Giuseppe conte interviene al Gaming Milano sui videogiochi: "Per noi politici è un settore nuovo ma l’Italia non ha nulla da invidiare agli altri Paesi"

Il leader del Movimento 5 Stelle è intervenuto al Gaming Milano, l’evento promosso da Network Giovani del M5s e l’Osservatorio Italiano Esport

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CREDITI: Dreamstime

Giuseppe Conte al Gaming Milano 2024 ha preso il microfono per un intervento dedicato al valore economico e culturale di videogame e Esports nel nostro Paese. Ma, soprattutto, ha sottolineato l’importanza  e la necessità di interventi politici mirati che aiutino il comparto a mantenere la crescita costante nel lungo periodo. L’Italia è infatti, negli ultimi anni, diventata uno dei principali mercati dell’industria videoludica internazionale e può vantare alcuni tra i migliori professionisti al mondo nel settore. Ecco perché, Conte ne è certo, anche la politica deve intervenire per spianare la strada a creativi e sviluppatori per portare l’eccellenza italiana a livelli ancora più alti.

Gaming Milano 2024, l’intervento di Giuseppe Conte

Per noi, esponenti politici, questo settore è stato un settore assolutamente nuovo. È stato all’inizio difficile individuare gli interlocutori, comprendere con chi interfacciarsi. Abbiamo avuto, permettetemi di dirlo, come prima forza politica l’intuito di comprendere che questo è un settore in enorme crescita, è un settore che sta attirando l’attenzione di tanti operatori ed è un segmento di mercato importante anche per la crescita economica e lo sviluppo sociale del nostro Paese”. 

 

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Queste le prime parole di Giuseppe Conte, già Presidente del Consiglio e oggi leader del Movimento 5 Stelle appassionato di gaming, nell’ambito del suo intervento al Milano Gaming 2024. Il M5S, come chiarito dallo stesso Conte, è stato tra i primi partiti ad anticipare il trend che vede la politica puntare i riflettori sull’industria del gaming come volano per la crescita economica italiana, non solo per l’aumento dei gamers nel nostro Paese ma anche per la presenza di creativi e professionisti troppo spesso prestati ad altre realtà estere. Ecco così che, l’appello di Giuseppe Conte, punta proprio verso il Governo e al ruolo della politica come strumento di supporto e sviluppo dell’industria videoludica in Italia.

 

L’attenzione del M5S si è subito concentrata su come la politica poteva dare un contributo e abbiamo scoperto, è stato ricordato sin dall’inizio che, per esempio, non c’era ancora una organizzazione vera e una attenzione da parte delle Istituzioni. Quindi abbiamo lavorato con esperti del settore e stakeholders - avete sentito prima l’Osservatorio Italiano Esports. Abbiamo iniziato a costruire un percorso e io vorrei ricordare qualche tappa di questo percorso per capire come insieme possiamo lavorare per svilupparlo ancora di più”. 

 

Durante il Conte 2, ricorda il leader del movimento, fu istituito un fondo per l’intrattenimento digitale pensato per dare una primissima accelerazione alla crescita del settore, ma non è bastato. Il fondo, finanziato con 4 milioni di euro, aveva bisogno del supporto di normative create ad hoc e che riuscissero in qualche modo a colmare il gap normativo che vive l’intero mondo digitale, troppo spesso dimenticato dalla politica. Ed è qui che entra in gioco proprio l’Osservatorio Italiano Esports.

 

Il lavoro congiunto con l’Osservatorio Italiano Esports

Un punto fondamentale è stato iniziare a lavorare con l’Osservatorio, iniziare a interloquire e tirare fuori un libro bianco, un white paper che ha consentito di fare una riflessione interna: qual è lo stato dell’arte in Italia, dove stiamo andando e che prospettive di sviluppo abbiamo. Ovviamente cercando di inquadrare tutto a livello europeo dove abbiamo una risoluzione. Ma se andate a vedere la risoluzione del parlamento europeo che ancora non individua una vera strategia comune europea".

 

E così, prosegue Conte, è iniziato il vero e proprio lavoro per dare il via alla scrittura delle norme. Prima fra tutte, la più importante secondo Conte, quella richiesta dagli esperti del settore gaming. L’oggetto della norma è la facilitazione e la semplificazione delle controversie tra i creators e le piattaforme tra cui è evidente la disparità di forze. La sproporzione, chiarisce Conte è quella che normalmente si verifica quando un operatore deve confrontarsi con un colosso, vale per le piattaforme di streaming quanto con i grandi distributori dei videogame. La domanda resta: come proteggere gli interessi dei creativi? Come tutelare gli utenti? Il mondo del gaming è, come abbiamo anticipato, in costante crescita nel nostro Paese ma, ha ancora bisogno di supporto e sostegno. In tal senso, secondo Conto è quantomeno necessario rifinanziare il fondo per l’intrattenimento digitale:

 

L’Italia non ha nulla da invidiare in termini di creatività rispetto ad altri Paesi. Si tratta semplicemente di accompagnare questo sviluppo e offrire gli interventi regolatori utili a indirizzarlo nella giusta direzione".

 

Insomma, il punto è chiaro, gaming e Esports non solo devono avere spazi di crescita ma è giunta l’ora che guadagnino margini di tutela.

 

I videogame e gli Esports in Italia al Gaming Milano 2024

Durante la manifestazione è stato più volte sottolineato il valore culturale ed economico dei videogame in Italia che, pare essere da quest’anno tra i 5 principali mercati mondiali. Il presidente dell'Osservatorio Esports ha inoltre dichiarato che il mondo degli Esport è oggi in grado di coinvolgere una platea di oltre 6 milioni di appassionati mentre i videogame sono "uno straordinario strumento di comunicazione e intrattenimento, capace di connettere le persone e portarle a una nuova socialità". 

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