Il gigante della vendita di videogiochi americano Gamestop, è pronto ad un cambio drastico delle proprie politiche per cercare di evitare l'effetto BlockBuster
Gamestop è pronto alla rivoluzione; il gigante della vendita al dettaglio dei videogiochi, in forte crisi da diversi anni, con ormai il mondo del digitale in costante ed inarrestabile avanzamento, ha messo in ginocchio la catena che conta centinaia di negozi in tutto il mondo. L'idea della catena è utilizzare i negozi come punto di riferimento nella vendita dei giochi fisici, ma cambiando strategia e volendo puntare tutto sul retro gaming, l'esperimento inizierà negli Stati Uniti D'America, non è da escludersi dunque che qualora l'idea abbia successo possa espandersi anche in altri mercati.
Chiunque sia nato tra gli anni 90 e i primissimi anni del 2000, conosce la gioia da bambino, quando nel weekend si andava al BlockBuster per scegliere il film da noleggiare per tutta la settimana; questa era una comodità incredibile, che fosse una video-cassetta o un DVD; in molti erano presenti anche ampi spazi sia per i videogiochi nuovi o anche usati e a noleggio. Chi ha conosciuto questa sensazione, ricorderà benissimo il dolore di quando tutti gli store chiusero per il fallimento della casa madre. Il Gamestop sta andando incontro, più lentamente ovviamente, a questa fine, il motivo come per il BlockBuster è legato ai contenuti digitali.
Gamestop ormai da diversi anni si ritrova in crisi; il settore dei videogiochi, seppur in costante crescita, ha visto un cambio delle sue abitudini e dei suoi consumatori, tanto è vero che ormai anche chi produce le console ha seguito il passo dei PC, togliendo il lettore CD, rendendo così più accessibile il costo di una nuova console. Inoltre le politiche sempre più a scapito del cliente sull'usato, hanno portato moltissimi videogiocatori, a vendere autonomamente i loro vecchi videogiochi o le loro console "vintage", piuttosto che riportarle all'interno di un negozio Gamestop, per ricevere un'esigua quantità di denaro.
Con questo cambiamento, era inevitabile che i punti vendita di Gamestop iniziassero a soffrire l'impatto sul mercato, proprio per questo allora l'azienda ha avuto un idea molto importante, dato che anche le proprie politiche ormai sono accumunabili con il retro gaming, perché non aggiornare i propri negozi, a veri e propri rivenditori di videogiochi retro esclusivamente. Abbiamo parlato molto, anche qui su Libero Gaming, dell'importanza della preservazione dei vecchi videogiochi e di come l'emulazione sembri essere l'unica strada percorribile in alcuni casi, ma vedremo come si comporterà Gamestop con questa rivoluzione delle proprie politiche. Per il momento sappiamo che verranno trattati, videogiochi retro di: NES, Super Nintendo, Gameboy, Nintendo 64, DS,Wii , Wii U, Gamecube, Xbox, Xbox 360, Playstation 1, 2 ,3 ,PS Vita, Dream Cast, Genesis e Sega Saturn.
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