Continua la nostra avventura in Marocco, dove scopriremo insieme la mappa di Kaid di Rainbow Six Siege

 Marocco, visita alla mappa di Kaid di Rainbow Six Siege

Trust the Piloot: Marocco, visita alla mappa di Kaid di Rainbow Six Siege

Viaggia con noi in Trust the Piloot, la rubrica che ti porta in giro per il mondo nei luoghi più amati dei videogiochi. Scopriamo le zone più belle del Marocco

Trust the Piloot: viaggio in Marocco

Viaggia con noi in Trust the Piloot, la rubrica che ti porta in giro per il mondo nei luoghi più amati dei videogiochi. Oggi scopriamo le zone più belle del Marocco

Trust the Piloot: alla scoperta del Marocco dei videogiochi

Konami sta iniziando a confermare alcune delle eslcusive presenti sul nuovo capitolo in uscita, o meglio riguardo l'aggiornamento annuale in arrivo nel prossimo mese secondo molte fonti certe, per quanto alcune novità ancora non annunciata da eFootball e Konami siano state rese note da EA con alcuni comunicati riguardanti le squadre che non saranno più partner di EA Fc. Arriva dunque l'annuncio del rinnovo della partnership con gli inglesi del Manchester United.Manchester United arriva il rinnovo con Konami e eFootballKonami annuncia con grande gioia, di aver rinnovato una delle proprie partnership più importanti con il calcio inglese, arriva dunque la conferma riguardante il Manchester United, squadra che sarà licenziata anche su eFootball oltre che su EA FC 25, confermando il trend di Konami di cercare di non perdere terreno sotto l'aspetto delle poche licenze a disposizione. In oltre per i giocatori di eFootball e fans del Manchester United, Konami ha indetto un concorso a premi interessantissimo che darà la possibilità di vincere dei biglietti gratutiti per le partite dello United.&nbsp;Per celebrare la conferma della collaborazione con una delle più grandi istituzioni calcistiche, KONAMI offre a un fortunato tifoso la possibilità di assicurarsi 2 biglietti per ogni singola partita di campionato in casa del Manchester United FC nel corso della stagione 24/25.&nbsp;Concorso Konami per vincere i bigliettiPurtroppo il concorso per vincere i biglietti delle partite del Manchester United è ristretto solo ed esclusivamente ai residenti sul suolo della Gran Bretagna, ma è indubbiamente un attivazione interessante per il futuro dell'azienda nipponica, che commenta così il rinnovo della partner, con le parole di Naoki Morita, Konami Digital Entertainment B.V.’s European President:&nbsp;È emozionante annunciare l'estensione di una partnership di così grande successo. Il Manchester United FC è uno dei giganti del calcio mondiale e siamo orgogliosi di averli come parte della serie eFootball, ora e per i prossimi anni grazie a questo rinnovo. Assicurarsi un futuro brillante che comprenderà una moltitudine di diritti e attivazioni commerciali, di immagine e di eSports è fantastico per KONAMI e per la serie eFootball™. Continueremo a far evolvere il nostro prodotto per offrire la migliore esperienza possibile&nbsp;Queste invece le parole di Florence Lafaye, Commercial Director at Manchester United FC:&nbsp;Siamo lieti che KONAMI continui a far parte della nostra famiglia di partner e siamo entusiasti delle opportunità che ci offre il coinvolgimento nella serie eFootball. La nostra partnership di lunga data ha permesso al club di impegnarsi in modo significativo con un pubblico nuovo e più giovane e di portare il marchio Manchester United nel mondo dell'intrattenimento digitale, un settore importante per noi in vista del futuro.

Konami sta iniziando a confermare alcune delle eslcusive presenti sul nuovo capitolo in uscita, o meglio riguardo l'aggiornamento annuale in arrivo nel prossimo mese secondo molte fonti certe, per quanto alcune novità ancora non annunciata da eFootball e Konami siano state rese note da EA con alcuni comunicati riguardanti le squadre che non saranno più partner di EA Fc. Arriva dunque l'annuncio del rinnovo della partnership con gli inglesi del Manchester United.<h2>Manchester United arriva il rinnovo con Konami e eFootball</h2>Konami annuncia con grande gioia, di aver rinnovato una delle proprie partnership più importanti con il calcio inglese, arriva dunque la conferma riguardante il Manchester United, squadra che sarà licenziata anche su eFootball oltre che su <a href="https://gaming.libero.it/geolier-e-ssc-napoli-annunciano-la-partnership-con-ea-fc-24">EA FC 25</a>, confermando il trend di Konami di cercare di non perdere terreno sotto l'aspetto delle poche licenze a disposizione. In oltre per i giocatori di <a href="https://gaming.libero.it/ufl-nuovi-dettagli-sul-nuovo-gioco-di-calcio-di-strikerz">eFootball </a>e fans del Manchester United, Konami ha indetto un concorso a premi interessantissimo che darà la possibilità di vincere dei biglietti gratutiti per le partite dello United.&nbsp;Per celebrare la conferma della collaborazione con una delle più grandi istituzioni calcistiche, KONAMI offre a un fortunato tifoso la possibilità di assicurarsi 2 biglietti per ogni singola partita di campionato in casa del Manchester United FC nel corso della stagione 24/25.&nbsp;<h3>Concorso Konami per vincere i biglietti</h3>Purtroppo il concorso per vincere i biglietti delle partite del Manchester United è ristretto solo ed esclusivamente ai residenti sul suolo della Gran Bretagna, ma è indubbiamente un attivazione interessante per il futuro dell'azienda nipponica, che commenta così il rinnovo della partner, con le parole di Naoki Morita, Konami Digital Entertainment B.V.’s European President:&nbsp;<blockquote>È emozionante annunciare l'estensione di una partnership di così grande successo. Il Manchester United FC è uno dei giganti del calcio mondiale e siamo orgogliosi di averli come parte della serie eFootball, ora e per i prossimi anni grazie a questo rinnovo. Assicurarsi un futuro brillante che comprenderà una moltitudine di diritti e attivazioni commerciali, di immagine e di eSports è fantastico per KONAMI e per la serie eFootball™. Continueremo a far evolvere il nostro prodotto per offrire la migliore esperienza possibile</blockquote>&nbsp;Queste invece le parole di Florence Lafaye, Commercial Director at Manchester United FC:&nbsp;<blockquote>Siamo lieti che KONAMI continui a far parte della nostra famiglia di partner e siamo entusiasti delle opportunità che ci offre il coinvolgimento nella serie eFootball. La nostra partnership di lunga data ha permesso al club di impegnarsi in modo significativo con un pubblico nuovo e più giovane e di portare il marchio Manchester United nel mondo dell'intrattenimento digitale, un settore importante per noi in vista del futuro.</blockquote>

Manchester United e Konami ancora insieme nel futuro ed i fans potranno vincere i biglietti per le partite

Manchester United: partner Konami su eFootball

Konami cerca di tornare alla carica dopo le notizie bomba sull'arrivo del nuovo EA FC, decidendo dunque di annunciare il primo rinnovo con uno dei club partner

eFootball: la nuova stagione inizia con la riconferma del Manchester United

Oggi giorno, la categoria dei Battle Royale conta in assoluto il maggior numero di utenti attivi contemporaneamente. &nbsp;Non è un caso che grandissimi brand negli ultimi anni si siano poi lanciati nel settore per cercare di ottenere una fetta di questo successo; ad esempio, lo sapete che Warzone non fu il primo Battle Royale di Call of Duty? Ma allora da dove iniziò tutto?&nbsp;Battle Royale, da dove deriva il nome ?Partendo dalla base e quindi dal nome di questa sotto categoria di videogiochi, che ad oggi controlla una buona fetta del mercato globale del settore videoludico, bisogna tornare indietro nel tempo e risalire fino all'inizio del nuovo millennio. All'alba del 2000 in Giappone, esce un romanzo intitolato Battle Royale di Koushun Takami.&nbsp;Il Romanzo racconta di una classe di studenti delle superiori, costretti dal governo a combattere per la loro vita, in cui solamente l'ultimo rimasto avrebbe avuto salva la vita, inutile dire che tra lo scalpore che il romanzo ottenne fin dalle sue prime pubblicazioni (tra stupore, ammirazione di qualcuno, ma anche indignazione generale) vi fu qualcuno che si rese conto dell'enorme potenziale della trama del romanzo e ne fece un'adattamento cinematografico.&nbsp;&nbsp;Kenji Fukasaku divenne così il volto dietro l'opera cinematografica, riuscendo ad ottenere un successo planetario, entrando nella classifica dei 10 film campioni d'incassi in Giappone, il suo film successivamente fu distribuito in ben 22 paesi con la consapevolezza che sarebbero potuti essere di più, se solo non fosse stato vietato in alcuni paesi.&nbsp;Ci sarebbe dovuto essere un secondo capitolo del film, ma la produzione del sequel fu interrotta a causa della morte del regista poco dopo l'inizio delle riprese.&nbsp;&nbsp;Nonostante il genere avesse ottenuto un'importante nomea, il mondo dei videogiochi impiegò circa una decina di anni prima di concepire la grande idea che rivoluzionò, non solo il modo di intendere il videogioco, ma anche il modo in cui si videogiocava, portando ai nostri occhi una nuova concezione di sfida.All'origine vi erano solo bastoni e pietreBisogna fare un salto nel 2012 quando il franchise di Hunger Games ormai spopolava, la celebre saga di Suzanne Collins che ai tempi aveva già visto l'uscita dell'intera trilogia. Proprio nel 2012 con l'uscita del primo film che incanterà il pubblico per la sua direzione artistica, per la storia avvincente e l'ottima caratterizzazione della protagonista, che non solo era l'incarnazione di una donna forte ed indipendente in grado di farcela, ma anche un modello per le ragazze di quegli anni e per le generazioni a seguire.&nbsp;Qualcuno a questo punto potrebbe pensare che quindi le prime trasposizioni videoludiche, siano a tutti gli effetti delle trasposizioni della saga di Hunger Games; niente di più sbagliato, in realtà tutto inizio su Minecraft, il gioco Mojang che ad oggi conta più di 300 milioni di copie vendute, divenendo il 2° gioco più venduto di sempre dietro a Tetris.&nbsp;Venne rilasciata proprio nel 2012, cavalcando l'entusiasmo dettato da Hunger Games, una mod gratuita con lo scopo di emulare quanto visto nelle opere di Suzanne Collins: I giocatori partivano su dei blocchi di partenza all'interno di mappe più o meno grandi, il cui centro era rappresentato dalla cornucopia: ricettacolo pieno di doni e soprattutto di cibo e armi utili alla sopravvivenza.&nbsp;Lo svolgimento di questo "Survival Games" era molto divertente ed incalzante tanto che in molti furono attratti da questa idea.Brendan Greene il "PlayerUnknown"La storia dietro al mondo dei Battle Royale passa anche per il nome di Brendan Greene, il quale per moltissimo tempo rimase conosciuto come "PlayerUknown"... Dove? Nel settore del modding di Arma 2 e Arma 3.&nbsp;&nbsp;Proprio sul secondo capitolo del celebre gioco per PC, Brendan Greene usò per la prima volta il termine Battle Royale, con la prima mod importante da lui rilasciata "Dayz: battle royale". Una mod gratuita che si preparava a diventare alla sua insaputa la mod più celebre della storia contemporanea dei videogiochi.&nbsp;&nbsp;Da Arma 3 il suo lavoro iniziò ad introdurre i canoni che conosciamo oggi per l'intero genere, come il celebre aereo che "droppa" i player all'interno della vasta mappa di gioco. Le sue capacità come modder non sono passate inosservate da Sony, la quale gli affida la gestione del progetto relativo al Battle Royale di H1Z1.&nbsp;Nel 2016 Brendan Greene venne chiamato in Sud Corea, per diventare il direttore creativo di un progetto, che verrà poi pubblicato con il nome di PlayerUnknown Battlegrounds, la realizzazione finale della visione che lo portò a moddare il secondo capitolo di arma, rilasciando su un mercato un gioco che segna la storia moderna del videogioco. Inizialmente il titolo non era gratis, ma lo divenne col tempo per far fronte all'altro gigante che nacque in quel periodo.Fortnite, Call of Duty e BattlefieldFortnite oggi giorno viene tranquillamente considerato come uno dei capisaldi del panorama gaming contemporaneo, come vi avevamo già raccontato precedentemente il gioco nasce come un survival games con la modalità salva il mondo, la quale restò a pagamento. La modalità Battle Royale però, fin da subito venne rilasciata gratis imponendo un'enorme spada di Damocle sulla schiena, non solo dei suoi diretti concorrenti, ma gettando un'ombra anche sul settore.&nbsp;Il successo dei due colossi di cui vi abbiamo appena parlato ci narrano dello scontro tra i titani del settore. Ma quello che in molti non sanno è tutto il sub strato di Battle royale, gratis e non, che si formò con videogiochi importantissimi che fallirono nell'impresa del lancio della propria modalità ed altri videogiochi che invece risorsero attraverso modalità gratis che cambiarono la sorte del brand.&nbsp;Partiamo in ordine cronologico con il primo fallimento della modalità Battle Royale, di Call of Duty Black ops 4, fu denominata Blackout, ma non riuscì ad entrare nel cuore degli appassionati per diversi motivi, ma il più importante fu quello del prezzo che non rispecchiava l'audacia di Fortnite di lanciare un videogioco gratis, ma che richiedeva un biglietto integrale che comprendeva l'esperienza di Call of Duty a 360°. La stessa sorte la scontò anche Battlefield che nel novembre del 2018, un mese dopo COD, lanciò con la sua "Tempesta di Fuoco" la modalità Battle Royale dedicata a BF 5.&nbsp;&nbsp;Entrambe le case di sviluppo, non demorsero e grazia ad Apex Legends nel 2019, EA, non solo ebbe il suo videogioco gratis Battle Royale di successo planetario, ma riuscì anche a riportare interesse attorno al mondo di Titanfall. Per Activision, l'attesa fu leggermente più lunga, ma con il senno di poi il tempismo fu perfetto, lanciando Warzone ad inizio della prima pandemia nel 2020, riuscì a far rinsavire un videogioco come Call of Duty e inserendo la parte Online e single player come biglietto scollato da pagare rispetto alla modalità Battle Royale.

Oggi giorno, la categoria dei Battle Royale conta in assoluto il maggior numero di utenti attivi contemporaneamente. &nbsp;Non è un caso che grandissimi brand negli ultimi anni si siano poi lanciati nel settore per cercare di ottenere una fetta di questo successo; ad esempio, lo sapete che Warzone non fu il primo Battle Royale di Call of Duty? Ma allora da dove iniziò tutto?&nbsp;<h2>Battle Royale, da dove deriva il nome ?</h2>Partendo dalla base e quindi dal nome di questa sotto categoria di videogiochi, che ad oggi controlla una buona fetta del mercato globale del settore videoludico, bisogna tornare indietro nel tempo e risalire fino all'inizio del nuovo millennio. All'alba del 2000 in Giappone, esce un romanzo intitolato Battle Royale di Koushun Takami.&nbsp;Il Romanzo racconta di una classe di studenti delle superiori, costretti dal governo a combattere per la loro vita, in cui solamente l'ultimo rimasto avrebbe avuto salva la vita, inutile dire che tra lo scalpore che il romanzo ottenne fin dalle sue prime pubblicazioni (tra stupore, ammirazione di qualcuno, ma anche indignazione generale) vi fu qualcuno che si rese conto dell'enorme potenziale della trama del romanzo e ne fece un'adattamento cinematografico.&nbsp;&nbsp;Kenji Fukasaku divenne così il volto dietro l'opera cinematografica, riuscendo ad ottenere un successo planetario, entrando nella classifica dei 10 film campioni d'incassi in Giappone, il suo film successivamente fu distribuito in ben 22 paesi con la consapevolezza che sarebbero potuti essere di più, se solo non fosse stato vietato in alcuni paesi.&nbsp;Ci sarebbe dovuto essere un secondo capitolo del film, ma la produzione del sequel fu interrotta a causa della morte del regista poco dopo l'inizio delle riprese.&nbsp;&nbsp;Nonostante il genere avesse ottenuto un'importante nomea, il mondo dei videogiochi impiegò circa una decina di anni prima di concepire la grande idea che rivoluzionò, non solo il modo di intendere il videogioco, ma anche il modo in cui si videogiocava, portando ai nostri occhi una nuova concezione di sfida.<h3>All'origine vi erano solo bastoni e pietre</h3>Bisogna fare un salto nel 2012 quando il franchise di Hunger Games ormai spopolava, la celebre saga di Suzanne Collins che ai tempi aveva già visto l'uscita dell'intera trilogia. Proprio nel 2012 con l'uscita del primo film che incanterà il pubblico per la sua direzione artistica, per la storia avvincente e l'ottima caratterizzazione della protagonista, che non solo era l'incarnazione di una donna forte ed indipendente in grado di farcela, ma anche un modello per le ragazze di quegli anni e per le generazioni a seguire.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/minecraft_57b737c139.png" alt="minecraft.png">Qualcuno a questo punto potrebbe pensare che quindi le prime trasposizioni videoludiche, siano a tutti gli effetti delle trasposizioni della saga di Hunger Games; niente di più sbagliato, in realtà tutto inizio su Minecraft, il gioco Mojang che ad oggi conta più di 300 milioni di copie vendute, divenendo il 2° gioco più venduto di sempre dietro a Tetris.&nbsp;Venne rilasciata proprio nel 2012, cavalcando l'entusiasmo dettato da Hunger Games, una mod gratuita con lo scopo di emulare quanto visto nelle opere di Suzanne Collins: I giocatori partivano su dei blocchi di partenza all'interno di mappe più o meno grandi, il cui centro era rappresentato dalla cornucopia: ricettacolo pieno di doni e soprattutto di cibo e armi utili alla sopravvivenza.&nbsp;Lo svolgimento di questo "Survival Games" era molto divertente ed incalzante tanto che in molti furono attratti da questa idea.<h3>Brendan Greene il "PlayerUnknown"</h3>La storia dietro al mondo dei Battle Royale passa anche per il nome di Brendan Greene, il quale per moltissimo tempo rimase conosciuto come "PlayerUknown"... Dove? Nel settore del modding di Arma 2 e Arma 3.&nbsp;&nbsp;Proprio sul secondo capitolo del celebre gioco per PC, Brendan Greene usò per la prima volta il termine Battle Royale, con la prima mod importante da lui rilasciata "Dayz: battle royale". Una mod gratuita che si preparava a diventare alla sua insaputa la mod più celebre della storia contemporanea dei videogiochi.&nbsp;&nbsp;Da Arma 3 il suo lavoro iniziò ad introdurre i canoni che conosciamo oggi per l'intero genere, come il celebre aereo che "droppa" i player all'interno della vasta mappa di gioco. Le sue capacità come modder non sono passate inosservate da Sony, la quale gli affida la gestione del progetto relativo al Battle Royale di H1Z1.&nbsp;Nel 2016 Brendan Greene venne chiamato in Sud Corea, per diventare il direttore creativo di un progetto, che verrà poi pubblicato con il nome di PlayerUnknown Battlegrounds, la realizzazione finale della visione che lo portò a moddare il secondo capitolo di arma, rilasciando su un mercato un gioco che segna la storia moderna del videogioco. Inizialmente il titolo non era gratis, ma lo divenne col tempo per far fronte all'altro gigante che nacque in quel periodo.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/2023_PUBG_BATTLEGROUNDS_6th_Anniversary_Key_Art_png_jpgcopy_a8f19fbec3.jpg" alt="2023_PUBG_BATTLEGROUNDS_6th_Anniversary_Key_Art_png_jpgcopy.jpg"><h3>Fortnite, Call of Duty e Battlefield</h3>Fortnite oggi giorno viene tranquillamente considerato come uno dei capisaldi del panorama gaming contemporaneo, come vi avevamo già raccontato precedentemente il gioco nasce come un survival games con la modalità salva il mondo, la quale restò a pagamento. La modalità <a href="https://gaming.libero.it/la-nuova-stagione-og-di-fortnite">Battle Royale</a> però, fin da subito venne rilasciata gratis imponendo un'enorme spada di Damocle sulla schiena, non solo dei suoi diretti concorrenti, ma gettando un'ombra anche sul settore.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/apex_cf57c4bf72.jpg" alt="apex.jpg">&nbsp;Il successo dei due colossi di cui vi abbiamo appena parlato ci narrano dello scontro tra i titani del settore. Ma quello che in molti non sanno è tutto il sub strato di Battle royale, gratis e non, che si formò con videogiochi importantissimi che fallirono nell'impresa del lancio della propria modalità ed altri videogiochi che invece risorsero attraverso modalità gratis che cambiarono la sorte del brand.&nbsp;Partiamo in ordine cronologico con il primo fallimento della modalità Battle Royale, di Call of Duty Black ops 4, fu denominata Blackout, ma non riuscì ad entrare nel cuore degli appassionati per diversi motivi, ma il più importante fu quello del prezzo che non rispecchiava l'audacia di Fortnite di lanciare un videogioco gratis, ma che richiedeva un biglietto integrale che comprendeva l'esperienza di Call of Duty a 360°. La stessa sorte la scontò anche Battlefield che nel novembre del 2018, un mese dopo COD, lanciò con la sua "Tempesta di Fuoco" la modalità Battle Royale dedicata a BF 5.&nbsp;&nbsp;Entrambe le case di sviluppo, non demorsero e grazia ad <a href="https://gaming.libero.it/post-malone-x-apex-legends">Apex Legends</a> nel 2019, EA, non solo ebbe il suo videogioco gratis Battle Royale di successo planetario, ma riuscì anche a riportare interesse attorno al mondo di Titanfall. Per Activision, l'attesa fu leggermente più lunga, ma con il senno di poi il tempismo fu perfetto, lanciando Warzone ad inizio della prima pandemia nel 2020, riuscì a far rinsavire un videogioco come Call of Duty e inserendo la parte Online e single player come biglietto scollato da pagare rispetto alla modalità Battle Royale.

I Battle royale simbolo dei videogiochi gratis, che nascono ormai più di 12 anni fa

Battle royale, cosa sono? Dove nasce l'idea ?

Vi siete mai chiesti che cos'è un Battle Royale? Ma soprattutto da dove sono saltati fuori? Da dove ha preso il via un'idea tanto remunerativa quanto geniale?

Che cos'è un Battle Royale?

Presentata in anteprima mondiale a Hollywood, a pochi giorni dal debutto sulla piattaforma Disnet+, X-Men ‘97 ha già conquistato la stampa americana tra chi parla di una riuscitissima operazione nostalgia e chi ne elogia le scene epiche e ricche di azione. Ma la nuova serie animata dedicata ai mutanti viaggia ormai senza il suo capitano.L’addio inaspettato di Beau DeMayoA pochi giorni dall’uscita della serie X-Men 97’ , Disney ha inaspettatamente comunicato il licenziamento dello storico sceneggiatore Marvel Beau DeMayo. Lo showrunner e creatore della nuova serie animata che riporta sul piccolo schermo la squadra di mutanti guidata dal Professor Xavier, aveva lavorato anche a serie di successo come MoonKnight ed era parte del team di lavoro sul reboot di Blade.&nbsp;Le ragioni del licenziamento sono ancora avvolte nel mistero e, a quanto pare, nemmeno il produttore esecutivo della serie è a conoscenza delle motivazioni che hanno portato all’allontanamento di DeMayo. Brad&nbsp;Winderbaum ha infatti dichiarato che:&nbsp;"Ha fatto un ottimo lavoro scrivendo le stagioni 1 e 2 -&nbsp;ha detto Winderbaum - e non vedo l'ora che i fan vedano la serie. L'intero team si è riunito per creare un revival degno dei 60 anni di eredità degli X-Men. Da Stan e Jack, a Claremont, ai Lewald, eravamo davvero tutti sulle spalle di giganti".&nbsp;Dalla casa di Topolino tutto tace e DeMayo sembra aver cessato anche ogni comunicazione sui suoi canali social. La stampa intanto continua ad elogiare la serie di cui ha potuto vedere in anteprima i primi tre episodi. Ad essere particolarmente lodata è la qualità delle animazioni, l’epicità della trama e, soprattutto, la riuscitissima operazione nostalgia che con maestria fa viaggiare gli spettatori indietro nella memoria, ai tempi d’oro delle serie sui super eroi.X- Men: la Marvel ed iI rilancio dei fumettiLe novità per i mutanti della Marvel a quanto pare non si esauriscono con l’uscita della serie. La società ha infatti annunciato il rilancio dei fumetti dedicati agli X-Men con una nuova saga dal titolo From the Ashes; insomma, per quanto sappiamo, ci aspettano almeno 3 nuovi libri realizzati da un team di autori d’eccezione.&nbsp;&nbsp;Ecco le anticipazioni svelate da Tom Brevoort, editor Marvel:&nbsp;"Gli X-Men sono divisi in seguito alla fine di Krakoa, sparsi per il globo senza una base operativa centrale. Tutti e tre i titoli che portano il nome X-Men sono serie fondamentali degli X-Men: sono tutti sono incentrati su uno degli aspetti principali di ciò che la squadra ha affrontato in diversi momenti. Vogliamo mettere in campo un vasto assortimento di titoli X con stili, toni e approcci diversi, un libro degli X-Men praticamente per tutti i gusti".

Presentata in anteprima mondiale a Hollywood, a pochi giorni dal debutto sulla piattaforma Disnet+, X-Men ‘97 ha già conquistato la stampa americana tra chi parla di una riuscitissima operazione nostalgia e chi ne elogia le scene epiche e ricche di azione. Ma la nuova serie animata dedicata ai mutanti viaggia ormai senza il suo capitano.<h2>L’addio inaspettato di Beau DeMayo</h2>A pochi giorni dall’uscita della serie <a href="https://gaming.libero.it/x-men-97-serie-animata-su-disney-guida-ai-migliori-videogiochi-della-saga">X-Men 97’</a> , Disney ha inaspettatamente comunicato il licenziamento dello storico sceneggiatore Marvel Beau DeMayo. Lo showrunner e creatore della nuova serie animata che riporta sul piccolo schermo la squadra di mutanti guidata dal Professor Xavier, aveva lavorato anche a serie di successo come MoonKnight ed era parte del team di lavoro sul reboot di Blade. &nbsp;Le ragioni del licenziamento sono ancora avvolte nel mistero e, a quanto pare, nemmeno il produttore esecutivo della serie è a conoscenza delle motivazioni che hanno portato all’allontanamento di DeMayo. Brad&nbsp;Winderbaum ha infatti dichiarato che:&nbsp;<blockquote>"Ha fatto un ottimo lavoro scrivendo le stagioni 1 e 2 -&nbsp;ha detto Winderbaum - e non vedo l'ora che i fan vedano la serie. L'intero team si è riunito per creare un revival degno dei 60 anni di eredità degli X-Men. Da Stan e Jack, a Claremont, ai Lewald, eravamo davvero tutti sulle spalle di giganti".</blockquote>&nbsp;Dalla casa di Topolino tutto tace e DeMayo sembra aver cessato anche ogni comunicazione sui suoi canali social. La stampa intanto continua ad elogiare la serie di cui ha potuto vedere in anteprima i primi tre episodi. Ad essere particolarmente lodata è la qualità delle animazioni, l’epicità della trama e, soprattutto, la riuscitissima operazione nostalgia che con maestria fa viaggiare gli spettatori indietro nella memoria, ai tempi d’oro delle serie sui super eroi.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/X_Men_D_60f8d49dab.jpg" alt="X-Men.D+.jpg"><h3>X- Men: la Marvel ed iI rilancio dei fumetti</h3>Le novità per i mutanti della Marvel a quanto pare non si esauriscono con l’uscita della serie. La società ha infatti annunciato il rilancio dei fumetti dedicati agli X-Men con una nuova saga dal titolo From the Ashes; insomma, per quanto sappiamo, ci aspettano almeno 3 nuovi libri realizzati da un team di autori d’eccezione.&nbsp;&nbsp;Ecco le anticipazioni svelate da Tom Brevoort, editor Marvel:&nbsp;<blockquote>"Gli X-Men sono divisi in seguito alla fine di Krakoa, sparsi per il globo senza una base operativa centrale. Tutti e tre i titoli che portano il nome X-Men sono serie fondamentali degli X-Men: sono tutti sono incentrati su uno degli aspetti principali di ciò che la squadra ha affrontato in diversi momenti. Vogliamo mettere in campo un vasto assortimento di titoli X con stili, toni e approcci diversi, un libro degli X-Men praticamente per tutti i gusti".</blockquote>

La serie animata farà il suo debutto il 20 marzo senza Beau DeMayo, creatore e showrunner della nuova saga

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X-men ‘97, le reaction della stampa ai primi episodi e i nuovi fumetti

Dopo il grande successo di Baldur's Gate III, Hasbro sta rivolgendo la sua attenzione a nuovi e sempre più massicci investimenti nel mondo dei videogiochi. Dan Ayoub, responsabile dello sviluppo dei prodotti digitali di Wizards of the Coast, di proprietà di Hasbro, ha recentemente confermato che l'azienda ha “oltre un miliardo di dollari di giochi in fase di sviluppo”, riservando grandi speranze per questi progetti. Terza più grande società produttrice di giocattoli al mondo, dietro solo a Mattel e al colosso LEGO, attualmente Hasbro vanta quattro studi AAA.Un investimento da oltre un miliardo di dollariLa casa editrice del noto gioco da tavolo Monopoly - su cui Lionsgate avrebbe puntato gli occhi per un adattamento cinematografico - sembra inarrestabile. “Hasbro è un'azienda che ha 100 anni ed è costruita sul gioco”, ha detto Dan Ayoub.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/nerdist/status/1784917106628104284")&nbsp;Il responsabile dello sviluppo dei prodotti digitali di Wizards of the Coast ha inoltre rivelato:&nbsp;“Si è sempre trattato di giocare, di intrattenere le persone. E il gioco è la forma di intrattenimento predominante per molte persone, ed è qualcosa che continua a crescere. Quindi, per molti versi, ha senso che Hasbro sia presente in questo spazio”&nbsp;Una delle cose più importanti che Hasbro ha tratto dal successo di Baldur's Gate III è che “alla gente piace davvero, davvero tanto un grande gioco di D&amp;D ben fatto”. Dopotutto, è stato uno dei giochi da tavolo più popolari per generazioni. Per questo motivo, la casa editrice statunitense intende continuare a sviluppare giochi in questo senso.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Hasbro/status/1757157939305918573")&nbsp;“In questo momento oltre un miliardo di dollari è impegnato nello sviluppo di videogiochi, e si tratta solo di questi studi”, ha dichiarato Ayoub.&nbsp;&nbsp;“Per non parlare degli altri investimenti nel settore dei videogiochi che sono in corso. Sicuramente ho visto l'azienda mettere i fatti al posto delle parole in termini di costruzione di questi studi attorno a leader forti, pensando anche al lungo periodo. Abbiamo un portafoglio molto, molto più ampio di quello di cui stiamo parlando ora”I quattro studi AAA di HasbroCome detto, Hasbro possiede attualmente quattro studi AAA. Il primo è Atomic Arcade, situato nella Carolina del Nord, che sta lavorando a un gioco di Snake Eyes/G.I. Joe. Poi ci sono Invoke Studios, con sede a Montreal, che sta invece lavorando a un nuovo gioco di Dungeons &amp; Dragons, e Skeleton Key, situato ad Austin, al lavoro su “qualcosa di spaventoso”. Concludiamo con Archetype, anch’esso con sede ad Austin, che sta lavorando a Exodus, interpretato da Matthew McConaughey.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/McConaughey/status/1732942711647605211")&nbsp;Secondo Dan Ayoub, Hasbro sta spingendo per creare nuovi modi di giocare, immergendosi in profondità nel mondo dei videogiochi per cercare nuove forme di coinvolgimento. Baldur's Gate III, sviluppato in collaborazione con Larian Studios, è stato come detto un successo per l'azienda, che intende proseguire con nuovi giochi ispirati a Dungeons &amp; Dragons. Come sottolineato dallo stesso Ayoub, la società non vuole però affidarsi solo a franchise consolidati per questa spinta, poiché Exodus, per esempio, è una nuova IP, ispirata alla fantascienza futuristica.

Dopo il grande successo di Baldur's Gate III, Hasbro sta rivolgendo la sua attenzione a nuovi e sempre più massicci investimenti nel mondo dei videogiochi. Dan Ayoub, responsabile dello sviluppo dei prodotti digitali di Wizards of the Coast, di proprietà di Hasbro, ha recentemente confermato che l'azienda ha “oltre un miliardo di dollari di giochi in fase di sviluppo”, riservando grandi speranze per questi progetti. Terza più grande società produttrice di giocattoli al mondo, dietro solo a Mattel e al colosso LEGO, attualmente Hasbro vanta quattro studi AAA.<h2>Un investimento da oltre un miliardo di dollari</h2>La casa editrice del noto gioco da tavolo Monopoly - su cui Lionsgate avrebbe puntato gli occhi per un adattamento cinematografico - sembra inarrestabile. “Hasbro è un'azienda che ha 100 anni ed è costruita sul gioco”, ha detto Dan Ayoub.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/nerdist/status/1784917106628104284")&nbsp;Il responsabile dello sviluppo dei prodotti digitali di Wizards of the Coast ha inoltre rivelato:&nbsp;<blockquote>“Si è sempre trattato di giocare, di intrattenere le persone. E il gioco è la forma di intrattenimento predominante per molte persone, ed è qualcosa che continua a crescere. Quindi, per molti versi, ha senso che Hasbro sia presente in questo spazio”</blockquote>&nbsp;Una delle cose più importanti che Hasbro ha tratto dal successo di Baldur's Gate III è che “alla gente piace davvero, davvero tanto un grande gioco di D&amp;D ben fatto”. Dopotutto, è stato <a href="https://gaming.libero.it/the-game-awards-2023-baldur-s-gate-3-e-il-gioco-dell-anno-alan-wake-2-miglior-game-direction">uno dei giochi da tavolo più popolari per generazioni</a>. Per questo motivo, la casa editrice statunitense intende continuare a sviluppare giochi in questo senso.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Hasbro/status/1757157939305918573")&nbsp;“In questo momento oltre un miliardo di dollari è impegnato nello sviluppo di videogiochi, e si tratta solo di questi studi”, ha dichiarato Ayoub.&nbsp;&nbsp;<blockquote>“Per non parlare degli altri investimenti nel settore dei videogiochi che sono in corso. Sicuramente ho visto l'azienda mettere i fatti al posto delle parole in termini di costruzione di questi studi attorno a leader forti, pensando anche al lungo periodo. Abbiamo un portafoglio molto, molto più ampio di quello di cui stiamo parlando ora”</blockquote><h3>I quattro studi AAA di Hasbro</h3>Come detto, Hasbro possiede attualmente quattro studi AAA. Il primo è Atomic Arcade, situato nella Carolina del Nord, che sta lavorando a un gioco di Snake Eyes/G.I. Joe. Poi ci sono Invoke Studios, con sede a Montreal, che sta invece lavorando a un nuovo gioco di Dungeons &amp; Dragons, e Skeleton Key, situato ad Austin, al lavoro su “qualcosa di spaventoso”. Concludiamo con Archetype, anch’esso con sede ad Austin, che sta lavorando a Exodus, <a href="https://gaming.libero.it/baldur-s-gate-3-arriva-anche-su-playstation-5">interpretato da Matthew McConaughey</a>.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/McConaughey/status/1732942711647605211")&nbsp;Secondo Dan Ayoub, Hasbro sta spingendo per creare nuovi modi di giocare, immergendosi in profondità nel mondo dei videogiochi per cercare nuove forme di coinvolgimento. <a href="https://gaming.libero.it/hasbro-90-milioni-di-proventi-dal-goty-baldur-s-gate-3">Baldur's Gate III</a>, sviluppato in collaborazione con Larian Studios, è stato come detto un successo per l'azienda, che intende proseguire con nuovi giochi ispirati a Dungeons &amp; Dragons. Come sottolineato dallo stesso Ayoub, la società non vuole però affidarsi solo a franchise consolidati per questa spinta, poiché Exodus, per esempio, è una nuova IP, ispirata alla fantascienza futuristica.

La casa editrice statunitense di giochi e giocattoli ha deciso di intensificare ulteriormente i propri investimenti nel settore

Hasbro investirà 1 miliardo di dollari in videogiochi

Hasbro ha investito 1 miliardo di dollari nello sviluppo di videogiochi

Questa sera a chiudere il giro dei quarti di finale degli Europei 2024, ci penserà Olanda vs Turchia, un big match molto interessante, per i valori espressi dalle due formazioni, che non a sorpresa si stanno rivelando come due ottime squadre in grado di insegnare calcio attraverso, interpreti giovani e mettendo in campo un gioco divertente da guardare.Olanda-Turchia due nazionali straordinarieNegli ultimi anni, l'Olanda, pur disponendo di grandissimi talenti nella propria formazione titolare, ha sempre faticato a trovare continuità di rendimento all'interno dei tornei più importanti, ma questo non è un fattore solo degli ultimi anni, perchè gli Orange, storicamente son sempre stati una nazionale ricca di talento e che esprimeva un bel gioco, ma che peccava nei momenti decisivi, a confermarlo è indubbiamente il singolo trofeo conquistato nel lontano 1988, l'edizione degli Europei che si giocava in Germania dell'ovest contro l'Unione Sovietica.&nbsp;&nbsp;Per la Turchia le cose sono andate anche peggio, storicamente la nazionale turca non è mai stata una forza indomabile, tranne in alcune occasioni particolari, il mondiale del 2002, quello che in Italia viene ricordato come il mondiale di Byron Moreno, con un sorprendente terzo posto alla seconda qualificazione nella propria storia e ad oggi ultima apparizione ai mondiali e poi agli Europei del 2008, con una semifinale persa per 3-2 contro la Germania.&nbsp;&nbsp;Momentaneamente, però va detto, le due squadre in questione stanno esprimendo un ottimo livello di calcio, con l'Olanda che fa gioco forza su una squadra ricchissima di talento con Gakpo e Xavi Simons a fare da perni di un attacco incredibilmente devastante, ma con una Turchia dall'altro che schiera due dei talenti più brillanti del calcio internazionale di oggi come Arda Guler, giocatore del Real Madrid di Ancelotti, e Yildiz, già consacrato come erede di Chiesa alla Juventus di Thiago Motta. Insomma dopo la bellissima Spagna vs Germania di ieri sera, e la terribile partita della Francia, in semifinale senza aver mai segnato su azione, speriamo sta sera di rifarci gli occhi con Olanda vs Turchia.Xavi Simons, stellina dell'Olanda con la passione per NarutoFin dalla tenera età Xavi Simons, ha sempre fatto parlare di se, l'inizio nella cantera del Barcellona sembrava promettere fuoco e fiamme per questo talentino olandese, che inizio ad attirare le attenzioni su di se già in tenera età, arriva il suo passaggio in blaugrana a soli 8 anni e come potete ben immaginare da quelle parti le etichette si attaccano molto presto, chiedete a Bojan per conferma. Il suo talento però viene notato anche dal Paris Saint Germain che ha voglia e risorse per poter far crescere Xavi Simons, che dopo esser tornato in Olanda in prestito, scopre il proprio talento e può iniziare una carriera importante.&nbsp;&nbsp;Al PSG di Messi, Neymar e Mbappe non vi è posto per lui e allora va nell'unica squadra in grado di valorizzare i giovani, nel Red Bull Leipzig, riuscendo ad ottenere una stagione, ancora in corso, da 10 gol e 18 assist in 47 gare giocate, non male per un ragazzo di appena 21 anni. Il talento dell'Olanda però non ha mai nascosto, come molti in questo ultimo periodo, la sua passione per i videogiochi ed in particolare per Naruto.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C7Re-vgoH9v/")&nbsp;Proprio Naruto, un po' come per Yu Gi Oh, negli ultimi anni ha visto scemare di molto l'interesse verso i videogiochi e dovendo fare i conti con una certa difficoltà per Bandai di innovare la serie, riuscendo però a realizzare nel 2023 con NARUTO X BORUTO Ultimate Ninja STORM CONNECTIONS, un ottimo gioco a proseguire l'epopea sul piccolo schermo del Ninja del villaggio della foglia.

Questa sera a chiudere il giro dei quarti di finale degli Europei 2024, ci penserà Olanda vs Turchia, un big match molto interessante, per i valori espressi dalle due formazioni, che non a sorpresa si stanno rivelando come due ottime squadre in grado di insegnare calcio attraverso, interpreti giovani e mettendo in campo un gioco divertente da guardare.<h2>Olanda-Turchia due nazionali straordinarie</h2>Negli ultimi anni, l'Olanda, pur disponendo di grandissimi talenti nella propria formazione titolare, ha sempre faticato a trovare continuità di rendimento all'interno dei tornei più importanti, ma questo non è un fattore solo degli ultimi anni, perchè gli Orange, storicamente son sempre stati una nazionale ricca di talento e che esprimeva un bel gioco, ma che peccava nei momenti decisivi, a confermarlo è indubbiamente il singolo trofeo conquistato nel lontano 1988, l'edizione degli Europei che si giocava in Germania dell'ovest contro l'Unione Sovietica.&nbsp;&nbsp;Per la Turchia le cose sono andate anche peggio, storicamente la nazionale turca non è mai stata una forza indomabile, tranne in alcune occasioni particolari, il mondiale del 2002, quello che in Italia viene ricordato come il mondiale di Byron Moreno, con un sorprendente terzo posto alla seconda qualificazione nella propria storia e ad oggi ultima apparizione ai mondiali e poi agli Europei del 2008, con una semifinale persa per 3-2 contro la Germania.&nbsp;&nbsp;Momentaneamente, però va detto, le due squadre in questione stanno esprimendo un ottimo livello di calcio, con l'Olanda che fa gioco forza su una squadra ricchissima di talento con Gakpo e Xavi Simons a fare da perni di un attacco incredibilmente devastante, ma con una Turchia dall'altro che schiera due dei talenti più brillanti del calcio internazionale di oggi come Arda Guler, giocatore del Real Madrid di Ancelotti, e Yildiz, già consacrato come erede di Chiesa alla Juventus di Thiago Motta. Insomma dopo la bellissima <a href="https://gaming.libero.it/germania-spagna-le-due-golden-generation-si-scontrano-per-un-posto-in-semifinale">Spagna vs Germania di ieri sera</a>, e la terribile partita della Francia, in semifinale senza aver mai segnato su azione, speriamo sta sera di rifarci gli occhi con Olanda vs Turchia.<h3>Xavi Simons, stellina dell'Olanda con la passione per Naruto</h3>Fin dalla tenera età Xavi Simons, ha sempre fatto parlare di se, l'inizio nella cantera del Barcellona sembrava promettere fuoco e fiamme per questo talentino olandese, che inizio ad attirare le attenzioni su di se già in tenera età, arriva il suo passaggio in blaugrana a soli 8 anni e come potete ben immaginare da quelle parti le etichette si attaccano molto presto, chiedete a Bojan per conferma. Il suo talento però viene notato anche dal Paris Saint Germain che ha voglia e risorse per poter far crescere Xavi Simons, che dopo esser tornato in Olanda in prestito, scopre il proprio talento e può iniziare una carriera importante.&nbsp;&nbsp;Al PSG di Messi, Neymar e Mbappe non vi è posto per lui e allora va nell'unica squadra in grado di valorizzare i giovani, nel Red Bull Leipzig, riuscendo ad ottenere una stagione, ancora in corso, da 10 gol e 18 assist in 47 gare giocate, non male per un ragazzo di appena 21 anni. Il talento dell'Olanda però non ha mai nascosto, come molti in questo ultimo periodo, <a href="https://gaming.libero.it/noah-lyles-l-atleta-nord-americano-che-vola-grazie-all-aiuto-delle-carte-di-yu-gi-oh">la sua passione per i videogiochi</a> ed in particolare per Naruto.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C7Re-vgoH9v/")&nbsp;Proprio Naruto, un po' come per Yu Gi Oh, negli ultimi anni ha visto scemare di molto l'interesse verso i videogiochi e dovendo fare i conti con una certa difficoltà per Bandai di innovare la serie, riuscendo però a realizzare nel 2023 con NARUTO X BORUTO Ultimate Ninja STORM CONNECTIONS, un ottimo gioco a proseguire l'epopea sul piccolo schermo del Ninja del villaggio della foglia.

Olanda vs Turchia tanto talento questa sera in mostra per chiudere i quarti di finale

Olanda-Turchia sfida incredibile per le semifinali

Olanda vs Turchia questa sera si gioca un match tra due nazionali, che hanno dimostrato di giocare un buon calcio ad altissimi livelli

Olanda-Turchia: una sfida di grandissimo calcio per un posto in semifinale

Dopo aver annunciato l'imminente arrivo del videogioco action-adventure Sea of Thieves su PS5, c’è un’altra grande novità che attende l’universo dei pirati. Jerry Bruckheimer, lo storico produttore dell’amata saga di Pirati dei Caraibi, in una recente intervista a ComicBook.com ha dichiarato che il sesto film si farà e che sarà un reboot dell'intero franchise. Parlando del futuro di alcune saghe di successo, ha infatti rivelato un’informazione decisiva: “Con 'Top Gun' hai un attore iconico e brillante [Tom Cruise, ndr]. Chissà quanti film farà prima di questo, non posso proprio dirlo. Però faremo un reboot di Pirati dei Caraibi”. Il sesto (attesissimo) film del media franchise della Disney, riuscirà a conquistare i fan anche senza Johnny Depp?Sea of Thieves arriva su PlayStation 5Sea of Thieves è un videogioco action-adventure del 2018, sviluppato da Rare e pubblicato da Xbox Game Studios per Microsoft Windows, Xbox One, Xbox Series X e Series S. Sei anni dopo la sua pubblicazione, l'avventura piratesca con oltre 35 milioni di giocatori complessivi è presto in arrivo anche su PS5:&nbsp;il 21 febbraio 2024, infatti, è stata annunciata l'uscita su PlayStation 5, prevista per il 30 Aprile 2024.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/geoffkeighley/status/1760379098319528320?s=20")&nbsp;Dopo aver confermato la possibilità di giocare in singleplayer senza Game Pass, Rare e Microsoft hanno mostrato un trailer che illustra i contenuti bonus da sbloccare effettuando il preordine delle edizioni Standard, Deluxe o Premium.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/SeaOfThieves/status/1760366468946936076?s=20")&nbsp;Dopo 39 anni, Sea of Thieves sarà dunque il primo gioco della storica azienda di videogiochi Rare a uscire su console PlayStation.&nbsp;Pirati dei Caraibi: si ricomincia da zeroLa saga di Pirati dei Caraibi è iniziata nel lontano 2003 con&nbsp;La maledizione della prima luna, proseguendo poi con altri quattro film usciti tra il 2006 e il 2017. Il franchise, in totale, ha incassato ben quattro miliardi e mezzo di dollari al botteghino mondiale, confermandosi uno dei titoli di punta della Disney. Intervistato da ComicBook per l’uscita di The Ministry of Ungentlemanly Warfare, il celebre produttore Jerry Bruckheimer ha parlato una volta per tutte del destino del franchise:&nbsp;“Faremo un reboot di Pirati dei Caraibi, è più facile mettere insieme le cose perché non dobbiamo aspettare certi attori”&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/CultureCrave/status/1772644351987892285?s=20")&nbsp;Il produttore ne ha approfittato, infatti, per chiarire la differenza tra un eventuale prossimo capitolo di Top Gun e uno di Pirati dei Caraibi, spiegando che il primo è più complesso da realizzare, vista la personalità sfuggente di Tom Cruise.Il reboot di Pirati dei Caraibi: cosa sappiamo?A occuparsi della sceneggiatura del sesto film sono due nomi di rielivo, nonché&nbsp;Ted Elliott&nbsp;e&nbsp;Craig Mazin. Non si sa ancora nulla in merito al cast, anche se non si esclude la presenza di grandi nomi. La possibilità di vedere Margot Robbie come protagonista principale è ridotta al minimo. Al contempo, salgono le possibilità di vedere Ayo Edebiri, star di The Bear. Sembra invece evidente che Johnny Depp non tornerà. Almeno per ora.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/unlimited_ls/status/1755287281059918170?s=20")&nbsp;Sean Bailey, intervistato dal New York Times qualche settimana fa, aveva già parlato della saga come di una priorità per Disney:&nbsp;“Pensiamo di avere una storia davvero bella ed emozionante che onora i film che sono venuti prima e ha anche qualcosa di nuovo”

Dopo aver annunciato l'imminente arrivo del videogioco action-adventure Sea of Thieves su PS5, c’è un’altra grande novità che attende l’universo dei pirati. Jerry Bruckheimer, lo storico produttore dell’amata saga di Pirati dei Caraibi, in una recente intervista a ComicBook.com ha dichiarato che il sesto film si farà e che sarà un reboot dell'intero franchise. Parlando del futuro di alcune saghe di successo, ha infatti rivelato un’informazione decisiva: “Con 'Top Gun' hai un attore iconico e brillante [Tom Cruise, ndr]. Chissà quanti film farà prima di questo, non posso proprio dirlo. Però faremo un reboot di Pirati dei Caraibi”. Il sesto (attesissimo) film del media franchise della Disney, riuscirà a conquistare i fan anche senza Johnny Depp?<h2>Sea of Thieves arriva su PlayStation 5</h2>Sea of Thieves è un videogioco action-adventure del 2018, sviluppato da Rare e pubblicato da Xbox Game Studios per Microsoft Windows, Xbox One, Xbox Series X e Series S. Sei anni dopo la sua pubblicazione, l'avventura piratesca con oltre 35 milioni di giocatori complessivi è presto in arrivo anche su PS5:&nbsp;il 21 febbraio 2024, infatti, è stata annunciata <a href="https://gaming.libero.it/playstation-plus-extra-e-premium-ecco-le-novita-in-arrivo-da-marzo">l'uscita su PlayStation 5</a>, prevista per il 30 Aprile 2024.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/geoffkeighley/status/1760379098319528320?s=20")&nbsp;Dopo aver confermato la possibilità di giocare in singleplayer senza <a href="https://gaming.libero.it/xbox-game-pass-arriva-a-sorpresa-nba-2-k24">Game Pass</a>, Rare e Microsoft hanno mostrato un trailer che illustra i contenuti bonus da sbloccare effettuando il preordine delle edizioni Standard, Deluxe o Premium.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/SeaOfThieves/status/1760366468946936076?s=20")&nbsp;Dopo 39 anni, Sea of Thieves sarà dunque il primo gioco della storica azienda di videogiochi Rare a uscire su console PlayStation.&nbsp;<h2>Pirati dei Caraibi: si ricomincia da zero</h2>La saga di Pirati dei Caraibi è iniziata nel lontano 2003 con&nbsp;La maledizione della prima luna, proseguendo poi con altri quattro film usciti tra il 2006 e il 2017. Il franchise, in totale, ha incassato ben quattro miliardi e mezzo di dollari al botteghino mondiale, confermandosi <a href="https://gaming.libero.it/skull-and-bones-pirati-ma-con-le-giuste-vibes">uno dei titoli di punta della Disney</a>. Intervistato da ComicBook per l’uscita di The Ministry of Ungentlemanly Warfare, il celebre produttore Jerry Bruckheimer ha parlato una volta per tutte del destino del franchise:&nbsp;<blockquote>“Faremo un reboot di Pirati dei Caraibi, è più facile mettere insieme le cose perché non dobbiamo aspettare certi attori”</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/CultureCrave/status/1772644351987892285?s=20")&nbsp;Il produttore ne ha approfittato, infatti, per chiarire la differenza tra un eventuale prossimo capitolo di Top Gun e uno di Pirati dei Caraibi, spiegando che il primo è più complesso da realizzare, vista la personalità sfuggente di Tom Cruise.<h3>Il reboot di Pirati dei Caraibi: cosa sappiamo?</h3>A occuparsi della sceneggiatura del sesto film sono due nomi di rielivo, nonché&nbsp;Ted Elliott&nbsp;e&nbsp;Craig Mazin. Non si sa ancora nulla in merito al cast, anche se non si esclude la presenza di grandi nomi. La possibilità di vedere Margot Robbie come protagonista principale è ridotta al minimo. Al contempo, salgono le possibilità di vedere Ayo Edebiri, star di The Bear. Sembra invece evidente che <a href="https://gaming.libero.it/johnny-depp-il-ritorno-in-pirati-dei-caraibi-dopo-sea-of-dawn">Johnny Depp non tornerà</a>. Almeno per ora.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/unlimited_ls/status/1755287281059918170?s=20")&nbsp;Sean Bailey, intervistato dal New York Times qualche settimana fa, aveva già parlato della saga come di una priorità per Disney:&nbsp;“Pensiamo di avere una storia davvero bella ed emozionante che onora i film che sono venuti prima e ha anche qualcosa di nuovo”

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