The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è stato un successo enorme, anche se non è riuscito a replicare l’eco di Breath of the Wild. Ma quali sono i giochi che i fan aspettano da anni, senza essere accontentati da Nintendo?&nbsp;5 giochi che la comunity di Zelda aspetta da anniDopo il successo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, i fan attendono con impazienza le remastered di The Wind Waker e Twilight Princess su Nintendo Switch. Nonostante siano già stati rilasciati, il desiderio di rivivere queste avventure su Switch persiste, lasciando i fan in attesa ad ogni annuncio Nintendo Direct.Remake di A Link to the Past - La Nostalgia di Link’s AwakeningDopo il cuore toccante di Link’s Awakening, i fan sognano un remake di A Link to the Past, considerato un altro tassello fondamentale delle avventure di Link in 2D. La nostalgia per i vecchi Zelda continua a bruciare, ma Nintendo sembra non aver ancora ascoltato questa richiesta appassionata.Il Prossimo Zelda - Nuove Meccaniche e il Ritorno della Tunica VerdeNon c'è mai abbastanza di Zelda, e i fan già guardano al futuro dopo Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. L'attesa è per un prossimo Zelda che possa reintrodurre dungeon complessi, trame articolate e, soprattutto, il ritorno in grande stile della tunica verde, un elemento nostalgico che molti hanno sentito mancare nei giochi più recenti.Toon Link - Il Ritorno del "Cartone"Il desiderio di rivedere Toon Link sullo schermo è forte nella community. Dopo aver affiancato i giocatori attraverso avventure memorabili come The Wind Waker, The Minish Cap e Phantom Hourglass, Toon Link sembra essere stato relegato a Super Smash Bros. e a un'esperienza meno fortunata con Tri Force Heroes. I fan sperano in un ritorno in grande stile del personaggio "cartone".Ocarina of Time - Il Bisogno di un RinfrescoOcarina of Time, considerato il capolavoro per eccellenza, continua a conquistare i cuori dei giocatori dopo 26 anni. Con il record del punteggio Metacritic più alto mai registrato, i fan si chiedono se sia giunto il momento per un rinfresco del classico. Il remake per 3DS del 2011 compie tredici anni nel 2024, sollevando la domanda se Nintendo stia considerando di dare nuova vita a questo iconico titolo.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è stato un successo enorme, anche se non è riuscito a replicare l’eco di Breath of the Wild. Ma quali sono i giochi che i fan aspettano da anni, senza essere accontentati da Nintendo? &nbsp;<h2><span style="color:rgb(15,15,15);font-family:Söhne, ui-sans-serif, system-ui, -apple-system, &quot;Segoe UI&quot;, Roboto, Ubuntu, Cantarell, &quot;Noto Sans&quot;, sans-serif, &quot;Helvetica Neue&quot;, Arial, &quot;Apple Color Emoji&quot;, &quot;Segoe UI Emoji&quot;, &quot;Segoe UI Symbol&quot;, &quot;Noto Color Emoji&quot;;">5 giochi che la comunity di Zelda aspetta da anni</h2>Dopo il successo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, i fan attendono con impazienza le remastered di The Wind Waker e Twilight Princess su Nintendo Switch. Nonostante siano già stati rilasciati, il desiderio di rivivere queste avventure su Switch persiste, lasciando i fan in attesa ad ogni annuncio Nintendo Direct.<h3>Remake di A Link to the Past - La Nostalgia di Link’s Awakening</h3>Dopo il cuore toccante di Link’s Awakening, i fan sognano un remake di A Link to the Past, considerato un altro tassello fondamentale delle avventure di Link in 2D. La nostalgia per i vecchi Zelda continua a bruciare, ma Nintendo sembra non aver ancora ascoltato questa richiesta appassionata.<h3>Il Prossimo Zelda - Nuove Meccaniche e il Ritorno della Tunica Verde</h3>Non c'è mai abbastanza di Zelda, e i fan già guardano al futuro dopo Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. L'attesa è per un prossimo Zelda che possa reintrodurre dungeon complessi, trame articolate e, soprattutto, il ritorno in grande stile della tunica verde, un elemento nostalgico che molti hanno sentito mancare nei giochi più recenti.<h3>Toon Link - Il Ritorno del "Cartone"</h3>Il desiderio di rivedere Toon Link sullo schermo è forte nella community. Dopo aver affiancato i giocatori attraverso avventure memorabili come The Wind Waker, The Minish Cap e Phantom Hourglass, Toon Link sembra essere stato relegato a Super Smash Bros. e a un'esperienza meno fortunata con Tri Force Heroes. I fan sperano in un ritorno in grande stile del personaggio "cartone".<h3>Ocarina of Time - Il Bisogno di un Rinfresco</h3>Ocarina of Time, considerato il capolavoro per eccellenza, continua a conquistare i cuori dei giocatori dopo 26 anni. Con il record del punteggio Metacritic più alto mai registrato, i fan si chiedono se sia giunto il momento per un rinfresco del classico. Il remake per 3DS del 2011 compie tredici anni nel 2024, sollevando la domanda se Nintendo stia considerando di dare nuova vita a questo iconico titolo.

Dopo dei titoli incredibili, ecco i 5 Zelda di cui vorremmo un remake

Gli Zelda che vorremmo su Switch

Quali sono i titoli di Zelda di cui tutti vorremmo un remake?

5 Bites of gaming, la leggenda di Zelda

Il Tokyo Games Show del 2024, prevedeva la presenza di numerose software house, negli anni la conferenza dei videogiochi che si tiene in Giappone, ha sempre visto la presenza dei più grandi brand videoludici e a differenza delle altre grandi occasioni, come Gamescom di Colonia ed E3 di Los Angeles, a Tokyo anche dopo il coivid le grandi aziende sono rimaste presenti, eppure, nonostante dovesse esserci, Ubisoft quest'anno decide di non partecipare comunicandolo a poche ore dall'inzio.Ubisoft un 2024 con troppi dubbiIl Tokyo Game Show 2024, uno degli eventi più importanti nel panorama videoludico mondiale, vede la partecipazione di numerose software house di fama internazionale. A differenza di altre fiere come la Gamescom di Colonia o l'E3 di Los Angeles, l'evento giapponese ha mantenuto una forte presenza anche dopo la pandemia. Tuttavia, a poche ore dall'inizio, Ubisoft ha annunciato a sorpresa la sua assenza, lasciando molti fan e addetti ai lavori perplessi.Ubisoft nel 2024: Un anno di incertezzeL'anno 2024 per Ubisoft è stato segnato da alti e bassi. Il lancio del nuovo Prince of Persia, nonostante le buone recensioni da parte della critica e della stampa, non ha ottenuto i risultati di vendita sperati. Situazione simile per due titoli importanti come Skull and Bones e XDefiant: mentre il primo è stato accolto freddamente per le sue meccaniche datate, il secondo, un free-to-play di ottima qualità, ha comunque faticato a imporsi nel mercato competitivo dei giochi online.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Genki_JPN/status/1838530756404220242?")Star Wars Outlaws: le ambizioni di UbisoftUno dei progetti più ambiziosi di Ubisoft per il 2024 è Star Wars Outlaws, il primo tentativo della software house francese di sviluppare un titolo basato sull'amatissimo franchise di Star Wars. Tuttavia, nonostante le grandi aspettative, il gioco ha incontrato delle difficoltà sia in fase di sviluppo che di accoglienza. Anche se ha avuto un impatto maggiore rispetto agli altri titoli menzionati, Star Wars Outlaws fatica a ottenere numeri di vendita significativi, soprattutto se paragonato a titoli simili di genere.&nbsp;Non sorprende quindi la decisione di Ubisoft di ritirarsi dal Tokyo Game Show. È possibile che la software house stia lavorando per risolvere alcune problematiche prima del lancio del tanto atteso Assassin's Creed Shadows, che potrebbe rappresentare una grande opportunità di riscatto.Assassin's Creed Shadows: Voci di corridoioProprio riguardo a Assassin's Creed Shadows, ci sono state molte speculazioni nelle ultime settimane. Alcuni insider del settore videoludico, in particolare i colleghi della stampa giapponese, hanno espresso opinioni contrastanti sul titolo, suggerendo che il gioco potrebbe non essere all'altezza delle aspettative. Questo ha spinto Ubisoft a rivalutare la propria partecipazione al Tokyo Game Show, forse per evitare un'anteprima negativa con una demo non ancora perfetta.Il ritiro inaspettatoIl ritiro di Ubisoft dalla fiera ha lasciato un vuoto nel programma dell'evento. Si dice che la software house francese avesse in programma di presentare diversi altri titoli, ma al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali su ciò che ha realmente spinto l'azienda a fare un passo indietro così all'ultimo minuto. L'assenza di Ubisoft al Tokyo Game Show del 2024 continua a sollevare domande, ma la software house potrebbe essere impegnata a rifinire i dettagli dei suoi progetti più importanti prima di un lancio globale.&nbsp;In attesa di ulteriori sviluppi, rimaniamo in attesa di capire quale sarà il futuro di Assassin's Creed Shadows e degli altri titoli previsti per il 2024.

Il Tokyo Games Show del 2024, prevedeva la presenza di numerose software house, negli anni la conferenza dei videogiochi che si tiene in Giappone, ha sempre visto la presenza dei più grandi brand videoludici e a differenza delle altre grandi occasioni, come Gamescom di Colonia ed E3 di Los Angeles, a Tokyo anche dopo il coivid le grandi aziende sono rimaste presenti, eppure, nonostante dovesse esserci, Ubisoft quest'anno decide di non partecipare comunicandolo a poche ore dall'inzio.<h2>Ubisoft un 2024 con troppi dubbi</h2>Il Tokyo Game Show 2024, uno degli eventi più importanti nel panorama videoludico mondiale, vede la partecipazione di numerose software house di fama internazionale. A differenza di altre fiere come la Gamescom di Colonia o l'E3 di Los Angeles, l'evento giapponese ha mantenuto una forte presenza anche dopo la pandemia. Tuttavia, a poche ore dall'inizio, Ubisoft ha annunciato a sorpresa la sua assenza, lasciando molti fan e addetti ai lavori perplessi.<h3>Ubisoft nel 2024: Un anno di incertezze</h3>L'anno 2024 per Ubisoft è stato segnato da alti e bassi. Il lancio del nuovo Prince of Persia, nonostante le buone recensioni da parte della critica e della stampa, non ha ottenuto i risultati di vendita sperati. Situazione simile per due titoli importanti come Skull and Bones e <a href="https://gaming.libero.it/x-defiant-gia-uno-dei-migliori-titoli-di-ubisoft-dell-anno">XDefiant</a>: mentre il primo è stato accolto freddamente per le sue meccaniche datate, il secondo, un free-to-play di ottima qualità, ha comunque faticato a imporsi nel mercato competitivo dei giochi online.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Genki_JPN/status/1838530756404220242?")<h3>Star Wars Outlaws: le ambizioni di Ubisoft</h3>Uno dei progetti più ambiziosi di Ubisoft per il 2024 è <a href="https://gaming.libero.it/recensione-star-wars-outlaws-tra-missioni-bug-ed-open-world">Star Wars Outlaws</a>, il primo tentativo della software house francese di sviluppare un titolo basato sull'amatissimo franchise di Star Wars. Tuttavia, nonostante le grandi aspettative, il gioco ha incontrato delle difficoltà sia in fase di sviluppo che di accoglienza. Anche se ha avuto un impatto maggiore rispetto agli altri titoli menzionati, Star Wars Outlaws fatica a ottenere numeri di vendita significativi, soprattutto se paragonato a titoli simili di genere.&nbsp;Non sorprende quindi la decisione di Ubisoft di ritirarsi dal Tokyo Game Show. È possibile che la software house stia lavorando per risolvere alcune problematiche prima del lancio del tanto atteso <a href="https://gaming.libero.it/assassin-s-creed-shadows-il-trailer-mostra-un-mondo-di-meraviglia-e-mistero">Assassin's Creed Shadows</a>, che potrebbe rappresentare una grande opportunità di riscatto.<h3>Assassin's Creed Shadows: Voci di corridoio</h3>Proprio riguardo a Assassin's Creed Shadows, ci sono state molte speculazioni nelle ultime settimane. Alcuni insider del settore videoludico, in particolare i colleghi della stampa giapponese, hanno espresso opinioni contrastanti sul titolo, suggerendo che il gioco potrebbe non essere all'altezza delle aspettative. Questo ha spinto Ubisoft a rivalutare la propria partecipazione al Tokyo Game Show, forse per evitare un'anteprima negativa con una demo non ancora perfetta.<h3>Il ritiro inaspettato</h3>Il ritiro di Ubisoft dalla fiera ha lasciato un vuoto nel programma dell'evento. Si dice che la software house francese avesse in programma di presentare diversi altri titoli, ma al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali su ciò che ha realmente spinto l'azienda a fare un passo indietro così all'ultimo minuto. L'assenza di Ubisoft al Tokyo Game Show del 2024 continua a sollevare domande, ma la software house potrebbe essere impegnata a rifinire i dettagli dei suoi progetti più importanti prima di un lancio globale.&nbsp;In attesa di ulteriori sviluppi, rimaniamo in attesa di capire quale sarà il futuro di Assassin's Creed Shadows e degli altri titoli previsti per il 2024.

La dicvisione giapponese di Ubisoft comunica che non parteciperà ai Tokyo Game Show

Tokyo Game Show 2024: Ubisoft si ritira

Ubisoft non parteciperà al Tokyo Games Show e rettificando la propria presenza a pochi giorni dall'inizio della fiera

Ubisoft: abbandona i Tokyo Games Show

Margot Sikabonyi, indimenticabile interprete di Maria Martini nella serie Rai Un medico in famiglia, è cresciuta davanti agli occhi di milioni di italiani. Iniziando a recitare fin da piccola, Margot ha portato sullo schermo il personaggio di Maria, nipote di Nonno Libero (interpretato da Lino Banfi), per nove stagioni. Tuttavia, dietro il successo della giovane attrice si nascondeva una realtà complessa, segnata da pressioni e difficoltà emotive.La lotta di Margot Sikabonyi dopo "Un Medico in famiglia"Margot ha recentemente condiviso quanto il successo precoce l'abbia in realtà messa a dura prova. Nonostante le offerte di lavoro che arrivavano a valanga e l’adorazione del pubblico, ha confessato di non trovare vera gioia in quel periodo: “Il successo non mi dava gioia, e a 18 anni sono scappata” racconta l’attrice, che scelse di lasciare l’Italia per cercare risposte. Questo periodo l’ha portata a Parigi e, successivamente, alle Hawaii, dove il contatto con la natura l’ha aiutata a ritrovare il suo equilibrio interiore.&nbsp;La popolarità della serie ha coinciso con un momento difficile nella vita personale di Margot, segnata dalla perdita del padre a soli 15 anni. Già allora impegnata sul set, l'attrice ricorda le difficoltà di un’adolescenza trascorsa sotto i riflettori, senza frequentare una scuola normale: “Gli insegnanti venivano sul set, non avevo una vita normale,” ha confessato. Oltre al dolore per la perdita, la sua crescita personale si è scontrata con la sindrome dell’impostore, una sensazione comune a chi, pur di successo, si sente fuori posto.&nbsp;Margot ha continuato a studiare recitazione e a esplorare vari percorsi di crescita, tra cui lo yoga e il percorso sciamanico, che l’hanno aiutata a trovare un nuovo equilibrio. Oggi, guardando alla sua esperienza, dice di provare gratitudine, riuscendo a vedere come anche i momenti più difficili siano stati fondamentali nel suo percorso di evoluzione personale.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C7OkqOVNM0E/?img_index=1")La relazione con Pietro Sermonti ed il divorzioNel periodo in cui recitava in Un medico in famiglia, Margot ha vissuto una storia d’amore con Pietro Sermonti, suo partner nella serie. La loro relazione, durata sei anni, è stata segnata da alti e bassi, con il peso della fama che ha influito anche nella vita privata. “Giravo scene romantiche quando in realtà avrei voluto dargli una testata” ha scherzato l’attrice, rivelando quanto possa essere difficile per gli attori separare il lavoro dalle emozioni personali.&nbsp;Successivamente, Margot ha affrontato una fase delicata con il divorzio dal compagno Jacopo Lupi, padre dei suoi figli. “Il momento più duro della mia vita è stato il divorzio, quando il castello della famiglia crolla e devi fare i conti con la realtà” ha spiegato. Questo periodo è stato per lei un momento di riflessione profonda, in cui ha scelto di non fingere che tutto andasse bene ma di affrontare i cambiamenti con sincerità, pensando al benessere dei suoi figli.La nuova vita di Margot SikabonyiOggi Margot Sikabonyi vive una vita lontana dai riflettori, dedicandosi alla famiglia e alla scrittura. Ha recentemente pubblicato il suo primo romanzo, dove esplora il percorso di crescita e di rinascita che ha intrapreso. Per l’attrice, questo libro è una sorta di guida interiore, in cui racconta l’importanza della spiritualità e di una vita vissuta in sintonia con sé stessi.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/DB1qcV0NKZj/")&nbsp;Sikabonyi è ora impegnata a condividere la sua esperienza, dimostrando che, dietro al volto di Maria, c’è una donna che ha dovuto affrontare molte sfide, superando il peso del successo per ritrovare sé stessa. Questo nuovo capitolo rappresenta per lei la piena realizzazione di chi è davvero, e un messaggio di speranza per tutti coloro che, come lei, hanno dovuto affrontare battaglie interiori per trovare la loro strada.

Margot Sikabonyi, indimenticabile interprete di Maria Martini nella serie Rai Un medico in famiglia, è cresciuta davanti agli occhi di milioni di italiani. Iniziando a recitare fin da piccola, Margot ha portato sullo schermo il personaggio di Maria, nipote di Nonno Libero (interpretato da Lino Banfi), per nove stagioni. Tuttavia, dietro il successo della giovane attrice si nascondeva una realtà complessa, segnata da pressioni e difficoltà emotive.<h2>La lotta di Margot Sikabonyi dopo "Un Medico in famiglia"</h2>Margot ha recentemente condiviso quanto il successo precoce l'abbia in realtà messa a dura prova. Nonostante le offerte di lavoro che arrivavano a valanga e l’adorazione del pubblico, ha confessato di non trovare vera gioia in quel periodo: “Il successo non mi dava gioia, e a 18 anni sono scappata” racconta l’attrice, che scelse di lasciare l’Italia per cercare risposte. Questo periodo l’ha portata a Parigi e, successivamente, alle Hawaii, dove il contatto con la natura l’ha aiutata a ritrovare il suo equilibrio interiore.&nbsp;La popolarità della serie ha coinciso con un momento difficile nella vita personale di Margot, segnata dalla perdita del padre a soli 15 anni. Già allora impegnata sul set, l'attrice ricorda le difficoltà di un’adolescenza trascorsa sotto i riflettori, senza frequentare una scuola normale: “Gli insegnanti venivano sul set, non avevo una vita normale,” ha confessato. Oltre al dolore per la perdita, la sua crescita personale si è scontrata con la sindrome dell’impostore, una sensazione comune a chi, pur di successo, si sente fuori posto.&nbsp;Margot ha continuato a studiare recitazione e a esplorare vari percorsi di crescita, tra cui lo yoga e il percorso sciamanico, che l’hanno aiutata a trovare un nuovo equilibrio. Oggi, guardando alla sua esperienza, dice di provare gratitudine, riuscendo a vedere come anche i momenti più difficili siano stati fondamentali nel suo percorso di evoluzione personale.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C7OkqOVNM0E/?img_index=1")<h3>La relazione con Pietro Sermonti ed il divorzio</h3>Nel periodo in cui recitava in <a href="https://gaming.libero.it/alessandra-mastronardi-finisce-il-matrimonio-due-mesi-dopo-il-doppiaggio-del-videogioco">Un medico in famiglia,</a> Margot ha vissuto una storia d’amore con Pietro Sermonti, suo partner nella serie. La loro relazione, durata sei anni, è stata segnata da alti e bassi, con il peso della fama che ha influito anche nella vita privata. “Giravo scene romantiche quando in realtà avrei voluto dargli una testata” ha scherzato l’attrice, rivelando quanto possa essere difficile per gli attori separare il lavoro dalle emozioni personali.&nbsp;Successivamente, Margot ha affrontato una fase delicata con il <a href="https://gaming.libero.it/jennifer-lopez-e-ben-affleck-il-divorzio-di-una-coppia-iconica-tra-hollywood-e-videogiochi-2">divorzio</a> dal compagno Jacopo Lupi, padre dei suoi figli. “Il momento più duro della mia vita è stato il divorzio, quando il castello della famiglia crolla e devi fare i conti con la realtà” ha spiegato. Questo periodo è stato per lei un momento di riflessione profonda, in cui ha scelto di non fingere che tutto andasse bene ma di affrontare i cambiamenti con sincerità, pensando al benessere dei suoi figli.<h3>La nuova vita di Margot Sikabonyi</h3>Oggi Margot Sikabonyi vive una vita lontana dai riflettori, dedicandosi alla famiglia e alla scrittura. Ha recentemente pubblicato il suo primo romanzo, dove esplora il percorso di crescita e di rinascita che ha intrapreso. Per l’attrice, questo libro è una sorta di guida interiore, in cui racconta l’importanza della spiritualità e di una vita vissuta in sintonia con sé stessi.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/DB1qcV0NKZj/")&nbsp;Sikabonyi è ora impegnata a condividere la sua esperienza, dimostrando che, dietro al volto di Maria, c’è una donna che ha dovuto affrontare molte sfide, superando il peso del successo per ritrovare sé stessa. Questo nuovo capitolo rappresenta per lei la piena realizzazione di chi è davvero, e un messaggio di speranza per tutti coloro che, come lei, hanno dovuto affrontare battaglie interiori per trovare la loro strada.

Margot Sikabonyi parla della sua vita dopo "Un Medico in Famiglia"

Margot Sikabonyi: la vita dopo Un Medico in famiglia

L'attrice Margot Sikabonyi, famosa per il ruolo di Maria in Un Medico in Famiglia, ha lasciato delle dichiarazioni in cui parla della sua vita dopo la serie

Margot Sikabonyi: la sua vita dopo "Un Medico in Famiglia"

Grandi notizie per i fan dei Fantastici 4. Dopo due saghe prodotte dalla ex 20th Century Fox arriva il reboot di casa Marvel/Disney. Lo sviluppo del live-action ha subito dei rallentamenti causati dallo sciopero degli attori di Hollywood, ovvero il Sag-Aftra.&nbsp;Fantastici 4: svelato il cast del film, presente Vanessa KirbyUn cast stellare per questo nuovo tentativo di riproporre gli iconici eroi Marvel al cinema. Selezionati Pedro Pascal, reduce dalla serie TV di The Last of Us e Mandalorian nel ruolo di Reed Richards (Mr Fantastic), Joseph Quinn come Torcia Umana, Vanessa Kirby è la Donna Invisible e Ebon Moss-Bachrach nel ruolo de La Cosa.&nbsp;C'è una data di uscita prevista per il film, ovvero il 25 luglio 2025 e sicuramente toccherà aspettare ancora un po' di tempo prima di vedere il primo trailer ufficiale.&nbsp;Fantastici 4: tutti i film precedenti sul gruppo di supereroiNati dal genio di Stan Lee (testi) e dalla matita di Jack Kirby nel 1961, la prima saga cinematografica dedicata ai Fantastici 4 è arrivata nel 2005 diretto da Tim Story. Nel cast dell'epoca figurano grandi nomi del cinema e della televisione tra cui Chris Evans nel ruolo di Torcia Umana e diventato successivamente Captain America nel MCU, Ioan Gruffud come Reed Richards, Jessica Alba è Susan Storm, &nbsp;Michael Chiklis è La Cosa e Julian McMahon è Dottor DestinoNel 2007 arriva il sequel che introduce per la prima volta al cinema Silver Surfer, interpretato da Doug Jones, collaboratore di lunga data del filmmaker Guillermo Del Toro.&nbsp;Nel 2015 esordisce nelle sale di tutto il mondo Fantastic 4, reboot diretto da Josh Trank di Chronicle con Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell e Toby Kebbell.&nbsp;Tutti i videogiochi con protagonisti i Fantastici 4La prima apparizione di un personaggio dei Fantastici 4 nel mondo dei videogiochi è avvenuta nel gioco Spider-Man del 2000, dove figura la Torcia Umana in un breve ma simpatico cameo.&nbsp;Successivamente, nel 2005 e 2007 arrivano due videogame ispirati ai Fantastici 4 FOX per PlayStation 2, Microsoft Windows, Xbox, GameCube e Game Boy Advance entrambi di genere picchiaduro a scorrimento e avventura dinamica.

Grandi notizie per i fan dei Fantastici 4. Dopo due saghe prodotte dalla ex 20th Century Fox arriva il reboot di casa Marvel/Disney. Lo sviluppo del live-action ha subito dei rallentamenti causati dallo sciopero degli attori di Hollywood, ovvero il Sag-Aftra.&nbsp;<h2>Fantastici 4: svelato il cast del film, presente Vanessa Kirby</h2>Un cast stellare per questo nuovo tentativo di riproporre gli iconici eroi Marvel al cinema. Selezionati Pedro Pascal, reduce dalla serie TV di The Last of Us e Mandalorian nel ruolo di Reed Richards (Mr Fantastic), Joseph Quinn come Torcia Umana, Vanessa Kirby è la Donna Invisible e Ebon Moss-Bachrach nel ruolo de La Cosa.&nbsp;C'è una data di uscita prevista per il film, ovvero il 25 luglio 2025 e sicuramente toccherà aspettare ancora un po' di tempo prima di vedere il primo trailer ufficiale.&nbsp;<h3>Fantastici 4: tutti i film precedenti sul gruppo di supereroi</h3>Nati dal genio di Stan Lee (testi) e dalla matita di Jack Kirby nel 1961, la prima saga cinematografica dedicata ai Fantastici 4 è arrivata nel 2005 diretto da Tim Story. Nel cast dell'epoca figurano grandi nomi del cinema e della televisione tra cui Chris Evans nel ruolo di Torcia Umana e diventato successivamente Captain America nel MCU, Ioan Gruffud come Reed Richards, Jessica Alba è Susan Storm, &nbsp;Michael Chiklis è La Cosa e Julian McMahon è Dottor Destino<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/26/f4_9e6278d395.jpg" alt="f4.jpg">Nel 2007 arriva il sequel che introduce per la prima volta al cinema Silver Surfer, interpretato da Doug Jones, collaboratore di lunga data del filmmaker Guillermo Del Toro.&nbsp;Nel 2015 esordisce nelle sale di tutto il mondo Fantastic 4, reboot diretto da Josh Trank di Chronicle con Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell e Toby Kebbell.&nbsp;<h3>Tutti i videogiochi con protagonisti i Fantastici 4</h3>La prima apparizione di un personaggio dei Fantastici 4 nel mondo dei videogiochi è avvenuta nel gioco<a href="https://gaming.libero.it/madame-web-dal-film-al-videogioco-spider-man-shattered-dimensions"> Spider-Man</a> del 2000, dove figura la Torcia Umana in un breve ma simpatico cameo.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/26/human_880020eba8.jpg" alt="human.jpg">Successivamente, nel 2005 e 2007 arrivano due videogame ispirati ai <a href="https://www.youtube.com/watch?v=YP-UetX2qX0&amp;ab_channel=RottenTomatoesClassicTrailers">Fantastici 4</a> FOX per PlayStation 2, Microsoft Windows, Xbox, GameCube e Game Boy Advance entrambi di genere picchiaduro a scorrimento e avventura dinamica.

Fantastici 4, finalmente svelato il cast del reboot, presente Vanessa Kirby e tutti i videogiochi con il quartetto di supereroi

Fantastici 4: cast del nuovo film e videogiochi

I Fantastici 4 arrivano nel Marvel Cinematic Universe. Svelato il cast del nuovo film/reboot tra cui Vanessa Kirby e tutti i videogiochi con il quartetto di Stan Lee e Jack Kirby. 

Fantastici 4, svelato il cast del film tra cui Vanessa Kirby: tutti i videogiochi e i cameo dei supereroi 

Dopo una pioggia di brutte notizie dalla scena americana di Valorant, in cui molte org hanno deciso di chiudere i battenti della loro divisione legata al gioco di Riot, ecco che arriva una ventata di positività dalla Spagna: uno dei brand più famosi al mondo ha deciso di investire nella VCL iberica.Il Barcellona arriva su ValorantSarà proprio il colosso del calcio spagnolo la nuova organizzazione della VCL Spain: Rising, una lega che già conta di una squadra legata al mondo del calcio, i CASE Esports del centrocampista brasiliano Casemiro.&nbsp;Proprio dai CASE sembra che i catalani abbiano deciso di prelevare il primo pezzo del puzzle che andrà a comporre il loro team, il coach campione di Spagna Lucas "LRojo" Rojo, un aggiunta che dimostra le ambizioni della dirigenza del Camp Nou.Le esperienze del Barcellona negli esportsNon è la prima volta che la squadra di calcio catalana mette le mani in pasta con i videogiochi competitivi, infatti come ogni buona squadra calcistica che si rispetti hanno investito in una squadra legata ai simulatori di calcio, nel loro caso il gioco che hanno scelto è eFootball (PES).Ma il Barcellona non si è limitato al calcio tradizionale, in quanto sono stati, nel 2019, una delle prime grandi organizzazioni ad investire in Rocket League, con una squadra che ha visto alcuni successi e soprattutto ha visto passare fra le proprie fila dei giocatori che sono diventati fra i più forti al mondo come Yanis "Alpha54" Champenois.&nbsp;Per finire non bisogna dimenticare la squadra di League of Legends, che milita nella Liga LVP e nonostante non abbia mai raggiunto grandissimi successi al pari di team come Movistar Riders, sono un team rinomato per la loro volontà di investire in giocatori giovani e che aiuta a portare tanti nuovi fan al compeitivo di League.Lo sport e l'EsportNon è la prima volta che figure importanti dello sport hanno investito negli esport, prima abbiamo parlato di Casemiro, ma sempre legato a Valorant c'è stato l'annuncio dell'ingresso di Lionel Messi, forse il giocatore più famoso della storia del Barcellona, nell'organizzazione argentina KRU Esports, che possiede in collaborzione con Sergio Aguero.&nbsp;Non bisogna poi dimenticare atleti che hanno investito in altre scene esport, come Danil Medvedev, che è diventato co-proprietario degli M80, famosi per il loro team di Rainbow Six, oppure Neymar Jr., grandissimo fan di Counter-Strike e investitore dell'organizzazione brasiliana FURIA.Cosa significa l'arrivo del Barcellona per il tier 2 di ValorantNon è un segreto che il tier 2 di Valorant sta passando un momento di crisi, soprattutto in Nord America, con molti giocatori che si stanno ritrovando senza organizzazione e quindi effettivamente disoccupati, rispecchiando la pessima situazione di Counter-Strike in America (una delle ragioni principali del boom di Valorant negli USA).&nbsp;L'arrivo di un organizzazione enorme come il Barcellona aiuta a rassicurare la scena europea, anche se bisogna dire che al di fuori della lega spagnola questa mossa non sembra star avendo grandi effetti.Basta guardare alla lega di Valorant nostrana, che ha perso uno dei suoi team di punta, i GMT Esports e con il fato degli RTZN avvolto nel mistero, dopo gli annunci su X dei giocatori dell'org nata a settembre, che si sono ritrovati senza team nelle scorse settimane.

Dopo una pioggia di brutte notizie dalla scena americana di Valorant, in cui molte org hanno deciso di chiudere i battenti della loro divisione legata al gioco di Riot, ecco che arriva una ventata di positività dalla Spagna: uno dei brand più famosi al mondo ha deciso di investire nella VCL iberica.<h2>Il Barcellona arriva su Valorant</h2>Sarà proprio il colosso del calcio spagnolo la nuova organizzazione della VCL Spain: Rising, una lega che già conta di una squadra legata al mondo del calcio, i CASE Esports del centrocampista brasiliano Casemiro.&nbsp;Proprio dai CASE sembra che i catalani abbiano deciso di prelevare il primo pezzo del puzzle che andrà a comporre il loro team, il coach campione di Spagna Lucas "LRojo" Rojo, un aggiunta che dimostra le ambizioni della dirigenza del Camp Nou.<h3>Le esperienze del Barcellona negli esports</h3>Non è la prima volta che la squadra di calcio catalana mette le mani in pasta con i videogiochi competitivi, infatti come ogni buona squadra calcistica che si rispetti hanno investito in una squadra legata ai simulatori di calcio, nel loro caso il gioco che hanno scelto è eFootball (PES).Ma il Barcellona non si è limitato al calcio tradizionale, in quanto sono stati, nel 2019, una delle prime grandi organizzazioni ad investire in Rocket League, con una squadra che ha visto alcuni successi e soprattutto ha visto passare fra le proprie fila dei giocatori che sono diventati fra i più forti al mondo come Yanis "Alpha54" Champenois.&nbsp;Per finire non bisogna dimenticare la squadra di League of Legends, che milita nella Liga LVP e nonostante non abbia mai raggiunto grandissimi successi al pari di team come Movistar Riders, sono un team rinomato per la loro volontà di investire in giocatori giovani e che aiuta a portare tanti nuovi fan al compeitivo di League.<h3>Lo sport e l'Esport</h3>Non è la prima volta che figure importanti dello sport hanno investito negli esport, prima abbiamo parlato di Casemiro, ma sempre legato a Valorant c'è stato l'annuncio dell'ingresso di <a href="https://gaming.libero.it/lionel-messi-investe-nel-progetto-esports-di-sergio-aguero">Lionel Messi</a>, forse il giocatore più famoso della storia del Barcellona, nell'organizzazione argentina KRU Esports, che possiede in collaborzione con Sergio Aguero.&nbsp;Non bisogna poi dimenticare atleti che hanno investito in altre scene esport, come <a href="https://gaming.libero.it/il-campione-di-tennis-danilil-medvedev-investe-nel-mondo-epsort">Danil Medvedev</a>, che è diventato co-proprietario degli M80, famosi per il loro team di Rainbow Six, oppure Neymar Jr., grandissimo fan di Counter-Strike e investitore dell'organizzazione brasiliana FURIA.<h2>Cosa significa l'arrivo del Barcellona per il tier 2 di Valorant</h2>Non è un segreto che il tier 2 di Valorant sta passando un momento di crisi, soprattutto in Nord America, con molti giocatori che si stanno ritrovando senza organizzazione e quindi effettivamente disoccupati, rispecchiando la pessima situazione di Counter-Strike in America (una delle ragioni principali del boom di Valorant negli USA).&nbsp;L'arrivo di un organizzazione enorme come il Barcellona aiuta a rassicurare la scena europea, anche se bisogna dire che al di fuori della lega spagnola questa mossa non sembra star avendo grandi effetti.Basta guardare alla lega di Valorant nostrana, che ha perso uno dei suoi team di punta, i GMT Esports e con il fato degli RTZN avvolto nel mistero, dopo gli annunci su X dei giocatori dell'org nata a settembre, che si sono ritrovati senza team nelle scorse settimane.

Una delle squadre di calcxio più famose al mondo ha deciso di investire nel tier 2 dello sparatutto di Riot Games

Il Barcellona arriva nella lega spagnola di Valorant

Il colosso del calcio catalano è arrivato anche sullo sparatutto di Riot Games, la squadra che useranno per competere nella VCL spagnola è ancora misteriosa, ma a guidarla sarà il coach campione di Spagna Lucas Rojo.

Il Barcellona arriva anche su Valorant, competerà nella lega spagnola di LVP

Il circuito "Game Changers" di VALORANT continua a segnare nuovi traguardi nell'ambito dell'esports femminile. King Esport e Riot Games sono lieti di annunciare il lancio del progetto "Genesi", una nuova iniziativa che promette di guidare l'esports femminile italiano verso nuove vette di successo e inclusività.Cos’è Il Game Changers?Il circuito "Game Changers" di VALORANT, ideato e promosso da Riot Games, si pone come obiettivo principale quello di promuovere la diversità e l'inclusività nell'universo competitivo di VALORANT. Lanciato nel 2021, questo circuito offre un palcoscenico dedicato alle giocatrici, consentendo loro di competere al più alto livello e contribuire a una maggiore rappresentanza femminile nell'esports di VALORANT.Il Progetto "Genesi": Una Nuova Era per l'Esports Femminile in ItaliaRiot Games Italia ha scelto di affidare la gestione dell'intero progetto a King Esport, una realtà leader nel settore, impegnata da anni nella creazione di competizioni ed eventi a tema esports. L'ultimo di questi è il progetto Radiant Roses, che in pochissimo tempo ha riscosso già molto successo all'interno della community femminile.&nbsp;Il progetto "Genesi" rappresenta un nuovo inizio per l'esports femminile italiano. Con un focus sull'innovazione, l'inclusività e il talento femminile, "Genesi" si propone di creare un ambiente competitivo dove ogni giocatrice può esprimere il proprio potenziale e contribuire alla crescita del settore. Il nome stesso, "Genesi", evoca l'inizio di un percorso innovativo e il simbolismo di un nuovo inizio per gli esports femminili in Italia.&nbsp;"Siamo entusiasti di collaborare con Riot Games per portare avanti questa iniziativa rivoluzionaria" ha dichiarato Vittorio Cicatiello, Co-founder e CEO di King Esport. "Il progetto 'Genesi' rappresenta un passo avanti significativo nell'evoluzione dell'esports femminile in Italia, e siamo fiduciosi che avrà un impatto positivo sulla community di giocatrici e sull'intero ecosistema.”&nbsp;“Dopo aver visto l'impegno di King Esport nella promozione dell’esports al femminile nell’ecosistema di VALORANT, prima con il supporto al team LXT, poi con la fondazione della Radiant Rose Academy, affidare loro l’organizzazione delle qualificazioni regionali dei Game Changers ci è sembrato un passaggio davvero naturale. Non vediamo l’ora di vedere l’impatto del loro lavoro in questa nuova competizione, con l'entusiasmo, la passione e la professionalità che li ha sempre contraddistinti finora”, dichiara Carlo Barone, Supervisor Brand Management di Riot Games.Le Novità di "Genesi"“Genesi” prevede tre momenti fondamentali: Split 1, Split 2 ed Off season. Lo Split 1 è appena cominciato con l’Open Qualifier il 20 e il 21 Febbraio, segnando un momento storico nell’evoluzione del circuito Game Changers di VALORANT. Con la partecipazione di 13 team totali, si è registrata una crescita significativa rispetto allo scorso anno. Questo aumento evidenzia l’entusiasmo e l’interesse crescente per l’esports femminile in Italia.&nbsp;In totale, abbiamo visto la partecipazione di 75 giocatrici, supportate da 11 coach e 8 team manager. Un ulteriore segno di crescita e impegno nella creazione di una comunità solida e inclusiva. È importante sottolineare che 8 organizzazioni hanno formato un team per partecipare all’open qualifier, dimostrando il sostegno e l’interesse delle organizzazioni nel promuovere l’esports femminile.&nbsp;Le giocatrici coinvolte nel qualifier provengono da 11 nazioni diverse, un vero e proprio melting pot di talento e diversità. Italia, Switzerland, Romania, Belgio, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Svezia e Turchia sono solo alcune delle nazioni rappresentate, dimostrando la portata globale e l’attrattiva di “Genesi”.&nbsp;Durante il primo qualifier, sono stati disputati 30 match in bo1, con 8 team che hanno guadagnato l’accesso alla regular season. Inoltre, sono stati organizzati 4 watchparty simultanei oltre allo streaming principale, offrendo agli appassionati e ai sostenitori l’opportunità di seguire da vicino l’azione e sostenere le loro squadre preferite.&nbsp;Allo spilt 1 seguirà la “Regular Season” a partire dal 26 Febbraio. Questa fase culminerà con i Playoff e la Finale, che vedranno i migliori team competere per la vittoria finale.Per ulteriori informazioni e per partecipare al circuito "Genesi", visitare il sito ufficiale dell’evento.

Il circuito "Game Changers" di VALORANT continua a segnare nuovi traguardi nell'ambito dell'esports femminile. King Esport e Riot Games sono lieti di annunciare il lancio del progetto "Genesi", una nuova iniziativa che promette di guidare l'esports femminile italiano verso nuove vette di successo e inclusività.<h2>Cos’è Il Game Changers?</h2>Il circuito "Game Changers" di VALORANT, ideato e promosso da Riot Games, si pone come obiettivo principale quello di promuovere la diversità e l'inclusività nell'<a href="https://gaming.libero.it/valorant-le-prime-impressioni-sul-vct-2024-america-e-pacific">universo competitivo di VALORANT</a>. Lanciato nel 2021, questo circuito offre un palcoscenico dedicato alle giocatrici, consentendo loro di competere al più alto livello e contribuire a una maggiore rappresentanza femminile nell'esports di VALORANT.<h3>Il Progetto "Genesi": Una Nuova Era per l'Esports Femminile in Italia</h3>Riot Games Italia ha scelto di affidare la gestione dell'intero progetto a King Esport, una realtà leader nel settore, impegnata da anni nella creazione di competizioni ed eventi a tema esports. L'ultimo di questi è il progetto <a href="https://gaming.libero.it/nasce-radiant-roses-la-prima-academy-femminile-di-valorant-italia">Radiant Roses</a>, che in pochissimo tempo ha riscosso già molto successo all'interno della community femminile. &nbsp;Il progetto "Genesi" rappresenta un nuovo inizio per l'esports <a href="https://gaming.libero.it/20s-ecco-le-ragazze-del-team-femminile-di-valorant">femminile</a> italiano. Con un focus sull'innovazione, l'inclusività e il talento femminile, "Genesi" si propone di creare un ambiente competitivo dove ogni giocatrice può esprimere il proprio potenziale e contribuire alla crescita del settore. Il nome stesso, "Genesi", evoca l'inizio di un percorso innovativo e il simbolismo di un nuovo inizio per gli esports femminili in Italia. &nbsp;"Siamo entusiasti di collaborare con Riot Games per portare avanti questa iniziativa rivoluzionaria" ha dichiarato Vittorio Cicatiello, Co-founder e CEO di King Esport. "Il progetto 'Genesi' rappresenta un passo avanti significativo nell'evoluzione dell'esports femminile in Italia, e siamo fiduciosi che avrà un impatto positivo sulla community di giocatrici e sull'intero ecosistema.” &nbsp;<blockquote>“Dopo aver visto l'impegno di King Esport nella promozione dell’esports al femminile nell’ecosistema di VALORANT, prima con il supporto al team LXT, poi con la fondazione della Radiant Rose Academy, affidare loro l’organizzazione delle qualificazioni regionali dei Game Changers ci è sembrato un passaggio davvero naturale. Non vediamo l’ora di vedere l’impatto del loro lavoro in questa nuova competizione, con l'entusiasmo, la passione e la professionalità che li ha sempre contraddistinti finora”, dichiara Carlo Barone, Supervisor Brand Management di Riot Games.</blockquote><h3>Le Novità di "Genesi"</h3>“Genesi” prevede tre momenti fondamentali: Split 1, Split 2 ed Off season. Lo Split 1 è appena cominciato con l’Open Qualifier il 20 e il 21 Febbraio, segnando un momento storico nell’evoluzione del circuito Game Changers di VALORANT. Con la partecipazione di 13 team totali, si è registrata una crescita significativa rispetto allo scorso anno. Questo aumento evidenzia l’entusiasmo e l’interesse crescente per l’esports femminile in Italia. &nbsp;In totale, abbiamo visto la partecipazione di 75 giocatrici, supportate da 11 coach e 8 team manager. Un ulteriore segno di crescita e impegno nella creazione di una comunità solida e inclusiva. È importante sottolineare che 8 organizzazioni hanno formato un team per partecipare all’open qualifier, dimostrando il sostegno e l’interesse delle organizzazioni nel promuovere l’esports femminile. &nbsp;Le giocatrici coinvolte nel qualifier provengono da 11 nazioni diverse, un vero e proprio melting pot di talento e diversità. Italia, Switzerland, Romania, Belgio, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Svezia e Turchia sono solo alcune delle nazioni rappresentate, dimostrando la portata globale e l’attrattiva di “Genesi”. &nbsp;Durante il primo qualifier, sono stati disputati 30 match in bo1, con 8 team che hanno guadagnato l’accesso alla regular season. Inoltre, sono stati organizzati 4 watchparty simultanei oltre allo streaming principale, offrendo agli appassionati e ai sostenitori l’opportunità di seguire da vicino l’azione e sostenere le loro squadre preferite. &nbsp;Allo spilt 1 seguirà la “Regular Season” a partire dal 26 Febbraio. Questa fase culminerà con i Playoff e la Finale, che vedranno i migliori team competere per la vittoria finale. Per ulteriori informazioni e per partecipare al circuito "Genesi", visitare il <a href="https://kingesport.com/genesi">sito ufficiale dell’evento</a>.

Il progetto "Genesi" di VALORANT, rappresenta un nuovo inizio per l'esports femminile italiano. 

Game Changers di Valorant: svolta per l'esport femminile

Il progetto "Genesi" del circuito "Game Changers" di VALORANT, promosso da Riot Games e gestito da King Esport, rappresenta un nuovo inizio per l'esports femminile italiano. 

Genesi: Un Nuovo Inizio per l'Esports Femminile

Amazon Games ha annunciato l'apertura di una nuova sede di sviluppo giochi in Europa, con sede a Bucarest, in Romania. Lo studio amplia l'impegno di Amazon nello sviluppo e nella pubblicazione di giochi e si aggiunge ai team di già esistenti a Orange County, Montreal, San Diego e Seattle. Il nuovo studio si concentrerà sul supporto del variegato portafoglio di giochi di Amazon Games, ora e in futuro. L'azienda americana di videogiochi sta ovviamente assumendo attivamente per completare il team di talento, con molte posizioni aperte proprio in questo momento.L'obiettivo: lo sviluppo di grandi videogiochi con un polo di esperti“Amazon Games si concentra sullo sviluppo e la pubblicazione di grandi giochi e ha davanti a sé un'ambiziosa tabella di marcia a lungo termine”, ha dichiarato Christoph Hartmann, vicepresidente di Amazon Games.&nbsp;&nbsp;“Espandere i nostri team di sviluppo interni in Europa è stato per noi un passo successivo naturale per affrontare il nostro ampio portafoglio. Bucarest è conosciuta come una delle principali città europee emergenti per lo sviluppo di videogiochi e non vediamo l'ora di attingere al suo ricco bacino di talenti”&nbsp;Amazon Games ha assunto il veterano del settore Cristian Pana per dirigere lo studio. Cristian porta con sé oltre vent'anni di esperienza nella realizzazione di videogiochi, e di recente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato presso Ubisoft Bucarest. L'esperienza di Cristian spazia da alcuni dei più grandi giochi e franchise videoludici, tra cui Tom Clancy's The Division, The Crew e Far Cry, a generi diversi come i giochi di guida, i giochi d'azione e avventura open world, fino agli RPG sparatutto.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amazongames/status/1792963674778239020")&nbsp;“Sono entusiasta di entrare a far parte di Amazon Games in un momento in cui il team sta costruendo attivamente una roadmap entusiasmante”, ha dichiarato Cristian Pana, Studio Head di Amazon Games Bucarest. “In passato ho costruito e guidato team eccezionali e so che quest'area dell'Europa è un punto caldo per alcuni dei migliori talenti del gioco”.I progetti già noti dello studio di sviluppoIl portafoglio in espansione di Amazon Games comprende due giochi live-service già lanciati, New World e Lost Ark e progetti già annunciati tra cui Tomb Raider, Il Signore degli Anelli e Throne and Liberty.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amazongames/status/1790409705979797896")&nbsp;Il nuovo studio supporta la visione di Amazon Games di sviluppare e pubblicare giochi che promuovano la comunità all'interno e intorno ai suoi giochi.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amazongames/status/1792946293456728316")&nbsp;Amazon Games, ovviamente, sta attualmente aprendo le porte per diversi nuovi ruoli e discipline e le principali posizioni aperte nel nuovo studio di Bucarest includono sviluppatori di software, artisti, designer e animatori.&nbsp;

Amazon Games ha annunciato l'apertura di una nuova sede di sviluppo giochi in Europa, con sede a Bucarest, in Romania. Lo studio amplia l'impegno di Amazon nello sviluppo e nella pubblicazione di giochi e si aggiunge ai team di già esistenti a Orange County, Montreal, San Diego e Seattle. Il nuovo studio si concentrerà sul supporto del variegato portafoglio di giochi di Amazon Games, ora e in futuro. L'azienda americana di videogiochi sta ovviamente assumendo attivamente per completare il team di talento, con molte posizioni aperte proprio in questo momento.<h2>L'obiettivo: lo sviluppo di grandi videogiochi con un polo di esperti</h2>“Amazon Games si concentra sullo sviluppo e la pubblicazione di grandi giochi e ha davanti a sé un'ambiziosa tabella di marcia a lungo termine”, ha dichiarato Christoph Hartmann, vicepresidente di Amazon Games.&nbsp;&nbsp;<blockquote>“Espandere i nostri team di sviluppo interni in Europa è stato per noi un passo successivo naturale per affrontare il nostro ampio portafoglio. Bucarest è conosciuta come una delle principali città europee emergenti per lo sviluppo di videogiochi e non vediamo l'ora di attingere al suo ricco bacino di talenti”</blockquote>&nbsp;Amazon Games ha assunto il veterano del settore Cristian Pana per dirigere lo studio. Cristian porta con sé oltre <a href="https://gaming.libero.it/giocare-gratuitamente-tutti-i-fallout-tramite-amazon-luna">vent'anni di esperienza nella realizzazione di videogiochi</a>, e di recente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato presso Ubisoft Bucarest. L'esperienza di Cristian spazia da alcuni dei più grandi giochi e franchise videoludici, tra cui Tom Clancy's The Division, The Crew e Far Cry, a generi diversi come i giochi di guida, i giochi d'azione e avventura open world, fino agli RPG sparatutto.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amazongames/status/1792963674778239020")&nbsp;“Sono entusiasta di entrare a far parte di Amazon Games in un momento in cui il team sta costruendo attivamente una roadmap entusiasmante”, ha dichiarato Cristian Pana, Studio Head di Amazon Games Bucarest. “In passato ho costruito e guidato team eccezionali e so che quest'area dell'Europa è un punto caldo per alcuni dei migliori talenti del gioco”.<h3>I progetti già noti dello studio di sviluppo</h3>Il portafoglio in espansione di Amazon Games comprende <a href="https://gaming.libero.it/approfitta-della-amazon-gaming-week-per-acquistare-play-station-5-ad-un-prezzo-incredibile">due giochi live-service già lanciati</a>, New World e Lost Ark e progetti già annunciati tra cui Tomb Raider, Il Signore degli Anelli e Throne and Liberty.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amazongames/status/1790409705979797896")&nbsp;Il nuovo studio supporta <a href="https://gaming.libero.it/inizia-la-nuova-stagione-di-amazon-university-esports">la visione di Amazon Games</a> di sviluppare e pubblicare giochi che promuovano la comunità all'interno e intorno ai suoi giochi.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amazongames/status/1792946293456728316")&nbsp;Amazon Games, ovviamente, sta attualmente aprendo le porte per diversi nuovi ruoli e discipline e le principali posizioni aperte nel nuovo studio di Bucarest includono sviluppatori di software, artisti, designer e animatori.&nbsp;

“Espandere i nostri team di sviluppo interni in Europa è stato per noi un passo successivo naturale”, fa sapere l’azienda 

Amazon Games apre il suo primo studio in Europa

“Espandere i nostri team di sviluppo interni in Europa è stato per noi un passo successivo naturale”, fa sapere l’azienda americana di videogiochi

Amazon Games apre il suo primo studio di sviluppo in Europa

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Five Bites Of gaming

5 Bites Of Gaming

Hideo Kojima, una delle figure più influenti e creative nel mondo dei videogiochi, ha recentemente svelato un interessante retroscena sulla saga di Metal Gear Solid. Nonostante la sua separazione da Konami, il legame tra il game designer e la storica serie di spionaggio resta indelebile. In un messaggio pubblicato sul suo profilo X (precedentemente Twitter), Kojima ha rivelato che, secondo la sua visione originale, il vero quinto capitolo della saga non sarebbe stato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, bensì Metal Gear Solid: Peace Walker, un titolo uscito originariamente su PSP. Ecco i dettagli di questa rivelazione, che ha riacceso il dibattito tra i fan della serie e aggiunto un nuovo capitolo alla storia dello sviluppo di uno dei franchise più amati di sempre.Peace Walker: Il vero Metal Gear Solid 5 secondo KojimaNelle recenti dichiarazioni di Kojima, emerge che Metal Gear Solid: Peace Walker era inizialmente concepito come il quinto capitolo ufficiale della saga. Il titolo, pubblicato su PSP nel 2010, avrebbe dovuto portare il nome Metal Gear Solid 5: Peace Walker. Tuttavia, la proposta di Kojima venne bloccata dal reparto marketing di Konami, che si oppose fermamente all'idea di associare un numero della serie principale a un gioco destinato a una console portatile. Questo aspetto riflette una visione del mercato dell'epoca, in cui i titoli per console portatili erano considerati meno rilevanti rispetto a quelli per console casalinghe come PlayStation 3 e Xbox 360.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/HIDEO_KOJIMA_EN/status/1842231071490093228?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1842231071490093228%7Ctwgr%5Ea88a43bce92355192276e3404d2ef451aca14a7a%7Ctwcon%5Es1_&amp;ref_url=https%3A%2F%2Fwww.spaziogames.it%2Fnotizie%2Fkojima-svela-quale-capitolo-e-il-vero-metal-gear-solid-5")La decisione di KonamiIl motivo principale per cui Peace Walker non divenne ufficialmente Metal Gear Solid 5 è legato alle strategie di marketing di Konami. Il team internazionale di marketing riteneva che un gioco numerato della serie principale dovesse essere sviluppato e pubblicato su una console casalinga, per raggiungere un pubblico più ampio e rispecchiare l'importanza del brand. Secondo le dichiarazioni di Kojima, questa decisione venne presa nonostante il suo desiderio di dare al gioco un ruolo centrale nella storia della saga, riconoscendone il valore narrativo e l'importanza per la continuità del franchise.&nbsp;Un altro fattore determinante nella decisione di rilasciare Peace Walker su PSP con un titolo non numerato è stata la scelta di puntare a un pubblico più giovane. Kojima ha spiegato che, considerando la natura portatile della PSP e la diffusione del dispositivo tra gli adolescenti, il gioco fu progettato per ottenere una classificazione ESRB "T for Teen", cioè adatto a ragazzi dai 13 anni in su. Questo rappresentava un cambiamento significativo rispetto ai precedenti capitoli della serie, come Metal Gear Solid 3 e Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots, che erano classificati "M for Mature" per via dei contenuti violenti e delle tematiche adulte. La strategia di Kojima era di attrarre una nuova generazione di giocatori, in modo da costruire una base di fan che potesse crescere con la serie.L'impatto di Peace Walker sulla Saga di Metal Gear SolidNonostante la scelta di non numerarlo, Metal Gear Solid: Peace Walker è stato un titolo fondamentale per la saga. Grazie all'uso di un motore grafico proprietario, Kojima e il suo team riuscirono a portare su PSP un’esperienza di gioco complessa e ricca, dimostrando che anche una console portatile poteva offrire un gameplay profondo e narrativamente coinvolgente. Le meccaniche introdotte in Peace Walker, come la gestione della base operativa (Mother Base) e le missioni cooperative, hanno poi gettato le basi per il successivo Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Molti dei sistemi di gioco e delle idee sperimentate in Peace Walker furono infatti ampliati e perfezionati nel quinto capitolo ufficiale, rendendo Peace Walker un ponte fondamentale tra le due epoche della saga.&nbsp;A dispetto delle resistenze interne a Konami e del contesto di lancio su una console portatile, Metal Gear Solid: Peace Walker è diventato uno dei titoli più apprezzati dai fan della serie. Il gioco, infatti, è riuscito a ritagliarsi uno spazio di grande importanza nel cuore dei giocatori, grazie a una trama che esplora il passato di Big Boss e approfondisce i temi ricorrenti della saga, come la guerra, la lealtà e la lotta per la libertà. La sua importanza è stata riconosciuta non solo dal pubblico, ma anche dagli esperti del settore, che lo considerano un vero e proprio capolavoro del gaming su PSP.&nbsp;Un aspetto meno noto ma cruciale della visione di Kojima per Peace Walker riguarda la necessità di sviluppare un motore grafico proprietario, capace di sfruttare al meglio le potenzialità della PSP. Kojima sentiva l'urgenza di innovare, portando un livello di dettaglio grafico e una fluidità di gioco senza precedenti per una console portatile. Questa scelta si è rivelata fondamentale per il futuro della saga, in quanto molte delle tecnologie sviluppate per Peace Walker hanno poi trovato applicazione diretta in The Phantom Pain, contribuendo a definire lo stile unico del gioco.Cosa sarebbe successo se Peace Walker fosse stato Metal Gear Solid 5?La recente rivelazione di Kojima solleva una domanda interessante per i fan di Metal Gear Solid: cosa sarebbe accaduto se Peace Walker fosse stato effettivamente riconosciuto come il quinto capitolo della serie? Se Konami avesse accettato la proposta di Kojima, la saga avrebbe preso una piega diversa? È possibile che questo cambiamento avrebbe influenzato la percezione del pubblico verso The Phantom Pain e la stessa importanza di Peace Walker nel contesto della storia di Big Boss. Forse, il destino della serie e lo stesso rapporto tra Kojima e Konami avrebbero potuto evolversi in modo diverso, creando nuove opportunità per espandere la narrazione dell'universo di Metal Gear Solid.La separazione tra Kojima e KonamiLa rottura tra Hideo Kojima e Konami è stata uno degli eventi più discussi nella storia recente dell'industria videoludica. Dopo anni di collaborazione e successi, il divorzio tra il celebre game designer e la casa di produzione ha segnato la fine di un'epoca per Metal Gear Solid. Tuttavia, le dichiarazioni di Kojima dimostrano che il suo legame con la saga non è mai venuto meno, e la sua visione originale per Peace Walker conferma l'importanza che attribuiva a questo capitolo nella storia di Big Boss.&nbsp;Oggi, Kojima continua a lavorare su progetti indipendenti con la sua Kojima Productions, esplorando nuovi mondi e raccontando nuove storie, come nel caso di Death Stranding. Ma le sue parole su Peace Walker lasciano trasparire un certo rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere, rendendo evidente quanto questo titolo rappresenti un pezzo fondamentale della sua eredità creativa.&nbsp;Le recenti dichiarazioni di Kojima riaccendono l'interesse per il futuro della saga di Metal Gear Solid, ora nelle mani di Konami senza la guida del suo creatore. Con il ritorno di alcuni dei titoli classici della serie su piattaforme moderne e la speranza di una remaster di Metal Gear Solid 4, i fan si chiedono quale sarà la direzione presa dalla casa giapponese. Il contributo di Kojima resterà comunque indelebile, e la sua visione di Peace Walker come il vero Metal Gear Solid 5 continua a stimolare dibattiti e riflessioni tra gli appassionati.

Hideo Kojima, una delle figure più influenti e creative nel mondo dei videogiochi, ha recentemente svelato un interessante retroscena sulla saga di Metal Gear Solid. Nonostante la sua separazione da Konami, il legame tra il game designer e la storica serie di spionaggio resta indelebile. In un messaggio pubblicato sul suo profilo X (precedentemente Twitter), Kojima ha rivelato che, secondo la sua visione originale, il vero quinto capitolo della saga non sarebbe stato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, bensì Metal Gear Solid: Peace Walker, un titolo uscito originariamente su PSP. Ecco i dettagli di questa rivelazione, che ha riacceso il dibattito tra i fan della serie e aggiunto un nuovo capitolo alla storia dello sviluppo di uno dei franchise più amati di sempre.<h2>Peace Walker: Il vero Metal Gear Solid 5 secondo Kojima</h2>Nelle recenti dichiarazioni di Kojima, emerge che Metal Gear Solid: Peace Walker era inizialmente concepito come il quinto capitolo ufficiale della saga. Il titolo, pubblicato su PSP nel 2010, avrebbe dovuto portare il nome Metal Gear Solid 5: Peace Walker. Tuttavia, la proposta di Kojima venne bloccata dal reparto marketing di Konami, che si oppose fermamente all'idea di associare un numero della serie principale a un gioco destinato a una console portatile. Questo aspetto riflette una visione del mercato dell'epoca, in cui i titoli per console portatili erano considerati meno rilevanti rispetto a quelli per console casalinghe come PlayStation 3 e Xbox 360.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/HIDEO_KOJIMA_EN/status/1842231071490093228?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1842231071490093228%7Ctwgr%5Ea88a43bce92355192276e3404d2ef451aca14a7a%7Ctwcon%5Es1_&amp;ref_url=https%3A%2F%2Fwww.spaziogames.it%2Fnotizie%2Fkojima-svela-quale-capitolo-e-il-vero-metal-gear-solid-5")<h3>La decisione di Konami</h3>Il motivo principale per cui Peace Walker non divenne ufficialmente Metal Gear Solid 5 è legato alle strategie di marketing di Konami. Il team internazionale di marketing riteneva che un gioco numerato della serie principale dovesse essere sviluppato e pubblicato su una console casalinga, per raggiungere un pubblico più ampio e rispecchiare l'importanza del brand. Secondo le dichiarazioni di Kojima, questa decisione venne presa nonostante il suo desiderio di dare al gioco un ruolo centrale nella storia della saga, riconoscendone il valore narrativo e l'importanza per la continuità del franchise.&nbsp;Un altro fattore determinante nella decisione di rilasciare Peace Walker su PSP con un titolo non numerato è stata la scelta di puntare a un pubblico più giovane. Kojima ha spiegato che, considerando la natura portatile della PSP e la diffusione del dispositivo tra gli adolescenti, il gioco fu progettato per ottenere una classificazione ESRB "T for Teen", cioè adatto a ragazzi dai 13 anni in su. Questo rappresentava un cambiamento significativo rispetto ai precedenti capitoli della serie, come <a href="https://gaming.libero.it/metal-gear-solid-d-snake-eater-nuove-informazioni-sul-remake-piu-atteso-di-sempre">Metal Gear Solid 3</a> e Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots, che erano classificati "M for Mature" per via dei contenuti violenti e delle tematiche adulte. La strategia di Kojima era di attrarre una nuova generazione di giocatori, in modo da costruire una base di fan che potesse crescere con la serie.<h3>L'impatto di Peace Walker sulla Saga di Metal Gear Solid</h3>Nonostante la scelta di non numerarlo, Metal Gear Solid: Peace Walker è stato un titolo fondamentale per la saga. Grazie all'uso di un motore grafico proprietario, Kojima e il suo team riuscirono a portare su PSP un’esperienza di gioco complessa e ricca, dimostrando che anche una console portatile poteva offrire un gameplay profondo e narrativamente coinvolgente. Le meccaniche introdotte in Peace Walker, come la gestione della base operativa (Mother Base) e le missioni cooperative, hanno poi gettato le basi per il successivo Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Molti dei sistemi di gioco e delle idee sperimentate in Peace Walker furono infatti ampliati e perfezionati nel quinto capitolo ufficiale, rendendo Peace Walker un ponte fondamentale tra le due epoche della saga.&nbsp;A dispetto delle resistenze interne a Konami e del contesto di lancio su una console portatile, Metal Gear Solid: Peace Walker è diventato uno dei titoli più apprezzati dai fan della serie. Il gioco, infatti, è riuscito a ritagliarsi uno spazio di grande importanza nel cuore dei giocatori, grazie a una trama che esplora il passato di Big Boss e approfondisce i temi ricorrenti della saga, come la guerra, la lealtà e la lotta per la libertà. La sua importanza è stata riconosciuta non solo dal pubblico, ma anche dagli esperti del settore, che lo considerano un vero e proprio capolavoro del gaming su PSP.&nbsp;Un aspetto meno noto ma cruciale della visione di Kojima per Peace Walker riguarda la necessità di sviluppare un motore grafico proprietario, capace di sfruttare al meglio le potenzialità della PSP. Kojima sentiva l'urgenza di innovare, portando un livello di dettaglio grafico e una fluidità di gioco senza precedenti per una console portatile. Questa scelta si è rivelata fondamentale per il futuro della saga, in quanto molte delle tecnologie sviluppate per Peace Walker hanno poi trovato applicazione diretta in The Phantom Pain, contribuendo a definire lo stile unico del gioco.<h3>Cosa sarebbe successo se Peace Walker fosse stato Metal Gear Solid 5?</h3>La recente rivelazione di Kojima solleva una domanda interessante per i fan di Metal Gear Solid: cosa sarebbe accaduto se Peace Walker fosse stato effettivamente riconosciuto come il quinto capitolo della serie? Se Konami avesse accettato la proposta di Kojima, la saga avrebbe preso una piega diversa? È possibile che questo cambiamento avrebbe influenzato la percezione del pubblico verso The Phantom Pain e la stessa importanza di Peace Walker nel contesto della storia di Big Boss. Forse, il destino della serie e lo stesso rapporto tra Kojima e Konami avrebbero potuto evolversi in modo diverso, creando nuove opportunità per espandere la narrazione dell'universo di Metal Gear Solid.<h3>La separazione tra Kojima e Konami</h3>La rottura tra <a href="https://gaming.libero.it/hideo-kojima-la-storia-del-maestro-dietro-metal-gear-e-death-stranding">Hideo Kojima</a> e Konami è stata uno degli eventi più discussi nella storia recente dell'industria videoludica. Dopo anni di collaborazione e successi, il divorzio tra il celebre game designer e la casa di produzione ha segnato la fine di un'epoca per <a href="https://gaming.libero.it/time-machine-metal-gear-solid-e-storia">Metal Gear Solid</a>. Tuttavia, le dichiarazioni di Kojima dimostrano che il suo legame con la saga non è mai venuto meno, e la sua visione originale per Peace Walker conferma l'importanza che attribuiva a questo capitolo nella storia di Big Boss.&nbsp;Oggi, Kojima continua a lavorare su progetti indipendenti con la sua Kojima Productions, esplorando nuovi mondi e raccontando nuove storie, come nel caso di <a href="https://gaming.libero.it/hideo-kojima-death-stranding-2-e-i-nuovi-progetti-nel-cinema-hollywoodiano-con-kojima-production">Death Stranding</a>. Ma le sue parole su Peace Walker lasciano trasparire un certo rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere, rendendo evidente quanto questo titolo rappresenti un pezzo fondamentale della sua eredità creativa.&nbsp;Le recenti dichiarazioni di Kojima riaccendono l'interesse per il futuro della saga di Metal Gear Solid, ora nelle mani di Konami senza la guida del suo creatore. Con il ritorno di alcuni dei titoli classici della serie su piattaforme moderne e la speranza di una remaster di Metal Gear Solid 4, i fan si chiedono quale sarà la direzione presa dalla casa giapponese. Il contributo di Kojima resterà comunque indelebile, e la sua visione di Peace Walker come il vero Metal Gear Solid 5 continua a stimolare dibattiti e riflessioni tra gli appassionati.

Secondo alcune dichiarazioni, Kojima afferma che Peace Walker è il vero quinto capitolo della saga di Metal Gear

Peace Walker è il quinto capitolo di Metal Gear per Kojima 

Hideo Kojima per l'anniversario di Metal Gear, ha lasciato una dichiarazione su Peace Walker, che lui ritiene essere il vero quinto capitolo della saga

Kojima rivela quale titolo è il "vero" Metal Gear Solid 5

La scorsa settimana, Donald Trump ha stupito il pubblico con una mossa inaspettata: ha indossato un grembiule e si è messo a servire patatine fritte al McDonald’s di Feasterville-Trevose, in Pennsylvania. Il gesto, apparentemente un'operazione di campagna elettorale, ha attirato l'attenzione dei media e del pubblico. Tuttavia, dietro questo curioso evento c'è molto di più di una semplice visita a una catena di fast food.Donald Trump servendo al McDonald's?Trump, noto fan del fast food e in particolare del McDonald’s, si è messo a lavorare al famoso "fry station" sotto la guida di un dipendente che gli ha mostrato come immergere le patatine nell'olio bollente, salarle e impacchettarle in modo rapido ed efficiente. Il gesto è stato chiaramente simbolico, con Trump che ha commentato ironicamente che il processo "richiede grande competenza". La scena si è trasformata rapidamente in una conferenza stampa improvvisata, dove l'ex presidente ha risposto alle domande dei giornalisti dalla finestra del drive-thru, un luogo decisamente inaspettato per una conferenza politica.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/PopCrave/status/1848073977001824695")&nbsp;Il motivo dietro questa apparente improvvisazione è legato alla competizione elettorale contro la vicepresidente Kamala Harris. Trump ha infatti più volte criticato Harris per aver raccontato di aver lavorato in un McDonald’s durante i suoi anni di università, affermando, senza prove, che si tratti di una menzogna. Il suo gesto di servire patatine sembra essere una risposta diretta a quelle affermazioni, cercando di screditare la storia di Harris e attirare l'attenzione sulla sua campagna elettorale.Un gesto simbolico e la politica del fast foodL'evento ha raccolto ovviamente una folla numerosa, con sostenitori di Trump che si sono radunati all'esterno del McDonald’s per assistere alla performance. Per Trump, McDonald’s non è solo un simbolo del sogno americano, ma anche una piattaforma per connettersi con l’elettorato. Durante la sua prima campagna presidenziale, l'ex presidente ha spesso parlato della sua preferenza per le grandi catene di fast food, sostenendo che garantiscono standard igienici e di qualità superiori rispetto ai piccoli ristoranti. Questo evento non è stato solo un modo per attirare i media, ma anche un’occasione per avere un contatto diretto con la classe lavoratrice americana, da sempre una delle sue basi elettorali più solide.Oltre alla sfida indiretta a Harris, Trump ha usato l'occasione per elogiare i lavoratori del fast food, definendoli "grandi lavoratori" e riconoscendo il loro impegno. Tuttavia, ha evitato di rispondere a una domanda sulla possibilità di aumentare il salario minimo per i dipendenti del settore. Le sue dichiarazioni, seppur apprezzate da alcuni, hanno sollevato critiche da parte di chi lo accusa di sfruttare queste situazioni per il proprio guadagno politico, senza proporre soluzioni concrete per migliorare le condizioni dei lavoratori.McDonald's e il videogioco parodiaLa visita di Trump ha riportato alla mente il videogioco "McDonald’s Videogame", una satira gestionale sul funzionamento della catena di fast food. Nel gioco, i giocatori devono gestire tutti gli aspetti dell’industria McDonald’s: dall'allevamento di mucche alla produzione di carne, dalla gestione dei dipendenti alla corruzione per mantenere alte le vendite. Un flash game veloce e intuitivo, molto semplice per passare il tempo in tranquillità. Anche se Trump non stava giocando a un videogioco, la sua performance al McDonald’s ricorda quanto sia complessa la macchina dietro una multinazionale di tale portata.&nbsp;Nel videogioco, infatti, il giocatore deve prendere decisioni difficili e spesso eticamente discutibili per mantenere alto il profitto, il che è una riflessione satirica sulla realtà delle grandi catene globali. L’ironia della situazione è che, mentre Trump serviva patatine e faceva battute con i giornalisti, la vera "gestione" della catena è ben lontana dalle dinamiche semplicistiche di una foto opportunity.L'evento al McDonald’s in Pennsylvania rappresenta molto di più di un semplice gesto simbolico. Per Trump, è stato un modo per mettere in discussione il racconto di Kamala Harris, ribadire il suo legame con i lavoratori e, allo stesso tempo, consolidare la sua immagine di uomo vicino alla gente comune. Tuttavia, dietro il sorriso e le patatine fritte, rimangono le questioni irrisolte legate ai diritti dei lavoratori e alla disparità economica, che non possono essere risolte con una visita in un fast food o una conferenza stampa improvvisata.

La scorsa settimana, Donald Trump ha stupito il pubblico con una mossa inaspettata: ha indossato un grembiule e si è messo a servire patatine fritte al McDonald’s di Feasterville-Trevose, in Pennsylvania. Il gesto, apparentemente un'operazione di campagna elettorale, ha attirato l'attenzione dei media e del pubblico. Tuttavia, dietro questo curioso evento c'è molto di più di una semplice visita a una catena di fast food.<h2>Donald Trump servendo al McDonald's?</h2><a href="https://gaming.libero.it/mr-president-il-videogioco-in-cui-bisogna-proteggere-trump-sta-diventando-realta">Trump</a>, noto fan del fast food e in particolare del McDonald’s, si è messo a lavorare al famoso "fry station" sotto la guida di un dipendente che gli ha mostrato come immergere le patatine nell'olio bollente, salarle e impacchettarle in modo rapido ed efficiente. Il gesto è stato chiaramente simbolico, con Trump che ha commentato ironicamente che il processo "richiede grande competenza". La scena si è trasformata rapidamente in una conferenza stampa improvvisata, dove l'ex presidente ha risposto alle domande dei giornalisti dalla finestra del drive-thru, un luogo decisamente inaspettato per una conferenza politica.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/PopCrave/status/1848073977001824695")&nbsp;Il motivo dietro questa apparente improvvisazione è legato alla competizione elettorale contro la vicepresidente Kamala Harris. Trump ha infatti più volte criticato Harris per aver raccontato di aver lavorato in un <a href="https://gaming.libero.it/mc-donald-s-prepara-una-collaborazione-con-lo-streamer-di-twitch-kai-cenat">McDonald’s</a> durante i suoi anni di università, affermando, senza prove, che si tratti di una menzogna. Il suo gesto di servire patatine sembra essere una risposta diretta a quelle affermazioni, cercando di screditare la storia di Harris e attirare l'attenzione sulla sua campagna elettorale.<h3>Un gesto simbolico e la politica del fast food</h3>L'evento ha raccolto ovviamente una folla numerosa, con sostenitori di Trump che si sono radunati all'esterno del McDonald’s per assistere alla performance. Per Trump, McDonald’s non è solo un simbolo del sogno americano, ma anche una piattaforma per connettersi con l’elettorato. Durante la sua prima campagna presidenziale, l'ex presidente ha spesso parlato della sua preferenza per le grandi catene di fast food, sostenendo che garantiscono standard igienici e di qualità superiori rispetto ai piccoli ristoranti. Questo evento non è stato solo un modo per attirare i media, ma anche un’occasione per avere un contatto diretto con la classe lavoratrice americana, da sempre una delle sue basi elettorali più solide. Oltre alla sfida indiretta a Harris, Trump ha usato l'occasione per elogiare i lavoratori del fast food, definendoli "grandi lavoratori" e riconoscendo il loro impegno. Tuttavia, ha evitato di rispondere a una domanda sulla possibilità di aumentare il salario minimo per i dipendenti del settore. Le sue dichiarazioni, seppur apprezzate da alcuni, hanno sollevato critiche da parte di chi lo accusa di sfruttare queste situazioni per il proprio guadagno politico, senza proporre soluzioni concrete per migliorare le condizioni dei lavoratori.<h3>McDonald's e il videogioco parodia</h3>La visita di Trump ha riportato alla mente il videogioco "McDonald’s Videogame", una satira gestionale sul funzionamento della catena di fast food. Nel gioco, i giocatori devono gestire tutti gli aspetti dell’industria McDonald’s: dall'allevamento di mucche alla produzione di carne, dalla gestione dei dipendenti alla corruzione per mantenere alte le vendite. Un flash game veloce e intuitivo, molto semplice per passare il tempo in tranquillità. Anche se <a href="https://gaming.libero.it/donald-trump-videogiochi-responsabili-stragi-di-massa">Trump non stava giocando</a> a un videogioco, la sua performance al McDonald’s ricorda quanto sia complessa la macchina dietro una multinazionale di tale portata.&nbsp;Nel videogioco, infatti, il giocatore deve prendere decisioni difficili e spesso eticamente discutibili per mantenere alto il profitto, il che è una riflessione satirica sulla realtà delle grandi catene globali. L’ironia della situazione è che, mentre Trump serviva patatine e faceva battute con i giornalisti, la vera "gestione" della catena è ben lontana dalle dinamiche semplicistiche di una foto opportunity. L'evento al McDonald’s in Pennsylvania rappresenta molto di più di un semplice gesto simbolico. Per Trump, è stato un modo per mettere in discussione il racconto di Kamala Harris, ribadire il suo legame con i lavoratori e, allo stesso tempo, consolidare la sua immagine di uomo vicino alla gente comune. Tuttavia, dietro il sorriso e le patatine fritte, rimangono le questioni irrisolte legate ai diritti dei lavoratori e alla disparità economica, che non possono essere risolte con una visita in un fast food o una conferenza stampa improvvisata.

La nuova trovata di Trump per attirare l'attenzione e screditare la sua rivale Kamala Harris, è servire patatine al McDonald's.

Trump serve patatine al McDonald’s: il video è virale

Perché Trump serve patatine al McDonald’s? E non è un videogioco!

I Marvel Studios in questi giorni stanno cercando di contribuire e non poco all'hype dei fan, condividendo immagini dei film e serie più attesi del prossimo anno. È sicuramente il caso di Thunderbolts' il nuovo titolo dedicato agli antieroi, o anche dark Avengers con la celebre Florence Pugh in prima linea direttamente dalle ambientazioni di Black Widow.&nbsp;Thunderbolts*, le prime immagini dal setIl nuovo film dei Marvel Studios debutterà nelle sale di tutto il mondo il 30 aprile 2025 e intanto, per farci abituare all'idea di avere riuniti sullo schermo gli antieroi per eccellenza del MCU, la casa comics ci ha ben abituati con personaggi del calibro di Loi, Daredavil e Punisher sui quali, a proposito, stanno iniziando a circolare le prime news oltre alle prime immagini. Ma, tornando a Thunderbolts*, finalmente possiamo dare uno sguardo più da vicino ai personaggi grazie alla veloce sequenza condivisa. Le immagini mostrano le porte di un ascensore che si apre per rivelare in anteprima il team composto da Red Guardian, Ghost, Bucky Barnes, Yelena Belova e U.S Agent.&nbsp;&nbsp;Tutti i protagonisti del nuovo film sono già parte del franchise Marvel, che sia o meno legato agli Avengers, ma i personaggi di Florence Pugh e David Harbour hanno condiviso almeno un set, quello di Black Widow, di cui sono stati tra le novità più amate inserite all'interno della trama. Se il film dedicato alla vedova nera era stato infatti a tratti deludente, inaugurando quella spirale di recensioni negative che successivamente avrebbe continuato ad investire la Marvel, Red Guardian e Yelena hanno invece goduto di una sorte diversa. Eccoli così trionfare nel gruppo dei dark Avengers di cui a dire il vero sappiamo ancora pochissimo, ma un leak del trailer mostrato al San Diego Comic con, ci ha dato preziosi indizi sulla trama e quel che vedremo al cinema.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C_Q9WrfsQMb/")&nbsp;Per ora abbiamo infatti citato i Thunderbolts* come un gruppo ma, in effetti, gli eroi non saranno mai effettivamente uniti. Al contrario, verranno assegnati alla stessa missione ma separatamente e ognuno per conto suo. Dai rumors sappiamo anche che la protagonista indiscussa sarà la Yelena di Florence Pugh e che gli altri personaggi - tranne forse Bucky Barnes, il soldato d'inverno - saranno quasi solo delle spalle alla narrazione principale incentrata su Yelena.instagramEmbed("xhttps://www.instagram.com/p/C-zUO49usjl/")&nbsp;Una nuova fase per l'MCU?Come abbiamo anticipato, gli ultimi titoli rilasciati all'interno del MCU non hanno riscosso particolare successo di critica e pubblico. Sceneggiature frettolose come nel caso di Thor: Love &amp; Thunder o The Marvels e la difficile gestione del multiverso, hanno contribuito a creare, complice anche l'eccessivo numero di prodotti usciti di anno in anno, una sorta di sovraccarico per il pubblico che ha fatto fatica a digerire la più recente fase della Marvel. Ecco perché gli studios hanno scelto di puntare su eroi meglio caratterizzati, magari più divisivi o fin troppo classici, ma forti di una storia editoriale solida e di nuove possibilità di racconto. È il caso di personaggi come Spider-Man, Daredevil, Agatha alla Along e gli stessi Thunderbolts* la cui visione complessiva dovrebbe fare da traino anche per titoli attinenti al mondo gaming come Marvel Rivals. Riuscirà la celebra casa madre degli eroi a conquistare di nuovo il suo storico pubblico.

I Marvel Studios in questi giorni stanno cercando di contribuire e non poco all'hype dei fan, condividendo immagini dei film e serie più attesi del prossimo anno. È sicuramente il caso di Thunderbolts' il nuovo titolo dedicato agli antieroi, o anche dark Avengers con la celebre Florence Pugh in prima linea direttamente dalle ambientazioni di Black Widow.&nbsp;<h2>Thunderbolts*, le prime immagini dal set</h2>Il nuovo film dei Marvel Studios debutterà nelle sale di tutto il mondo il 30 aprile 2025 e intanto, per farci abituare all'idea di avere riuniti sullo schermo gli antieroi per eccellenza del MCU, la casa comics ci ha ben abituati con personaggi del calibro di Loi, Daredavil e Punisher sui quali, a proposito, stanno iniziando a circolare le prime news oltre alle prime immagini. Ma, tornando a <a href="https://gaming.libero.it/con-thunderbolts-marvel-punta-sui-dark-avengers-siamo-stanchi-degli-eroi">Thunderbolts*</a>, finalmente possiamo dare uno sguardo più da vicino ai personaggi grazie alla veloce sequenza condivisa. Le immagini mostrano le porte di un ascensore che si apre per rivelare in anteprima il team composto da Red Guardian, Ghost, Bucky Barnes, Yelena Belova e U.S Agent.&nbsp;&nbsp;Tutti i protagonisti del nuovo film sono già parte del franchise Marvel, che sia o meno legato agli Avengers, ma i personaggi di Florence Pugh e David Harbour hanno condiviso almeno un set, quello di Black Widow, di cui sono stati tra le novità più amate inserite all'interno della trama. Se il film dedicato alla vedova nera era stato infatti a tratti deludente, inaugurando quella spirale di recensioni negative che successivamente avrebbe continuato ad investire la Marvel, Red Guardian e Yelena hanno invece goduto di una sorte diversa. Eccoli così trionfare nel gruppo dei dark Avengers di cui a dire il vero sappiamo ancora pochissimo, ma un leak del trailer mostrato al San Diego Comic con, ci ha dato preziosi indizi sulla trama e quel che vedremo al cinema.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C_Q9WrfsQMb/")&nbsp;Per ora abbiamo infatti citato i Thunderbolts* come un gruppo ma, in effetti, gli eroi non saranno mai effettivamente uniti. Al contrario, verranno assegnati alla stessa missione ma separatamente e ognuno per conto suo. Dai rumors sappiamo anche che la protagonista indiscussa sarà la Yelena di Florence Pugh e che gli altri personaggi - tranne forse Bucky Barnes, il soldato d'inverno - saranno quasi solo delle spalle alla narrazione principale incentrata su Yelena.instagramEmbed("xhttps://www.instagram.com/p/C-zUO49usjl/")&nbsp;<h3>Una nuova fase per l'MCU?</h3>Come abbiamo anticipato, gli ultimi titoli rilasciati all'interno del MCU non hanno riscosso particolare successo di critica e pubblico. Sceneggiature frettolose come nel caso di Thor: Love &amp; Thunder o The Marvels e la difficile gestione del multiverso, hanno contribuito a creare, complice anche l'eccessivo numero di prodotti usciti di anno in anno, una sorta di sovraccarico per il pubblico che ha fatto fatica a digerire la più recente fase della Marvel. Ecco perché gli studios hanno scelto di puntare su eroi meglio caratterizzati, magari più divisivi o fin troppo classici, ma forti di una storia editoriale solida e di nuove possibilità di racconto. È il caso di personaggi come Spider-Man, <a href="https://gaming.libero.it/d23-ecco-tutti-gli-annunci-dell-evento-disney-film-serie-e-live-action">Daredevil, Agatha alla Along</a> e gli stessi Thunderbolts* la cui visione complessiva dovrebbe fare da traino anche per titoli attinenti al mondo gaming come Marvel Rivals. Riuscirà la celebra casa madre degli eroi a conquistare di nuovo il suo storico pubblico.

Un primo sguardo al nuovo film Marvel con Florence Pugh

Thunderbolts*, le prime immagini dei Dark Avengers

arrivano le prime immagini del nuovo film Marvel con Florence Pugh ed i nuovi "Dark Avengers"

Thunderlbots*, ecco le prime immagini dal set dei nuovi "Dark Avengers"

Entrando nel 2024 e proiettando lo sguardo verso i prossimi tornei di eSport, emergono già nuove dichiarazioni in merito alle prossime competizioni esport. La società BLAST, rinomata per aver organizzato alcuni dei più prestigiosi tornei di esport degli ultimi anni, ha comunicato di aver sottoscritto un nuovo accordo a lungo termine con Epic Games, più nello specifico riguardo i loro titoli principali Fortnite e Rocket League.L'annuncio della collaborazione con Epic GamesIn base a questo accordo, BLAST assumerà la gestione sia della Fortnite Championship Series (FNCS) che della Rocket League Championship Series (RLCS).&nbsp;La collaborazione con Fortnite Competitive è iniziata con gli eventi FNCS All-Star Showdown e FNCS Grand Royale nel 2021. Successivamente, BLAST ha continuato a dirigere i programmi FNCS nel 2022 e nel 2023, incluso il campionato globale FNCS svoltosi a Copenaghen.Il campionato globale FNCS Copenaghen dell'anno precedente, trovate un approfondimento in questo articolo, ha visto i più forti giocatori del mondo competere per una quota del montepremi di 4 milioni di dollari ed è stato il quarto evento competitivo di Fortnite più seguito di tutti i tempi, con oltre 725.000 spettatori di punta.Alcune informazioni riguardo l'organizzazione BLASTBLAST è un'organizzazione esport fondata nel 2017. Si è guadagnata notorietà per i suoi tornei di CS:GO, noti come BLAST Premier. Questi tornei includono diverse fasi di competizione, con squadre di alto livello che competono per premi in denaro significativi. Durante i quali tutte le organizzazioni partecipanti oltre a ricevere notorietà internazionale, hanno l’opportunità di affermarsi nella scena competitiva del titolo in questione.&nbsp;BLAST è rinomata per l'innovazione nella presentazione degli eventi esportivi, cercando di coinvolgere il pubblico attraverso formati di torneo unici e spettacoli di intrattenimento. Se seguite il panorama competitivo esport sicuramente vi è capitato almeno una volta di assistere ad uno dei loro eventi, che sia tramite un monitor o come spettatore nel pubblico, sicuramente avrete notato l’impegno e l’attenzione ad ogni dettaglio delle competizioni da loro organizzate.La loro presenza nel panorama esportivo ha contribuito a plasmare il modo in cui gli eventi di esport vengono organizzati e presentati.Le dichiarazioni di Leo Matlock e l'impegno di BLAST nelle prossime competizioniDal 2024 in avanti, questo nuovo accordo prevede che BLAST si occupi delle operazioni relative alle competizioni, alla produzione degli eventi, al marketing e ai diritti commerciali per le trasmissioni di eventi sia della RLCS che della FNCS.&nbsp;Leo Matlock, Chief Business Officer di BLAST, ha commentato l'accordo:&nbsp;"Il cambiamento positivo e innovativo negli esport è sempre stato parte integrante del DNA di BLAST, e questa dichiarazione rappresenta una straordinaria continuazione di tale percorso.&nbsp;Collaborare con i più grandi brand di giochi del mondo per valorizzare e sviluppare le loro proprietà competitive è stato un ambito di notevole interesse per BLAST negli ultimi anni." continua Leo Matlock "Questa partnership attesta il nostro impegno e siamo entusiasti di ampliare la nostra collaborazione con Epic Games, gestendo non solo la Fortnite Championship Series, ma anche la Rocket League Championship Series."&nbsp;Ora non ci resta che vedere le innovazioni che porteranno a queste competizioni che da anni sono seguite da milioni di fan, sicuramente vedremo un upgrade delle stesse vedendo l'operato svolto e l'impegno impiegato finora da BLAST in ogni loro progetto.

Entrando nel 2024 e proiettando lo sguardo verso i prossimi tornei di eSport, emergono già nuove dichiarazioni in merito alle prossime competizioni esport. La società BLAST, rinomata per aver organizzato alcuni dei più prestigiosi tornei di esport degli ultimi anni, ha comunicato di aver sottoscritto un nuovo accordo a lungo termine con Epic Games, più nello specifico riguardo i loro titoli principali Fortnite e Rocket League.<h2>L'annuncio della collaborazione con Epic Games</h2>In base a questo accordo, BLAST assumerà la gestione sia della Fortnite Championship Series (FNCS) che della Rocket League Championship Series (RLCS).&nbsp;La collaborazione con Fortnite Competitive è iniziata con gli eventi FNCS All-Star Showdown e FNCS Grand Royale nel 2021. Successivamente, BLAST ha continuato a dirigere i programmi FNCS nel 2022 e nel 2023, incluso il campionato globale FNCS svoltosi a Copenaghen.Il campionato globale FNCS Copenaghen dell'anno precedente, trovate un approfondimento <a href="https://gaming.libero.it/fncs-global-championship">in questo articolo</a>, ha visto i più forti giocatori del mondo competere per una quota del montepremi di 4 milioni di dollari ed è stato il quarto evento competitivo di Fortnite più seguito di tutti i tempi, con oltre 725.000 spettatori di punta.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/FNCS_Global_Championship_8f309af195.jpg" alt="FNCS-Global-Championship"><h3>Alcune informazioni riguardo l'organizzazione BLAST</h3>BLAST è un'organizzazione esport fondata nel 2017. Si è guadagnata notorietà per i suoi tornei di CS:GO, noti come <a href="https://gaming.libero.it/blast-world-finals-l-atto-finale-del-2023-di-counter-strike">BLAST Premier</a>. Questi tornei includono diverse fasi di competizione, con squadre di alto livello che competono per premi in denaro significativi. Durante i quali tutte le organizzazioni partecipanti oltre a ricevere notorietà internazionale, hanno l’opportunità di affermarsi nella scena competitiva del titolo in questione.&nbsp;BLAST è rinomata per l'innovazione nella presentazione degli eventi esportivi, cercando di coinvolgere il pubblico attraverso formati di torneo unici e spettacoli di intrattenimento. Se seguite il panorama competitivo esport sicuramente vi è capitato almeno una volta di assistere ad uno dei loro eventi, che sia tramite un monitor o come spettatore nel pubblico, sicuramente avrete notato l’impegno e l’attenzione ad ogni dettaglio delle competizioni da loro organizzate.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/blast_3ece4f3a90.jpg" alt="blast">La loro presenza nel panorama esportivo ha contribuito a plasmare il modo in cui gli eventi di esport vengono organizzati e presentati.<h3>Le dichiarazioni di Leo Matlock e l'impegno di BLAST nelle prossime competizioni</h3>Dal 2024 in avanti, questo nuovo accordo prevede che BLAST si occupi delle operazioni relative alle competizioni, alla produzione degli eventi, al marketing e ai diritti commerciali per le trasmissioni di eventi sia della RLCS che della FNCS.&nbsp;Leo Matlock, Chief Business Officer di BLAST, ha commentato l'accordo:&nbsp;<blockquote>"Il cambiamento positivo e innovativo negli esport è sempre stato parte integrante del DNA di BLAST, e questa dichiarazione rappresenta una straordinaria continuazione di tale percorso.&nbsp;Collaborare con i più grandi brand di giochi del mondo per valorizzare e sviluppare le loro proprietà competitive è stato un ambito di notevole interesse per BLAST negli ultimi anni." continua Leo Matlock "Questa partnership attesta il nostro impegno e siamo entusiasti di ampliare la nostra collaborazione con Epic Games, gestendo non solo la Fortnite Championship Series, ma anche la Rocket League Championship Series."</blockquote>&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/leo_matlock_00796170b0.jpg" alt="leo matlock">Ora non ci resta che vedere le innovazioni che porteranno a queste competizioni che da anni sono seguite da milioni di fan, sicuramente vedremo un upgrade delle stesse vedendo l'operato svolto e l'impegno impiegato finora da BLAST in ogni loro progetto.

Le due realtà collaboreranno per migliorare le competizioni RLCS e FNCS.

Epic Games e BLAST annunciata la collaborazione

L'organizzazione ora gestirà le principali competizioni di Epic Games dei titoli Fortnite e Rocket League.

BLAST ha annunciato la collaborazione con Epic Games

Il 2023 è stato un anno di grandi avvenimenti per il mondo degli Esport, dai grandi successi per League of Legends e Valorant, alla fine della Overwatch League e tutto quello che è successo nel mentre, ripercorriamo assieme gli eventi più importanti dell'industria.Six Invitational 2023Il primo grande evento dell'anno è stato il Six Invitational di Rainbow Six Siege, l'evento più importante dell'anno per lo sparatutto targato Ubisoft.&nbsp;Il torneo, svoltosi a Montreal in Canada è stato vinto dai G2 Esports, il team europeo del coach Fabian "Fabian" Hallsten, che hanno trionfato contro ogni pronostico sui brasiliani w7m, questa vittoria importantissima per la regione europea è stato il momento più alto dell'anno per Karl "Alem4o" Zarth e compagnia, che nel corso dell'anno non sono mai riusciti a replicare una performance vincente.VCT LOCK/IN San PaoloIl primo torneo dell'era franchising di Valorant è stato un evento molto particolare, con un format spietato in cui ogni squadra era eliminata dopo solo una sconfitta, che ha creato un evento veloce ed eccitante.&nbsp;I vincitori sono stati i Fnatic, uno dei team che hanno dominato la scena di Valorant per tutto l'anno grazie alle abilità tattiche del capitano Jake "Boaster" Howlett, al secondo posto invece i padroni di casa LOUD, in una delle finali più tese della storia, assolutamente da riguardare per tutti i fan dello sparatutto di Riot Games.BLAST.tv Paris Major 2023&nbsp;L'ultimo Major di Counter-Strike: Global Offensive è stata la conclusione perfetta per uno dei titoli più importanti del panorama esport, giocato in una delle nazioni più importanti per il gioco e vinto dal team di casa, il Team Vitality.&nbsp;Impossibile non parlare del protagonista dell'evento, il prodigio francese Mathieu "Zywoo" Herbaut, che con la vittoria di fronte al pubblico di casa ha ufficialmente segnato la fine del dominio di S1mple e imponendosi senza alcun dubbio come giocatore più forte al mondo del titolo di Valve.Mid Season Invitational 2023Il 2 Maggio si è svolto il primo grande evento di League of Legends, il MOBA più popolare al mondo è sbarcato alla Copper Box Arena di Londra con il Mid Season Invitational.&nbsp;Nell'eterna rivalità fra Corea Del Sud e Cina che ha contraddistinto il competitivo di League of Legends degli ultimi anni, questa volta l'ha spuntata la Cina, con il trionfo dei JD Gaming sui connazionali BilliBilli Gaming, mostrando a tutto il mondo la forza della LPL e delle sue superstar.Gamers8 e gli Esport in Arabia SauditaUno degli organizzatori di tornei più importanti di quest'anno è stato Gamers8, che ha ospitato una serie di tornei a Ryadh, in Arabia Saudita, con il patrocinio dell'ufficio del turismo della nazione della penisola araba.&nbsp;I montepremi per questi tornei erano elevati e hanno attirato team di alto calibro da tutto il mondo, nonostante le controversie riguardanti la nazione che ospitava gli eventi, accusata di Sportswashing, la pratica di utilizzare eventi sportivi per migliorare la reputazione di alcune nazioni che vogliono sfoggiare la loro potenza economica.&nbsp;Va segnalato assolutamente l'evento di StarCraft 2 che si è svolto ad Agosto ed ha visto l'italiano RIccardo "Reynor" Romiti trionfare sul coreano Kim "Cure" Doh-wook e portare a casa 150mil dollari, più di ogni altro italiano nel 2023.RLCS World ChampionshipUn altra grande vittoria per la Francia è arrivata ad Agosto con la World Championship di Rocket League, dove il Team Vitality ha vinto con una performance a dir poco dominante, soprattutto grazie al prodigio classe 2007 Alexis "zen" Bernier, l'MVP dell'evento.Valorant Champions 2023L'anno competitivo di Valorant si è concluso ad Agosto, con il Champions di Los Angeles, un torneo di proporzioni a dir poco epiche che ha riservato tantissime sorprese, la più grande è stata la vittoria degli americani Evil Geniuses.&nbsp;La squadra che a inizio anno era considerata una delle peggiori al mondo infatti si è risollevata grazie all'asso dell'Operator Max "DEMON1" Mazenov ed ha sconfitto in finale i Paper Rex, portando agli Stati Uniti il loro primo Champions e rendendo la coach Christine "Potter" Chi la prima donna a vincere un trofeo tier 1 in un Esport di Riot.ALGS 2023 ChampionshipEvento importantissimo per la storia del Battle Royale di Respawn Entertainment, le Championship di Apex Legends hanno coronato uno dei team più popolari di sempre, i TSM di Philip "ImperialHal" Dosen, pareggiando gli australiani DarkZero e continuando la rivalità fra ImperialHal e Rhys "Zer0" Perry per decidere chi è il miglior giocatore di Apex sul pianeta.La fine dell'Overwatch League&nbsp;Il primo ottobre è arrivato il finale dolceamaro della Overwatch League, con la vittoria dei sudcoreani Florida Mayhem, seguita poco dopo dall'annuncio della fine della lega dopo 6 edizioni, lasciando tutti i giocatori della lega senza lavoro e con il futuro competitivo dello sparatutto 5v5 ancora incerto.FNCS Global FinalsIl Battle Royale di Epic Games ha coronato i suoi campioni ad Ottobre, con la vittoria della Global Championship dell'americano Cooper "Cooper" Smith e del canadese Matthew "Mero" Faitel, che hanno conquistato il montepremi di 1 milione di dollari all'evento che si è svolto alla Royal Arena di Copenhagen.Mondiali League of Legends 2023L'evento più grande dell'anno si è tenuto a Seoul, in Corea Del Sud, con i Mondiali di League of Legends che sono stati guardati da più di 6 milioni di persone, che hanno potuto vedere lo storico trionfo dei T1 sui Weibo Gaming in finale.&nbsp;La vittoria dell'organizzazione coreana segna anche il quarto trofeo mondiale di Lee "Faker" Sang-hyeok, il giocatore esport dell'anno per i Game Awards e il giocatore di League of Legends più premiato di sempre.The International 2023Per chiudere l'anno c'è stato l'International di DotA 2 a Seattle, una serie di tornei che dal 2011 regala grandi emozioni e quest'anno non è stata un eccezione, con i russi Team Spirit che sono riusciti a conquistare l'Egida dei Campioni per la seconda volta, ponendo fine al dominio durato tutto l'anno degli europei Gaimin Gladiators e del loro midlaner Quinn "Quinn" Callahan, iniziando una rivalità che non vediamo l'ora di veder continuare nel 2024.

Il 2023 è stato un anno di grandi avvenimenti per il mondo degli Esport, dai grandi successi per League of Legends e Valorant, alla fine della Overwatch League e tutto quello che è successo nel mentre, ripercorriamo assieme gli eventi più importanti dell'industria.<h2>Six Invitational 2023</h2><figure class="image image_resized" style="width:95.14%;"><img style="aspect-ratio:1920/1078;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/86bc004c2c89ea5679abde7ba1414649_b7064b1f98.jpg" alt="86bc004c2c89ea5679abde7ba1414649.jpg" width="1920" height="1078"></figure>Il primo grande evento dell'anno è stato il Six Invitational di Rainbow Six Siege, l'evento più importante dell'anno per lo sparatutto targato Ubisoft.&nbsp;Il torneo, svoltosi a Montreal in Canada è stato vinto dai G2 Esports, il team europeo del coach Fabian "Fabian" Hallsten, che hanno trionfato contro ogni pronostico sui brasiliani w7m, questa vittoria importantissima per la regione europea è stato il momento più alto dell'anno per Karl "Alem4o" Zarth e compagnia, che nel corso dell'anno non sono mai riusciti a replicare una performance vincente.<h3>VCT LOCK/IN San Paolo</h3>Il primo torneo dell'era franchising di Valorant è stato un evento molto particolare, con un format spietato in cui ogni squadra era eliminata dopo solo una sconfitta, che ha creato un evento veloce ed eccitante.&nbsp;I vincitori sono stati i Fnatic, uno dei team che hanno <a href="https://gaming.libero.it/i-fnatic-trionfano-al-red-bull-home-ground-di-tokyo">dominato la scena di Valorant</a> per tutto l'anno grazie alle abilità tattiche del capitano Jake "Boaster" Howlett, al secondo posto invece i padroni di casa LOUD, in una delle finali più tese della storia, assolutamente da riguardare per tutti i fan dello sparatutto di Riot Games.<h2>BLAST.tv Paris Major 2023&nbsp;</h2><figure class="image image_resized" style="width:95.14%;"><img style="aspect-ratio:1920/1080;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/c3ba43fe_paris_major_2023_85fac928b0.webp" alt="c3ba43fe-paris-major-2023.webp" width="1920" height="1080"></figure>L'ultimo Major di Counter-Strike: Global Offensive è stata la conclusione perfetta per uno dei titoli più importanti del panorama esport, giocato in una delle nazioni più importanti per il gioco e vinto dal team di casa, il <a href="https://gaming.libero.it/vitality-battono-il-fa-ze-clan-e-sono-i-campioni-delle-blast-fall-finals-2023">Team Vitality.</a>&nbsp;Impossibile non parlare del protagonista dell'evento, il prodigio francese Mathieu "Zywoo" Herbaut, che con la vittoria di fronte al pubblico di casa ha ufficialmente segnato la fine del dominio di<a href="https://gaming.libero.it/cs-2-s1mple-benchato-dai-na-vi"> S1mple</a> e imponendosi senza alcun dubbio come giocatore più forte al mondo del titolo di Valve.<h2>Mid Season Invitational 2023</h2><figure class="image image_resized" style="width:95.35%;"><img style="aspect-ratio:1650/926;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/lmht_msi_2023_jdg_vo_dich_d900532134.jpg" alt="lmht-msi-2023-jdg-vo-dich.jpg" width="1650" height="926"></figure>Il 2 Maggio si è svolto il primo grande evento di League of Legends, il MOBA più popolare al mondo è sbarcato alla Copper Box Arena di Londra con il Mid Season Invitational.&nbsp;Nell'eterna rivalità fra Corea Del Sud e Cina che ha contraddistinto il competitivo di League of Legends degli ultimi anni, questa volta l'ha spuntata la Cina, con il trionfo dei JD Gaming sui connazionali BilliBilli Gaming, mostrando a tutto il mondo la forza della <a href="https://gaming.libero.it/league-of-legends-ecco-le-ultime-bombe-di-mercato-dalla-cina-e-dalla-corea-del-sud">LPL</a> e delle sue superstar.<h3>Gamers8 e gli Esport in Arabia Saudita</h3><figure class="image image_resized" style="width:95.41%;"><img style="aspect-ratio:1600/900;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Gamers8_firework_5b97b81a36.avif" alt="Gamers8-firework.avif" width="1600" height="900"></figure>Uno degli organizzatori di tornei più importanti di quest'anno è stato Gamers8, che ha ospitato una serie di tornei a Ryadh, in Arabia Saudita, con il patrocinio dell'ufficio del turismo della nazione della penisola araba.&nbsp;I montepremi per questi tornei erano elevati e hanno attirato team di alto calibro da tutto il mondo, nonostante le controversie riguardanti la nazione che ospitava gli eventi, accusata di Sportswashing, la pratica di utilizzare eventi sportivi per migliorare la reputazione di alcune nazioni che vogliono sfoggiare la loro potenza economica.&nbsp;Va segnalato assolutamente l'evento di StarCraft 2 che si è svolto ad Agosto ed ha visto l'italiano RIccardo "Reynor" Romiti trionfare sul coreano Kim "Cure" Doh-wook e portare a casa 150mil dollari, più di ogni altro italiano nel 2023.<h3>RLCS World Championship</h3><figure class="image image_resized" style="width:78.64%;"><img style="aspect-ratio:750/422;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/vitality_champion_du_monde_rocket_league_c3b092b3bb.jpg" alt="vitality-champion-du-monde-rocket-league.jpg" width="750" height="422"></figure>Un altra grande vittoria per la Francia è arrivata ad Agosto con la World Championship di Rocket League, dove il Team Vitality ha vinto con una performance a dir poco dominante, soprattutto grazie al prodigio classe 2007 Alexis "zen" Bernier, l'MVP dell'evento.<h2>Valorant Champions 2023</h2><figure class="image image_resized" style="width:95.57%;"><img style="aspect-ratio:1920/1080;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/2fd74be2_eg_trophy_005c1c6528.webp" alt="2fd74be2-eg-trophy.webp" width="1920" height="1080"></figure>L'anno competitivo di Valorant si è concluso ad Agosto, con il Champions di Los Angeles, un torneo di proporzioni a dir poco epiche che ha riservato tantissime sorprese, la più grande è stata la vittoria degli americani Evil Geniuses.&nbsp;La squadra che a inizio anno era considerata una delle peggiori al mondo infatti si è risollevata grazie all'asso dell'Operator Max "DEMON1" Mazenov ed ha sconfitto in finale i Paper Rex, portando agli Stati Uniti il loro primo Champions e rendendo la coach Christine "Potter" Chi la prima donna a vincere un trofeo tier 1 in un Esport di Riot.<h3>ALGS 2023 Championship</h3><figure class="image image_resized" style="width:95%;"><img style="aspect-ratio:1200/1200;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/tsm_2023_champsjfif_8224127210.jpg" alt="tsm-2023-champsjfif.jpg" width="1200" height="1200"></figure>Evento importantissimo per la storia del Battle Royale di Respawn Entertainment, le Championship di Apex Legends hanno coronato uno dei team più popolari di sempre, i TSM di Philip "ImperialHal" Dosen, pareggiando gli australiani DarkZero e continuando la rivalità fra ImperialHal e Rhys "Zer0" Perry per decidere chi è il miglior giocatore di Apex sul pianeta.<h3>La fine dell'Overwatch League&nbsp;</h3><figure class="image image_resized" style="width:95.06%;"><img style="aspect-ratio:1600/900;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Florida_Mayhem_header_img_cf8bfa5fe7.avif" alt="Florida-Mayhem-header-img.avif" width="1600" height="900"></figure>Il primo ottobre è arrivato il finale dolceamaro della Overwatch League, con la vittoria dei sudcoreani Florida Mayhem, seguita poco dopo <a href="https://gaming.libero.it/dopo-6-stagioni-finisce-la-overwatch-league">dall'annuncio della fine della lega dopo 6 edizioni</a>, lasciando tutti i giocatori della lega senza lavoro e con il futuro competitivo dello sparatutto 5v5 ancora incerto.<h3>FNCS Global Finals</h3><figure class="image image_resized" style="width:95.63%;"><img style="aspect-ratio:1280/720;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/maxresdefault_4d6371d824.jpg" alt="maxresdefault.jpg" width="1280" height="720"></figure>Il Battle Royale di Epic Games ha coronato i suoi campioni ad Ottobre, con la vittoria della Global Championship dell'americano Cooper "Cooper" Smith e del canadese Matthew "Mero" Faitel, che hanno conquistato il montepremi di 1 milione di dollari all'evento che si è svolto alla Royal Arena di Copenhagen.<h2>Mondiali League of Legends 2023</h2><figure class="image image_resized" style="width:95.1%;"><img style="aspect-ratio:1600/900;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/League_Of_Legends_Worlds2023_Finals_T1_Summoners_Cup_edf83db541.jpg" alt="LeagueOfLegends_Worlds2023_Finals_T1_SummonersCup.jpg" width="1600" height="900"></figure>L'evento più grande dell'anno si è tenuto a Seoul, in Corea Del Sud, con i Mondiali di League of Legends che sono stati guardati da più di 6 milioni di persone, che hanno potuto vedere <a href="https://gaming.libero.it/lol-i-t1-sono-i-vostri-campioni-del-mondo-2023">lo storico trionfo dei T1</a> sui Weibo Gaming in finale.&nbsp;La vittoria dell'organizzazione coreana segna anche il quarto trofeo mondiale di Lee "Faker" Sang-hyeok, il giocatore esport dell'anno per i<a href="https://gaming.libero.it/tga-ecco-i-vincitori-piu-interessanti"> Game Awards </a>e il giocatore di League of Legends più premiato di sempre.<h2>The International 2023</h2><figure class="image image_resized" style="width:95%;"><img style="aspect-ratio:2048/1365;" src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/04db0e2af5e77d1d501e46d48b7b86e0a173c421_cbe4d5073a.jpg" alt="04db0e2af5e77d1d501e46d48b7b86e0a173c421.jpg" width="2048" height="1365"></figure>Per chiudere l'anno c'è stato l'<a href="https://gaming.libero.it/team-spirit-sono-i-campioni-dell-international-2023">International di DotA 2</a> a Seattle, una serie di tornei che dal 2011 regala grandi emozioni e quest'anno non è stata un eccezione, con i russi Team Spirit che sono riusciti a conquistare l'Egida dei Campioni per la seconda volta, ponendo fine al dominio durato tutto l'anno degli europei Gaimin Gladiators e del loro midlaner Quinn "Quinn" Callahan, iniziando una rivalità che non vediamo l'ora di veder continuare nel 2024.

Arriva la fine di unno importante per gli esport, dal mondiale di League of Legends al Valorant Champions. ecco gli avvenimenti più importanti 

Ecco gli eventi che hanno segnato il 2023 degli Esport

Il 2023 ha visto una serie di eventi importanti per il mondo esports, analizziamoli insieme, ripercorrendo gli eventi esport più iconici di questo 2023

Il 2023 degli Esport: Tutti gli eventi più importanti dell'anno

Sono finalmente disponibili le prime immagini (e il primo teaser) che mostrano ufficialmente Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia nella quarta stagione di 'The Witcher'. La saga, che nasce da una serie di libri firmati dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, è sicuramente tra i franchise più popolari degli ultimi anni, grazie anche (e soprattutto) al successo riscosso dalla saga videoludica, che ha conquistato i giocatori di tutto il mondo. Ma torniamo a noi: con il primo sguardo della quarta stagione della serie Netflix, assistiamo proprio al debutto di Liam Hemsworth, in posa con gli iconici capelli lunghi e bianchi che caratterizzano il protagonista della saga. L’attore, subentra infatti al ruolo dopo l’abbandono inaspettato di Henry Cavill. Esaminiamo nel dettaglio questo delicato passaggio di staffetta, inclusi tutti i dettagli sul progetto in uscita. Spoiler: la scelta di casting potrebbe rivelarsi più azzeccata di quanto pensassimo.Liam Hemsworth nei panni di Geralt di RiviaLiam Hemsworth diventa ufficialmente il protagonista di The Witcher dopo le prime tre stagioni, in cui l'ambizioso progetto firmato Netflix ha visto Henry Cavill come volto di riferimento. Il debutto dell'attore australiano prende finalmente vita grazie alle prime immagini e al primo teaser trailer, distribuiti dal gigante di streaming.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/witchernetflix/status/1793303362269483103")&nbsp;La showrunner della serie Lauren S. Hissrich, parlando con Entertainment Weekly, ha raccontato quanto valore aggiunto Liam Hemsworth abbia portato sia alla produzione che al ruolo principale, affermando che "il cast e la troupe sono rimasti colpiti dalla sua passione e la sua energia". Ecco la dichiarazione completa:&nbsp;"Il suo look è stato in fase di sviluppo per oltre un anno, quindi è emozionante poter finalmente condividere una sneak peek ufficiale di Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia. Il cast e la troupe sono rimasti colpiti dalla passione, dall'energia e dall'incarnazione che Liam ha portato al personaggio fin dal primo giorno - barba incolta, cicatrice iconica e tutto il resto! Ci stiamo divertendo molto a girare la quarta stagione e siamo entusiasti di accogliere i fan in questo viaggio con noi"&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/PopCrave/status/1586437610154921984")&nbsp;L'annuncio dell'abbandono del ruolo di Geralt di Rivia da parte di Henry Cavill, nel 2022, è stato una grande sorpresa per tutti, soprattutto se si considerano i grandi elogi ricevuti per la sua interpretazione. All’inizio, si è pensato che la sua uscita di scena fosse dovuta a un nuovo coinvolgimento nel ruolo di Superman. In ogni caso, attualmente, l’attore sarebbe invece impregnato nelle serie di Prime Video su Warhammer 40.000, in veste di attore ma anche di produttore insieme alla compagna.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/witchernetflix/status/1586433840318648321")&nbsp;La scelta di Hemsworth come sostituto del protagonista, ha colto tutti nuovamente di sorpresa. L’attore australiano è principalmente noto per il personaggio di Gale Hawthorne in tutti e quattro i film della saga di Hunger Games, usciti tra il 2012 e il 2015. Ma anche per la sua lunga relazione con Miley Cyrus, durata dal 2009 al 2019, quando i due si sono separati a un anno dal matrimonio.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/moviemenfes/status/1791180568182632572")&nbsp;In ogni caso, sin dall’annuncio ufficiale, i fan sembrano essersi a poco a poco ricreduti positivamente della sostituzione, grazie soprattutto alle sue dichiarazioni rilasciate sul ruolo. Anche le prime immagini del set suggeriscono che, dopotutto, potrebbe essersi trattato di una buona scelta di casting. Dopotutto, come detto, anche la produzione è rimasta entusiasta dalla sua interpretazione. Non resta che attendere!The Witcher: cosa sapere sulla quarta stagioneNon è solo l'aggiunta di Liam Hemsworth a scuotere l'universo di The Witcher. Ci sono tanti altri nomi di spicco che sono pronti a vestire i panni di alcuni dei personaggi più amati della saga. Tra questi, Laurence Fishburne (Matrix) che interpreterà il barbiere-chirurgo Regis, Sharlto Copley (Monkey Man) nel ruolo del cacciatore di taglie Leo Bonhart, James Purefoy (Solomon Kane) in quello dell'intelligente spia e consigliere di corte Skellen e Danny Woodburn (Watchmen) in quello di Zoltan. La produzione della quarta stagione di The Witcher è iniziata da poco - precisamente ad aprile - ed è stato reso noto che la serie si concluderà dopo la quinta stagione.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/DiscussingFilm/status/1586437100135747584")&nbsp;Nonostante non ci sia ancora una data di uscita, si prevede che la quarta stagione di The Witcher arriverà sui nostri schermi nell'estate del 2025. Attualmente è possibile vedere in streaming tutte e tre le stagioni di The Witcher su Netflix. Con ulteriori contenuti promozionali che potrebbero arrivare in qualsiasi momento, assicuratevi di rimanere sintonizzati.

Sono finalmente disponibili le prime immagini (e il primo teaser) che mostrano ufficialmente Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia nella quarta stagione di 'The Witcher'. La saga, che nasce da una serie di libri firmati dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, è sicuramente tra i franchise più popolari degli ultimi anni, grazie anche (e soprattutto) al successo riscosso dalla saga videoludica, che ha conquistato i giocatori di tutto il mondo. Ma torniamo a noi: con il primo sguardo della quarta stagione della serie Netflix, assistiamo proprio al debutto di Liam Hemsworth, in posa con gli iconici capelli lunghi e bianchi che caratterizzano il protagonista della saga. L’attore, subentra infatti al ruolo dopo l’abbandono inaspettato di Henry Cavill. Esaminiamo nel dettaglio questo delicato passaggio di staffetta, inclusi tutti i dettagli sul progetto in uscita. Spoiler: la scelta di casting potrebbe rivelarsi più azzeccata di quanto pensassimo.<h2>Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia</h2>Liam Hemsworth diventa ufficialmente il protagonista di The Witcher dopo le prime tre stagioni, in cui l'ambizioso progetto firmato Netflix ha visto Henry Cavill come volto di riferimento. Il debutto dell'attore australiano prende finalmente vita grazie alle prime immagini e al <a href="https://gaming.libero.it/the-witcher-3-wild-hunt-mod-editor">primo teaser trailer</a>, distribuiti dal gigante di streaming.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/witchernetflix/status/1793303362269483103")&nbsp;La showrunner della serie Lauren S. Hissrich, parlando con Entertainment Weekly, ha raccontato quanto valore aggiunto Liam Hemsworth abbia portato sia alla produzione che al ruolo principale, affermando che "il cast e la troupe sono rimasti colpiti dalla sua passione e la sua energia". Ecco la dichiarazione completa:&nbsp;"Il suo look è stato in fase di sviluppo per oltre un anno, quindi è emozionante poter finalmente condividere una sneak peek ufficiale di Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia. Il cast e la troupe sono rimasti colpiti dalla passione, dall'energia e dall'incarnazione che Liam ha portato al personaggio fin dal primo giorno - barba incolta, cicatrice iconica e tutto il resto! Ci stiamo divertendo molto a girare la quarta stagione e siamo entusiasti di accogliere i fan in questo viaggio con noi"&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/PopCrave/status/1586437610154921984")&nbsp;L'annuncio dell'abbandono del ruolo di Geralt di Rivia da parte di Henry Cavill, nel 2022, è stato una grande sorpresa per tutti, soprattutto se si considerano i grandi elogi ricevuti per la sua interpretazione. All’inizio, si è pensato che la sua uscita di scena fosse dovuta a <a href="https://gaming.libero.it/hugh-grant-l-attore-di-d-and-d-chiude-definitivamente-la-lunghissima-causa-contro-sun-e-racconta-tutto-sui-social">un nuovo coinvolgimento nel ruolo di Superman</a>. In ogni caso, attualmente, l’attore sarebbe invece impregnato nelle serie di Prime Video su Warhammer 40.000, in veste di attore ma anche di produttore insieme alla compagna.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/witchernetflix/status/1586433840318648321")&nbsp;La scelta di Hemsworth come sostituto del protagonista, ha colto tutti nuovamente di sorpresa. L’attore australiano è principalmente noto per il personaggio di Gale Hawthorne in tutti e quattro i film della saga di Hunger Games, usciti tra il 2012 e il 2015. Ma anche per la sua lunga relazione con Miley Cyrus, durata dal 2009 al 2019, quando i due si sono separati <a href="https://gaming.libero.it/ben-affleck-passione-valorant-e-problemi-familiari-per-il-grande-attore">a un anno dal matrimonio</a>.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/moviemenfes/status/1791180568182632572")&nbsp;In ogni caso, sin dall’annuncio ufficiale, i fan sembrano essersi a poco a poco ricreduti positivamente della sostituzione, grazie soprattutto alle sue dichiarazioni rilasciate sul ruolo. Anche le prime immagini del set suggeriscono che, dopotutto, potrebbe essersi trattato di una buona scelta di casting. Dopotutto, come detto, anche la produzione è rimasta entusiasta dalla sua interpretazione. Non resta che attendere!<h3>The Witcher: cosa sapere sulla quarta stagione</h3>Non è solo l'aggiunta di Liam Hemsworth a scuotere l'universo di The Witcher. Ci sono tanti altri nomi di spicco che sono pronti a vestire i panni di alcuni dei personaggi più amati della saga. Tra questi, Laurence Fishburne (Matrix) che interpreterà il barbiere-chirurgo Regis, Sharlto Copley (Monkey Man) nel ruolo del cacciatore di taglie Leo Bonhart, James Purefoy (Solomon Kane) in quello dell'intelligente spia e consigliere di corte Skellen e Danny Woodburn (Watchmen) in quello di Zoltan. La produzione della quarta stagione di The Witcher è iniziata da poco - precisamente ad aprile - ed è stato reso noto che la serie si concluderà dopo la quinta stagione.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/DiscussingFilm/status/1586437100135747584")&nbsp;Nonostante non ci sia ancora una data di uscita, si prevede che la quarta stagione di The Witcher arriverà sui nostri schermi nell'estate del 2025. Attualmente è possibile <a href="https://gaming.libero.it/netflix-nextworld-arriva-il-parco-a-tema-stranger-things-e-one-piece-su-roblox">vedere in streaming tutte e tre le stagioni </a>di The Witcher su Netflix. Con ulteriori contenuti promozionali che potrebbero arrivare in qualsiasi momento, assicuratevi di rimanere sintonizzati.

Un breve riassunto di tutto quello che sappiamo finora sulla quarta stagione della serie Netflix dopo l’abbandono di Henry Cavill

The Witcher: le prime immagini con Liam Hemsworth 

The Witcher: un primo sguardo a Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia

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