Questa sera esordisce il Portogallo agli Europei 2024, il ritorno della stella Cristiano Ronaldo da re d'Arabia fa pensare subito al suo impatto per la prossima esports World Cup
Continuano gli Europei e questa sera andrà in scena uno dei ritorni più attesi, il ritorno del re Cristiano Ronaldo dalla sua vacanza strapagata nel campionato saudita, per cercare ancora una volta la rincorsa alla coppa, ad 8 anni dalla storica conquista del titolo; nella loro prima uscita affronteranno la squadra della Repubblica Ceca, che cercheranno di fermare fin a subito il loro inseguimento al titolo.
Cristiano Ronaldo è pronto al ritorno in Europa, anche se solo per un mese con la maglia del suo amato Portogallo. Il suo lungo soggiorno in Arabia Saudita, in cui viene ricoperto d'oro, non sembra aver bagnato le polveri da sparo dell'extraterrestre di Funchal, che cerca di allungare i propri record con la propria nazionale rendendo sempre più inarrivabili i propri numeri da capocannoniere della propria nazionale e come singolo marcatore di una nazionale.
La voglia di vincere e tornare sul tetto d'Europa non è un progetto nascosto da Cristiano Ronaldo e dai propri compagni, il successo del 2016 resta un ricordo vivido per chi come proprio l'ex talento del Real Madrid e Pepe, erano entrambi presenti in quella notte magica che ha consacrato Ronaldo nell'olimpo del Portogallo grazie ad un titolo che non era mai stato conquistato e a cui si è aggiunta anche la vittoria della Nations League nel 2019.
La partenza a UEFA Euro 2024 per il Portogallo, sarà contro la Repubblica Ceca, di un'altra ex conoscenza della Serie A, da Schick a Zima, i nomi transitati dal nostro campionato sono tanti da entrambi i lati delle formazioni, ma per Ronaldo e compagni l'attenzione dovrà essere massima, per evitare figuracce e false partenze, come successo nella giornata del 16 al Belgio di Lukaku e co.
Per quanto riguarda il passaggio del turno non dovrebbe essere in discussione in un gruppo con anche Turchia e Georgia, oltra la sopracitata Repubblica Ceca, ma le sorprese agli Europei rischiano sempre di esserci, come successo negli anni precedenti con nazionali come la Grecia, oppure la più recente Islanda.
Che l'Arabia Saudita stia stravolgendo gli equilibri mondiali è ormai assodato, ma se per il calcio e trasferimenti sulla falsa riga di quanto avvenuto per Cristiano Ronaldo al suo Al-Nassr fanno ancora notizia e riempiono i giornali, di opinioni e di come questa bolla generata dai fondi di investimenti, non vada a far altro che danneggiare l'ecosistema calcio, per l'esport è ormai chiaro che la capitale è e sarà l'Arabia Saudita.
Mentre nel resto del mondo ci si interroga, sulla sostenibilità degli eventi esport, si tagliano i fondi a più non posso, come successo nel recente caso di Ubisoft, che dall'oggi al domani senza nessun tipo di comunicazione, ha chiuso il broadcasting in italiano del suo gioco di punta Rainbow Six Siege, in Arabia Saudita arrivano gli investimenti, non solo per creare arene e posti per ospitare competizioni sempre più avveniristiche dopo il Gamers 8, ma investimenti anche per montepremi in grado di cambiare la vita" come nel caso della esports World cup, con il suo montepremi totale da oltre 60 milioni di euro.
Badate bene, non siamo qui a fare discorsi sulla moralità della questione, ma per riportare un dato di fatto, che ad oggi la terra promessa per chi vuole fare dell'esport una professione, l'Arabia Saudita sembra essere la propria El Dorado. La scelta poi di avere un simbolo dei giovani come Cristiano Ronaldo, non sta facendo altro che accrescere l'immagine di questo stato.
Oltre alla questione esport per Cristiano Ronaldo, vero purista dello sport, è uscita da poco la beta di un gioco che lo vede come testimonial principale, insieme ad altri suoi colleghi, UFL che si iscrive alla corsa per il predominio dei titoli calcistici attualmente in circolazione.
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