Il Gran Premio di F1 di Miami ci porta nella casa di Max Verstappen, imbattuto sul circuito e nella casa degli esport accademici
Questa notte andrà in scena la terza edizione del Gran Premio di Miami, il quale tra tante polemiche per il finto mare e le temperature a dir poco estive, sta diventando una delle tappe più importanti per il campionato mondiale di F1, ma in pochi sanno che sotto l'anima della città batte un cuore dedito all'esport.
Questa sera, ore 22 italiane si correrà il Gran Premio di Miami, valevole come 6° tappa del calendario mondiale di F1 e se per Max Verstappen si è in anellata già la 6° pole position su 6, per i restanti piloti in griglia vi è la volontà di provare a strappare il primato dell'olandese da un circuito su cui solamente il pilota della Red Bull è riuscito ad uscire vittorioso.
Dopo un sabato di qualifiche, in cui la Red Bull apre e chiude il podio con Max 1° e Sergio Perez 4°, si mettono di mezzo le due vetture della Ferrari che piazza Leclerc e Sainz Jr. rispettivamente 2° e 3°, ci si aspetta una domenica all'insegna della sfida, magari non per la vittoria ma quanto meno per un podio su cui ultimamente cerca di salire con più continuità il prodigio di casa McLaren, Lando Norris e con il suo secondo Oscar Piastri che vuole portare la McLaren al terzo posto di un mondiale costruttori, ancora orfano di una Mercedes realmente combattiva e affidabile, con sullo sfondo sempre la minaccia incombente della Aston Martin.
Proprio parlando di Aston Martin e del ex ferrarista Fernando Alonso, lo scorso anno il pilote spagnolo è riuscito a c'entrare un podio clamoroso, sfruttando il buco lasciato da una Ferrari ai ferri corti con la propria vettura, che questo weekend porterà in auge alcune striature azzurre sul proprio vestito e che mostrerà la voglia di tornare al passato ai tempi di Clay Regazzoni e chissà che questo desiderio non si realizzi nella terra dei sogni e delle speranze.
L'Università di Miami, negli Stati Uniti, si è impegnata attivamente nel mondo degli esports, sia a livello accademico che competitivo. L'università , di fatti ha introdotto programmi accademici che si concentrano sugli esports. Questi programmi possono comprendere corsi o programmi di studio specifici che esplorano varie discipline legate agli esports, come la gestione degli eventi, il marketing nel settore degli esports, la produzione di contenuti, e così via.
L'Università di Miami conduce ricerche e fornisce formazione su argomenti correlati agli esports. Questo include studi sull'impatto degli esports sulla società, sull'economia o sulla salute degli atleti virtuali, nonché corsi di formazione per coloro che desiderano intraprendere carriere nel settore. In oltre hanno squadre esports ufficiali che competono in varie discipline di gioco, come League of Legends, Overwatch, o altri titoli popolari. Queste squadre possono partecipare a competizioni locali, nazionali e internazionali, rappresentando l'università e competendo contro altre istituzioni accademiche.
L'università investe nella creazione di infrastrutture dedicate agli esports, come sale giochi dotate di attrezzature di alta qualità, laboratori per la produzione di contenuti video o streaming, e spazi per la formazione e l'allenamento delle squadre. L'impegno dell'Università di Miami nel mondo degli esports offre agli studenti opportunità uniche di coinvolgimento, sia come atleti virtuali che come persone coinvolte nella gestione degli eventi, nell'organizzazione delle squadre, nel commento o nella produzione di contenuti.
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