Vi ricordate quando per giocare al computer bastava avviare un browser e scaricare Adobe Flash Player?I migliori giochi con Adobe Flash Player che puoi giocare ancora oggi!Quante ore passate su giochi con poche ma divertenti meccaniche. Ecco i cinque migliori titoli giocabili tutt’oggi.Mirrors’s Edge 2DSi tratta di una semplice versione 2D dell’omonimo gioco di parkour sviluppata da Borne Games e sponsorizzato da EA e DICE. Si vestiranno i panni di Faith Connors e si potrà correre e saltare utilizzando le funi e i tubi presenti, cercando di evitare le guardie PK. Un gioco frenetico che presenta anche diverse modalità: la storia, la sfida a tempo e la sopravvivenza.FarmVilleQuando si parla di gestionali e di fattorie impossibile non pensare a questo gioco. Era diventato il titolo più popolare su Facebook e ha dovuto chiudere i battenti solo nel 2021. È però ancora possibile divertirsi con le nuove versioni disponibili anche sui cellulari.Moto TrialsSe pensi ad un gioco di moto cross quasi sicuramente ti ricordi questo titolo. Tra stunt, salite e discese l’unico obiettivo era rimanere in equilibrio mantenendo una buona velocità. Al giorno d’oggi ci sono molte versioni di questo gioco dove si possono percorrere diversi scenari sia su Browser che su console.Street SeshForse non uno dei giochi più intuitivi di Skateboard, la più grande caratteristica che tutti ricorderanno è la scarsa responsività dell’input. Correndo sullo Skate tra rampe di scale e automobili, l’obiettivo era quello di non cadere.Bubble shooterClone di Puzzle Bubble, un gioco arcade del 1994. Questo gioco non ha bisogno di presentazioni. L’unico obiettivo era di far scoppiare tutte le bolle sul campo di gioco, formando gruppi da tre o più palline dello stesso colore. Più bolle scoppiavi, più punti ottenevi.&nbsp;Voi ricordate altri giochi flash che si possono ancora giocare?

Vi ricordate quando per giocare al computer bastava avviare un browser e scaricare Adobe Flash Player?<h2>I migliori giochi con Adobe Flash Player che puoi giocare ancora oggi!</h2>Quante ore passate su giochi con poche ma divertenti meccaniche. Ecco i cinque migliori titoli giocabili tutt’oggi.<h3>Mirrors’s Edge 2D</h3>Si tratta di una semplice versione 2D dell’omonimo gioco di parkour sviluppata da Borne Games e sponsorizzato da EA e DICE. Si vestiranno i panni di Faith Connors e si potrà correre e saltare utilizzando le funi e i tubi presenti, cercando di evitare le guardie PK. Un gioco frenetico che presenta anche diverse modalità: la storia, la sfida a tempo e la sopravvivenza.<h3>FarmVille</h3>Quando si parla di gestionali e di fattorie impossibile non pensare a questo gioco. Era diventato il titolo più popolare su Facebook e ha dovuto chiudere i battenti solo nel 2021. È però ancora possibile divertirsi con le nuove versioni disponibili anche sui cellulari.<h3>Moto Trials</h3>Se pensi ad un gioco di moto cross quasi sicuramente ti ricordi questo titolo. Tra stunt, salite e discese l’unico obiettivo era rimanere in equilibrio mantenendo una buona velocità. Al giorno d’oggi ci sono molte versioni di questo gioco dove si possono percorrere diversi scenari sia su Browser che su console.<h3>Street Sesh</h3>Forse non uno dei giochi più intuitivi di Skateboard, la più grande caratteristica che tutti ricorderanno è la scarsa responsività dell’input. Correndo sullo Skate tra rampe di scale e automobili, l’obiettivo era quello di non cadere.<h3>Bubble shooter</h3>Clone di Puzzle Bubble, un gioco arcade del 1994. Questo gioco non ha bisogno di presentazioni. L’unico obiettivo era di far scoppiare tutte le bolle sul campo di gioco, formando gruppi da tre o più palline dello stesso colore. Più bolle scoppiavi, più punti ottenevi. &nbsp;Voi ricordate altri giochi flash che si possono ancora giocare?

I videogiochi Adobe Flash Player che si possono giocare ancora oggi su Pc o mobile

Adobe Flash Player: I giochi della nostra infanzia

5 Bites of Gaming: I giochi della nostra infanzia

Quando si parla di saghe storiche, come Kingdom Hearts e Final Fantasy, tutti coloro che hanno partecipato alla creazione di questi incredibili capolavori diventano della rockstar a tutti gli effetti, questo è il caso di Tetsuya Nomura, character design per Square Enix e autore di alcuni dei personaggi più iconici delle saghe citate in precedenza, il quale si è concesso ad una lunghissima intervista, in giapponese al settimanale Young Jump, di cui noi vi riportiamo un piccolo estratto.Final Fantasy VII Rebirth e Kingdom Hearts la carriera di Tetsuya Nomura in un'intervistaIl tanto atteso secondo capitolo della trilogia del progetto di remake di Final Fantasy VII (FF7), Final Fantasy VII REBIRTH, è stato pubblicato quest'anno.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/thegamersjoint/status/1836429818973565294")&nbsp;Per favore dicci quali obiettivi volevi raggiungere con questo lavoro.L'obiettivo della trilogia del remake piuttosto che di "Reverse" è "correggere le distorsioni nella percezione e unirle come una cosa sola". Originariamente, l'idea alla base di un remake era quella di "mantenere il sistema di gioco e lo scenario gli stessi, ma migliorare la qualità dell'immagine". Tuttavia, questa volta, sono passati più di 20 anni dall'originale, e ho pensato che semplicemente renderlo più bello non sarebbe stato appropriato per i tempi di oggi, e che i ricordi dei giocatori ne avrebbero risentito notevolmente. Non credo che ci siano molte persone che hanno continuato a giocare a FF7 per 20 anni, quindi sono sicuro che i ricordi del passato rimangano nella mente di ogni giocatore, cambiando la sua forma a poco a poco. Inoltre, FF7 ha diversi spin-off, e anche la stessa scena potrebbe essere diversa dall'originale. Pertanto, penso che a causa del passare del tempo e dell'esistenza di spin-off, ci sia una sottile "distorsione" nella memoria dei giocatori. Quando ci ripenso adesso, dico: "Oh, questo è ciò di cui parla questa scena, è quello che pensavo nella mia testa". Come me, il signor Nojima, che ha scritto la sceneggiatura, era particolarmente preoccupato da questa "distorsione della percezione", quindi vorrei convergere su una cosa.&nbsp;I manga non hanno spesso uomini belli come personaggi principali, ma penso che ci siano molti personaggi cosiddetti interessanti nei lavori di Nomura-san. C'è qualcosa di cui sei consapevole quando disegni il personaggio principale? Ad esempio, Naruto ("NARUTO") e Rufy ("ONE PIECE") non sono trattati come i cosiddetti ragazzi di bell'aspetto nella storia, giusto?&nbsp;Vero. Il motivo per cui ho deciso di rendere attraente il personaggio principale è stato quando ero al liceo e un mio compagno di classe stava giocando e il personaggio principale di quel gioco non era bello. Poi il mio amico mi ha detto: "Perché devi essere brutto anche nel mondo dei giochi?". Mi ha davvero colpito. Da quell'esperienza ho pensato: "Voglio avere un bell'aspetto nel gioco" e penso al personaggio principale.&nbsp;Signor Nomura, vede un futuro in cui la serie Kingdom Hearts sarà completata?Parlando della mia mancanza di sogni, mi mancano solo pochi anni alla pensione, e inizio a pensare se sia il momento di andare in pensione o di finire prima la mia carriera . Tuttavia, il gioco su cui sto lavorando attualmente, "Kingdom Hearts IV", vuole essere una storia che sta giungendo a una conclusione.

Quando si parla di saghe storiche, come Kingdom Hearts e Final Fantasy, tutti coloro che hanno partecipato alla creazione di questi incredibili capolavori diventano della rockstar a tutti gli effetti, questo è il caso di Tetsuya Nomura, character design per Square Enix e autore di alcuni dei personaggi più iconici delle saghe citate in precedenza, il quale si è concesso ad una lunghissima intervista, in giapponese al settimanale Young Jump, di cui noi vi riportiamo un piccolo estratto.<h2>Final Fantasy VII Rebirth e Kingdom Hearts la carriera di Tetsuya Nomura in un'intervista</h2>Il tanto atteso secondo capitolo della trilogia del progetto di remake di Final Fantasy VII (FF7), Final Fantasy VII REBIRTH, è stato pubblicato quest'anno.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/thegamersjoint/status/1836429818973565294")&nbsp;Per favore dicci quali obiettivi volevi raggiungere con questo lavoro.<blockquote>L'obiettivo della trilogia del remake piuttosto che di "Reverse" è "correggere le distorsioni nella percezione e unirle come una cosa sola". Originariamente, l'idea alla base di un remake era quella di "mantenere il sistema di gioco e lo scenario gli stessi, ma migliorare la qualità dell'immagine". Tuttavia, questa volta, sono passati più di 20 anni dall'originale, e ho pensato che semplicemente renderlo più bello non sarebbe stato appropriato per i tempi di oggi, e che i ricordi dei giocatori ne avrebbero risentito notevolmente. Non credo che ci siano molte persone che hanno continuato a giocare a FF7 per 20 anni, quindi sono sicuro che i ricordi del passato rimangano nella mente di ogni giocatore, cambiando la sua forma a poco a poco. Inoltre, FF7 ha diversi spin-off, e anche la stessa scena potrebbe essere diversa dall'originale. Pertanto, penso che a causa del passare del tempo e dell'esistenza di spin-off, ci sia una sottile "distorsione" nella memoria dei giocatori. Quando ci ripenso adesso, dico: "Oh, questo è ciò di cui parla questa scena, è quello che pensavo nella mia testa". Come me, il signor Nojima, che ha scritto la sceneggiatura, era particolarmente preoccupato da questa "distorsione della percezione", quindi vorrei convergere su una cosa.</blockquote>&nbsp;I manga non hanno spesso uomini belli come personaggi principali, ma penso che ci siano molti personaggi cosiddetti interessanti nei lavori di Nomura-san. C'è qualcosa di cui sei consapevole quando disegni il personaggio principale? Ad esempio, Naruto ("NARUTO") e Rufy ("ONE PIECE") non sono trattati come i cosiddetti ragazzi di bell'aspetto nella storia, giusto?&nbsp;<blockquote>Vero. Il motivo per cui ho deciso di rendere attraente il personaggio principale è stato quando ero al liceo e un mio compagno di classe stava giocando e il personaggio principale di quel gioco non era bello. Poi il mio amico mi ha detto: "Perché devi essere brutto anche nel mondo dei giochi?". Mi ha davvero colpito. Da quell'esperienza ho pensato: "Voglio avere un bell'aspetto nel gioco" e penso al personaggio principale.</blockquote>&nbsp;<h3 style="margin-left:0px;">Signor Nomura, vede un futuro in cui la serie Kingdom Hearts sarà completata?</h3><blockquote>Parlando della mia mancanza di sogni, mi mancano solo pochi anni alla pensione, e inizio a pensare se sia il momento di andare in pensione o di finire prima la mia carriera . Tuttavia, il gioco su cui sto lavorando attualmente, "Kingdom Hearts IV", vuole essere una storia che sta giungendo a una conclusione.</blockquote>

Testuya Nomura padre di alcuni dei personaggi più iconici parla del futuro di Kingdom Hearts e Fianl Fantasy

L'intervista a Testuya Nomura rilasciata per Young Jump 

Testuya Nomura padre di alcuni dei personaggi più iconici della storia dei videogiochi ha rilasciato una lunga intervista in Giappone, riguardo il futuro di FF e KH, eccone un piccolo estratto

Intervista completa a Nomura, il padre di Final Fantasy e di Kingdom Hearts

Quando parliamo di Cristiano Ronaldo, uno dei calciatori più forti della storia del calcio se non il più forte della storia, è difficile pensare alla sua figura fuori dal rettangolo di gioco o da una palestra attrezzata, certamente il suo trasferimento in Arabia Saudita ha abbassato un po' l'interesse per la sua carriera calcistica, ormai prossima alla fine probabilmente visti i 39 anni all'anagrafe. Nessuno si sarebbe però aspettato di vederlo comparire su Youtube con un canale ufficiale e ben 19 video in 24 ore caricati, di ogni genere.Cristiano Ronaldo dopo aver conquistato il mondo conquista YoutubeCristiano Ronaldo, è una delle star internazionali più importanti di sempre, non solo perchè ha l'account Instagram più seguito di sempre con 636 milioni di follower, una cifra veramente &nbsp;assurda e astronomica, ma dopo essere arrivato a vincere praticamente ogni trofeo nazionale ed internazionale, individuale o di squadra a disposizione, è arrivato un già a conquistare anche il primo trofeo da Youtuber, infatti la piattaforma di streaming video più famosa di sempre, ha già consacrato Cristiano Ronaldo, nell'elite mondiale dei canali consegnandoli il golden button, riservato a coloro i quali riescano a raggiungere il milione di iscritti sulla piattaforma.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C-7s6V3oeEe/")Cristiano Ronaldo: una star fuori dal campo da calcioCristiano Ronaldo, per quanto ormai sul palcoscenico internazionale dal 2002 praticamente, non è mai stata una celebrità da prima pagina, per via delle dichiarazioni extra campo o per comparsate in qualche televisione nazionale, fin dal suo esordio fino ai giorni nostri di Cristiano Ronaldo, si è sempre saputo poco come persona e come professionista al di fuori dei 90° minuti di gioco e delle poche interviste rilasciate negli anni, giusto la serie su Amazon Prime Video, ai tempi della Juventus sotto la guida di Pirlo, ci avevano portato in un dietro le quinte esclusivo, di un Ronaldo frustrato, di un Ronaldo professionista a 360°. Nei suoi 22 anni di carriera, anche attraverso i social negli ultimi anni, non ha mai fatto uscite fuori posto e anzi non si è mai sbilanciato troppo nel mostrare chi è realmente Cristiano Ronaldo.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C-8pFJHgfg3/")&nbsp;Il suo sbarco su Youtube, quindi ha lasciato spiazzati tutti, non solo con la domanda di cosa avrebbe potuto significare, se vi fosse una scelta di marketing dietro, ma certamente ha sortito l'effetto sperato in meno di 20 ore, è già riuscito ad ottenere più di 16 milioni di iscritti e ben 40 milioni di visualizzazioni ai suoi video. Chissà se un giorno, Cristiano Ronaldo si troverà a mostrare qualche gameplay insieme a suo figlio su qualche videogioco.

Quando parliamo di Cristiano Ronaldo, uno dei calciatori più forti della storia del calcio se non il più forte della storia, è difficile pensare alla sua figura fuori dal rettangolo di gioco o da una palestra attrezzata, certamente il suo trasferimento in Arabia Saudita ha abbassato un po' l'interesse per la sua carriera calcistica, ormai prossima alla fine probabilmente visti i 39 anni all'anagrafe. Nessuno si sarebbe però aspettato di vederlo comparire su Youtube con un canale ufficiale e ben 19 video in 24 ore caricati, di ogni genere.<h2>Cristiano Ronaldo dopo aver conquistato il mondo conquista Youtube</h2>Cristiano Ronaldo, è una delle star internazionali più importanti di sempre, non solo perchè ha l'account Instagram più seguito di sempre con 636 milioni di follower, una cifra veramente &nbsp;assurda e astronomica, ma dopo essere arrivato a vincere praticamente ogni trofeo nazionale ed internazionale, individuale o di squadra a disposizione, è arrivato un già a conquistare anche il primo trofeo da Youtuber, infatti la piattaforma di streaming video più famosa di sempre, ha già consacrato Cristiano Ronaldo, nell'elite mondiale dei canali consegnandoli il golden button, riservato a coloro <a href="https://gaming.libero.it/ea-fc-24-zano-ed-altri-creator-affrontano-la-morte-del-gioco">i quali riescano a raggiungere il milione di iscritti sulla piattaforma.</a>&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C-7s6V3oeEe/")<h3>Cristiano Ronaldo: una star fuori dal campo da calcio</h3>Cristiano Ronaldo, per quanto ormai sul palcoscenico internazionale dal 2002 praticamente, non è mai stata una celebrità da prima pagina, per via delle dichiarazioni extra campo o per comparsate in qualche televisione nazionale, fin dal suo esordio fino ai giorni nostri di Cristiano Ronaldo, si è sempre saputo poco come persona e come professionista al di fuori dei 90° minuti di gioco e delle poche interviste rilasciate negli anni, giusto la serie <a href="https://gaming.libero.it/fallout-la-serie-e-finalmente-disponibile-su-prime-video">su Amazon Prime Video</a>, ai tempi della Juventus sotto la guida di Pirlo, ci avevano portato in un dietro le quinte esclusivo, di un Ronaldo frustrato, di un Ronaldo professionista a 360°. Nei suoi 22 anni di carriera, anche attraverso i social negli ultimi anni, non ha mai fatto uscite fuori posto e anzi non si è mai sbilanciato troppo nel mostrare chi è realmente Cristiano Ronaldo.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C-8pFJHgfg3/")&nbsp;Il suo sbarco su Youtube, quindi ha lasciato spiazzati tutti, non solo con la domanda di cosa avrebbe potuto significare, se vi fosse una scelta di marketing dietro, ma certamente ha sortito l'effetto sperato in meno di 20 ore, è già riuscito ad ottenere più di 16 milioni di iscritti e ben 40 milioni di visualizzazioni ai suoi video. Chissà se un giorno, Cristiano Ronaldo si troverà a mostrare qualche gameplay insieme a suo figlio su qualche videogioco.

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Benvenuti all’ottava puntata della rubrica Neuro Gaming, la sezione che esplora l’intersezione tra neuroscienze e videogiochi. In questo articolo, ci concentreremo sul controller, un dispositivo apparentemente semplice che in realtà ha un impatto profondo sull’esperienza di gioco.Storia del controllerTutto ebbe inizio con il Pad Primordiale, un blocco di plastica con pochi pulsanti, protagonista di console come l’Atari 2600 (1977). Semplice ma efficace, era perfetto per lanciare pixel contro alieni in fuga in giochi come Space Invaders (1978).Sapevate che questo semplice dispositivo poteva influenzare il nostro cervello? L’utilizzo del Pad Primordiale, con i suoi movimenti ripetitivi e la necessità di coordinazione occhio-mano, poteva stimolare la plasticità cerebrale, ossia la capacità del cervello di adattarsi e cambiare in risposta a nuove esperienze.L’Era del Feedback arrivò come una scossa elettrica attraverso il controller DualShock per la PlayStation (1997), rivoluzionando il modo di giocare. I controller iniziarono a vibrare, tremare e pulsare, trasmettendo al giocatore una sensazione di realismo mai vista prima.Benefici del gaming e del controllerMa i benefici del gaming e dell’utilizzo dei gamepad non si fermano qui. Diversi studi dimostrano che l’uso del controller può migliorare l’apprendimento motorio, ossia la capacità di pianificare ed eseguire movimenti complessi.Il futuro del gaming e dei controller è già qui, con la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). I controller si evolvono per adattarsi a queste nuove esperienze, con sensori di movimento e interfacce sempre più intuitive.Ricerca sulle interfacce cervello-computer (BCI)Le ricerche sulle interfacce cervello-computer (BCI) stanno aprendo nuovi orizzonti per il gaming. In futuro, molto probabilmente, potremo addirittura controllare i videogiochi con il potere del pensiero. Questa tecnologia si basa sulla registrazione delle onde cerebrali tramite una serie di voltmetri applicati sul cranio, permettendo a una persona di interagire con un programma informatico attraverso il pensiero. L’interfaccia neurale applicata al neurogaming consente a ciascun individuo di giocare senza usare il controllo fisico: è sufficiente un casco e lo sguardo fisso sullo schermo per eseguire movimenti e comandi nel gioco.

Benvenuti all’ottava puntata della rubrica Neuro Gaming, la sezione che esplora l’intersezione tra neuroscienze e videogiochi. In questo articolo, ci concentreremo sul controller, un dispositivo apparentemente semplice che in realtà ha un impatto profondo sull’esperienza di gioco.<h2>Storia del controller</h2>Tutto ebbe inizio con il Pad Primordiale, un blocco di plastica con pochi pulsanti, protagonista di console come l’Atari 2600 (1977). Semplice ma efficace, era perfetto per lanciare pixel contro alieni in fuga in giochi come Space Invaders (1978).Sapevate che questo semplice dispositivo poteva influenzare il nostro cervello? L’utilizzo del Pad Primordiale, con i suoi movimenti ripetitivi e la necessità di coordinazione occhio-mano, poteva stimolare la plasticità cerebrale, ossia la capacità del cervello di adattarsi e cambiare in risposta a nuove esperienze.L’Era del Feedback arrivò come una scossa elettrica attraverso il controller DualShock per la PlayStation (1997), rivoluzionando il modo di giocare. I controller iniziarono a vibrare, tremare e pulsare, trasmettendo al giocatore una sensazione di realismo mai vista prima.<h3>Benefici del gaming e del controller</h3>Ma i benefici del gaming e dell’utilizzo dei gamepad non si fermano qui. Diversi studi dimostrano che l’uso del controller può migliorare l’apprendimento motorio, ossia la capacità di pianificare ed eseguire movimenti complessi.Il futuro del gaming e dei controller è già qui, con la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). I controller si evolvono per adattarsi a queste nuove esperienze, con sensori di movimento e interfacce sempre più intuitive.<h3>Ricerca sulle interfacce cervello-computer (BCI)</h3>Le ricerche sulle interfacce cervello-computer (BCI) stanno aprendo nuovi orizzonti per il gaming. In futuro, molto probabilmente, potremo addirittura controllare i videogiochi con il potere del pensiero. Questa tecnologia si basa sulla registrazione delle onde cerebrali tramite una serie di voltmetri applicati sul cranio, permettendo a una persona di interagire con un programma informatico attraverso il pensiero. L’interfaccia neurale applicata al neurogaming consente a ciascun individuo di giocare senza usare il controllo fisico: è sufficiente un casco e lo sguardo fisso sullo schermo per eseguire movimenti e comandi nel gioco.

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La storia di questi Australian Open, sembra voler raccontare che il noto tennista italiano Yannick Sinner sia pronto per prendersi il suo primo Slam. Questa vittoria contro Novak Djokovic ci ha riportato alla mente molti momenti dell'esport che vogliamo rivivere per celebrare le imprese in cui Davide ha battuto Golia.Sinner 3 - Djokovic 1La vittoria del tennista altoatesino non è solo una rivincita di un movimento che riporta un tennista in una finale di slam dopo 3 anni dalla sconfitta in finale di Wimbledon di Matteo Berrettini contro proprio Novak Djokovic, ma è anche il momento in cui il nostro Sinner da n°4 al mondo centra la sua prima grande finale entrando nella storia degli immortali italiani.&nbsp;Sinner va a fare compagnia oltre che al sopra citato Berrettini, anche a tennisti della caratura di De Stefani, Pietrangeli e Panatta, proprio Panatta fu l'ultimo italiano a vincere la coppa Davis, prima di Sinner, &nbsp;e a vincere uno slam nel 1976, per la precisione il Roland Garros. La statistica però ci racconta un'altra similitudine tra i due, il giovane Sinner come Panatta arriva ai traguardi di questo 2024 da 4° nella classifica mondiale.&nbsp;Davide contro Golia, l'Italia intera che si unisce per il tifo per un singolo sportivo o per una squadra, come nell'occasione del mondiale vinto nel 2006 e il disastro calciopoli. Ma quali sono stati i momenti in cui l'Italia dell'esport ha sconfitto il golia della situazione facendoci esultare come abbiamo fatto nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2024?Reynor più forte della corea&nbsp;Quando si parla di imprese fuori da ogni logica e vere proprie anomalie come Davide che batte Golia, non si può non citare immediatamente Reynor, giocatore italiano di Stacraft 2, il quale inizia la carriera da sotto età e le premesse per essere il prossimo talento generazionale della storia dell'Europa sono a porta. Il gioco di strategia in tempo reale a firma Blizzard, è sempre stato un discorso tra campioni asiatici, in particolar modo da parte della Corea, che ha sempre dominato in lungo ed in largo le competizioni.&nbsp;Riccardo Romiti di anni oggi ne ha 21, questo ci fa pensare a quanto la sua carriera possa ancora raccontare nonostante fin'ora abbia già collezionato un'enorme quantità di premi e trofei vinti. Per farvi rendere conto della carriera di questo giovane videogiocatore, vogliamo citare il paragrafo sulle sue vittorie, utilizzato dal sito ufficiale del team della Redbull, squadra per cui è player attualmente.&nbsp;Dal 2018 però, a 16 anni compiuti, può finalmente rientrare nel circuito ufficiale e solo in quell’anno Reynor vince moltissimi tornei online: ottiene un bel 5° posto sia al WESG in Cina, sia al WCS di Valencia, oltre ad arrivare a un passo dal conquistare il WCS di Montreal, perdendo all’ultimo tuffo la finale contro la star del momento, Serral. Nonostante non entri nelle Global Finals del Blizzcon per pochissimo, ha comunque il grande onore di venir convocato dalla casa madre Blizzard per far parte del video di celebrazione dei 20 anni del gioco. La degna conclusione di un anno da incorniciare arriva a dicembre, quando entra a far parte del team francese Gamers Origin e diventa un player ufficiale Red Bull. Ad oggi, Riccardo “Reynor” Romiti rappresenta appieno il futuro dell’esport italiano nel mondo, come dimostrano anche le vittorie al WCS Winter e al WCS Summer nel 2019, al Dreamhack Masters Summer 2020, e nel settembre 2020 anche al Dreamhack Masters Fall, prima nel circuito europeo e poi nella finale mondiale. A febbraio 2021 ha inoltre conquistato il primo posto all'Intel Extreme Masters di Katowice, un'impresa mai riuscita a nessun player nato al di fuori della Corea. Nel luglio dello stesso anno, inoltre, ha conquistato il DreamHack SC2 Masters SummerPrinsipe contro GorillaNel 2017, precisamente a maggio di quell'anno, l'Italia si ritrova ad avere per la prima volta un giocatore come Prinsipe in una finale di questo calibro, il giocatore all'epoca giocava su PS4 a fifa17, perché facciamo questa precisazione? Beh all'epoca le Icone, i giocatori che hanno segnato il mondo del calcio, erano disponibili solo su Xbox One ed il torneo avrebbe messo di fronte i campioni delle due console dopo che erano riusciti ad ottenere la vittoria di un mini torneo separato. Disputando poi una finale su entrambe le console e con dunque formazioni diverse.&nbsp;All'epoca Prinsipe era un giocatore dei Mkers, noto team capitolino, ma era ancora poco conosciuto a livello internazionale e per quanto la sua qualifica arrivi all'Europeo grazie a 118 vittorie su 120 il giovane non si lasciò spaventare dalla leggenda del team Uniland Gorilla. La finale si disputò a Madrid, dove l'Italia vide diverse grandi vittorie ma altrettante sconfitte.&nbsp;Come Sinner contro Djokovic, ci credevamo ma non eravamo pronti a metterci la mano sul fuoco, cosa che rese ancora più gloriosa la vittoria del giocatore romano. Una delle peculiarità per cui all'epoca Prinsipe fu considerato un innovatore, era la scelta di anteporre la sua fede calcistica alle scelte legate al meta competitivo, decidendo di giocare tutto il torneo con il trio di giocatori della Roma più iconici di quell'anno Nainggolan, Manolas e Florenzi.Queste alcune delle dichiarazioni che rilasciò dopo la vittoria:Il torneo è stato bellissimo, organizzato tutto perfettamente e nei piccoli dettagli. Ci sono stati molti avversari forti e duri da battere. In particolare due sono stati i momenti in cui ho avuto più difficoltà, entrambi relativi allo stesso avversario, il tedesco The Strxnger : contro di lui sono andato due volte in svantaggio però in entrambe le occasioni ho ribaltato il risultato.La finale invece l’ho disputata contro l’inglese Gorilla, un player fenomenale. Sapevo di giocarmi tutto su Xbox One perché lui era sicuramente più portato sulla console di Microsoft. In effetti sono riuscito a strappare un ottimo 2-2 e poi ho vinto su PlayStation 4Ci sarebbero ancora tante storie da raccontare dove Davide ha battuto Golia nel mondo degli esport, ma per celebrare la grande vittoria di Sinner abbiamo optato per scegliere due dei momenti più emblematici della storia recente dell'esport e dei traguardi che abbiamo raggiunto uniti.

La storia di questi Australian Open, sembra voler raccontare che il noto tennista italiano Yannick Sinner sia pronto per prendersi il suo primo Slam. Questa vittoria contro Novak Djokovic ci ha riportato alla mente molti momenti dell'esport che vogliamo rivivere per celebrare le imprese in cui Davide ha battuto Golia.<h2>Sinner 3 - Djokovic 1</h2>La vittoria del tennista altoatesino non è solo una rivincita di un movimento che riporta un tennista in una finale di slam dopo 3 anni dalla sconfitta in finale di Wimbledon di Matteo Berrettini contro proprio Novak Djokovic, ma è anche il momento in cui il nostro Sinner da n°4 al mondo centra la sua prima grande finale entrando nella storia degli immortali italiani. &nbsp;Sinner va a fare compagnia oltre che al sopra citato Berrettini, anche a tennisti della caratura di De Stefani, Pietrangeli e Panatta, proprio Panatta fu l'ultimo italiano a vincere la coppa Davis, prima di Sinner, &nbsp;e a vincere uno slam nel 1976, per la precisione il Roland Garros. La statistica però ci racconta un'altra similitudine tra i due, il giovane Sinner come Panatta arriva ai traguardi di questo 2024 da 4° nella classifica mondiale. &nbsp;Davide contro Golia, l'Italia intera che si unisce per il tifo per un singolo sportivo o per una squadra, come nell'occasione del mondiale vinto nel 2006 e il disastro calciopoli. Ma quali sono stati i momenti in cui l'Italia dell'esport ha sconfitto il golia della situazione facendoci esultare come abbiamo fatto nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2024?<h3>Reynor più forte della corea&nbsp;</h3>Quando si parla di imprese fuori da ogni logica e vere proprie anomalie come Davide che batte Golia, non si può non citare immediatamente <a href="https://gaming.libero.it/esl-winter-ecco-i-vincitori-delle-qualifiche-regionali">Reynor</a>, giocatore italiano di Stacraft 2, il quale inizia la carriera da sotto età e le premesse per essere il prossimo talento generazionale della storia dell'Europa sono a porta. Il gioco di strategia in tempo reale a firma Blizzard, è sempre stato un discorso tra campioni asiatici, in particolar modo da parte della Corea, che ha sempre dominato in lungo ed in largo le competizioni.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/SC_2_10th_Anniversary_Campaign_Achiev_Wings_Of_Liberty_d34be6bd19.jpg" alt="starcraft 2 un gioco sinonimo di esport">Riccardo Romiti di anni oggi ne ha 21, questo ci fa pensare a quanto la sua carriera possa ancora raccontare nonostante fin'ora abbia già collezionato un'enorme quantità di premi e trofei vinti. Per farvi rendere conto della carriera di questo giovane videogiocatore, vogliamo citare il paragrafo sulle sue vittorie, utilizzato dal sito ufficiale del team della Redbull, squadra per cui è player attualmente.&nbsp;<blockquote>Dal 2018 però, a 16 anni compiuti, può finalmente rientrare nel circuito ufficiale e solo in quell’anno Reynor vince moltissimi tornei online: ottiene un bel 5° posto sia al WESG in Cina, sia al WCS di Valencia, oltre ad arrivare a un passo dal conquistare il WCS di Montreal, perdendo all’ultimo tuffo la finale contro la star del momento, Serral. Nonostante non entri nelle Global Finals del Blizzcon per pochissimo, ha comunque il grande onore di venir convocato dalla casa madre Blizzard per far parte del video di celebrazione dei 20 anni del gioco. La degna conclusione di un anno da incorniciare arriva a dicembre, quando entra a far parte del team francese Gamers Origin e diventa un player ufficiale Red Bull. Ad oggi, Riccardo “Reynor” Romiti rappresenta appieno il futuro dell’esport italiano nel mondo, come dimostrano anche le vittorie al WCS Winter e al WCS Summer nel 2019, al Dreamhack Masters Summer 2020, e nel settembre 2020 anche al Dreamhack Masters Fall, prima nel circuito europeo e poi nella finale mondiale. A febbraio 2021 ha inoltre conquistato il primo posto all'Intel Extreme Masters di Katowice, un'impresa mai riuscita a nessun player nato al di fuori della Corea. Nel luglio dello stesso anno, inoltre, ha conquistato il DreamHack SC2 Masters Summer</blockquote><h3>Prinsipe contro Gorilla</h3>Nel 2017, precisamente a maggio di quell'anno, l'Italia si ritrova ad avere per la prima volta un giocatore come Prinsipe in una finale di questo calibro, il giocatore all'epoca giocava su PS4 a fifa17, perché facciamo questa precisazione? Beh all'epoca le Icone, i giocatori che hanno segnato il mondo del calcio, erano disponibili solo su Xbox One ed il torneo avrebbe messo di fronte i campioni delle due console dopo che erano riusciti ad ottenere la vittoria di un mini torneo separato. Disputando poi una finale su entrambe le console e con dunque formazioni diverse. &nbsp;All'epoca Prinsipe era un giocatore dei <a href="https://gaming.libero.it/r6-i-mkers-tornano-alla-ribalta">Mkers</a>, noto team capitolino, ma era ancora poco conosciuto a livello internazionale e per quanto la sua qualifica arrivi all'Europeo grazie a 118 vittorie su 120 il giovane non si lasciò spaventare dalla leggenda del team Uniland Gorilla. La finale si disputò a Madrid, dove l'Italia vide diverse grandi vittorie ma altrettante sconfitte.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Bacha_OOH_Hires_Aug14_7a00610cdc.jpg" alt="L'incredibile predominio dell'OL interrotto dal Barcellona">Come Sinner contro Djokovic, ci credevamo ma non eravamo pronti a metterci la mano sul fuoco, cosa che rese ancora più gloriosa la vittoria del giocatore romano. Una delle peculiarità per cui all'epoca Prinsipe fu considerato un innovatore, era la scelta di anteporre la sua fede calcistica alle scelte legate al meta competitivo, decidendo di giocare tutto il torneo con il trio di giocatori della Roma più iconici di quell'anno Nainggolan, Manolas e Florenzi.Queste alcune delle dichiarazioni che rilasciò dopo la vittoria:<blockquote>Il torneo è stato bellissimo, organizzato tutto perfettamente e nei piccoli dettagli. Ci sono stati molti avversari forti e duri da battere. In particolare due sono stati i momenti in cui ho avuto più difficoltà, entrambi relativi allo stesso avversario, il tedesco The Strxnger : contro di lui sono andato due volte in svantaggio però in entrambe le occasioni ho ribaltato il risultato. La finale invece l’ho disputata contro l’inglese Gorilla, un player fenomenale. Sapevo di giocarmi tutto su Xbox One perché lui era sicuramente più portato sulla console di Microsoft. In effetti sono riuscito a strappare un ottimo 2-2 e poi ho vinto su PlayStation 4</blockquote>Ci sarebbero ancora tante storie da raccontare dove Davide ha battuto Golia nel mondo degli esport, ma per celebrare la grande vittoria di Sinner abbiamo optato per scegliere due dei momenti più emblematici della storia recente dell'esport e dei traguardi che abbiamo raggiunto uniti.

Sinner batte Djokovic, portando l'Italia in finale di Australian open per la prima volta

Sinner batte Djokovic per 3 a 1 

Sinner porta in finale dell'Australian Open l'Italia intera e noi vogliamo celebrare questo successo ripercorrendo alcuni dei trionfi storici dell'Italia nell'esport

Sinner: trionfo contro Djokovic, quando Davide batte Golia

Secondo un noto leaker, tale Shpeshal Nick, Sony e Naughty Dog sarebbero a lavoro per riportare su PS5, &nbsp;forse anche su PC, il primo incredibile capitolo della saga, Uncharted Drake's Fortune, che ha ispirato anche una produzione cinematografica oltre che &nbsp;ad un elenco di ulteriori giochi che hanno reso celebre il franchise.Il gioco che ha ispirato l'intera serieUncharted: Drake's Fortune è un videogioco d'azione e avventura sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony Computer Entertainment. È stato originariamente rilasciato nel 2007 come esclusiva per la console PlayStation 3, e successivamente è stato rimasterizzato per la prima volta per PlayStation 4 come parte della raccolta Uncharted: The Nathan Drake Collection.&nbsp;&nbsp;Il gioco segue le avventure di Nathan Drake, un cacciatore di tesori e discendente del leggendario esploratore Sir Francis Drake. La trama inizia quando Nathan Drake scopre un antico diario che potrebbe rivelare la posizione della mitica città perduta di El Dorado. Con l'aiuto del suo amico Victor Sully Sullivan e della giornalista Elena Fisher, Nathan inizia un'avventura per trovare il tesoro, affrontando varie sfide, enigmi e nemici lungo il percorso.&nbsp;&nbsp;Il gameplay di Uncharted: Drake's Fortune è una combinazione di esplorazione, combattimento a fuoco e risoluzione di enigmi. Il gioco è noto per il suo stile cinematografico, con una forte enfasi sulla narrazione e personaggi ben sviluppati. La trama coinvolgente, gli ambienti mozzafiato e le sequenze d'azione spettacolari sono elementi distintivi della serie Uncharted.&nbsp;Il gioco ha ricevuto elogi generali dalla critica per la sua grafica impressionante, la trama avvincente e il design di gioco coinvolgente. La serie Uncharted ha avuto un notevole successo commerciale, portando alla creazione di diversi sequel, tra cui Uncharted 2: Among Thieves, Uncharted 3: Drake's Deception e Uncharted 4: A Thief's End.&nbsp;Perchè passo allo storia?&nbsp;Il gioco offriva una combinazione di esplorazione, piattaforme, risoluzione di enigmi e combattimenti a fuoco. Le sequenze di azione erano spettacolari e cinematiche, spesso presentate come veri e propri spettacoli cinematografici. L'uso di coperture durante gli scontri a fuoco era un elemento chiave nel gameplay, dando al giocatore la possibilità di pianificare tattiche e attacchi. La storia si svolgeva in luoghi esotici e pericolosi, con ambientazioni che vanno dalla giungla a antiche rovine. L'ispirazione alla mitologia e alle leggende storiche è evidente nella ricerca del tesoro di El Dorado.&nbsp;Uncharted: Drake's Fortune è stato acclamato per la sua grafica di alta qualità, che sfruttava &nbsp;appieno le capacità della PlayStation 3. Naughty Dog ha utilizzato la motion capture per catturare realisticamente le espressioni facciali e i movimenti dei personaggi, contribuendo a rendere il gioco più immersivo. Il gioco ricevette recensioni positive dalla critica, elogiando la narrazione, il character design e la grafica. La serie Uncharted è diventata uno dei franchise più apprezzati e di successo sulla piattaforma PlayStation.&nbsp;&nbsp;Uncharted: Drake's Fortune è stato il punto di partenza di una serie che ha continuato a consolidare la sua reputazione nel corso degli anni, diventando uno dei pilastri del panorama videoludico. Non sappiamo tra quanto e se tornerà Drake's Fortune ma ci farebbe fare un bel salto nel passato, considerando che quando uscì il sotto scritto aveva 9 anni.

Secondo un noto leaker, tale Shpeshal Nick, Sony e Naughty Dog sarebbero a lavoro per riportare su PS5, &nbsp;forse anche su PC, il primo incredibile capitolo della saga, Uncharted Drake's Fortune, che ha ispirato anche una produzione cinematografica oltre che &nbsp;ad un elenco di ulteriori giochi che hanno reso celebre il franchise.<h2>Il gioco che ha ispirato l'intera serie</h2>Uncharted: Drake's Fortune è un videogioco d'azione e avventura sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony Computer Entertainment. È stato originariamente rilasciato nel 2007 come esclusiva per la console PlayStation 3, e successivamente è stato rimasterizzato per la prima volta per PlayStation 4 come parte della raccolta Uncharted: The Nathan Drake Collection.&nbsp;&nbsp;Il gioco segue le avventure di Nathan Drake, un cacciatore di tesori e discendente del leggendario esploratore Sir Francis Drake. La trama inizia quando Nathan Drake scopre un antico diario che potrebbe rivelare la posizione della mitica città perduta di El Dorado. Con l'aiuto del suo amico Victor Sully Sullivan e della giornalista Elena Fisher, Nathan inizia un'avventura per trovare il tesoro, affrontando varie sfide, enigmi e nemici lungo il percorso.&nbsp;&nbsp;Il gameplay di Uncharted: Drake's Fortune è una combinazione di esplorazione, combattimento a fuoco e risoluzione di enigmi. Il gioco è noto per il suo stile cinematografico, con una forte enfasi sulla narrazione e personaggi ben sviluppati. La trama coinvolgente, gli ambienti mozzafiato e le sequenze d'azione spettacolari sono elementi distintivi della serie Uncharted.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/scf374_4ed8c2f656.jpg" alt="Uncharted sfruttava al massimo la potenza di PS3">Il gioco ha ricevuto elogi generali dalla critica per la sua grafica impressionante, la trama avvincente e il design di gioco coinvolgente. La serie Uncharted ha avuto un notevole successo commerciale, portando alla creazione di diversi sequel, tra cui Uncharted 2: Among Thieves, Uncharted 3: Drake's Deception e Uncharted 4: A Thief's End.&nbsp;<h3>Perchè passo allo storia?&nbsp;</h3>Il gioco offriva una combinazione di esplorazione, piattaforme, risoluzione di enigmi e combattimenti a fuoco. Le sequenze di azione erano spettacolari e cinematiche, spesso presentate come veri e propri spettacoli cinematografici. L'uso di coperture durante gli scontri a fuoco era un elemento chiave nel gameplay, dando al giocatore la possibilità di pianificare tattiche e attacchi. La storia si svolgeva in luoghi esotici e pericolosi, con ambientazioni che vanno dalla giungla a antiche rovine. L'ispirazione alla mitologia e alle leggende storiche è evidente nella ricerca del tesoro di El Dorado.&nbsp;Uncharted: Drake's Fortune è stato acclamato per la sua grafica di alta qualità, che sfruttava &nbsp;appieno le capacità della PlayStation 3. Naughty Dog ha utilizzato la motion capture per catturare realisticamente le espressioni facciali e i movimenti dei personaggi, contribuendo a rendere il gioco più immersivo. Il gioco ricevette recensioni positive dalla critica, elogiando la narrazione, il character design e la grafica. La serie Uncharted è diventata uno dei franchise più apprezzati e di successo sulla piattaforma PlayStation.&nbsp;&nbsp;Uncharted: Drake's Fortune è stato il punto di partenza di una serie che ha continuato a consolidare la sua reputazione nel corso degli anni, diventando uno dei pilastri del panorama videoludico. Non sappiamo tra quanto e se tornerà Drake's Fortune ma ci farebbe fare un bel salto nel passato, considerando che quando uscì il sotto scritto aveva 9 anni.

Uncharted Drake's Fortune pronto a tornare sugli schermi di Ps5 e PC secondo un leaker

Uncharted Drake's Fortune  pronto a tornare su PS5

Uncharted Drake's Fortune, secondo un noto leaker Sony e Naughty dog starebbero lavorando su un suo ritorno

Uncharted Drake's Fortune, in arrivo una remastered 

Vasco Rossi, il leggendario rocker italiano, ha recentemente aggiunto un prestigioso riconoscimento: la "Pergamena d'oro della Città" di Milano, consegnata dal sindaco Beppe Sala. Questo onore celebra il profondo legame tra l'artista e la città, consolidato da oltre trent'anni di show e una carriera artistica senza pari. La musica di Vasco continua a vivere anche nel mondo videogiochi grazie a SingStar Vasco Rossi, il celebre videogioco che permette di cantare i più grandi successi del Blasco.Vasco Rossi e la consegna della pergamena d'oro dal sindaco di Milano SalaVasco Rossi è stato recentemente premiato con la prestigiosa “Pergamena della Città” di Milano, consegnata direttamente dal sindaco Beppe Sala. Questo riconoscimento è stato assegnato per lo stretto legame del cantante con la città e i suoi meriti artistici che lo hanno visto protagonista oltre 50 anni. Il sindaco, durante la cerimonia, ha espresso la gratitudine di tutti i milanesi per il contributo inestimabile di Vasco alla musica e alla cultura della città.twitterEmbed("https://twitter.com/Agenzia_Ansa/status/1798594678943625259")Nelle motivazioni del premio, Sala ha sottolineato come Vasco sia stato una figura centrale nella storia contemporanea di Milano.&nbsp;"Ti devo ringraziare a nome di tutti i milanesi perché hai dato tanto a Milano, alla musica e al mio amato San Siro"Visibilmente commosso, Vasco ha ringraziato la città e il sindaco per quel magico momento:"Milano è stata la prima città che mi ha capito e apprezzato artisticamente. La prima volta che ci sono arrivato da Modena mi sembrava New York. Questa città l’ho vissuta pienamente, in tutti i sensi, e ci ho trovato l’anima gemella, mi sono sposato con una milanese, anche se poi l’ho portata a Bologna, quindi come quelli che sposano un’americana e diventano americani io sono diventato milanese".La pergamena è un simbolo molto importante, un dono per i più di trenta concerti che Vasco ha tenuto a Milano, città che ha sempre accolto il rocker emiliano con entusiasmo e affetto.twitterEmbed("https://twitter.com/vascorossi/status/1708767292341834074")Il Blasco è presente anche in SingStarLa passione per Vasco Rossi e la sua musica non si limita ai concerti e ai riconoscimenti ufficiali, grazie a SingStar, tutti gli amanti del Blasco possono calarsi nei suoi panni e cantare i suoi più grandi successi direttamente dal salotto di casa. SingStar è una popolare serie di videogiochi sviluppata da London Studio e pubblicata da Sony per le console PlayStation, che permette di cantare canzoni di ogni genere e artista con lo stile del karaoke.&nbsp;La versione dedicata a Vasco Rossi include alcuni dei brani più celebri del cantante, come "E…", "Ti prendo e ti porto via", "Buoni o cattivi" e "Senza Parole". Gli utenti possono sfidare amici e familiari e imitare il leggendario rocker, ballando e saltando sulle note di oltre 20 brani che hanno fatto la storia della musica rock italiana. Ogni performance viene valutata dal gioco, che rileva le note cantate e le confronta con quelle originali, offrendo un'esperienza divertente e coinvolgente.Inoltre, grazie alla funzionalità di registrazione di PLAYSTATION Eye per PS3, è possibile registrare le proprie esibizioni durante le feste e condividerle online su My SingStar Online o sul sito ufficiale di SingStar. Questa caratteristica rende SingStar non solo un gioco, ma una piattaforma social dove i fan di Vasco Rossi possono mostrare le loro performance a un pubblico globale.&nbsp;SingStar: Vasco Rossi è diventato un must-have per tutti i fan di Vasco Rossi, permettendo loro di vivere le emozioni dei suoi concerti e di sentirsi protagonisti delle sue canzoni immortali.&nbsp;Il riconoscimento ricevuto da Vasco Rossi dal sindaco di Milano è un giusto tributo a una carriera straordinaria che ha segnato la storia della musica italiana. Allo stesso tempo, la presenza di Vasco in SingStar dimostra come la sua musica sia apprezzata e ben vista anche nel mondo dei videogiochi, offrendo ai fan nuove modalità per interagire con i suoi capolavori.&nbsp;

Vasco Rossi, il leggendario rocker italiano, ha recentemente aggiunto un prestigioso riconoscimento: la "Pergamena d'oro della Città" di Milano, consegnata dal sindaco Beppe Sala. Questo onore celebra il profondo legame tra l'artista e la città, consolidato da oltre trent'anni di show e una carriera artistica senza pari. La musica di Vasco continua a vivere anche nel mondo videogiochi grazie a SingStar Vasco Rossi, il celebre videogioco che permette di cantare i più grandi successi del Blasco.<h2>Vasco Rossi e la consegna della pergamena d'oro dal sindaco di Milano Sala</h2>Vasco Rossi è stato recentemente premiato con la prestigiosa “Pergamena della Città” di Milano, consegnata direttamente dal sindaco Beppe Sala. Questo riconoscimento è stato assegnato per lo stretto legame del cantante con la città e i suoi meriti artistici che lo hanno visto protagonista oltre 50 anni. Il sindaco, durante la cerimonia, ha espresso la gratitudine di tutti i milanesi per il contributo inestimabile di Vasco alla musica e alla cultura della città.twitterEmbed("https://twitter.com/Agenzia_Ansa/status/1798594678943625259")Nelle motivazioni del premio, Sala ha sottolineato come Vasco sia stato una figura centrale nella storia contemporanea di Milano.&nbsp;<blockquote>"Ti devo ringraziare a nome di tutti i milanesi perché hai dato tanto a Milano, alla musica e al mio amato San Siro"</blockquote>Visibilmente commosso, Vasco ha ringraziato la città e il sindaco per quel magico momento:<blockquote>"Milano è stata la prima città che mi ha capito e apprezzato artisticamente. La prima volta che ci sono arrivato da Modena mi sembrava New York. Questa città l’ho vissuta pienamente, in tutti i sensi, e ci ho trovato l’anima gemella, mi sono sposato con una milanese, anche se poi l’ho portata a Bologna, quindi come quelli che sposano un’americana e diventano americani io sono diventato milanese".</blockquote>La pergamena è un simbolo molto importante, un dono per i più di trenta concerti che Vasco ha tenuto a Milano, città che ha sempre accolto il rocker emiliano con entusiasmo e affetto.twitterEmbed("https://twitter.com/vascorossi/status/1708767292341834074")<h3>Il Blasco è presente anche in SingStar</h3>La passione per Vasco Rossi e la sua musica non si limita ai concerti e ai riconoscimenti ufficiali, grazie a SingStar, tutti gli amanti del Blasco possono calarsi nei suoi panni e cantare i suoi più grandi successi direttamente dal salotto di casa. SingStar è una popolare serie di videogiochi sviluppata da London Studio e pubblicata da <a href="https://gaming.libero.it/sony-dopo-gli-innumerevoli-tagli-verranno-stanziati-12-miliardi-per-nuove-acquisizioni">Sony</a> per le console PlayStation, che permette di cantare canzoni di ogni genere e artista con lo stile del karaoke. &nbsp;La versione dedicata a Vasco Rossi include alcuni dei brani più celebri del cantante, come "E…", "Ti prendo e ti porto via", "Buoni o cattivi" e "Senza Parole". Gli utenti possono sfidare amici e familiari e imitare il leggendario rocker, ballando e saltando sulle note di oltre 20 brani che hanno fatto la storia della musica rock italiana. Ogni performance viene valutata dal gioco, che rileva le note cantate e le confronta con quelle originali, offrendo un'esperienza divertente e coinvolgente.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/sc7fue_d27dc48b6f.jpg" alt="sc7fue.jpg">Inoltre, grazie alla funzionalità di registrazione di PLAYSTATION Eye per <a href="https://gaming.libero.it/il-videogioco-piu-venduto-di-sempre-per-ogni-console">PS3</a>, è possibile registrare le proprie esibizioni durante le feste e condividerle online su My SingStar Online o sul sito ufficiale di SingStar. Questa caratteristica rende SingStar non solo un gioco, ma una piattaforma social dove i fan di Vasco Rossi possono mostrare le loro performance a un pubblico globale. &nbsp;SingStar: Vasco Rossi è diventato un must-have per tutti i fan di Vasco Rossi, permettendo loro di vivere le emozioni dei suoi concerti e di sentirsi protagonisti delle sue canzoni immortali. &nbsp;Il riconoscimento ricevuto da Vasco Rossi dal sindaco di Milano è un giusto tributo a una carriera straordinaria che ha segnato la storia della musica italiana. Allo stesso tempo, la presenza di Vasco in SingStar dimostra come la sua musica sia apprezzata e ben vista anche nel mondo dei videogiochi, offrendo ai fan nuove modalità per interagire con i suoi capolavori.&nbsp;

La rockstar italiana Vasco Rossi ha ricevuto la pergamena d'oro dal sindaco Sala, per il suo contributo e i tantissimi concerti nella città di Milano.

La "SingStar" Vasco Rossi riceve la pergamena d'oro

La "SingStar" Vasco Rossi riceve la pergamena d'oro dal sindaco di Milano

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Five Bites Of gaming

5 Bites Of Gaming

Bentornati esploratori del tempo, oggi, ci addentriamo in uno dei periodi più iconici e intramontabili della storia videoludica. Preparatevi a viaggiare nel tempo fino al 1985, l'anno in cui un idraulico baffuto si trasformò nell'eroe più amato e riconosciuto di sempre: Super Mario. Pronti per un'emozionante avventura attraverso il regno dei funghi? Partiamo subito.Super Mario: la più grande icona della storia dei videogiochiSuper Mario non è solo il protagonista di una delle saghe videoludiche più importanti di sempre, bensì una vera e propria icona dell’intero mondo dei videogiochi. Infatti è proprio grazie all'idraulico italiano se oggi esistono i videogiochi per come li conosciamo. Quindi si può dire che Super Mario ed il suo creatore Shigeru Miyamoto, siano i padri del videogioco.&nbsp;Il rilascio del primo videogioco Super Mario Bros. risale al lontano 1985, 8 anni dopo la creazione dell’Atari 2600, la prima console della storia; le origini del nostro eroe però risalgono a qualche anno prima, infatti una versione beta di Super Mario chiamata banalmente Jumpman, era l’avversario del gorilla Donkey Kong in uno dei primi titoli iconici di Nintendo. Si racconta che negli uffici Nintendo, ai tempi in crisi economica, a gestire le finanze dell’azienda fosse l’avvocato Mario Segale, l’allora presidente di Nintendo Arakawa ed il suo staff iniziarono quindi a chiamare il personaggio di jumpman con il nome Mario, anche per la forte somiglianza che c’era tra i due.&nbsp;Super Mario non solo si differenziava da qualsiasi altro personaggio dei videogiochi per il fatto di non essere un ninja, un cavaliere o un soldato, bensì un semplice idraulico, ma anche dal punto di vista estetico. Mario infatti è così come lo conosciamo esclusivamente a causa del NES. Avendo a disposizione pochi Pixel, si decise di sfruttarli al meglio per ottenere un personaggio riconoscibile: cappello rosso, per non dover animare i capelli, Naso grande per far riconoscere il volto, e baffoni, in modo da non dover fare la bocca.&nbsp;Il successo travolgente di "Super Mario Bros." ha dato origine a una serie di seguiti e spin-off che hanno continuato a intrattenere e affascinare i giocatori di tutte le età. Tra i titoli più importanti della saga principale ci sono "Super Mario Bros. 3", considerato da molti uno dei migliori giochi di tutti i tempi, e "Super Mario World", che ha accompagnato il lancio del Super Nintendo Entertainment System, conosciuto anche come SNES, nel 1990.L'evoluzione dei Super MarioSuper Mario ha continuato a evolversi nel corso degli anni, adattandosi alle nuove tecnologie e ai cambiamenti nel panorama dei videogiochi, mostrando una varietà incredibile, riuscendo a non perdere mai il fascino del gioco originale. "Super Mario 64", uscito nel 1996 per la console Nintendo 64, ha portato il franchise nel mondo del 3D, offrendo ai giocatori un vasto mondo aperto da esplorare e nuove meccaniche di gioco rivoluzionarie.Con il passare del tempo, la serie ha continuato a produrre titoli innovativi e di successo, come "Super Mario Sunshine" per il Nintendo GameCube e "Super Mario Galaxy" per la Wii, attualmente il gioco con media più alta di sempre. Infine per Nintendo Switch Super Mario ha sia dominato grazie ad un titolo rivoluzionario come Super Mario Odyssey ed inoltre ha dimostrato come un gioco che tornasse alle origini del platform 2D potesse avere comunque un impatto incredibile su ogni videogiocatore, ovviamente stiamo parlando di Super Mario Bros Wonder.Curiosità sul mondo su Super MarioSuper Mario dopo 39 anni riesce ancora a conquistare i cuori di milioni di videogiocatori, in più di 200 titoli tra saga principale e giochi spin-off, abbiamo raccolto alcune delle curiosità più interessanti sull’idraulico più amato di sempreMario e Luigi, sono la coppia di fratelli più famosa del mondo dei videogiochi ma il fratello minore (Luigi) nasce come semplice alternativa per giocare in multigiocatore. Ottiene solo successivamente con Super Mario Bros 2, che le sue caratteristiche principali, ovvero quelle di essere più alto e magro del fratello, furono rese note al pubblico. Inoltre, come ha confermato lo stesso Miyamoto, il cognome dei due fratelli è proprio Mario!&nbsp;Bowser è il cattivo più famoso dei videogiochi di Super Mario, ma non è di certo l’unico boss finale che l’idraulico italiano abbia mai affrontato; infatti oltre ad noto Wario: l’alter ego cattivo di Super Mario, nato sia come sua nemesi, nonché come miglior amico d’infanzia di Mario.Abbiamo Tatanga: un alieno malvagio che utilizzando poteri ipnotici, rapisce la principessa Daisy in Super Mario Land. Particolarità unica del loro scontro, è che sarà un combattimento aereo!Infine abbiamo Wart: Boss finale di Super Mario Bros.2, si tratta di un rospo antropomorfo con corna e mantello, per sconfiggerlo il combattimento era lunghissimo, bisognava sconfiggerlo ben 6 volte!&nbsp;I primi spot Nintendo ed in particolare di Super Mario vedono come protagonista un idolo della musica e della televisione Italiana. Si tratta di un giovanissimo Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che negli anni 90 ci regala una serie di spot davvero incredibili.E mentre aspettiamo con ansia i futuri capitoli della saga e le nuove avventure che ci riserverà il mondo di Super Mario, possiamo riflettere con gratitudine sulle innumerevoli ore di divertimento e gioia che ci ha regalato finora.In un mondo in continua evoluzione, Super Mario rimane una costante, una fonte di ispirazione e di gioia per tutte le generazioni. E così, con la speranza di nuove avventure e di nuovi mondi da esplorare, diciamo addio per ora a questa incantevole Odissea di Super Mario. Grazie per averci accompagnato in questo viaggio attraverso i ricordi e le avventure di un'icona senza tempo dei videogiochi. Until next time, "It's-a me, Mario!"&nbsp;

Bentornati esploratori del tempo, oggi, ci addentriamo in uno dei periodi più iconici e intramontabili della storia videoludica. Preparatevi a viaggiare nel tempo fino al 1985, l'anno in cui un idraulico baffuto si trasformò nell'eroe più amato e riconosciuto di sempre: Super Mario. Pronti per un'emozionante avventura attraverso il regno dei funghi? Partiamo subito.<h2>Super Mario: la più grande icona della storia dei videogiochi</h2>Super Mario non è solo il protagonista di una delle saghe videoludiche più importanti di sempre, bensì una vera e propria icona dell’intero mondo dei videogiochi. Infatti è proprio grazie all'idraulico italiano se oggi esistono i videogiochi per come li conosciamo. Quindi si può dire che Super Mario ed il suo creatore Shigeru Miyamoto, siano i padri del videogioco. &nbsp;Il rilascio del primo videogioco Super Mario Bros. risale al lontano 1985, 8 anni dopo la creazione dell’Atari 2600, la prima console della storia; le origini del nostro eroe però risalgono a qualche anno prima, infatti una versione beta di Super Mario chiamata banalmente Jumpman, era l’avversario del gorilla Donkey Kong in uno dei primi titoli iconici di Nintendo. Si racconta che negli uffici Nintendo, ai tempi in crisi economica, a gestire le finanze dell’azienda fosse l’avvocato Mario Segale, l’allora presidente di Nintendo Arakawa ed il suo staff iniziarono quindi a chiamare il personaggio di jumpman con il nome Mario, anche per la forte somiglianza che c’era tra i due.&nbsp;Super Mario non solo si differenziava da qualsiasi altro personaggio dei videogiochi per il fatto di non essere un ninja, un cavaliere o un soldato, bensì un semplice idraulico, ma anche dal punto di vista estetico. Mario infatti è così come lo conosciamo esclusivamente a causa del NES. Avendo a disposizione pochi Pixel, si decise di sfruttarli al meglio per ottenere un personaggio riconoscibile: cappello rosso, per non dover animare i capelli, Naso grande per far riconoscere il volto, e baffoni, in modo da non dover fare la bocca. &nbsp;Il successo travolgente di "Super Mario Bros." ha dato origine a una serie di seguiti e spin-off che hanno continuato a intrattenere e affascinare i giocatori di tutte le età. Tra i titoli più importanti della saga principale ci sono "Super Mario Bros. 3", considerato da molti uno dei migliori giochi di tutti i tempi, e "Super Mario World", che ha accompagnato il lancio del Super Nintendo Entertainment System, conosciuto anche come SNES, nel 1990.<h3>L'evoluzione dei Super Mario</h3>Super Mario ha continuato a evolversi nel corso degli anni, adattandosi alle nuove tecnologie e ai cambiamenti nel panorama dei videogiochi, mostrando una varietà incredibile, riuscendo a non perdere mai il fascino del gioco originale. "Super Mario 64", uscito nel 1996 per la console Nintendo 64, ha portato il franchise nel mondo del 3D, offrendo ai giocatori un vasto mondo aperto da esplorare e nuove meccaniche di gioco rivoluzionarie. Con il passare del tempo, la serie ha continuato a produrre titoli innovativi e di successo, come "Super Mario Sunshine" per il Nintendo GameCube e "Super Mario Galaxy" per la Wii, attualmente il gioco con media più alta di sempre. Infine per Nintendo Switch Super Mario ha sia dominato grazie ad un titolo rivoluzionario come Super Mario Odyssey ed inoltre ha dimostrato come un gioco che tornasse alle origini del platform 2D potesse avere comunque un impatto incredibile su ogni videogiocatore, ovviamente stiamo parlando di Super Mario Bros Wonder.<h3>Curiosità sul mondo su Super Mario</h3>Super Mario dopo 39 anni riesce ancora a conquistare i cuori di milioni di videogiocatori, in più di 200 titoli tra saga principale e giochi spin-off, abbiamo raccolto alcune delle curiosità più interessanti sull’idraulico più amato di sempreMario e Luigi, sono la coppia di fratelli più famosa del mondo dei videogiochi ma il fratello minore (Luigi) nasce come semplice alternativa per giocare in multigiocatore. Ottiene solo successivamente con Super Mario Bros 2, che le sue caratteristiche principali, ovvero quelle di essere più alto e magro del fratello, furono rese note al pubblico. Inoltre, come ha confermato lo stesso Miyamoto, il cognome dei due fratelli è proprio Mario! &nbsp; Bowser è il cattivo più famoso dei videogiochi di Super Mario, ma non è di certo l’unico boss finale che l’idraulico italiano abbia mai affrontato; infatti oltre ad noto Wario: l’alter ego cattivo di Super Mario, nato sia come sua nemesi, nonché come miglior amico d’infanzia di Mario. Abbiamo Tatanga: un alieno malvagio che utilizzando poteri ipnotici, rapisce la principessa Daisy in Super Mario Land. Particolarità unica del loro scontro, è che sarà un combattimento aereo! Infine abbiamo Wart: Boss finale di Super Mario Bros.2, si tratta di un rospo antropomorfo con corna e mantello, per sconfiggerlo il combattimento era lunghissimo, bisognava sconfiggerlo ben 6 volte! &nbsp;I primi spot Nintendo ed in particolare di Super Mario vedono come protagonista un idolo della musica e della televisione Italiana. Si tratta di un giovanissimo Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che negli anni 90 ci regala una serie di spot davvero incredibili. E mentre aspettiamo con ansia i futuri capitoli della saga e le nuove avventure che ci riserverà il mondo di Super Mario, possiamo riflettere con gratitudine sulle innumerevoli ore di divertimento e gioia che ci ha regalato finora. In un mondo in continua evoluzione, Super Mario rimane una costante, una fonte di ispirazione e di gioia per tutte le generazioni. E così, con la speranza di nuove avventure e di nuovi mondi da esplorare, diciamo addio per ora a questa incantevole Odissea di Super Mario. Grazie per averci accompagnato in questo viaggio attraverso i ricordi e le avventure di un'icona senza tempo dei videogiochi. Until next time, "It's-a me, Mario!" &nbsp;

Viaggio nel tempo alla scoperta di segreti e curiosità su Super Mario, icona mondiale dei videogiochi

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Time Machine: Super Mario, la più grande icona dei videogiochi

Le Olimpiadi di Parigi, ci hanno finalmente regalato un'altra medaglia nel categoria del tennis, per la precisione nel doppio femminile a più di 100 anni dall'ultima e unica vera medaglia conquistata in questa disciplina. Per il torneo, individuale maschile, in pochi pensavano che in assenza di Jannik Sinner l'Italia potesse riuscire ad imporsi eppure Lorenzo Musetti potrebbe regalarci qualcosa.Musetti contro Djokovic per ottenere la finale contro AlcarazPer Lorenzo Musetti, il match contro Novak Djokovic divent importantissimo, non solo per la sua carriera che a 22 anni potrebbe prendere un impennata improvvisa, ma anche per tutto il movimento italiano che gioverebbe molto dall'avere un altro fuori classe da affiancare a Jannik Sinner, per provare a ripetersi nel 2028 anche nel doppio oltre che nel singolo.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-Imfh7NzQ7/")&nbsp;La storia questa possibile finale alle Olimpiadi di Parigi, ha dell'incredibile. Alcaraz, fortissimo tennista spagnolo in rampa di lancio per divenire uno dei migliori al mondo insieme al nostro Jannik Sinner, è il primo protagonista già certo della sua presenza grazie alla vittoria nel turno precedente. Lorenzo Musetti, invece, sulla strada della sua finale ha uno degli avversari più tosti della competizione. &nbsp;Djokovic dal canto suo, all'ultima chiamata nella sua carriera per cercare di raggiungere un oro olimpico qui a Parigi.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-GVsMto8kA/")&nbsp;Il cammino di Musetti, dopo aver battuto così facilmente l'ex oro olimpico in carica, il tedesco Zverev, è pronto ad essere protagonista anche contro Djokovic con il proprio gioco che sta facendo innamorare a Parigi, ma sul cammino del giovane italiano, potrebbe essersi inserito aanche il fato, che ha giocato un tiro mancino, o destro in questo caso, al suo prossimo avversario, che contro Tsitsipas ha accusato un fortissimo dolore al ginocchio destro. Lo stesso ginocchio, operato per un problema al menisco, che secondo molti medici dovrebbe escluderlo da questa semifinale per le Olimpiadi di Parigi 2024.&nbsp;Musetti non ha mai apprezzato i videogiochi a differenza di SinnerChi segue le pagine di Libero Gaming, avrà sicuramente compreso quanto nella vita di tutti i giorni di ogni sorta di atleta, i videogiochi siano indispensabili, sia come passatempo per riempire le giornate, come per Bukayo Saka, con i giochi mobil, o chi come Gabriel Jesus e Neymar, con CS cerchino una vera sfida per dilettarsi fuori dal campo.&nbsp;&nbsp;Anche la spedizione azzurra a Parigi, è ricca di videogiocatori, con l'esempio di Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi, veri appassionati di NBA 2k, al cuale si sfidano anche quotidianamente. Per rimanere in tema di tennis, anche Jannik Sinner è un videogiocatore e si diletta nel mondo di Fortnite, al contrario di Lorenzo Musetti che ammise nel 2021:&nbsp;&nbsp;Non sono mai stato un amante dei videogame, non ho neanche una playstation o qualcosa di simile. Preferisco la musica.&nbsp;

Le Olimpiadi di Parigi, ci hanno finalmente regalato un'altra medaglia nel categoria del tennis, per la precisione nel doppio femminile a più di 100 anni dall'ultima e unica vera medaglia conquistata in questa disciplina. Per il torneo, individuale maschile, in pochi pensavano che in assenza di Jannik Sinner l'Italia potesse riuscire ad imporsi eppure Lorenzo Musetti potrebbe regalarci qualcosa.<h2>Musetti contro Djokovic per ottenere la finale contro Alcaraz</h2>Per Lorenzo Musetti, il match contro Novak Djokovic divent importantissimo, non solo per la sua carriera che a 22 anni potrebbe prendere un impennata improvvisa, ma anche per tutto il movimento italiano che gioverebbe molto dall'avere un altro fuori classe da <a href="https://gaming.libero.it/olimpiadi-sinner-e-out-ma-potrebbe-essere-presente-grazie-al-cio">affiancare a Jannik Sinner</a>, per provare a ripetersi nel 2028 anche nel doppio oltre che nel singolo.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-Imfh7NzQ7/")&nbsp;La storia questa possibile finale alle Olimpiadi di Parigi, ha dell'incredibile. Alcaraz, fortissimo tennista spagnolo in rampa di lancio per divenire uno dei migliori al mondo insieme al nostro Jannik Sinner, è il primo protagonista già certo della sua presenza grazie alla vittoria nel turno precedente. Lorenzo Musetti, invece, sulla strada della sua finale ha uno degli avversari più tosti della competizione. &nbsp;Djokovic dal canto suo, all'ultima chiamata nella sua carriera per cercare di raggiungere un oro olimpico qui a Parigi.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-GVsMto8kA/")&nbsp;Il cammino di Musetti, dopo aver battuto così facilmente l'ex oro olimpico in carica, il tedesco Zverev, è pronto ad essere protagonista anche <a href="https://gaming.libero.it/sinner-trionfo-contro-djokovic-quando-davide-batte-golia">contro Djokovic</a> con il proprio gioco che sta facendo innamorare a Parigi, ma sul cammino del giovane italiano, potrebbe essersi inserito aanche il fato, che ha giocato un tiro mancino, o destro in questo caso, al suo prossimo avversario, che contro Tsitsipas ha accusato un fortissimo dolore al ginocchio destro. Lo stesso ginocchio, operato per un problema al menisco, che secondo molti medici dovrebbe escluderlo da questa semifinale per le Olimpiadi di Parigi 2024.&nbsp;<h3>Musetti non ha mai apprezzato i videogiochi a differenza di Sinner</h3>Chi segue le pagine di Libero Gaming, avrà sicuramente compreso quanto nella vita di tutti i giorni di ogni sorta di atleta, i videogiochi siano indispensabili, sia come passatempo per riempire le giornate, come per Bukayo Saka, con i giochi mobil, o chi come Gabriel Jesus e Neymar, con CS cerchino una vera sfida per dilettarsi fuori dal campo.&nbsp;&nbsp;Anche la spedizione azzurra a Parigi, è ricca di videogiocatori, con l'esempio di Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi, veri appassionati di NBA 2k, al cuale si sfidano anche quotidianamente. Per rimanere in tema di tennis, anche Jannik Sinner è un videogiocatore e si diletta nel mondo di Fortnite, al contrario di Lorenzo Musetti che ammise nel 2021: &nbsp;&nbsp;<blockquote>Non sono mai stato un amante dei videogame, non ho neanche una playstation o qualcosa di simile. Preferisco la musica.&nbsp;</blockquote>

Lorenzo Musetti pronto per la sfida a Djokovic per puntare l'oro

Chi è Musetti: il tennista di bronzo alle Olimpiadi

Lorenzo Musetti ormai la nostra ultima speranza per il tennis maschile individuale sfiderà Djokovic per uno storico posto in finale olimpionica. Ecco come si rilassa prima di un big match.

Olimpiadi: Musetti potrebbe essere da medaglia?

Nella serata del 21 gennaio è andata in scena la prima finale del South Breach, torneo off season di Ubisoft ideato per i team, del sud dell'Europa principalmente. Dopo 3 mesi dall'inizio dei qualifier, si gioca una finale attesissima tra Valor e Team Secret, con i primi che riescono ad uscire vincitori nello scontro diretto con il team di T1.Il cammino delle due squadreDal 5 di gennaio, il South Breach ha rincominciato a macinare partite e match importanti, partendo proprio dai G2 che perdono clamorosamente prima contro la squadra dei G who e poi contro i nostri Yutoru, i Sons of Petah e i 3 / 5 dei vecchi Mkers che si giocano una chance importante, la ricetta giusta per un torneo incredibile in questo inizio anno.Le due finaliste Valor e Team Secret, partono dallo stesso lato del bracket, con il Team Secret che dopo la vittoria contro il Team 86, si ritrova ad essere l'ultimo team T1 in corsa per il titolo e per il mantenimento di un filotto di 2 vittorie su 2 da parte dei team t1 all'interno degli eventi di off season. Il team Valor si ritrova a doversi sbarazzare subito degli Helios, pratica molto semplice e che non li porta al minimo sforzo.&nbsp;&nbsp;La semifinale di Upper bracket, vede affrontarsi proprio Secret e Valor in una Bo3, che già aveva il sentore di finale. La pratica viene archiviata da dei Valor sorprendenti, le performance di quest'estate e all'interno dei qualifier lasciavano trapelare forse ancora un po' di problemi per l'ex formazione che portava il nome di Deathrow. Su chalet e border la pratica viene archiviata velocemente, 14 round vinti ad 8. I Secret si ritrovano già in looser.In looser bracket, il team Secret, si ritrova ad affrontare li Yutoru freschi vincitori del match contro i G2 ed estremamente galvanizzati dalla vittoria. Purtroppo l'entusiasmo si spegne velocemente, su banca non sembra esserci storia e su consolato si realizza ciò che non volevamo vedere i Secret vincono 2-0. La partita successiva vedeva lo scontro tra Sons of Petah e gli Stessi Secret. La partita ha già un altro ritmo e se su grattacielo pagano dazio i nostri ragazzi per la mancanza di preparazione, su border la vittoria ci fa credere nel miracolo, ma su club house rispuntano vecchi demoni ed il disastro è servito. 2-1 Secret.La finaleDopo che Secret e Valor battono rispettivamente i G who, la finale ripropone lo scontro visto in uper bracket qualche settimana prima, ma con la differenza di una BO5 rispetto alla più semplice BO3, le sensazioni raccontavano già della possibilità di vedere il team francese vincere, ma nessuno era veramente certo di ciò.&nbsp;Il match si dirige su binari ben oliati, la squadra dei Valor fa la partita e i Secret inseguono, la vittoria su mappa 2 però sembra un monito importante ai tifosi. Il monito viene rispedito al mittente con un 7-1 perentorio su club house, quello che si vede su border, mappa 3, è lo spettacolo puro di volontà di entrambi i team nel cercare di nel primo caso, la vittoria della serie ed il trionfo dopo tanto lavoro duro e nel secondo di evitare la sconfitta. I sogni dei Valor si realizzano dopo la vittoria in overtime per 8-7. Il South Breach va in archivio ma noi non possiamo non fare un plauso alle squadre che nonostante, nel 90% dei casi, non vengano retribuite ci hanno messo anima e cuore per fare bene a questo evento, nota molto positiva 3 team con dentro italiani in top 6.

Nella serata del 21 gennaio è andata in scena la prima finale del South Breach, torneo off season di Ubisoft ideato per i team, del sud dell'Europa principalmente. Dopo 3 mesi dall'inizio dei qualifier, si gioca una finale attesissima tra Valor e Team Secret, con i primi che riescono ad uscire vincitori nello scontro diretto con il team di T1.<h2>Il cammino delle due squadre</h2>Dal 5 di gennaio, il <a href="https://gaming.libero.it/r6-il-southern-breach-arriva-al-giro-di-boa">South Breach</a> ha rincominciato a macinare partite e match importanti, partendo proprio dai <a href="https://gaming.libero.it/r6-g2-eliminati-al-primo-turno-del-south-breach">G2 </a>che perdono clamorosamente prima contro la squadra dei G who e poi contro i nostri Yutoru, i Sons of Petah e i 3 / 5 dei vecchi Mkers che si giocano una chance importante, la ricetta giusta per un torneo incredibile in questo inizio anno. Le due finaliste Valor e Team Secret, partono dallo stesso lato del bracket, con il Team Secret che dopo la vittoria contro il Team 86, si ritrova ad essere l'ultimo team T1 in corsa per il titolo e per il mantenimento di un filotto di 2 vittorie su 2 da parte dei team t1 all'interno degli eventi di off season. Il team Valor si ritrova a doversi sbarazzare subito degli Helios, pratica molto semplice e che non li porta al minimo sforzo.&nbsp;&nbsp;La semifinale di Upper bracket, vede affrontarsi proprio Secret e Valor in una Bo3, che già aveva il sentore di finale. La pratica viene archiviata da dei Valor sorprendenti, le performance di quest'estate e all'interno dei qualifier lasciavano trapelare forse ancora un po' di problemi per l'ex formazione che portava il nome di Deathrow. Su chalet e border la pratica viene archiviata velocemente, 14 round vinti ad 8. I Secret si ritrovano già in looser. In looser bracket, il team Secret, si ritrova ad affrontare li Yutoru freschi vincitori del match contro i G2 ed estremamente galvanizzati dalla vittoria. Purtroppo l'entusiasmo si spegne velocemente, su banca non sembra esserci storia e su consolato si realizza ciò che non volevamo vedere i Secret vincono 2-0. La partita successiva vedeva lo scontro tra Sons of Petah e gli Stessi Secret. La partita ha già un altro ritmo e se su grattacielo pagano dazio i nostri ragazzi per la mancanza di preparazione, su border la vittoria ci fa credere nel miracolo, ma su club house rispuntano vecchi demoni ed il disastro è servito. 2-1 Secret.<h3>La finale</h3>Dopo che Secret e Valor battono rispettivamente i G who, la finale ripropone lo scontro visto in uper bracket qualche settimana prima, ma con la differenza di una BO5 rispetto alla più semplice BO3, le sensazioni raccontavano già della possibilità di vedere il team francese vincere, ma nessuno era veramente certo di ciò.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/R6_MTX_Y5_S4_IMG_ROADTOSI_2021_keyart_main_251022600593a0587c13_78818789_22fe22ace1.jpg" alt="Ritorna il south breach con i playoffs più caldi di off season">Il match si dirige su binari ben oliati, la squadra dei Valor fa la partita e i Secret inseguono, la vittoria su mappa 2 però sembra un monito importante ai tifosi. Il monito viene rispedito al mittente con un 7-1 perentorio su club house, quello che si vede su border, mappa 3, è lo spettacolo puro di volontà di entrambi i team nel cercare di nel primo caso, la vittoria della serie ed il trionfo dopo tanto lavoro duro e nel secondo di evitare la sconfitta. I sogni dei Valor si realizzano dopo la vittoria in overtime per 8-7. Il South Breach va in archivio ma noi non possiamo non fare un plauso alle squadre che nonostante, nel 90% dei casi, non vengano retribuite ci hanno messo anima e cuore per fare bene a questo evento, nota molto positiva 3 team con dentro italiani in top 6.

South Breach i Valor battono il team Secret e trionfano nella finale portandosi a casa 15000 euro

South Breach i Valor vincono il torneo

Dopo oltre tre mesi di competizioni, il South Breach giunge alla sua conclusione, con i ragazzi dei Valor che emergono vittoriosi in una Bo5 emozionante.

R6: I Valor vincono il South Breach

Ci sono serie che conquistano lo spettatore fin dal primo episodio, altre che sembrano più lente ad ingranare ma, quando lo fanno, diventano insostituibili. È questo il caso di Invincibile, la serie tv creata da Robert Kirkman, disponibile su Amazon Prime Video dal 2021, che torna il 14 marzo con la parte due della seconda stagione.&nbsp;Invincibile, la tramaMark Grayson è un adolescente come tanti in preda ai dubbi e alle insicurezze che ogni percorso di crescita comporta e, come molti adolescenti, è in costante conflitto con il padre che, in questo caso, di comune ha ben poco. Mark è infatti figlio di Nolan Grayson alias Omni-Man, extraterrestre proveniente dal pianeta Viltrum e letteralmente l’essere più forte sulla terra, supereroe amato da tutti e, a quanto pare, imbattibile. Al classico percorso adolescenziale si affianca quindi in maniera prepotente, il costante paragone con un padre ingombrante e inarrivabile.&nbsp;&nbsp;Mark inizia il suo arco narrativo privo di super poteri che, improvvisamente, fanno la loro comparsa innescando la catarsi e il confronto con una nuova abilità e una nuova responsabilità; Mark giura fin da subito di voler usare i suoi poteri a protezione del pianeta Terra e dei più deboli. La serie, come il fumetto omonimo ideato dallo stesso Kirkam, segue quindi le vicende di Mark alle prese con le sue nuove abilità e la definizione del suo alter ego supereroistico Invincibile.&nbsp;&nbsp;La seconda stagione parte 1: dove siamo arrivati (spoiler alert)La prima stagione di Invincibile si chiude con la scoperta del doppio gioco di Nolan/Omni-man: l’eroe è giunto in realtà sul pianeta Terra in qualità di infiltrato allo scopo di indebolire il pianeta e conquistarlo in nome dell’impero viltrumita. Lo scontro tra Mark/Invincibile vede la sconfitta di quest’ultimo che, in un dialogo serrato col padre, riesce però a farlo tornare in sé e a riflettere sulle sue azioni. Nolan, ormai pentito, vola via abbandonando la Terra. Nel corso della prima parte della seconda stagione Mark è impegnato a tempo pieno a svolgere il suo lavoro da supereroe e al contempo a vivere la sua vita da giovane adulto.&nbsp;&nbsp;La rabbia nei confronti del padre per il tradimento ormai svelato, lo accompagnerà in tutti i primi quattro episodi della stagione fino a raggiungere il suo apice nel corso del quarto episodio. Mark scoprirà infatti che Nolan è ora sovrano di Thraxa che governa assiema ad una nuova moglie da cui ha avuto un figlio. Nonostante il difficile rapporto, Nolan chiede l’aiuto di Mark per proteggere il regno da un imminente attacco viltrumita e i due eroi combatteranno fianco a fianco salvando Thraxa. Nolan viene però catturato e riportato su Viltrum per essere giustiziato come traditore e, a chiusira dell'episidio, si scopre che spetterà a Mark prendere il posto del padre come infiltrato sulla Terra e prepararla alla nuova invasione vilrumita. In caso contrario il pianeta sarà distrutto.&nbsp;La recensione: Invincibile conquista lentamente ma ripaga l’attesaLa serie di Amazon Prime, così come il fumetto, non si distingue per una trama innovativa o per una nuova caratterizzazione dei personaggi. Chiunque sia familiare con l’arco narrativo del Peter Parker/Spiderman sa bene a cosa va incontro l’eroe dal momento della scoperta dei propri poteri; siamo certi che ricordate bene la sentenza “da un grande potere derivano grandi responsabilità”.&nbsp;&nbsp;Quindi se quello che cercate è una storia avvincente fin da subito che vi stupisca a suon di plot twist, Invincibile, non è la serie che fa per voi. Ma, se avrete la pazienza di superare i primi 4 episodi della prima stagione che, in buona sostanza, saranno quasi esclusivamente funzionali all’introduzione dei personaggi e della loro profonda psicologia, Invincibile vi conquisterà per la potenza della catarsi dei due protagonisti (Merk e Nolan) e per la profondità del loro rapporto, analizzato e vissuto attraverso dialoghi mai banali e costruiti ad hoc come solo un fumettista di grande esperienza e competenza può e sa fare.&nbsp;La penna di Robert KirkmanA fare la differenza infatti è proprio lo stile di Kirkman che, se nelle animazioni della serie tv insiste su un’estetica anni 90, a volte forzata e non sempre di altissima qualità, nella scrittura dà il meglio di sé.&nbsp;&nbsp;&nbsp;La serie a fumetti Invincibile si è conclusa nel 2018 con 144 numeri pubblicati, Kirkman è anche la penna dietro gran parte degli episodi della serie tv di enorme successo The Walking Dead ed entrambe le opere si distinguono per uno stile che scava nel profondo della personalità e della psicologia dei personaggi. Al centro della narrazione, Kirkman pone le relazionI e le conseguenze delle relazioni tra personaggi, spesso legati da vincoli di parentela, la trama è cucita sugli stati d’animo, le scoperte e le introspezioni dei suoi protagonisti pur culminando sempre in scene d’azione di grande impatto e dal ritmo incalzante.&nbsp;&nbsp;Non ci resta che aspettare il prossimo 14 marzo per guardare i nuovi episodi della seconda stagione e per scoprire con Mark, come tenere al sicuro il pianeta Terra dai temibili abitanti di Viltrum

Ci sono serie che conquistano lo spettatore fin dal primo episodio, altre che sembrano più lente ad ingranare ma, quando lo fanno, diventano insostituibili. È questo il caso di Invincibile, la serie tv creata da Robert Kirkman, disponibile su Amazon Prime Video dal 2021, che torna il 14 marzo con la parte due della seconda stagione.&nbsp;<h2>Invincibile, la trama</h2>Mark Grayson è un adolescente come tanti in preda ai dubbi e alle insicurezze che ogni percorso di crescita comporta e, come molti adolescenti, è in costante conflitto con il padre che, in questo caso, di comune ha ben poco. Mark è infatti figlio di Nolan Grayson alias Omni-Man, extraterrestre proveniente dal pianeta Viltrum e letteralmente l’essere più forte sulla terra, supereroe amato da tutti e, a quanto pare, imbattibile. Al classico percorso adolescenziale si affianca quindi in maniera prepotente, il costante paragone con un padre ingombrante e inarrivabile.&nbsp; &nbsp;Mark inizia il suo arco narrativo privo di super poteri che, improvvisamente, fanno la loro comparsa innescando la catarsi e il confronto con una nuova abilità e una nuova responsabilità; Mark giura fin da subito di voler usare i suoi poteri a protezione del pianeta Terra e dei più deboli. La serie, come il fumetto omonimo ideato dallo stesso Kirkam, segue quindi le vicende di Mark alle prese con le sue nuove abilità e la definizione del suo alter ego supereroistico Invincibile.&nbsp;&nbsp;<h3>La seconda stagione parte 1: dove siamo arrivati (spoiler alert)</h3>La prima stagione di Invincibile si chiude con la scoperta del doppio gioco di Nolan/Omni-man: l’eroe è giunto in realtà sul pianeta Terra in qualità di infiltrato allo scopo di indebolire il pianeta e conquistarlo in nome dell’impero viltrumita. Lo scontro tra Mark/Invincibile vede la sconfitta di quest’ultimo che, in un dialogo serrato col padre, riesce però a farlo tornare in sé e a riflettere sulle sue azioni. Nolan, ormai pentito, vola via abbandonando la Terra. Nel corso della prima parte della seconda stagione Mark è impegnato a tempo pieno a svolgere il suo lavoro da supereroe e al contempo a vivere la sua vita da giovane adulto.&nbsp; &nbsp;La rabbia nei confronti del padre per il tradimento ormai svelato, lo accompagnerà in tutti i primi quattro episodi della stagione fino a raggiungere il suo apice nel corso del quarto episodio. Mark scoprirà infatti che Nolan è ora sovrano di Thraxa che governa assiema ad una nuova moglie da cui ha avuto un figlio. Nonostante il difficile rapporto, Nolan chiede l’aiuto di Mark per proteggere il regno da un imminente attacco viltrumita e i due eroi combatteranno fianco a fianco salvando Thraxa. Nolan viene però catturato e riportato su Viltrum per essere giustiziato come traditore e, a chiusira dell'episidio, si scopre che spetterà a Mark prendere il posto del padre come infiltrato sulla Terra e prepararla alla nuova invasione vilrumita. In caso contrario il pianeta sarà distrutto.&nbsp;<h3>La recensione: Invincibile conquista lentamente ma ripaga l’attesa</h3>La serie di Amazon Prime, così come il fumetto, non si distingue per una trama innovativa o per una nuova caratterizzazione dei personaggi. Chiunque sia familiare con l’arco narrativo del Peter Parker/Spiderman sa bene a cosa va incontro l’eroe dal momento della scoperta dei propri poteri; siamo certi che ricordate bene la sentenza “da un grande potere derivano grandi responsabilità”.&nbsp; &nbsp;Quindi se quello che cercate è una storia avvincente fin da subito che vi stupisca a suon di plot twist, Invincibile, non è la serie che fa per voi. Ma, se avrete la pazienza di superare i primi 4 episodi della prima stagione che, in buona sostanza, saranno quasi esclusivamente funzionali all’introduzione dei personaggi e della loro profonda psicologia, Invincibile vi conquisterà per la potenza della catarsi dei due protagonisti (Merk e Nolan) e per la profondità del loro rapporto, analizzato e vissuto attraverso dialoghi mai banali e costruiti ad hoc come solo un fumettista di grande esperienza e competenza può e sa fare.&nbsp;<h3>La penna di Robert Kirkman</h3>A fare la differenza infatti è proprio lo stile di Kirkman che, se nelle animazioni della serie tv insiste su un’estetica anni 90, a volte forzata e non sempre di altissima qualità, nella scrittura dà il meglio di sé.&nbsp;&nbsp; &nbsp;La serie a fumetti Invincibile si è conclusa nel 2018 con 144 numeri pubblicati, Kirkman è anche la penna dietro gran parte degli episodi della serie tv di enorme successo The Walking Dead ed entrambe le opere si distinguono per uno stile che scava nel profondo della personalità e della psicologia dei personaggi. Al centro della narrazione, Kirkman pone le relazionI e le conseguenze delle relazioni tra personaggi, spesso legati da vincoli di parentela, la trama è cucita sugli stati d’animo, le scoperte e le introspezioni dei suoi protagonisti pur culminando sempre in scene d’azione di grande impatto e dal ritmo incalzante.&nbsp;&nbsp;Non ci resta che aspettare il prossimo 14 marzo per guardare i nuovi episodi della seconda stagione e per scoprire con Mark, come tenere al sicuro il pianeta Terra dai temibili abitanti di Viltrum

La serie Amazon Prime ispirata all’omonimo fumetto torna in streaming il 14 marzo

Invincibile, in arrivo la parte due della seconda stagione

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Presentata in anteprima mondiale a Hollywood, a pochi giorni dal debutto sulla piattaforma Disnet+, X-Men ‘97 ha già conquistato la stampa americana tra chi parla di una riuscitissima operazione nostalgia e chi ne elogia le scene epiche e ricche di azione. Ma la nuova serie animata dedicata ai mutanti viaggia ormai senza il suo capitano.L’addio inaspettato di Beau DeMayoA pochi giorni dall’uscita della serie X-Men 97’ , Disney ha inaspettatamente comunicato il licenziamento dello storico sceneggiatore Marvel Beau DeMayo. Lo showrunner e creatore della nuova serie animata che riporta sul piccolo schermo la squadra di mutanti guidata dal Professor Xavier, aveva lavorato anche a serie di successo come MoonKnight ed era parte del team di lavoro sul reboot di Blade.&nbsp;Le ragioni del licenziamento sono ancora avvolte nel mistero e, a quanto pare, nemmeno il produttore esecutivo della serie è a conoscenza delle motivazioni che hanno portato all’allontanamento di DeMayo. Brad&nbsp;Winderbaum ha infatti dichiarato che:&nbsp;"Ha fatto un ottimo lavoro scrivendo le stagioni 1 e 2 -&nbsp;ha detto Winderbaum - e non vedo l'ora che i fan vedano la serie. L'intero team si è riunito per creare un revival degno dei 60 anni di eredità degli X-Men. Da Stan e Jack, a Claremont, ai Lewald, eravamo davvero tutti sulle spalle di giganti".&nbsp;Dalla casa di Topolino tutto tace e DeMayo sembra aver cessato anche ogni comunicazione sui suoi canali social. La stampa intanto continua ad elogiare la serie di cui ha potuto vedere in anteprima i primi tre episodi. Ad essere particolarmente lodata è la qualità delle animazioni, l’epicità della trama e, soprattutto, la riuscitissima operazione nostalgia che con maestria fa viaggiare gli spettatori indietro nella memoria, ai tempi d’oro delle serie sui super eroi.X- Men: la Marvel ed iI rilancio dei fumettiLe novità per i mutanti della Marvel a quanto pare non si esauriscono con l’uscita della serie. La società ha infatti annunciato il rilancio dei fumetti dedicati agli X-Men con una nuova saga dal titolo From the Ashes; insomma, per quanto sappiamo, ci aspettano almeno 3 nuovi libri realizzati da un team di autori d’eccezione.&nbsp;&nbsp;Ecco le anticipazioni svelate da Tom Brevoort, editor Marvel:&nbsp;"Gli X-Men sono divisi in seguito alla fine di Krakoa, sparsi per il globo senza una base operativa centrale. Tutti e tre i titoli che portano il nome X-Men sono serie fondamentali degli X-Men: sono tutti sono incentrati su uno degli aspetti principali di ciò che la squadra ha affrontato in diversi momenti. Vogliamo mettere in campo un vasto assortimento di titoli X con stili, toni e approcci diversi, un libro degli X-Men praticamente per tutti i gusti".

Presentata in anteprima mondiale a Hollywood, a pochi giorni dal debutto sulla piattaforma Disnet+, X-Men ‘97 ha già conquistato la stampa americana tra chi parla di una riuscitissima operazione nostalgia e chi ne elogia le scene epiche e ricche di azione. Ma la nuova serie animata dedicata ai mutanti viaggia ormai senza il suo capitano.<h2>L’addio inaspettato di Beau DeMayo</h2>A pochi giorni dall’uscita della serie <a href="https://gaming.libero.it/x-men-97-serie-animata-su-disney-guida-ai-migliori-videogiochi-della-saga">X-Men 97’</a> , Disney ha inaspettatamente comunicato il licenziamento dello storico sceneggiatore Marvel Beau DeMayo. Lo showrunner e creatore della nuova serie animata che riporta sul piccolo schermo la squadra di mutanti guidata dal Professor Xavier, aveva lavorato anche a serie di successo come MoonKnight ed era parte del team di lavoro sul reboot di Blade. &nbsp;Le ragioni del licenziamento sono ancora avvolte nel mistero e, a quanto pare, nemmeno il produttore esecutivo della serie è a conoscenza delle motivazioni che hanno portato all’allontanamento di DeMayo. Brad&nbsp;Winderbaum ha infatti dichiarato che:&nbsp;<blockquote>"Ha fatto un ottimo lavoro scrivendo le stagioni 1 e 2 -&nbsp;ha detto Winderbaum - e non vedo l'ora che i fan vedano la serie. L'intero team si è riunito per creare un revival degno dei 60 anni di eredità degli X-Men. Da Stan e Jack, a Claremont, ai Lewald, eravamo davvero tutti sulle spalle di giganti".</blockquote>&nbsp;Dalla casa di Topolino tutto tace e DeMayo sembra aver cessato anche ogni comunicazione sui suoi canali social. La stampa intanto continua ad elogiare la serie di cui ha potuto vedere in anteprima i primi tre episodi. Ad essere particolarmente lodata è la qualità delle animazioni, l’epicità della trama e, soprattutto, la riuscitissima operazione nostalgia che con maestria fa viaggiare gli spettatori indietro nella memoria, ai tempi d’oro delle serie sui super eroi.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/X_Men_D_60f8d49dab.jpg" alt="X-Men.D+.jpg"><h3>X- Men: la Marvel ed iI rilancio dei fumetti</h3>Le novità per i mutanti della Marvel a quanto pare non si esauriscono con l’uscita della serie. La società ha infatti annunciato il rilancio dei fumetti dedicati agli X-Men con una nuova saga dal titolo From the Ashes; insomma, per quanto sappiamo, ci aspettano almeno 3 nuovi libri realizzati da un team di autori d’eccezione.&nbsp;&nbsp;Ecco le anticipazioni svelate da Tom Brevoort, editor Marvel:&nbsp;<blockquote>"Gli X-Men sono divisi in seguito alla fine di Krakoa, sparsi per il globo senza una base operativa centrale. Tutti e tre i titoli che portano il nome X-Men sono serie fondamentali degli X-Men: sono tutti sono incentrati su uno degli aspetti principali di ciò che la squadra ha affrontato in diversi momenti. Vogliamo mettere in campo un vasto assortimento di titoli X con stili, toni e approcci diversi, un libro degli X-Men praticamente per tutti i gusti".</blockquote>

La serie animata farà il suo debutto il 20 marzo senza Beau DeMayo, creatore e showrunner della nuova saga

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X-men ‘97, le reaction della stampa ai primi episodi e i nuovi fumetti

Il 2023 si è concluso ormai da quasi un mese intero, dopo la conclusione del South Breach ultimo evento della off season di Rainbow Six, il team di Blast e Ubisoft ha deciso di rilasciare un comunicato sugli aggiornamenti al sistema competitivo, un primo importante cambio per l'anno nuovo, dopo che nel 2023 con le scelte azzardate da parte di Blast, la community competitiva ha visto cali mostruosi a livello numerico di spettatori e di giocatori.Rivisitazione del sistema dei punti per il Six InvitationalsDopo la rimozione completa del panorama competitivo nazionale ed il secondo livello internazionale, T2 e T3, una delle scelte più criticate era proprio il sistema dei punti per il Six Invitationals. Non solo perchè è divenuto l'unico evento completamente chiuso del nuovo ecosistema, ma anche perchè vi erano ovvie disparità di distribuzione dei punti tra le regioni più e meno competitive.&nbsp;La scelta più giusta da fare sarebbe stata quella di rimodellare le cose, ma in che modo? La soluzione è stata semplicemente cambiare il numero di punti dati all'interno delle regional league così da non dover obbligatoriamente fronteggiare team come i Fury, di cui vi abbiamo parlato settimana scorsa nell'articolo dedicato al Six Invitationals, che grazie al nuovo sistema di Ubisoft e Blast sono stati invitati al Six Invitationals, attraverso la graduatoria, pur avendo vinto solo 4 mappe sui 2 major giocati, tra l'altro due nella stessa partita.&nbsp;Questo quindi il nuovo numero di punti assegnato per ciascuna regione:Regional: 100, 95, 90, 85, 80, 75, 70, 65Majors: 350, 260, 200, 200, 170,170,170,170, 105,105,105, 65,65,65, 55,55, 45,45,45,45Rivista anche la struttura dei MajorNel vecchio panorama competitivo di Rainbow Six Siege, il Six Invitationals era l'evento più grosso, la festa a tributo dell'anno competitivo e non del gioco amato da milioni di persone intorno al mondo, nel 2023 questa cosa è cambiata dopo ben 8 anni di competitive, perchè i Major erano diventati ben più grossi con la bellezza di 24 team da tutto il mondo, 4 team in più dell'Invitationals, e con la durata pressoché identica ad un Six Invitationals.Questo crea non poche problematiche agli spettatori, considerando che gli eventi si svolgono su 12 giorni circa e con le giornate che vanno dalle 8 alle 14 ore di trasmissione, con l'impossibilità pressochè di molti di riuscire a seguire l'intero torneo, oppure con diversi spettatori tediati dalla lunghezza delle partite e costretti ad arrendersi.&nbsp;La durata non cambierà, rimarranno i 12 giorni canonici nel 2024, ma quello che invece subirà un forte cambiamento è l'attribuzione degli slot alle regioni minori, di fatti si passerà da 24 team a 20, equiparando il Six Invitationals sotto questo aspetto. Ecco le regioni che perderanno alcuni slot:Giappone: passa da 3 slot a 2Corea del sud passa da 3 slot a 2&nbsp;Latam passa da 2 slot a 1Asia passa da 2 slot a 1Cambio di format per Brasile ed EuropaTra le modifiche ai formati con cui verranno giocati i primi stage regionali, troviamo due cambiamenti importanti che hanno fatto gioire player e community, anche Asia Latam e Oceania hanno subito delle variazioni ai propri formati ma minori rispetto alle due regioni maggiori di cui sopra.&nbsp;Il formato 2023, prevedeva che entrambe le regioni da 10 squadre, subissero una prima suddivisione in due gruppi da 5 squadre ciascuna dovendo poi giocarsi la qualificazione con solo 4 partite da giocare, rischiando dunque di compromettere le chance di andare al Major anche solo per una partita persa. Dal primo stage del 2024, in entrambe le regioni, viene rimossa la componente randomica del draft dei due gruppi e verrà sostituita, o ripristinata come preferite, con una fase a singolo gruppo in cui ognuno affronterà ciascun avversario una sola volta, andando così ad avere 5 partite per giornata e un totale di 9 game per arrivare alla fase playoff.&nbsp;La fase playoff per il momento non subisce variazioni di sorta e figurerà nello stesso modo che l'abbiamo conosciuta all'interno del 2023 anche per questo primo stage del 2024, con la consueta retrocessione dei team 4 team all'open qualifier dopo la prima fase di gruppo e con i 3 team che invece verranno mandati al last chance qualifier dopo l'eliminazione dal bracket dei playoff.Le modifiche per la regione dedicata all'Oceania sono: l'introduzione di un bracket finale con modalità Svizzera per accedere al Major successivo, creando così un'avvincente scalata per l'evento successivo. La regione ispanica del LATAM ( Argentina, Cile etc) subirà una suddivisione in Latam North e Latam South, con 6 team per ciascuna micro area, verrà aggiornato il format permettendo alle squadre degli open qualifier, di partecipare alle leghe chiuse ogni stage. Il Last Chance Qualifier è stato rimpiazzato da un formato a final four con un bracket a doppia eliminazione con due team per ciascuna micro regione. Ultima modifica, per quanto riguarda il campionato dedicato al sud est asiatico, i team per giocare nella lega chiusa dovranno prima qualificarsi attraverso gli open qualifier.&nbsp;Considerazioni della communityQueste prime piccole rivisitazioni, hanno fatto riaccendere momentaneamente le speranze per un pubblico affranto. Rainbow Six Siege, in questo momento verte in condizioni di giocabilità pessime, come già espresso in precedenza, la rimozione degli eventi nazionali ed internazionali di secondo livello ha nettamente allontano il pubblico da questo gioco, la speranza nostra e in realtà da parte della community e in un rilancio del gioco grazie al competitivo e soprattutto su una maggior efficacia nella lotta alla piaga dei cheater.&nbsp;Il gioco è godibile nel modo in cui si trova tutt'ora, non vi sono operatori più forti degli altri, certo ci sono molti operatori che necessiterebbero di un rework pensato per bene, ma la sensazione rimane di un bilanciamento generale buono, con però la necessità di avere una risposta più repentina alle richieste delle community ed anche alla moltitudine di problematiche legate ai server ed ai bug, che ogni inizio stagione rallentano di molto tutto l'ecosistema, impedendo in certi casi per fino di svolgere eventi esportivi, dettati dall'assenza di uno sviluppo di un tournament realm a parte che non venga inficiato dalle condizioni di sovraffollamento dei server live.

Il 2023 si è concluso ormai da quasi un mese intero, dopo la conclusione del South Breach ultimo evento della off season di Rainbow Six, il team di Blast e Ubisoft ha deciso di rilasciare un comunicato sugli aggiornamenti al sistema competitivo, un primo importante cambio per l'anno nuovo, dopo che nel 2023 con le scelte azzardate da parte di Blast, la community competitiva ha visto cali mostruosi a livello numerico di spettatori e di giocatori.<h2>Rivisitazione del sistema dei punti per il Six Invitationals</h2>Dopo la rimozione completa del panorama competitivo nazionale ed il secondo livello internazionale, T2 e T3, una delle scelte più criticate era proprio il sistema dei punti per il Six Invitationals. Non solo perchè è divenuto l'unico evento completamente chiuso del nuovo ecosistema, ma anche perchè vi erano ovvie disparità di distribuzione dei punti tra le regioni più e meno competitive. &nbsp;La scelta più giusta da fare sarebbe stata quella di rimodellare le cose, ma in che modo? La soluzione è stata semplicemente cambiare il numero di punti dati all'interno delle regional league così da non dover obbligatoriamente fronteggiare <a href="https://gaming.libero.it/r6-ecco-i-gruppi-del-six-invitationals">team come i Fury,</a> di cui vi abbiamo parlato settimana scorsa nell'articolo dedicato al Six Invitationals, che grazie al nuovo sistema di <a href="https://gaming.libero.it/r6-1-anno-di-struttura-blast-x-ubisoft">Ubisoft e Blast</a> sono stati invitati al Six Invitationals, attraverso la graduatoria, pur avendo vinto solo 4 mappe sui 2 major giocati, tra l'altro due nella stessa partita.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/GE_Dg_QN_4_Wc_A_Azynm_0165716ddd.jpg" alt="I gruppi del Six Invitationals 2024">&nbsp;Questo quindi il nuovo numero di punti assegnato per ciascuna regione:<ul><li>Regional: 100, 95, 90, 85, 80, 75, 70, 65</li><li>Majors: 350, 260, 200, 200, 170,170,170,170, 105,105,105, 65,65,65, 55,55, 45,45,45,45</li></ul><h3 style="margin-left:0px;">Rivista anche la struttura dei Major</h3>Nel vecchio panorama competitivo di Rainbow Six Siege, il Six Invitationals era l'evento più grosso, la festa a tributo dell'anno competitivo e non del gioco amato da milioni di persone intorno al mondo, nel 2023 questa cosa è cambiata dopo ben 8 anni di competitive, perchè i Major erano diventati ben più grossi con la bellezza di 24 team da tutto il mondo, 4 team in più dell'Invitationals, e con la durata pressoché identica ad un Six Invitationals. Questo crea non poche problematiche agli spettatori, considerando che gli eventi si svolgono su 12 giorni circa e con le giornate che vanno dalle 8 alle 14 ore di trasmissione, con l'impossibilità pressochè di molti di riuscire a seguire l'intero torneo, oppure con diversi spettatori tediati dalla lunghezza delle partite e costretti ad arrendersi. &nbsp;La durata non cambierà, rimarranno i 12 giorni canonici nel 2024, ma quello che invece subirà un forte cambiamento è l'attribuzione degli slot alle regioni minori, di fatti si passerà da 24 team a 20, equiparando il Six Invitationals sotto questo aspetto. Ecco le regioni che perderanno alcuni slot:<ul><li>Giappone: passa da 3 slot a 2</li><li>Corea del sud passa da 3 slot a 2&nbsp;</li><li>Latam passa da 2 slot a 1</li><li>Asia passa da 2 slot a 1</li></ul><h3 style="margin-left:0px;">Cambio di format per Brasile ed Europa</h3>Tra le modifiche ai formati con cui verranno giocati i primi stage regionali, troviamo due cambiamenti importanti che hanno fatto gioire player e community, anche Asia Latam e Oceania hanno subito delle variazioni ai propri formati ma minori rispetto alle due regioni maggiori di cui sopra.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/EU_1c89dccc26.jpg" alt="EU.jpg">Il formato 2023, prevedeva che entrambe le regioni da 10 squadre, subissero una prima suddivisione in due gruppi da 5 squadre ciascuna dovendo poi giocarsi la qualificazione con solo 4 partite da giocare, rischiando dunque di compromettere le chance di andare al Major anche solo per una partita persa. Dal primo stage del 2024, in entrambe le regioni, viene rimossa la componente randomica del draft dei due gruppi e verrà sostituita, o ripristinata come preferite, con una fase a singolo gruppo in cui ognuno affronterà ciascun avversario una sola volta, andando così ad avere 5 partite per giornata e un totale di 9 game per arrivare alla fase playoff. &nbsp;La fase playoff per il momento non subisce variazioni di sorta e figurerà nello stesso modo che l'abbiamo conosciuta all'interno del 2023 anche per questo primo stage del 2024, con la consueta retrocessione dei team 4 team all'open qualifier dopo la prima fase di gruppo e con i 3 team che invece verranno mandati al last chance qualifier dopo l'eliminazione dal bracket dei playoff.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/BR_83cb4ab272.jpg" alt="ecco il formato per la Brazilian League ">Le modifiche per la regione dedicata all'Oceania sono: l'introduzione di un bracket finale con modalità Svizzera per accedere al Major successivo, creando così un'avvincente scalata per l'evento successivo. La regione ispanica del LATAM ( Argentina, Cile etc) subirà una suddivisione in Latam North e Latam South, con 6 team per ciascuna micro area, verrà aggiornato il format permettendo alle squadre degli open qualifier, di partecipare alle leghe chiuse ogni stage. Il Last Chance Qualifier è stato rimpiazzato da un formato a final four con un bracket a doppia eliminazione con due team per ciascuna micro regione. Ultima modifica, per quanto riguarda il campionato dedicato al sud est asiatico, i team per giocare nella lega chiusa dovranno prima qualificarsi attraverso gli open qualifier.&nbsp;<h3 style="margin-left:0px;">Considerazioni della community</h3>Queste prime piccole rivisitazioni, hanno fatto riaccendere momentaneamente le speranze per un pubblico affranto. Rainbow Six Siege, in questo momento verte in condizioni di giocabilità pessime, come già espresso in precedenza, la rimozione degli eventi nazionali ed internazionali di secondo livello ha nettamente allontano il pubblico da questo gioco, la speranza nostra e in realtà da parte della community e in un rilancio del gioco grazie al competitivo e soprattutto su una maggior efficacia nella lotta alla piaga dei cheater. &nbsp;Il gioco è godibile nel modo in cui si trova tutt'ora, non vi sono operatori più forti degli altri, certo ci sono molti operatori che necessiterebbero di un rework pensato per bene, ma la sensazione rimane di un bilanciamento generale buono, con però la necessità di avere una risposta più repentina alle richieste delle community ed anche alla moltitudine di problematiche legate ai server ed ai bug, che ogni inizio stagione rallentano di molto tutto l'ecosistema, impedendo in certi casi per fino di svolgere eventi esportivi, dettati dall'assenza di uno sviluppo di un tournament realm a parte che non venga inficiato dalle condizioni di sovraffollamento dei server live.

R6 il 2024 porta aria di cambiamenti per il tanto discusso formato competitivo

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