Tom Cruise recupera la bandiera delle olimpiadi come fosse in Mission Impossible

Giorgio Galizia

12/8/2024

CREDITI: Dreamstime

L'impresa di Tom Cruise alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi 2024 di Parigi è destinata a diventare leggenda. L'attore, noto per il suo impegno a eseguire personalmente scene d'azione mozzafiato senza alcuno stuntman, ha stupito il mondo ancora una volta, recuperando la bandiera olimpica in una performance che sembrava uscita direttamente da uno dei suoi celebri film "Mission: Impossible". Questa volta, però, la realtà ha superato la finzione, con Cruise che ha compiuto un'impresa spettacolare di fronte a milioni di spettatori, dimostrando che, a 62 anni, continua a ridefinire i limiti di ciò che è possibile.

Durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024, un evento già carico di emozioni e simbolismi, Tom Cruise ha deciso di aggiungere un ulteriore elemento di spettacolarità, ovviamente in pieno suo stile sbalorditivo. Mentre la cerimonia raggiungeva il culmine, le luci si sono abbassate e gli occhi di tutto il mondo erano puntati verso il cielo sopra lo Stade de France. È stato in quel momento che, come in una scena perfettamente coreografata, è apparso Tom Cruise che si è lanciato in un audace salto.

La scena era un omaggio evidente alle sue acrobazie nei film di "Mission: Impossible", ma questa volta l'oggetto della sua missione era la bandiera olimpica. Una volta recuperata l'attore ha preso la moto e (senza casco) ha abbandonato il luogo dei festeggiamenti salendo su un elicottero in direzione Hollywood. Il suo atterraggio è stato tutt'altro che banale, in quanto Tom si è lanciato con il paracadute dall'elicottero sprezzante del pericolo nonostante i suoi ben 62 anni. Dopo una serie di manovre in aria, è atterrato sano e salvo. In un gesto carico di simbolismo, ha poi consegnato la bandiera olimpica sulla famosissima collina che ospita il nome della città. Qui inizia una staffetta di campioni fino a Los Angeles, questo non è altro che un invito alle Olimpiadi 2028.

Questa impresa non è solo l'ennesima dimostrazione delle abilità fisiche di Tom Cruise, ma è anche una testimonianza della sua dedizione e passione per il cinema e l'intrattenimento. Nato il 3 luglio 1962 a Syracuse, New York, Tom Cruise è emerso come una delle stelle più brillanti di Hollywood già negli anni '80. Con film iconici come "Top Gun", "Rain Man" e "Jerry Maguire", ha consolidato la sua posizione come uno degli attori più versatili e amati del grande schermo.

Ma è con la serie di film "Mission: Impossible" che Cruise ha veramente ridefinito il concetto di star d'azione. Dal primo film del 1996, dove interpretava l'agente segreto Ethan Hunt, Cruise ha sempre spinto i limiti delle acrobazie e delle scene d'azione, rifiutando spesso di utilizzare stuntmen e scegliendo invece di eseguire personalmente le scene più pericolose. Questa dedizione al realismo e alla spettacolarità ha fatto sì che i film di "Mission: Impossible" diventassero un punto di riferimento nel genere action, elevando ulteriormente lo status di Cruise a icona globale.

La saga di "Mission: Impossible" non ha solo rivoluzionato il cinema d'azione, ma ha anche avuto un impatto significativo sulla cultura popolare, compresi i videogiochi. Nel corso degli anni, diversi titoli di videogiochi sono stati rilasciati sotto il nome di "Mission: Impossible", abbracciando anche i fan degli stessi e cercando di catturare l'intensità e l'adrenalina dei film.

Uno dei primi titoli è stato il titolo omonimo del primo film: "Mission: Impossible" per il Nintendo 64, rilasciato nel 1998. Questo gioco, pur essendo accolto con recensioni contrastanti, ha permesso ai giocatori di vivere in prima persona le missioni rischiose e intricate tipiche del franchise. Il gioco non seguiva la trama del primo film, ma introduceva una trama a se stante con nuove missioni e scenari, offrendo ai fan l'opportunità di calarsi nei panni di Ethan Hunt.

Successivamente, è stato rilasciato "Mission: Impossible – Operation Surma" per PlayStation 2, Xbox e GameCube nel 2003. Questo titolo ha cercato di espandere l'universo del film, introducendo nuovi personaggi e una trama originale. Sebbene non abbia raggiunto il successo sperato, ha comunque rafforzato il legame tra il franchise cinematografico e il mondo dei videogiochi.

Negli ultimi anni, con l'evoluzione della tecnologia e dei motori grafici, sono stati rilasciati anche giochi per dispositivi mobili ispirati a "Mission: Impossible", che hanno permesso ai giocatori di eseguire missioni stealth e risolvere puzzle complessi, in un formato più accessibile ma non meno avvincente.

Tom Cruise non è solo un attore, ma un vero e proprio artista che ha dedicato la sua carriera a superare i limiti, sia fisici che creativi. Nonostante abbia superato i 60 anni, continua a sfidare le leggi della fisica e a rifiutare i limiti imposti dall'età. L'impresa di recuperare la bandiera olimpica è solo l'ultimo esempio di come Cruise riesca a trasformare ogni occasione in un evento memorabile.

La sua dedizione al lavoro e la sua volontà di eseguire personalmente le scene più pericolose non sono solo un tributo alla sua etica professionale, ma anche una dichiarazione di amore per l'arte del cinema. In un'industria spesso dominata dagli effetti speciali e dal CGI, Tom Cruise rimane uno degli ultimi grandi attori d'azione che preferisce il realismo e l'autenticità alle scorciatoie tecnologiche.

L'evento della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi 2024 di Parigi è destinato a rimanere nella storia, non solo per l'importanza dell'evento sportivo in sé, ma anche per l'incredibile performance di Tom Cruise. Il modo in cui ha recuperato la bandiera olimpica, con l'abilità degna del miglior Ethan Hunt, dimostra che, anche nella realtà, Cruise è capace di portare a termine missioni impossibili.

Con oltre 40 anni di carriera alle spalle e una filmografia che continua a crescere, Tom Cruise ha dimostrato di essere non solo una delle star più resilienti di Hollywood, ma anche un simbolo di determinazione e passione. La sua vita e le sue imprese, sia sullo schermo che nella realtà, ci ricordano che a volte la vita può essere ancora più spettacolare della finzione.