Il nuovo capitolo della saga di Ubisoft è un ritorno alle origini, sia nell'ambientazione medio orientale, che nel gameplay, per un esperienza cinematografica che i fan di lunga data ameranno.
Ubisoft rilascia oggi il tredicesimo capitolo della saga Assassin's Creed, questa volta ci ritroveremo nei panni di Basim Ibn Ishaq, un ladruncolo nella Baghdad dell'era d'oro islamica, diventato un Occulto, i predecessori degli Assassini che seguiremo nel resto della saga, in un avventura che ricorda moltissimo i primi giochi della serie Ubisoft, sia nell'ambientazione mediorientale, che ricorda il primissimo Assassin's Creed, ambientato nella Gerusalemme medioevale, che nel gameplay, che ha lasciato alcuni degli aspetti RPG più marcati che erano presenti in Odissey e Valhalla.
Mirage si prospetta come un tuffo nel passato della saga, non solo a livello di trama, dopotutto è ambientato nel IX secolo, ma soprattutto nelle meccaniche, Assassin's Creed ha seguito una formula rodata per anni, composta da semplici sezioni stealth per assassinare i bersagli importanti, scontri epici durante le fughe, arrampicarsi sulle torri e fare parkour in giro per le città del nostro passato, una formula che negli ultimi 3 capitoli, Origins, Odissey e Valhalla, è stata rimaneggiata, per includere un grande focus su elementi RPG, come il leveling, le abilità e il loot, se a molti questi cambiamenti sono piaciuti e infatti sembrano rappresentare il futuro a lungo termine della saga, Mirage è una lettera d'amore ai nostalgici che vogliono tornare alla semplicità dell'azione pura dei capitoli che precedono Origins, con gli elementi RPGf ortemente diminuiti nella loro importanza rispetto a Valhalla e con una storia molto più breve e cinematografica, rispetto alla lunghissima epopea di Valhalla che durava più di 60 ore, Mirage promette una storia più concentrata e basata su momenti molto forti.
Assassin's Creed Mirage inizia nella Baghdad dell'841 Dopo Cristo, nel pieno dell'Età d'Oro islamica, dove seguiremo la storia di Basim Ibn Ishaq, un ladruncolo appartenente a una piccola gilda di criminali che, su incarico degli Occulti, una strana setta che combatte contro il misterioso Ordine degli Antichi, compie un furto a Baghdad, che finisce in tragedia, con tutti gli amici di Basim uccisi, la leader degli Occulti decide di accogliere il giovane nel culto assassino e anni dopo, il ragazzo ormai diventato uomo torna a Baghdad alla ricerca di vendetta.
La premessa della storia è semplice e ricorda le classiche storie di vendetta che muovono molti degli assassini più celebri di casa Ubisoft come Ezio Auditore e Altair, la campagna inoltre è pensata come un esperienza più breve, intorno alle 20 ore (motivo per cui il gioco sarà rilasciato a prezzo ridotto) e quindi più in linea con i vecchi giochi, molto meno dispersivi rispetto a quelli moderni.
L'atmosfera che si respira nei trailer è quella di una ricostruzione storica fedelissima, come ci ha già abituato Ubisoft spesso e volentieri, la Baghdad che esploreremo sarà piena di vita, con tantissimi NPC che si muoveranno sullo schermo, vivendo la vita semplice della città e il nostro assassino potrà esplorarla a piacere, intraprendendo missioni secondarie, scoprendo segreti nascosti e arrampicandosi sui minareti che si alzano dai tetti degli edifici.
Le visual spettacolari sono inoltre aiutate dal ritorno del parkour, non più una funzione di movimento secondaria come in Valhalla, ma un vero e proprio focus principale del gioco, che si unisce in modo sopraffino all'architettura della "città della pace", costruita con tanta verticalità e piena di tetti, guglie e balconi su cui correre, saltare e arrampicarsi per eludere le guardie oppure semplicemente per muoversi nella coloratissima ambientazione di questo titolo.
Un altra aggiunta che piacerà a molti è la funzionalità Discovery, che premierà chi andrà a caccia di collezionabili con tantissime informazioni storicamente accurate su oggetti, usanze e molto di più del periodo storico in cui è ambientato Mirage, dando anche uno spessore educativo al gioco di rispetto, con la serie che sta iniziando a prendere sul serio la parte di ricostruzione storica (nonostante i moltissimi eventi ed oggetti sovrannaturali presenti in essa).
Mirage è un ritorno alla tradizione soprattutto nel gameplay, che abbiamo visto spoglio di tutte le caratteristiche RPG presenti negli ultimi 3 giochi, dando quindi spazio all'azione stealth pura dei giochi più vecchi.
Sarà proprio lo stealth la meccanica principale del gioco, vediamo Basim infatti capace di intrufolarsi ovunque grazie alla combinazione di parkour, movimenti furtivi e i numerosissimi gadget che utilizza, fra le quali coltelli da lancio, dardi soporiferi, granate fumogene e altro, ma sappiamo anche dai trailer che Basim non si farà problemi a sguainare la scimitarra e combattere le guardie in modi meno eleganti ma comunque efficaci, con il sistema di combattimento che ritorna al sistema di parate, schivate e combo semplici dei primi giochi, ma con la fluidità di movimento e delle animazioni dei giochi moderni, che danno accesso a combattimenti spettacolari, che uniti al parkour, renderanno ogni nostra infiltrazione un vero e proprio film d'azione.
Graficamente il gioco è straordinario, come ci si aspetta da Assassin's Creed, con animazioni di movimento bellissime, che fanno vedere l'atletismo di Basim in modo realistico e unite a combattimenti brutali e sanguinosi, rendendo il gioco un vero e proprio buffet per gli occhi, soprattutto quando si utilizzerà l'opzione 4K, esclusiva di PS5, che renderizzerà il gioco alla massima qualità possibile (sarà selezionabile anche la modalità classica che riprodurrà il gioco ottimizzando le performance), ci sarà anche l'opzione di applicare il "filtro classico" che applicherà al gioco una palette azzurrina che imita il filtro dell'animus del primo gioco.
Un altro plauso va dato all'utilizzo dell'AnvilNext, il motore grafico di Ubisoft, per l'illuminazione ambientale, che già dai traile rè possibile notare, con tantissimi locali illuminati dalla luce del sole e in lontananza si possono vedere le dune di sabbia che riflettono la luce come enormi specchi, un pò peggio i modelli di alcuni personaggi, abbastanza mediocri rispetto a quello che abbiamo visto offerto da giochi che usano l'Unreal Engine 5 o CryEngine.
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