Intevista a Benedetta Porcaroli: Vangelo secondo Maria porta sullo schermo il femminismo della Madonna

Il film diretto da Paolo Zucca rielabora la storia di Maria tratta dal romanzo di Barbara Alberti

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CREDITI: Ufficio stampa Sky

Maria come non l’avete mai vista. È sempre lei, la Madonna, la protagonista del film Vangelo secondo Maria di Paolo Zucca, ma in una versione della storia dal taglio altamente metaforico e contemporaneo. Sullo schermo ha il volto di Benedetta Porcaroli, la rabbia, il desiderio, il coraggio e la sfrontatezza di una teenager condannata dall’essere donna in un mondo dove la legge è fatta dai maschi. Insomma, dopo Barbie stereotipo, da noi arriva Barbie Madonna. 

Benedetta Porcaroli protagonista di Stories su Sky. L'intervista

È Benedetta Porcaroli la protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, l’attrice si racconta in “Benedetta Porcaroli – Tutta l’anima che ho”. 
 

Benedetta è oggi una delle attrici di maggior successo nel panorama italiano ma, al cinema ci è arrivata per caso.

"La mia agente mi ha notata per strada e ha visto in me qualcosa. A 15 anni sono finita sul set quasi per caso".

Il successo arriva con  Baby, la controversa serie tv Netflix che ha acceso i riflettori sul mondo della prostituzione minorile.

"Quando ho fatto Baby non mi rendevo conto del successo che avrebbe avuto. Mi hanno riconosciuta in tutte le parti del mondo, dal sud America al Medioriente"

E sul suo ruolo nel film Vangelo Secondo Maria ha invece dichiarato che:

"Anziché vedere una Madonna immobile, statuaria o comunque una vergine immacolata, in questo caso raccontiamo la vita di questa giovane donna immaginando che poi sarà la prescelta per portare in grembo il Figlio di Dio. Lei vuole essere l'artefice del proprio destino e non subire l'ascesa del Santissimo senza che le abbia chiesto il permesso"

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Vangelo secondo Maria, femminismo sacro?

Di giochi di parole se ne potrebbero fare tanti e non per nostra bravura ma perché, quello che vuole rileggere le grandi storie della tradizione religiosa in chiave contemporanea è un trend che si insinua nel cinema e nella letteratura già da un po’. Prima di Barbara Alberti, autrice del romanzo da cui è stato tratto il film di Zucca, era stato Dan Brown con la sua Maddalena, femminino sacro, Graal della leggenda a dare il via alle più interessanti speculazioni sulle figure femminili del Nuovo Testamento. Il Vecchio era il preferito delle passate generazioni che con i Colossal dipingevano affascinanti ritratti di Ruth, Licia, Betsabea. La Maddalena, dobbiamo dirlo, fino ad oggi era stata la preferita dai registi, basti pensare al film con protagonista Rooney Mara e Joaquin Phoenix nei panni di Gesù innamorato. 
 

Quello che ci mancava era proprio un film contemporaneo su Maria. Ed eccolo qua, grazie a Benedetta Porcaroli, Maria, da quanto vediamo dal trailer del film, è disperata per la sua condizione di donna in un mondo schiacciato da potere maschile - sì, incluso quello di Dio - ma che si affida a Giuseppe - Alessandro Gassman - per essere edotta e guidata, almeno fino alla scoperta della gravidanza miracolosa. Da quel momento in poi, sempre seguendo il trailer, facciamo un salto a Bollywood dove troviamo l’Arcangelo Gabriele di Cinecittà - lungo viaggio - pronto a svelare a Maria il suo destino. E se guardandola pensate che stia per mettere al mondo Paul Atreides beh, non siete i soli. 

Religione e videogame, binomio perfetto più del cinema?

Ma quante domande per un solo trailer direte voi. Bisogna ammetterlo, il tema si presta anche perché i grandi personaggi delle tradizioni religiose sono uno strumento di comunicazione immediato e universale. Ecco perché non è inusuale ritrovarli anche in opere pop come i videogame. E proprio il mondo videoludico è stato in grado di ironizzare e non poco sulle religioni dando vita a sequenze divertenti e bizzarre. In God of War possiamo ad esempio ammirare Kratos in lotta con Gesù in una clip irriverente e spassosa. Nel videogame Kratos è solito eliminare gli dei pagani dai pantheon della mitologia e da Zeus a Gesù il passo è stato decisamente breve. La clip è frutto di una fan art 2.0 ma, non è escluso, che lo scontro arrivi presto anche nel videogame.

 

Rimanendo in tema, come non citare il celebre I am Jesus Christ, il gioco che vi consentirà di attraversare le storie del Vangelo compiendo miracoli e scacciando demoni. Insomma i videogame sono riusciti a portare la Storia con la maiuscola nel loro mondo con intelligenza e ironia, si tratta di intrattenimento dopotutto.

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