci sarà anche un team di esperti per dare vita all'agglomerato di avanzatissima tecnologia che Robocop rappresenta. Ma la notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai fan della saga, è il coinvolgimento all'interno del progetto del regista James Wan.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/DAWsgs-zs_k/?img_index=1")&nbsp;<h3>Robocop: dal mondo horror regia e produzione fanno da garanti per la nuova serie tv</h3>James Wan è noto al grande pubblico per aver preso parte alla saga di Saw l'enigmista e The Conjuring e ora a quanto pare, porterà il suo talento nella narrazione adrenalinica del mondo horror all'interno di uno dei franchise più amati di sempre. Al suo fianco in veste di showrunner e produttore esecutivo della serie ci sarà Peter Ocko, celebre per aver lavorati a titoli come Lodge 49&nbsp;,&nbsp;Elementary&nbsp;e&nbsp;Pushing Daises. Della serie non conosciamo ancora la possibile data d'uscita ma sappiamo che prenderà il via proprio dagli eventi rappresentati nei film originali usciti tra il 1987 e il 1990.

In arrivo la nuova serie live action che si ispira ai celebri film di fine anni 80 sul super poliziotto

Robocop: la serie TV avrà la regia di James Wan

Dopo l'acquisto da parte di Amazon della MGM, ora al via la produzione della serie live action

La serie tv su Robocop ha finalmente un regista

Rings Of Power, la serie tv targata Prime video che esplora l’universo di Tolkien narrato in opere come il Silmarillion, Lo Hobbit e Il Signore degli anelli, sta per tornare con una nuova stagione. Prime video ha condiviso il primo teaser trailer della seconda stagione che uscirà il 29 agosto 2024 e, dalle immagini condivise, possiamo aspettarci un netto miglioramento rispetto agli episodi precedenti. La prima stagione di ROP è stata una delle più attese del 2022 dai fan dello scrittore britannico ma, nonostante l’enorme dispiegamento di forze messe in campo da Amazon, &nbsp;non è riuscita a conquistare il grande pubblico dei tolkeniani e si è qualificata come una delle serie più divisive di sempre. Ma facciamo un passo indietro.&nbsp;Gli anelli del potere, il nuovo trailer e cosa non ha funzionato nella prima stagioneNel primo nuovo trailer della seconda stagione di Rings Of Power Prime Video ci ha regalato delle immagini in grado di creare un vero hype per la serie. Finalmente Sauron si rivela definitivamente, seppur ancora nei panni di Annatar e con il signore oscuro riusciamo a dare uno sguardo anche su Mordor, ormai sempre più simile alla ben nota ambientazione della trilogia del Signore degli Anelli. Galadriel è pronta a combattere, conscia ormai di aver sempre avuto al suo fianco il proprio nemico. Ritroviamo tutti i personaggi con una consapevolezza tutta nuova di essere immersi in una nuova guerra. Il trailer riprende la chiusura della prima stagione e per poter analizzare a fondo quanto ci viene mostrato, dobbiamo tornare proprio all'esordio di ROP nel 2022.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C680sgzOE_x/?igsh=NmprcmFycDhpdnB4")&nbsp;Nei primi episodi di Rings Of Power incontriamo subito una giovane Galadriel, comandante delle armate del nord al servizio di Gil-galad, supremo re degli elfi. La Galadriel guerriera è in cerca,&nbsp; accompagnata dal piccolo contingente di soldati volontari, delle ultime tracce di Sauron, l’oscuro signore e servo di Morgoth. Nella prima stagione facciamo inoltre la conoscenza di un giovanissimo Elrond, scopriamo il volto di Celebrimbor e ci imbattiamo nei pelopiedi. E già partendo da queste primissime informazioni possiamo affermare con certezza che ogni fan dell’opera di Tolkien ha storto il naso; prima alla vista della dama di Lothlorien in armatura, poi davanti a re Elrod sì giovane, ma dai capelli corti - come Celebrimbor - poi i pelopiedi, una sorta di lontanissimi cugini degli Hobbit. E, proseguendo con gli episodi, inesattezze e novità si accavallano come se la serie fosse stata scritta senza il minimo supporto dei romanzi di Tolkien. E, in effetti è così.&nbsp;ROP, Prime video e i diritti sulle opereGli anelli del potere fa il difficile tentativo di raccontare gli eventi della seconda era di Arda che, principalmente, fanno parte della narrazione del romanzo incompiuto Il Silmarillion, di cui Prime video non ha mai ottenuto i diritti. Non è un dettaglio da poco considerato che il colosso dello streaming non ha potuto attingere al prezioso materiale fornito da Tolkien e si è dovuto accontentare delle informazioni, delle canzoni e poesie che ne Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e nella Appendici raccontano alcuni degli eventi della seconda era. Ecco perché assistiamo con ROP a una narrazione familiare ma del tutto nuova soprattutto rispetto a personaggi come Galadriel, Gil-Galad e a storie ben note come quella della caduta di Numenor. Ma, al netto della condizione di partenza che sicuramente non ha avvantaggiato gli sceneggiatori, ci sono alcune mancanze all’interno della serie che difficilmente riusciamo a perdonare.&nbsp;&nbsp;Il grande assente di ROPQuella realizzata da Prime video non è una serie spin off, come spesso accade con le saghe di grande successo, ma una vera e propria origin story che lo stesso Tolkien aveva fatto fatica a scrivere. Nelle intenzioni dello scrittore c’era infatti la volontà di creare un’epica tale da riuscire a fornire una plausibile origine mitologica della Gran Bretagna. Tolkien immaginava un’epica più grande di Camelot e del Graal in grado di essere paragonata alla grande mitologia norrena, al pantheon greco e romano. Inutile sottolineare ulteriormente la grandezza dell’opera che, purtroppo, è rimasta incompiuta e che solo grazie al grande lavoro di Christopher Tolkien, ultimogenito di J.R.R. oggi siamo in grado di leggere. La premessa era doverosa per capire la ragione profonda per cui i lettori hanno preso le distanze da ROP.&nbsp;La serie è visivamente, esteticamente, perfetta eppure evita di includere nella narrazione quell’elemento che da solo è in grado di reggere il peso di tutto il corpus letterario di Tolkien: la lotta tra bene e male, una lotta tra soggetti con un nome ben preciso, con intenzioni ben precise e con caratteristiche che, contrapponendosi, danno vita allo scontro ultimo le cui conseguenze giungono fino al più piccolo abitante della terra di mezzo. Nella prima stagione della serie sentiamo spesso nominare Morgoth, il villain che si cela dietro le nefande opere di Sauron ma poco sappiamo sulla natura di Morgoth oltre il suo nome.&nbsp;&nbsp;Non vogliamo in questa sede affrontare un’analisi approfondita dell’opera di Tolkien o spoilerare troppo a chi ancora non ha visto la serie ma, è chiaro, che dare un nome al nemico non basta a giustificarne le azioni. Perché Morgoth è malvagio? Qual è il suo scopo? Perché Sauron è un suo seguace? Perché Numenor rischia la caduta? Perché Gandalf scegli di vivere nella terra di mezzo? A tutte queste domande non c’è risposta nella prima stagione, la nostra speranza è che, in questa nuova tranche di episodi si possa finalmente guardare all’elefante nella stanza e tirare il ballo il cuore dell’opera di Tolkien.

Rings Of Power, la serie tv targata Prime video che esplora l’universo di Tolkien narrato in opere come il Silmarillion, Lo Hobbit e Il Signore degli anelli, sta per tornare con una nuova stagione. Prime video ha condiviso il primo teaser trailer della seconda stagione che uscirà il 29 agosto 2024 e, dalle immagini condivise, possiamo aspettarci un netto miglioramento rispetto agli episodi precedenti. La prima stagione di ROP è stata una delle più attese del 2022 dai fan dello scrittore britannico ma, nonostante l’enorme dispiegamento di forze messe in campo da Amazon, &nbsp;non è riuscita a conquistare il grande pubblico dei tolkeniani e si è qualificata come una delle serie più divisive di sempre. Ma facciamo un passo indietro.&nbsp;<h2>Gli anelli del potere, il nuovo trailer e cosa non ha funzionato nella prima stagione</h2>Nel primo nuovo trailer della seconda stagione di Rings Of Power Prime Video ci ha regalato delle immagini in grado di creare un vero hype per la serie. Finalmente Sauron si rivela definitivamente, seppur ancora nei panni di Annatar e con il signore oscuro riusciamo a dare uno sguardo anche su Mordor, ormai sempre più simile alla ben nota ambientazione della trilogia del Signore degli Anelli. Galadriel è pronta a combattere, conscia ormai di aver sempre avuto al suo fianco il proprio nemico. Ritroviamo tutti i personaggi con una consapevolezza tutta nuova di essere immersi in una nuova guerra. Il trailer riprende la chiusura della prima stagione e per poter analizzare a fondo quanto ci viene mostrato, dobbiamo tornare proprio all'esordio di ROP nel 2022.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C680sgzOE_x/?igsh=NmprcmFycDhpdnB4")&nbsp;Nei primi episodi di Rings Of Power incontriamo subito una giovane Galadriel, comandante delle armate del nord al servizio di Gil-galad, supremo re degli elfi. La Galadriel guerriera è in cerca,&nbsp; accompagnata dal piccolo contingente di soldati volontari, delle ultime tracce di Sauron, l’oscuro signore e servo di Morgoth. Nella prima stagione facciamo inoltre la conoscenza di un giovanissimo Elrond, scopriamo il volto di Celebrimbor e ci imbattiamo nei pelopiedi. E già partendo da queste primissime informazioni possiamo affermare con certezza che ogni fan dell’opera di Tolkien ha storto il naso; prima alla vista della dama di Lothlorien in armatura, poi davanti a re Elrod sì giovane, ma dai capelli corti - come Celebrimbor - poi i pelopiedi, una sorta di lontanissimi cugini degli Hobbit. E, proseguendo con gli episodi, inesattezze e novità si accavallano come se la serie fosse stata scritta senza il minimo supporto dei romanzi di Tolkien. E, in effetti è così.&nbsp;<h3>ROP, Prime video e i diritti sulle opere</h3>Gli anelli del potere fa il difficile tentativo di raccontare gli eventi della seconda era di Arda che, principalmente, fanno parte della narrazione del romanzo incompiuto Il Silmarillion, di cui Prime video non ha mai ottenuto i diritti. Non è un dettaglio da poco considerato che il colosso dello streaming non ha potuto attingere al prezioso materiale fornito da Tolkien e si è dovuto accontentare delle informazioni, delle canzoni e poesie che ne <a href="https://gaming.libero.it/il-signore-degli-anelli-peter-jackson-e-al-lavoro-sui-nuovi-film">Il Signore degli Anelli</a>, Lo Hobbit e nella Appendici raccontano alcuni degli eventi della seconda era. Ecco perché assistiamo con ROP a una narrazione familiare ma del tutto nuova soprattutto rispetto a personaggi come Galadriel, Gil-Galad e a storie ben note come quella della caduta di Numenor. Ma, al netto della condizione di partenza che sicuramente non ha avvantaggiato gli sceneggiatori, ci sono alcune mancanze all’interno della serie che difficilmente riusciamo a perdonare.&nbsp;&nbsp;<h3>Il grande assente di ROP</h3>Quella realizzata da Prime video non è una serie spin off, come spesso accade con le saghe di grande successo, ma una vera e propria origin story che lo stesso Tolkien aveva fatto fatica a scrivere. Nelle intenzioni dello scrittore c’era infatti la volontà di creare un’epica tale da riuscire a fornire una plausibile origine mitologica della Gran Bretagna. Tolkien immaginava un’epica più grande di Camelot e del Graal in grado di essere paragonata alla grande mitologia norrena, al pantheon greco e romano. Inutile sottolineare ulteriormente la grandezza dell’opera che, purtroppo, è rimasta incompiuta e che solo grazie al grande lavoro di Christopher Tolkien, ultimogenito di J.R.R. oggi siamo in grado di leggere. La premessa era doverosa per capire la ragione profonda per cui i lettori hanno preso le distanze da ROP.&nbsp;La serie è visivamente, esteticamente, perfetta eppure evita di includere nella narrazione quell’elemento che da solo è in grado di reggere il peso di tutto il corpus letterario di Tolkien: la lotta tra bene e male, una lotta tra soggetti con un nome ben preciso, con intenzioni ben precise e con caratteristiche che, contrapponendosi, danno vita allo scontro ultimo le cui conseguenze giungono fino al più piccolo abitante della <a href="https://gaming.libero.it/magic-the-gathering-il-signore-degli-anelli-racconti-della-terra-di-mezzo">terra di mezzo</a>. Nella prima stagione della serie sentiamo spesso nominare Morgoth, il villain che si cela dietro le nefande opere di Sauron ma poco sappiamo sulla natura di Morgoth oltre il suo nome.&nbsp; &nbsp;Non vogliamo in questa sede affrontare un’analisi approfondita dell’opera di Tolkien o spoilerare troppo a chi ancora non ha visto la serie ma, è chiaro, che dare un nome al nemico non basta a giustificarne le azioni. Perché Morgoth è malvagio? Qual è il suo scopo? Perché Sauron è un suo seguace? Perché Numenor rischia la caduta? Perché Gandalf scegli di vivere nella terra di mezzo? A tutte queste domande non c’è risposta nella prima stagione, la nostra speranza è che, in questa nuova tranche di episodi si possa finalmente guardare all’elefante nella stanza e tirare il ballo il cuore dell’opera di Tolkien.

Prime Video condivide il primo trailer della seconda stagione della serie tv

Anelli del Potere: ecco il nuovo trailer

Gli anelli del potere torna con una nuova stagione. Assisteremo alla caduta di Numenor?


Rings Of Power: ecco il trailer della seconda stagione. Sauron è pronto alla guerra

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Calendario Uscite

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In questo periodo di assoluta ascesa del genere indie che viene esaltato in ogni sua forma d'arte, in molti si saranno domandati, senza però avere il coraggio di chiedere in giro per non venir considerati meno esperi di altri videogiocatori... Ma che cosa vuol dire "Videogioco Indie"?L'Arte di Creare senza ConfiniNel contesto artistico generale, il genere indie ovvero "Indipendente" sta a rappresentare un prodotto (ad esempio musicale, ma non solo) in cui i produttori, che siano aziende o etichette, sono piccole e con budget molto più bassi rispetto a quelli della concorrenza. Probabilmente sono proprio queste caratteristiche che rendono i prodotti legati a questa categoria , un concentrato di libertà ed originalità, non essendo vincolati dal seguire le tendenze del mercato. I prodotti indie trattano spesso temi alternativi, avvicinandosi alla cultura pop e underground, differenziandosi totalmente da altri prodotti simili.L'indie nei videogiochiNell'ambiente videoludico gli "Indie games" o semplicemente videogiochi indie, sono prodotti e sviluppati da piccoli team di sviluppatori o da singoli creatori, spesso senza il supporto di grandi case di produzione o editori. Nati intorno agli anni '90, quando si stavano facendo i primi passi nel mondo dello sviluppo di videogiochi su Pc, hanno poi portato nei primi del 2000 alla nascita di veri e propri capisaldi del videogioco come "Amnesia" o "Minecraft."A differenza dei videogiochi  che spesso sono considerati mainstream, che seguono formule consolidate e si basano su budget mastodontici, i giochi indie rappresentano un mondo di creatività senza confini. Gli sviluppatori indipendenti sono liberi di esplorare nuove idee, stili e narrazioni senza le restrizioni imposte dalle grandi case di produzione. Questa libertà creativa si traduce spesso in esperienze di gioco uniche e innovative che sfidano le aspettative dei giocatori.Una delle community più forti del mondo videoludicoUn altro elemento fondamentale del mondo indie è la forte community che lo sostiene. Gli sviluppatori indipendenti spesso collaborano, condividono conoscenze e si sostengono a vicenda in modo unico. Questa collaborazione tra creatori può portare a giochi ibridi che combinano elementi di diversi generi, dando vita a esperienze di gioco ancora più straordinarie. Esistono  inoltre molti forum, subreddit e community online dedicate esclusivamente ai giochi indie, dove i giocatori possono discutere dei loro giochi preferiti, scoprire nuovi titoli, condividere suggerimenti e partecipare a discussioni sulla cultura dei videogiochi indipendenti.Sono inoltre presenti diversi eventi e conferenze specifiche come l'Independent Games Festival (IGF) e la Game Developers Conference (GDC) o l'Indie Summit. Questi eventi offrono l'opportunità agli sviluppatori di mostrare i loro giochi, ricevere feedback diretto dai giocatori e stabilire connessioni con altri membri della community.I responsabili dell'ascesa del genere indieGli ultimi 10 anni hanno segnato una svolta epocale nel mondo dei videogiochi e soprattutto per gli appassionati di questo specifico genere; il videogiocatore indie, è passato dall'essere una rarità ad essere un vero e proprio trand setter. Ci sono una serie di nomi che l'intera community indie considera i "veri colpevoli" di quest'incredibile ascesa, che hanno portato questi titoli ad essere candidati, e per poco ad essere i vincitori, del titolo di Game of the Year.Hollow KnightUno splendido gioco di avventura e platform in stile metroidvania, con una grafica affascinante, una colonna sonora emozionante e una storia coinvolgente. All'uscita ricevette un'accoglienza molto fredda, infatti fu candidato in una sola categoria dei The Games Award di quell'anno, ricevendo un sacco di premi e il meritato riconoscimento nei successivi anni, soprattutto dopo il porting su Nintendo Switch. UndertalePrimo grande amore di molti videogiocatori indie. Si tratta di un gioco di ruolo, noto per il suo sistema di combattimento unico e per la possibilità data ai giocatori di scegliere tra il combattere o fare amicizia con i nemici. La sua narrativa profonda e le scelte morali hanno reso Undertale estremamente popolare, elevando il suo sviluppatore Toby Fox, nell'olimpo delle più grandi menti artistiche del suo settore. Fu candidato a ben 3 premi durante i TGA del 2015, non vincendo nessun riconoscimento a scapito di un altro indie game sportivo super popolare, "Rocket League".CupheadUn gioco d'azione con uno stile visivo ispirato ai cartoni animati degli anni '30. Cuphead è noto per la sua sfida elevata, i boss creativi e l'arte sorprendente. Descritto spesso come un cartone animato trasformato in un videogioco, lo stile grafico e tecnico di Cuphead non invidia nulla ai videogiochi Tripla A di grandi aziende. Vinse tre premi ai TGA, e fece molto rumore la sua non candidatura tra al Game of the Year.CelesteCeleste ha rappresentato il passo ufficiale nella direzione che il genere indie aveva preso negli anni precedenti. Era il 2018 e quell'anno erano stati pubblicati alcuni videogiochi incredibili come: God of War, Marvel's Spider-Man, Monster Hunter: World, Red Dead Redemption 2 ed Assassin's Creed Odyssey; tutti candidati al titolo di gioco dell'anno. Tra di loro inoltre c'era un sesto titolo che non era conosciuto come gli altri, si chiamava Celeste e guardando alcune immagini su internet era possibile notare come questo fosse un semplice platform in stile pixel art, esteticamente molto carino e che ha affascinato molti utenti. Celeste non vinse il titolo di Goty, ma ricevette diversi premi e moltissime candidature; il gioco si rivelò un vero e proprio capolavoro, dove il gameplay difficile ed intelligente passò in secondo piano, dietro ad una narrazione incredibile ed una storia di vita che ha commosso l'intera utenza, un viaggio attraverso l'ansia, trattata da questo titolo come nessun gioco aveva mai fatto prima.I videogiochi indie oggiNegli ultimi anni la qualità dei giochi indie è cresciuta moltissimo, non perdendo però il suo appeal ed il suo fascino unico. Basti vedere titoli come Stray o Kena, rispettivamente vincitori del "Best Indie Games" durante gli ultimi TGA. Ogni anno vengono prodotti centinaia di videogiochi da giovani sviluppatori indipendenti, non fatevi influenzare dal basso budget e provate questi giochi alla ricerca della prossima perla che punterà a vincere da cenerentola il titolo di gioco dell'anno.

In questo periodo di assoluta ascesa del genere indie che viene esaltato in ogni sua forma d'arte, in molti si saranno domandati, senza però avere il coraggio di chiedere in giro per non venir considerati meno esperi di altri videogiocatori... Ma che cosa vuol dire "Videogioco Indie"?<h2>L'Arte di Creare senza Confini</h2>Nel contesto artistico generale, il genere indie ovvero "Indipendente" sta a rappresentare un prodotto (ad esempio musicale, ma non solo) in cui i produttori, che siano aziende o etichette, sono piccole e con budget molto più bassi rispetto a quelli della concorrenza. Probabilmente sono proprio queste caratteristiche che rendono i prodotti legati a questa categoria , un concentrato di libertà ed originalità, non essendo vincolati dal seguire le tendenze del mercato. I prodotti indie trattano spesso temi alternativi, avvicinandosi alla cultura pop e underground, differenziandosi totalmente da altri prodotti simili.<h3>L'indie nei videogiochi</h3>Nell'ambiente videoludico gli "Indie games" o semplicemente videogiochi indie, sono prodotti e sviluppati da piccoli team di sviluppatori o da singoli creatori, spesso senza il supporto di grandi case di produzione o editori. Nati intorno agli anni '90, quando si stavano facendo i primi passi nel mondo dello sviluppo di videogiochi su Pc, hanno poi portato nei primi del 2000 alla nascita di veri e propri capisaldi del videogioco come "Amnesia" o "Minecraft."A differenza dei videogiochi  che spesso sono considerati mainstream, che seguono formule consolidate e si basano su budget mastodontici, i giochi indie rappresentano un mondo di creatività senza confini. Gli sviluppatori indipendenti sono liberi di esplorare nuove idee, stili e narrazioni senza le restrizioni imposte dalle grandi case di produzione. Questa libertà creativa si traduce spesso in esperienze di gioco uniche e innovative che sfidano le aspettative dei giocatori.<h3>Una delle community più forti del mondo videoludico</h3>Un altro elemento fondamentale del mondo indie è la forte community che lo sostiene. Gli sviluppatori indipendenti spesso collaborano, condividono conoscenze e si sostengono a vicenda in modo unico. Questa collaborazione tra creatori può portare a giochi ibridi che combinano elementi di diversi generi, dando vita a esperienze di gioco ancora più straordinarie. Esistono  inoltre molti forum, subreddit e community online dedicate esclusivamente ai giochi indie, dove i giocatori possono discutere dei loro giochi preferiti, scoprire nuovi titoli, condividere suggerimenti e partecipare a discussioni sulla cultura dei videogiochi indipendenti.Sono inoltre presenti diversi eventi e conferenze specifiche come l'Independent Games Festival (IGF) e la Game Developers Conference (GDC) o l'Indie Summit. Questi eventi offrono l'opportunità agli sviluppatori di mostrare i loro giochi, ricevere feedback diretto dai giocatori e stabilire connessioni con altri membri della community.<h2>I responsabili dell'ascesa del genere indie</h2>Gli ultimi 10 anni hanno segnato una svolta epocale nel mondo dei videogiochi e soprattutto per gli appassionati di questo specifico genere; il videogiocatore indie, è passato dall'essere una rarità ad essere un vero e proprio trand setter. Ci sono una serie di nomi che l'intera community indie considera i "veri colpevoli" di quest'incredibile ascesa, che hanno portato questi titoli ad essere candidati, e per poco ad essere i vincitori, del titolo di Game of the Year.<h3>Hollow Knight</h3>Uno splendido gioco di avventura e platform in stile metroidvania, con una grafica affascinante, una colonna sonora emozionante e una storia coinvolgente. All'uscita ricevette un'accoglienza molto fredda, infatti fu candidato in una sola categoria dei The Games Award di quell'anno, ricevendo un sacco di premi e il meritato riconoscimento nei successivi anni, soprattutto dopo il porting su Nintendo Switch. <h3>Undertale</h3>Primo grande amore di molti videogiocatori indie. Si tratta di un gioco di ruolo, noto per il suo sistema di combattimento unico e per la possibilità data ai giocatori di scegliere tra il combattere o fare amicizia con i nemici. La sua narrativa profonda e le scelte morali hanno reso Undertale estremamente popolare, elevando il suo sviluppatore Toby Fox, nell'olimpo delle più grandi menti artistiche del suo settore. Fu candidato a ben 3 premi durante i TGA del 2015, non vincendo nessun riconoscimento a scapito di un altro indie game sportivo super popolare, "Rocket League".<h3>Cuphead</h3>Un gioco d'azione con uno stile visivo ispirato ai cartoni animati degli anni '30. Cuphead è noto per la sua sfida elevata, i boss creativi e l'arte sorprendente. Descritto spesso come un cartone animato trasformato in un videogioco, lo stile grafico e tecnico di Cuphead non invidia nulla ai videogiochi Tripla A di grandi aziende. Vinse tre premi ai TGA, e fece molto rumore la sua non candidatura tra al Game of the Year.<h3>Celeste</h3>Celeste ha rappresentato il passo ufficiale nella direzione che il genere indie aveva preso negli anni precedenti. Era il 2018 e quell'anno erano stati pubblicati alcuni videogiochi incredibili come: God of War, Marvel's Spider-Man, Monster Hunter: World, Red Dead Redemption 2 ed Assassin's Creed Odyssey; tutti candidati al titolo di gioco dell'anno. Tra di loro inoltre c'era un sesto titolo che non era conosciuto come gli altri, si chiamava Celeste e guardando alcune immagini su internet era possibile notare come questo fosse un semplice platform in stile pixel art, esteticamente molto carino e che ha affascinato molti utenti. Celeste non vinse il titolo di Goty, ma ricevette diversi premi e moltissime candidature; il gioco si rivelò un vero e proprio capolavoro, dove il gameplay difficile ed intelligente passò in secondo piano, dietro ad una narrazione incredibile ed una storia di vita che ha commosso l'intera utenza, un viaggio attraverso l'ansia, trattata da questo titolo come nessun gioco aveva mai fatto prima.<h3>I videogiochi indie oggi</h3>Negli ultimi anni la qualità dei giochi indie è cresciuta moltissimo, non perdendo però il suo appeal ed il suo fascino unico. Basti vedere titoli come Stray o Kena, rispettivamente vincitori del "Best Indie Games" durante gli ultimi TGA. Ogni anno vengono prodotti centinaia di videogiochi da giovani sviluppatori indipendenti, non fatevi influenzare dal basso budget e provate questi giochi alla ricerca della prossima perla che punterà a vincere da cenerentola il titolo di gioco dell'anno.

Che cos'è un videogioco indie? Scopriamo insieme le caratteristiche e la storia di questo genere che sta conquistando il cuore di milioni di videogiocatori

Alla scoperta del videogioco indie

Scopriamo cosa si nasconde dietro la natura dei videogiochi indie. Cosa avranno di diverso da un comune videogioco?

Che cosa sono i videogiochi Indie?

Netflix ha annunciato le prime due città in cui sorgeranno le sue gigantesche sedi dei nuovi parchi divertimenti (In Pennsylvania e a Dallas), la cui apertura è prevista per il 2025. Tuttavia, non si tratta esattamente di parchi a tema, ma piuttosto di “versioni televisive” dei parchi a tema. Il gigante di streaming le ha infatti chiamate Netflix House e saranno delle enormi aree caratterizzate da una vasta gamma di negozi, ristoranti e attività esperienziali legate ai principali franchise dello streamer, come ‘Bridgerton, ‘Stranger Things’ e ‘Squid Game’. Considerando però che l'azienda ha ridotto la creazione di programmi originali ma sta ampliato la sua offerta di videogiochi, non ci sarà da stupirsi se le Netflix House offriranno numerosi punti di appiglio anche per i fan dei videogame.Netflix House: ecco come saranno strutturati i parchiLe due sedi in questione occuperanno ex grandi magazzini presso il King of Prussia Mall vicino a Filadelfia e presso la Galleria Dallas, ciascuna su una superficie di oltre 100.000 metri quadrati. Le location delle Netflix House si baseranno sulle precedenti esperienze live pop-up che la società aveva messo in scena per Bridgerton, La Casa di Carta, Stranger Things e Squid Game, progettate per "creare un luogo indimenticabile per esplorare le storie e i personaggi preferiti di Netflix al di là dello schermo per tutto l'anno", ha dichiarato la società.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/netflix/status/1803050861792231702")&nbsp;Almeno inizialmente, Netflix non ritiene che queste destinazioni permanenti di vendita al dettaglio diventino un nuovo segmento di business consistente. Piuttosto, l'obiettivo - come per gli altri eventi e pop-up - è che servano come veicoli di marketing che invitano all'impegno dei fan, come modo per sostenere il business principale dell'abbonamento in streaming. L’apertura dei due parchi è prevista per il 2025.Che cosa aspettarsi dalle prime due Netflix HouseMarian Lee, Chief Marketing Officer di Netflix, ha dichiarato:&nbsp;"Alla Netflix House è possibile vivere esperienze immersive regolarmente aggiornate, concedersi una terapia di vendita al dettaglio e assaporare - letteralmente - le serie e i film Netflix preferiti attraverso offerte di cibo e bevande uniche. Abbiamo lanciato più di 50 esperienze in 25 città e Netflix House rappresenta la prossima generazione delle nostre offerte distintive. I locali daranno vita alle nostre amate storie in modi nuovi, sempre diversi e inaspettati"&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Variety/status/1803064812512973147")&nbsp;Secondo l'azienda, all'esterno di ogni Netflix House si potranno ammirare sculture e un mash-up di personaggi dei titoli Netflix più popolari. Come esempio di ciò che ci si può aspettare nei complessi, l'azienda dice:&nbsp;"Immaginate di ballare il valzer con il vostro partner con una cover orchestrale di una canzone di Taylor Swift su una replica del set di 'Bridgerton' e poi di girare l'angolo per competere nella sfida del Ponte di Vetro di 'Squid Game'".&nbsp;&nbsp;I visitatori potranno poi visitare un ristorante "con cibi ispirati agli show di Netflix di tutto il mondo" e poi sfogliare un negozio con articoli di merchandising come "la maglietta dell'Hellfire Club che avete sempre desiderato" da Stranger Things.

Netflix ha annunciato le prime due città in cui sorgeranno le sue gigantesche sedi dei nuovi parchi divertimenti (In Pennsylvania e a Dallas), la cui apertura è prevista per il 2025. Tuttavia, non si tratta esattamente di parchi a tema, ma piuttosto di “versioni televisive” dei parchi a tema. Il gigante di streaming le ha infatti chiamate Netflix House e saranno delle enormi aree caratterizzate da una vasta gamma di negozi, ristoranti e attività esperienziali legate ai principali franchise dello streamer, come ‘Bridgerton, ‘Stranger Things’ e ‘Squid Game’. Considerando però che l'azienda ha ridotto la creazione di programmi originali ma sta ampliato la sua offerta di videogiochi, non ci sarà da stupirsi se le Netflix House offriranno numerosi punti di appiglio anche per i fan dei videogame.<h2>Netflix House: ecco come saranno strutturati i parchi</h2>Le due sedi in questione occuperanno ex grandi magazzini presso il King of Prussia Mall vicino a Filadelfia e presso la Galleria Dallas, ciascuna su una superficie di oltre 100.000 metri quadrati. Le location delle Netflix House si baseranno sulle <a href="https://gaming.libero.it/netflix-lancera-i-giochi-per-cellulari-di-selling-sunset-perfect-match-e-tanti-altri-reality-ancora">precedenti esperienze live pop-up</a> che la società aveva messo in scena per Bridgerton, La Casa di Carta, Stranger Things e Squid Game, progettate per "creare un luogo indimenticabile per esplorare le storie e i personaggi preferiti di Netflix al di là dello schermo per tutto l'anno", ha dichiarato la società.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/netflix/status/1803050861792231702")&nbsp;Almeno inizialmente, Netflix non ritiene che queste destinazioni permanenti di vendita al dettaglio diventino un nuovo segmento di business consistente. Piuttosto, l'obiettivo - come per gli altri eventi e pop-up - è che servano come veicoli di marketing che invitano all'impegno dei fan, come modo per sostenere <a href="https://gaming.libero.it/arcane-netflix-rivela-il-primo-poster-ufficiale">il business principale dell'abbonamento in streaming</a>. L’apertura dei due parchi è prevista per il 2025.<h3>Che cosa aspettarsi dalle prime due Netflix House</h3>Marian Lee, Chief Marketing Officer di Netflix, ha dichiarato:&nbsp;<blockquote>"Alla Netflix House è possibile vivere esperienze immersive regolarmente aggiornate, concedersi una terapia di vendita al dettaglio e assaporare - letteralmente - le serie e i film Netflix preferiti attraverso offerte di cibo e bevande uniche. Abbiamo lanciato più di 50 esperienze in 25 città e Netflix House rappresenta la prossima generazione delle nostre offerte distintive. I locali daranno vita alle nostre amate storie in modi nuovi, sempre diversi e inaspettati"</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Variety/status/1803064812512973147")&nbsp;Secondo l'azienda, all'esterno di ogni Netflix House si potranno ammirare sculture e un mash-up di <a href="https://gaming.libero.it/netflix-conferma-il-film-dei-peaky-blinders-e-realta-con-cillian-murphy-nei-panni-di-tom-shelby">personaggi dei titoli Netflix più popolari</a>. Come esempio di ciò che ci si può aspettare nei complessi, l'azienda dice:&nbsp;<blockquote>"Immaginate di ballare il valzer con il vostro partner con una cover orchestrale di una canzone di Taylor Swift su una replica del set di 'Bridgerton' e poi di girare l'angolo per competere nella sfida del Ponte di Vetro di 'Squid Game'".&nbsp;</blockquote>&nbsp;I visitatori potranno poi visitare un ristorante "con cibi ispirati agli show di Netflix di tutto il mondo" e poi sfogliare un negozio con articoli di merchandising come "la maglietta dell'Hellfire Club che avete sempre desiderato" da Stranger Things.

Il colosso dello streaming ha in cantiere due enormi luoghi di intrattenimento che “permetteranno ai fan di immergersi nei mondi delle loro serie preferite”

Netflix: in arrivo i primi parchi a tema

Netflix lancia i suoi primi (e giganteschi) parchi a tema

George Miller ama Hideo Kojima e Kojima ama Miller. E, da questo amore, potrebbe nascere il primo videogame dedicato a Mad Max a firma &nbsp;Kojima. Ma facciamo un passo indietro.&nbsp;Kojima, la reaction al trailer di Furiosa: A Mad Max sagaQuando Hideo Kojima, il geniale autore di videogame come Metal Gear, ha visto per la prima volta il trailer di Furiosa: A Mad Max saga, pare sia rimasto talmente stuoito dalla bellezza delle immagini e della trama da parlare di “adorazione pura”. Su X il creator avrebbe addirittura scritto:&nbsp;“Hai assistito a "Furiosa: A Mad Max Saga"! Questo film, che supera facilmente "MAD" e addirittura "FURY", è al suo "MAX" (capolavoro)! Da quando ho visto il primo film quando avevo 16 anni, George Miller mi ha salvato, incoraggiato e cambiato il mio modo di vivere innumerevoli volte. Lui è il mio Dio e la SAGA che racconta è la mia Bibbia”.&nbsp;I rumors hanno spesso accennato a collaborazioni tra il regista di Mad Max e Kojima; è stato il caso di una presunta partecipazione di Miller a Death Stranding2 ma, forse l’uscita di Furiosa potrebbe dare il giusto input alla collab più attesa da gamers e appassionati della saga apocalittica di Mad Max.&nbsp;George Miller: un videogioco su Mad Max, solo se lo firma KojimaA sciogliere gli ultimi dubbi sulla realizzazione di un nuovo videogame dedicato a Mad Max, è stato proprio George Miller che, in una recente intervista, ha dichiarato di non essere interessato ad un nuovo videogioco su Mad Max, a meno che, certo, non sia Hideo Kojima a realizzarlo.&nbsp;“È uscito un videogame nel periodo di Fury Road ma non è stato come lo avrei voluto, non al livello delle mie aspettative. Gli abbiamo fornito tutto il materiale necessario ma non è bastato. Mi è stato spesso chiesto se fossi interessato a nuovi videogame ma lo farei solo se si trattasse di un videogioco di livello davvero alto”&nbsp;Alto come le creazioni di Kojima che, se accettasse finalmente di realizzare un videogioco simile, avrebbe tutto il supporto di George Miller e, sicuramente, anche il nostro.&nbsp;Furiosa, prequel del film Mad Max - Fury Road, ci fa scoprire il passato di Furiosa e, se anche voi non vedete l’ora di scoprire cosa ci mostrerà questo nuovo capitolo, l’attesa sarà piuttosto breve perché Furiosa vi aspetta al cinema dal 23 maggio.&nbsp;&nbsp;

George Miller ama Hideo Kojima e Kojima ama Miller. E, da questo amore, potrebbe nascere il primo videogame dedicato a Mad Max a firma &nbsp;Kojima. Ma facciamo un passo indietro.&nbsp;<h2>Kojima, la reaction al trailer di Furiosa: A Mad Max saga</h2>Quando Hideo Kojima, il geniale autore di videogame come Metal Gear, ha visto per la prima volta il trailer di <a href="https://gaming.libero.it/furiosa-il-nuovo-trailer-con-anya-taylor-joy">Furiosa: A Mad Max saga,</a> pare sia rimasto talmente stuoito dalla bellezza delle immagini e della trama da parlare di “adorazione pura”. Su X il creator avrebbe addirittura scritto:&nbsp;<blockquote>“Hai assistito a "Furiosa: A Mad Max Saga"! Questo film, che supera facilmente "MAD" e addirittura "FURY", è al suo "MAX" (capolavoro)! Da quando ho visto il primo film quando avevo 16 anni, George Miller mi ha salvato, incoraggiato e cambiato il mio modo di vivere innumerevoli volte. Lui è il mio Dio e la SAGA che racconta è la mia Bibbia”.</blockquote>&nbsp;I rumors hanno spesso accennato a collaborazioni tra il regista di Mad Max e Kojima; è stato il caso di una presunta partecipazione di Miller a <a href="https://gaming.libero.it/dopo-i-videogame-al-festival-di-cannes-va-in-scena-il-cinema-con-lea-seydoux-star-di-death-stranding">Death Stranding2</a> ma, forse l’uscita di Furiosa potrebbe dare il giusto input alla collab più attesa da gamers e appassionati della saga apocalittica di Mad Max.&nbsp;<h3>George Miller: un videogioco su Mad Max, solo se lo firma Kojima</h3>A sciogliere gli ultimi dubbi sulla realizzazione di un nuovo videogame dedicato a Mad Max, è stato proprio George Miller che, in una recente intervista, ha dichiarato di non essere interessato ad un nuovo videogioco su Mad Max, a meno che, certo, non sia Hideo Kojima a realizzarlo.&nbsp;<blockquote>“È uscito un videogame nel periodo di Fury Road ma non è stato come lo avrei voluto, non al livello delle mie aspettative. Gli abbiamo fornito tutto il materiale necessario ma non è bastato. Mi è stato spesso chiesto se fossi interessato a nuovi videogame ma lo farei solo se si trattasse di un videogioco di livello davvero alto”</blockquote>&nbsp;Alto come le creazioni di Kojima che, se accettasse finalmente di realizzare un videogioco simile, avrebbe tutto il supporto di George Miller e, sicuramente, anche il nostro.&nbsp;Furiosa, prequel del film Mad Max - Fury Road, ci fa scoprire il passato di Furiosa e, se anche voi non vedete l’ora di scoprire cosa ci mostrerà questo nuovo capitolo, l’attesa sarà piuttosto breve perché Furiosa vi aspetta al cinema dal 23 maggio.&nbsp;&nbsp;

George Miller vorrebbe Kojima per realizzare un nuovo videogame su Mad Max

Kojima vorrebbe sviluppare il videogioco di Furiosa

La stima reciproca tra George Miller e Hideo Kojima potrebbe portare alla realizzazione del videogame del secolo dedicato alla celebre saga.


Furiosa: A Mad Max saga: è in arrivo un videogioco sviluppato da Hideo Kojima?

Benvenuti al primo episodio di Game Crafters, una rubrica dedicata interamente al mondo della progettazione dei videogiochi. Sono Giuliana, una game designer, e oggi esploreremo l'arte del game design, un aspetto affascinante e cruciale durante lo sviluppo di un videogioco.Che cos'è il Game design?Il game design è un campo multidisciplinare che coinvolge competenze artistiche, tecniche e di psicologia al fine di creare un'esperienza di gioco coinvolgente e memorabile. Durante lo sviluppo di un videogioco, si incontrano diversi tipi di design, come il combat system, il livello design, il content design, e così via.È importante chiarire che i game designer non disegnano il videogioco, né lo idealizzano. La loro funzione principale è progettare l'esperienza che i videogiocatori vivranno. Ciò comprende elementi come le meccaniche di gioco, ovvero le regole e le interazioni che definiscono come il gioco si svolge. Questo può includere il sistema di combattimento, la gestione delle risorse, le dinamiche di movimento e molto altro.Livelli e bilanciamentoI livelli, ovvero la disposizione e la progettazione degli ambienti di gioco, sono un altro elemento fondamentale, così come la user interface (UI) e la user experience (UX). Questi aspetti influenzano il modo in cui i giocatori interagiscono con il gioco attraverso il design dell'interfaccia.&nbsp;Infine, il bilanciamento è essenziale. Un game designer deve assicurarsi che il gioco sia equilibrato, stimolante e divertente per i giocatori. Questo richiede competenze come la creatività, l'empatia, la comunicazione e il problem solving. Inoltre, è fondamentale avere una buona conoscenza delle basi del game design e analizzare i giochi presenti sul mercato, individuando punti di forza e debolezza.Alcuni game designer di spicco nel mondo includono Hideo Kojima, noto per Metal Gear, Shigeru Miyamoto, designer di The Legend of Zelda e Super Mario, e Marcus Persson, sviluppatore di Minecraft.Spero che questo approfondimento vi abbia fornito una visione più chiara su cosa sia il game design. Se avete domande o suggerimenti per contenuti futuri, lasciate un commento. Ci vediamo al prossimo episodio.

Benvenuti al primo episodio di Game Crafters, una rubrica dedicata interamente al mondo della progettazione dei videogiochi. Sono Giuliana, una game designer, e oggi esploreremo l'arte del game design, un aspetto affascinante e cruciale durante lo sviluppo di un videogioco.<h2>Che cos'è il Game design?</h2>Il game design è un campo multidisciplinare che coinvolge competenze artistiche, tecniche e di psicologia al fine di creare un'esperienza di gioco coinvolgente e memorabile. Durante lo sviluppo di un videogioco, si incontrano diversi tipi di design, come il combat system, il livello design, il content design, e così via.È importante chiarire che i game designer non disegnano il videogioco, né lo idealizzano. La loro funzione principale è progettare l'esperienza che i videogiocatori vivranno. Ciò comprende elementi come le meccaniche di gioco, ovvero le regole e le interazioni che definiscono come il gioco si svolge. Questo può includere il sistema di combattimento, la gestione delle risorse, le dinamiche di movimento e molto altro.<h3>Livelli e bilanciamento</h3>I livelli, ovvero la disposizione e la progettazione degli ambienti di gioco, sono un altro elemento fondamentale, così come la user interface (UI) e la user experience (UX). Questi aspetti influenzano il modo in cui i giocatori interagiscono con il gioco attraverso il design dell'interfaccia. &nbsp;Infine, il bilanciamento è essenziale. Un game designer deve assicurarsi che il gioco sia equilibrato, stimolante e divertente per i giocatori. Questo richiede competenze come la creatività, l'empatia, la comunicazione e il problem solving. Inoltre, è fondamentale avere una buona conoscenza delle basi del game design e analizzare i giochi presenti sul mercato, individuando punti di forza e debolezza. Alcuni game designer di spicco nel mondo includono Hideo Kojima, noto per Metal Gear, Shigeru Miyamoto, designer di The Legend of Zelda e Super Mario, e Marcus Persson, sviluppatore di Minecraft. Spero che questo approfondimento vi abbia fornito una visione più chiara su cosa sia il game design. Se avete domande o suggerimenti per contenuti futuri, lasciate un commento. Ci vediamo al prossimo episodio.

Questo è Game crafters, la rubrica in cui scopriremo tutti i dettagli ed i segreti sul Game Design

Che cos'è il Game design? 

In questo episodio di Game Crafters scopriremo che cos'è il Game Design

Game Crafters, cos'è il game design?

Un cult che è anche assurdo che sia un cult perché Balle Spaziali altro non è che la parodia di quelle saghe di successo ambientate in galassie lontane lontane o astronavi invase da alieni. Ma Balle Spaziali è diventato iconico per tutti sin dal giorno della sua uscita nel lontano 1987. e la ragione risiede nella genialità incomparabile di Mel Brooks. Oggi, dopo quasi 40 anni dall’uscita del primo film e dopo un tentativo di sequel che fu un vero flop, Balle Spaziali si appresta a tornare e con lui anche Mel Brooks.Balle Spaziali 2, ecco cosa sappiamoLord Casco Nero e Rutto stanno per tornare. Come è possibile? Semplice: Amazon ha acquisito MGM che ha i diritti del film originale e ha ben pensato di riproporre il cult con il sequel, meritatissimo, che non ha mai avuto. E lo fa riportando in azione anche Mel Broooks che farà parte del film in veste di produttore esecutivo. Alla regia invece ci sarà Josh Greenbaum affiancato da Josh Gad che sarà anche interprete della pellicola. Ma, le presenze più interessanti per noi sono quelle di Benji Samir e Dan Hernandez alla sceneggiatura, i due sono le penne dietro a film come Detective Pikachu e&nbsp; Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Rispetto invece alla trama, alle ambientazioni - almeno quelle temporali- e all’uscita non si sa ancora nulla.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C8Xym3ou92k/?igsh=ZHN1emp6MGFxNDM4")&nbsp;Dopotutto è solo da qualche giorno che sta circolando la voce, non ancora confermata ufficialmente da Amazon ma data quasi per certa, che è stata avviata la produzione per il sequel di Balle Spaziali.Balle spaziali 2, il finto sequel del film e la serie tv di Mel BrooksBalle Spaziali 2: la vendetta, uscito nel 1989 è il - finto - sequel del primo film del 1987. Non è che non sia un buon film ma con Balle Spaziali c’entra poco o niente, soprattutto per l’assenza di Mel Brooks. Tutto in Balle Spaziali, ruota infatti attorno alla genialità del comico che, per chi non lo conoscesse, è la mente dietro Frankenstein Junior, film divertente, geniale, brillante e unico.&nbsp;&nbsp;Proprio come Balle Spaziali che, nella sua comunità a volte grottesca, si è imposto al grande pubblico che lo ha eletto cult del genere comico. Nel 2008 Mel Brooks provò a dare un primo vero sequel a Balle Spaziali con la serie animata in cui riunì alcuni membri del cast originale. Purtroppo la serie non fu un successo come il film. Ecco perché con Amazon Brooks e MGM proveranno a fare un vero e proprio ritorno alle origini cercando di dare vita al sequel che ci meritiamo.

Un cult che è anche assurdo che sia un cult perché Balle Spaziali altro non è che la parodia di quelle saghe di successo ambientate in galassie lontane lontane o astronavi invase da alieni. Ma Balle Spaziali è diventato iconico per tutti sin dal giorno della sua uscita nel lontano 1987. e la ragione risiede nella genialità incomparabile di Mel Brooks. Oggi, dopo quasi 40 anni dall’uscita del primo film e dopo un tentativo di sequel che fu un vero flop, Balle Spaziali si appresta a tornare e con lui anche Mel Brooks.<h2>Balle Spaziali 2, ecco cosa sappiamo</h2>Lord Casco Nero e Rutto stanno per tornare. Come è possibile? Semplice: <a href="https://gaming.libero.it/amazon-games-apre-il-suo-primo-studio-di-sviluppo-in-europa">Amazon</a> ha acquisito MGM che ha i diritti del film originale e ha ben pensato di riproporre il cult con il sequel, meritatissimo, che non ha mai avuto. E lo fa riportando in azione anche Mel Broooks che farà parte del film in veste di produttore esecutivo. Alla regia invece ci sarà Josh Greenbaum affiancato da Josh Gad che sarà anche interprete della pellicola. Ma, le presenze più interessanti per noi sono quelle di Benji Samir e Dan Hernandez alla sceneggiatura, i due sono le penne dietro a film come <a href="https://gaming.libero.it/cosa-aspettarci-da-detective-pikachu-il-ritorno">Detective Pikachu</a> e&nbsp; Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Rispetto invece alla trama, alle ambientazioni - almeno quelle temporali- e all’uscita non si sa ancora nulla.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C8Xym3ou92k/?igsh=ZHN1emp6MGFxNDM4")&nbsp;Dopotutto è solo da qualche giorno che sta circolando la voce, non ancora confermata ufficialmente da Amazon ma data quasi per certa, che è stata avviata la produzione per il sequel di Balle Spaziali.<h3>Balle spaziali 2, il finto sequel del film e la serie tv di Mel Brooks</h3>Balle Spaziali 2: la vendetta, uscito nel 1989 è il - finto - sequel del primo film del 1987. Non è che non sia un buon film ma con Balle Spaziali c’entra poco o niente, soprattutto per l’assenza di Mel Brooks. Tutto in Balle Spaziali, ruota infatti attorno alla genialità del comico che, per chi non lo conoscesse, è la mente dietro Frankenstein Junior, film divertente, geniale, brillante e unico.&nbsp; &nbsp;Proprio come Balle Spaziali che, nella sua comunità a volte grottesca, si è imposto al grande pubblico che lo ha eletto cult del genere comico. Nel 2008 Mel Brooks provò a dare un primo vero sequel a Balle Spaziali con la serie animata in cui riunì alcuni membri del cast originale. Purtroppo la serie non fu un successo come il film. Ecco perché con Amazon Brooks e MGM proveranno a fare un vero e proprio ritorno alle origini cercando di dare vita al sequel che ci meritiamo.

Balle Spaziali 2, Mel Brooks sarà il produttore esecutivo del film di Amazon

Balle Spaziali, arriva il sequel del film

Fan di Star Wars, Star Trek e Alien, la parodia più cult di sempre è pronta a tornare: arriva Balle Spaziali 2


Balle Spaziali sta per tornare con un sequel, dopo quasi 40 anni

San Valentino è la festa degli innamorati, un giorno dedicato a celebrare l'amore in tutte le sue forme. E se c'è una cosa che i videogiochi ci hanno insegnato, è che l'amore può sbocciare anche in mondi virtuali.Le storie d'amore più belle ed iconiche della storia dei videogiochiDalle avventure di coppia alle storie d'amore più delicate e commoventi, i videogiochi ci hanno regalato alcune delle storie d'amore più belle ed iconiche di tutti i tempi. Per questo San Valentino, viaggeremo attraverso alcuni dei titoli più amati per celebrare le coppie che hanno fatto sognare milioni di giocatori. Nel bene o nel male, ognuna di queste coppie è stata in grado di trasportarci in avventure uniche e che ricorderemo per sempre.&nbsp;&nbsp;Tra quelle che sono senza dubbio le coppie più iconiche di sempre, ritroviamo anche alcuni amori un po' particolari, non corrisposti o destinati ad un futuro molto triste. Ma allo stesso tempo, proprio questi amori combattuti sono tra i più interessanti e che fin da ragazzini ci hanno fatto sognare una storia d'amore da film, o meglio, da videogioco.&nbsp;Super Mario e la Principessa PeachLa loro storia nasce come il classico esempio di amore da favola. Mario è il coraggioso eroe che salva la principessa in pericolo, Peach è la damigella in pericolo che aspetta di essere salvata. Ma la loro relazione è molto più di questo, negli anni infatti la storia è cambiata, l'amore tra Mario e la principessa Peach resta evidente, ma lei ha capito di non essere semplicemente il trofeo finale del gioco, che conquisterà uno tra Super Mario e la sua nemesi Bowser al termine dell'avventura.&nbsp;&nbsp;Infatti, proprio come nel finale di Super Mario Odyssey, uno dei titoli più belli della saga di Super Mario, la Principessa Peach, dopo essere stata liberata da Mario, si ritrova con entrambi, l'idraulico e il re dei Koopa, che le chiedono di sposarli. Tuttavia, lei decide di salire sulla nave volante e di partire da sola.Link e Zelda, la rappresentazione di un amor corteseIn ogni capitolo della saga di The Legend of Zelda, il rapporto tra Link e Zelda è molto vago e mai è stato esplicitato a tutti gli effetti. Il loro amore infatti è più profondo e complesso, Link e Zelda sono due anime gemelle destinate a incontrarsi in ogni vita. Il loro legame è basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Insieme, combattono per il bene del loro regno e per proteggere il mondo dalla calamità Ganon.&nbsp;&nbsp;Ma non solo questo; la storia d'amore tra Link e Zelda è tra le più belle anche perchè non è caratterizzata da baci e scene romantiche, ma dalla fiducia e dal rispetto che Link prova nei confronti della principessa. Link rappresenta l'esempio perfetto di cavaliere e amor cortese, tipico della letteratura bretone e romanza, a cui ovviamente il gioco si ispira.Tidus e Yuna, l'amore nella tragediaLa loro storia è una tragedia romantica. Tidus e Yuna, protagonisti di Final Fantasy X, sono due ragazzi che si innamorano in un mondo pieno di dolore e sofferenza. Il loro amore è puro e sincero, ma è destinato a essere sacrificato per il bene del loro pianeta. La loro relazione nasce in un contesto epico e drammatico, nel mondo di Spira minacciato da una forza oscura nota come Sin.&nbsp;&nbsp;Tidus, un giovane proveniente da un'altra realtà, si unisce a Yuna, una Summoner determinata a sconfiggere Sin e portare pace al mondo. Nel corso della loro avventura, cresce un legame profondo tra i due, alimentato da momenti di vulnerabilità, coraggio e sacrificio. La chimica tra Tidus e Yuna si manifesta attraverso dialoghi intimi, sguardi significativi e gesti di affetto, trasmettendo al giocatore un senso tangibile di connessione emotiva. La loro storia d'amore non è solo un elemento romantico del gioco, ma un motore emotivo che guida il giocatore attraverso le sfide e le vicissitudini della battaglia contro il male.Alphys e Undyne: Un amore inaspettatoNel mondo del sottosuolo di Undertale, se si decidesse di non percorrere la genocide e tentare di terminare il gioco con la run true pacifist, sboccerà un amore totalmente inaspettato tra la timida scienziata Alphys e la tenace guerriera Undyne. Alphys, tormentata da insicurezze e segreti, ammira da lontano la forza e la determinazione di Undyne. Undyne, dal canto suo, è attratta dall'intelligenza e dalla gentilezza di Alphys, regalandoci una delle più belle storie d'amore LGBTQ+ dei videogiochi.&nbsp;La loro relazione si sviluppa gradualmente, tra goffi tentativi di approccio e momenti di profonda complicità. Alphys aiuta Undyne a realizzare il suo sogno di diventare una eroina, mentre Undyne incoraggia Alphys ad accettare se stessa e ad affrontare le sue paure. In un mondo pieno di mostri e di pericoli, il loro amore diventa una fonte di forza e di speranza. Insieme, Alphys e Undyne dimostrano che l'amore può sbocciare anche nei luoghi più inaspettati e che la diversità non è un ostacolo, ma una ricchezza.Ellie ed il suo amore senza lieto fineNon tutti gli amori devono per forza avere un lieto fine per essere amati e ricordati con affetto, e l'amore tra Ellie e Riley ne è la prova perfetta. Ellie, protagonista di The Last of Us, è un personaggio complesso e tormentato. Il suo mondo è stato distrutto dalla pandemia e ha perso le persone che amava di più. In questo contesto di dolore e solitudine, Ellie trova conforto e speranza nell'amore.&nbsp;Nel primo capitolo, Ellie sviluppa un'amicizia speciale con Riley, una ragazza che le insegna a vivere la vita al massimo. La loro relazione è intensa e profonda, e si trasforma in qualcosa di più. Ma la loro felicità è destinata a durare poco: Riley viene morsa da un infetto e Ellie è costretta ad ucciderla.

San Valentino è la festa degli innamorati, un giorno dedicato a celebrare l'amore in tutte le sue forme. E se c'è una cosa che i videogiochi ci hanno insegnato, è che l'amore può sbocciare anche in mondi virtuali.<h2>Le storie d'amore più belle ed iconiche della storia dei videogiochi</h2>Dalle avventure di coppia alle storie d'amore più delicate e commoventi, i videogiochi ci hanno regalato alcune delle storie d'amore più belle ed iconiche di tutti i tempi. Per questo San Valentino, viaggeremo attraverso alcuni dei titoli più amati per celebrare le coppie che hanno fatto sognare milioni di giocatori. Nel bene o nel male, ognuna di queste coppie è stata in grado di trasportarci in avventure uniche e che ricorderemo per sempre.&nbsp; &nbsp;Tra quelle che sono senza dubbio le coppie più iconiche di sempre, ritroviamo anche alcuni amori un po' particolari, non corrisposti o destinati ad un futuro molto triste. Ma allo stesso tempo, proprio questi amori combattuti sono tra i più interessanti e che fin da ragazzini ci hanno fatto sognare una storia d'amore da film, o meglio, da videogioco.&nbsp;<h3>Super Mario e la Principessa Peach</h3>La loro storia nasce come il classico esempio di amore da favola. Mario è il coraggioso eroe che salva la principessa in pericolo, Peach è la damigella in pericolo che aspetta di essere salvata. Ma la loro relazione è molto più di questo, negli anni infatti la storia è cambiata, l'amore tra Mario e la principessa Peach resta evidente, ma lei ha capito di non essere semplicemente il trofeo finale del gioco, che conquisterà uno tra <a href="https://gaming.libero.it/la-recensione-di-super-mario-bros-wonder">Super Mario</a> e la sua nemesi Bowser al termine dell'avventura.&nbsp; &nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/super_mario_odyssey_princess_peach_reaching_up_smjhffeywekbjgm4_daee62ce66.jpg" alt="super-mario-odyssey-princess-peach-reaching-up-smjhffeywekbjgm4.jpg">Infatti, proprio come nel finale di Super Mario Odyssey, uno dei titoli più belli della saga di Super Mario, la Principessa Peach, dopo essere stata liberata da Mario, si ritrova con entrambi, l'idraulico e il re dei Koopa, che le chiedono di sposarli. Tuttavia, lei decide di salire sulla nave volante e di partire da sola.<h3>Link e Zelda, la rappresentazione di un amor cortese</h3>In ogni capitolo della saga di The Legend of Zelda, il rapporto tra Link e Zelda è molto vago e mai è stato esplicitato a tutti gli effetti. Il loro amore infatti è più profondo e complesso, <a href="https://gaming.libero.it/trenitalia-x-the-legend-of-zelda-un-nuovo-treno-a-roma-con-la-livrea-dedicata-al-capolavoro-nintendo">Link e Zelda</a> sono due anime gemelle destinate a incontrarsi in ogni vita. Il loro legame è basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Insieme, combattono per il bene del loro regno e per proteggere il mondo dalla calamità Ganon. &nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/legend_of_zelda_tears_of_the_kingdom_link_zelda_under_hyrule_castle_b283153c8c.webp" alt="legend-of-zelda-tears-of-the-kingdom-link-zelda-under-hyrule-castle.webp">&nbsp;Ma non solo questo; la storia d'amore tra Link e Zelda è tra le più belle anche perchè non è caratterizzata da baci e scene romantiche, ma dalla fiducia e dal rispetto che Link prova nei confronti della principessa. Link rappresenta l'esempio perfetto di cavaliere e amor cortese, tipico della letteratura bretone e romanza, a cui ovviamente il gioco si ispira.<h3>Tidus e Yuna, l'amore nella tragedia</h3>La loro storia è una tragedia romantica. Tidus e Yuna, protagonisti di <a href="https://gaming.libero.it/apex-legends-x-final-fantasy-i-prezzi-del-nuovo-evento-fanno-discutere">Final Fantasy X</a>, sono due ragazzi che si innamorano in un mondo pieno di dolore e sofferenza. Il loro amore è puro e sincero, ma è destinato a essere sacrificato per il bene del loro pianeta. La loro relazione nasce in un contesto epico e drammatico, nel mondo di Spira minacciato da una forza oscura nota come Sin.&nbsp; &nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/ffx_kabuki_header_b215a3d935.jpg" alt="ffx-kabuki_header.jpg">Tidus, un giovane proveniente da un'altra realtà, si unisce a Yuna, una Summoner determinata a sconfiggere Sin e portare pace al mondo. Nel corso della loro avventura, cresce un legame profondo tra i due, alimentato da momenti di vulnerabilità, coraggio e sacrificio. La chimica tra Tidus e Yuna si manifesta attraverso dialoghi intimi, sguardi significativi e gesti di affetto, trasmettendo al giocatore un senso tangibile di connessione emotiva. La loro storia d'amore non è solo un elemento romantico del gioco, ma un motore emotivo che guida il giocatore attraverso le sfide e le vicissitudini della battaglia contro il male.<h3>Alphys e Undyne: Un amore inaspettato</h3> Nel mondo del sottosuolo di <a href="https://gaming.libero.it/che-cosa-sono-i-videogiochi-indie">Undertale</a>, se si decidesse di non percorrere la genocide e tentare di terminare il gioco con la run true pacifist, sboccerà un amore totalmente inaspettato tra la timida scienziata Alphys e la tenace guerriera Undyne. Alphys, tormentata da insicurezze e segreti, ammira da lontano la forza e la determinazione di Undyne. Undyne, dal canto suo, è attratta dall'intelligenza e dalla gentilezza di Alphys, regalandoci una delle più belle storie d'amore LGBTQ+ dei videogiochi.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/undertale_247984_8662182157.jpg" alt="undertale-247984.jpg"> &nbsp;La loro relazione si sviluppa gradualmente, tra goffi tentativi di approccio e momenti di profonda complicità. Alphys aiuta Undyne a realizzare il suo sogno di diventare una eroina, mentre Undyne incoraggia Alphys ad accettare se stessa e ad affrontare le sue paure. In un mondo pieno di mostri e di pericoli, il loro amore diventa una fonte di forza e di speranza. Insieme, Alphys e Undyne dimostrano che l'amore può sbocciare anche nei luoghi più inaspettati e che la diversità non è un ostacolo, ma una ricchezza.<h3>Ellie ed il suo amore senza lieto fine</h3>Non tutti gli amori devono per forza avere un lieto fine per essere amati e ricordati con affetto, e l'amore tra Ellie e Riley ne è la prova perfetta. Ellie, protagonista di <a href="https://gaming.libero.it/confermato-il-nuovo-capitolo-di-the-last-of-us">The Last of Us</a>, è un personaggio complesso e tormentato. Il suo mondo è stato distrutto dalla pandemia e ha perso le persone che amava di più. In questo contesto di dolore e solitudine, Ellie trova conforto e speranza nell'amore. &nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/The_Last_of_Us_Left_Behind_Ellie_e_Riley_d1a68e8417.png" alt="The_Last_of_Us_Left_Behind_-_Ellie_e_Riley.png">Nel primo capitolo, Ellie sviluppa un'amicizia speciale con Riley, una ragazza che le insegna a vivere la vita al massimo. La loro relazione è intensa e profonda, e si trasforma in qualcosa di più. Ma la loro felicità è destinata a durare poco: Riley viene morsa da un infetto e Ellie è costretta ad ucciderla.

le storie d'amore più iconiche che hanno caratterizzato il mondo dei videogiochi

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