Terremoto nel mondo esports femminile, il team pluri campione dei campionati femminili italiani, Lxt, dice addio a Valorant
Scossone nella serata di ieri, nel mondo dell'esports relativo a Valorant femminile, dopo che pochi giorni prima tutte le giocatrici e i giocatori dello staff, erano andati a pubblicare i classici post di ricerca di un nuovo team, arriva una tremenda notizia, la squadra Lxt esports dice addio al settore, per cercare nuove fortune su altri titoli e in altri campionati inesplorati fino ad oggi, concludendo così un percorso costellato dalla vittoria di 5 campionati.
Nell'ultimo anno, il panorama competitivo italiano ha subito enormi perdite, a partire dal 2023, l'Italia ha perso non solo competizioni importanti, come i campionati di Rainbow Six Siege e la localizzazione di quelli internazionali, ma ha inoltre perso piano piano terreno anche su i titoli Riot. Partendo dalla localizzazione in italiano degli eventi internazionali di Valorant, per arrivare a molte competizioni regionali di League of Legends, ormai affidate solo alla volontà del community cast.
Non per importanza, ma per ordine cronologico, l'addio della lega italiana di Valorant maschile, la quale dopo solo due stagioni sotto il nuovo vessilo di PG esports, va alla deriva a causa della scelta di Riot di unificare 3 campionati in 1 con la penisola iberica e italiana a formare un unico fronte compatto. Purtroppo, post covid, il mondo dell'esports ha dovuto fare i conti con l'esplosione della bolla in cui aveva vissuto per 2 anni, e ha dovuto inevitabilmente fare i conti con un drastico calo delle viewership.
Nella giornata di ieri la bomba è deflagrata anche nel settore relativo a Valorant femminile, settore in forte crescita invece nell'ultimo anno, grazie ai progetti come il Radiant Roses e il Genesi, il campionato italiano; l'uscita di scena delle Lxt ha così aperto una grossa voragine all'interno di questo settore ed in molti si sono chiesti i motivi.
La squadra degli Lxt esports, comunica così attraverso i social ufficiali la decisione di salutare Valorant:
LXT Esports é un progetto unico, innovativo e in continuo mutamento. Oggi annunciamo la sua evoluzione e salutiamo tutto il nostro team di Valorant, ringraziando tutti per la professionalità mostrata in questi anni e il contributo che hanno dato a tutto il settore! La forza di LXT é il continuo investimento sulla crescita e così come come su Valorant, punteremo ad altri titoli che hanno la necessità di valorizzare temi come l'inclusione, la parità di genere e l'accessibilità
Noi di Libero Gaming, abbiamo avuto la possibilità di chiedere un commento a caldo ad Andrea D'orso ex team manager, delle ragazze di Lxt esports, ecco cosa ci ha raccontato:
La scelta di chiudere il team più vincente degli ultimi anni, ha lasciato tutti senza parole? Come commenti questa scelta, puoi dirci qualcosa di più a riguardo?
Il team continuerà ad esistere, hanno chiuso solamente l'esperienza di Valorant. LXT nasce con l'obiettivo di portare valore in un ecosistema che attualmente ha ancora molto da imparare, soprattutto quando si parla di professionalità. Dispiace a tutti, me in primis che oltre al lavoro c'è un valore umano che spero perduri nel tempo, ma gli obiettivi cambiano, bisogna accettarlo.
Cosa puoi dirci del tuo futuro e di quello delle ragazze all'interno del panorama ?
Il mio futuro sarà sicuramente legato al mondo del gaming perché ho investito tanto sul settore e perché, quando il gaming in Italia diventerà completamente mainstream, potrò dire di aver fatto parte delle fondamenta di questo movimento. Per le ragazze parliamoci chiaro, sono le più forti d'Italia e lo hanno dimostrato per ben 5 volte. Daniela, Jamalia, Sara e Riccardo devono solo scegliere dove giocare e so che andranno nei migliori team che sono adesso in circolazione. Sono ragazz* d'oro e professionist* di livello assoluto. Per me é stato un enorme dolore staccarmi da loro.
La scelta di LXT evidenzia problematiche, soprattutto dal punto di vista degli investimenti, del settore secondo il tuo punto di vista?
Per me il settore ha un solo grosso problema, ed é la professionalità che si mette in campo. Siamo tutti appassionati di gaming e di esport, ma all'atto pratico pochi hanno le capacità di catturare l'interesse dei brand con progetti di valore. Il mercato globale sta attraversando un'evoluzione molto particolare e le aziende ricercano sempre più nuove soluzioni allontanandosi "dall'online", soprattutto dopo i recenti scandali
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