Activision perde l'occasione di una vita per dimostrarsi al fianco della propria community e decide di chiudere e cancellare la mod che avrebbe portato MW2 ad una nuova vita attraverso COD 4
Nella notte italiana tra il 15 e il 16 agosto, è arrivata una notizia che molti fan della serie Call of Duty non avrebbero voluto ricevere, Activsion Blizzard, ha deciso di opporsi ad alcuni modder, che si erano uniti per fare una Remastered di Modern Warfare 2 online, sfruttando la remastered di Call of Duty Modern Warfare remastered su PC.
Sarebbe incredibile pensare che il lavoro di maggior successo di Activision sia stato il rilascio di Warzone; la serie Call of Duty, prima di arrivare a quel punto aveva già segnato un apice qualitativo, nel 2009 di fatti venne rilasciato, quello che comunemente parlando, viene definito il miglior lavoro di Activision con la saga di Call of Duty, insieme a Call of Duty Black Ops I, che portarono non solo un gioco incredibilmente ricco di contenuti, sia off line che online, ma che fu in grado di sbaragliare per anni la concorrenza anche dei capitoli successivi.
Questo portò i fan a chiedersi con insistenza, quando sarebbe potuto tornare il multiplayer migliore di tutti i tempi sul mercato, magari con un rinnovamento grafico, magari con l'aggiunta di nuove mappe, o anche solo con un porting per le nuove console, ma questo momento ad oggi sembra ancora lontanissimo. Un team di diversi modder, aveva avviato un importantissimo lavoro attraverso, la remastered del 4° capitolo della saga, Call of Duty Modern Warfare. Il lavoro dei modder, doveva portare, proprio oggi, al lancio della mod che conteneva oltre 50 mappe e l'inserimento di armi, accessori, skin e perfino le serie di uccisioni del gioco originale.
La MOD era divenuta celebre nella community di X di Call of Duty, chiunque avesse bazzicato un minimo negli scorsi giorni si sarà ritrovato un video o un tweet di qualcuno che parlava del ritorno delle trickshot race e così via, la mod a livello mediatico ha avuto un risultato così forte da innalzare il numero di utenti su Call of Duty Remastered di un 300% rispetto alle settimane precedenti e riuscendo a trasportare il gioco alle vette delle vendite della piattaforma di Valve. Il pugno di ferro di Activision ha colpito dolorosamente la community, e per quanto ad oggi Activsion non abbia fatto dichiarazioni pubbliche a riguardo è chiaro che in molti vorranno farla pagare al publisher, che potrebbe essere vittima del review bombing per il proprio nuovo capitolo Call of Duty Black Ops 6, vedremo come si evolverà la situazione.
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