Milan-Inter: in caso di vittoria dello scudetto nel derby, i giocatori potranno festeggiare (anche) con i videogiochi

Valentino Allegri

22/4/2024

CREDITI: Dreamstime

L'appuntamento più importante della stagione 2024 della Serie A è alle porte, un lunedì di grande attesa per quanto riguarda il derby tra Milan e Inter, con i nero azzurri pronti a festeggiare il proprio 20° scudetto proprio contro i rivali di sempre. Ci sono alcuni dettagli però che sono sfuggiti ai più sulla passione per i videogiochi delle due squadre.

Nelle griglie di inizio anno, il fatto che Inter e Milan potessero giocarsi lo scudetto era facilmente pronosticabile, ma nessuno si sarebbe aspettato che la concorrenza si limitasse solo ed esclusivamente alle squadre di Milano, in molti avevano pensato quanto meno ad una figura come quella del Napoli, di Rudi Garcia, da co protagonista con le milanesi, o la Juventus di Massimiliano Allegri, ma nella realtà dei fatti la squadra vice campione d'Europa ha dimostrato di non aver rivali e di aver lavorato quest'estate nel migliore dei modi puntando ancora una volta su un mercato sostenibile fatto però di talento.

La scelta, simile, è stata fatta anche da parte del Milan il cui grande merito di questa stagione è il fatto di essere attualmente secondi in campionato, esser riusciti a rivalorizzare giocatori come Loftus cheek e Pulisic, ai margini dei progetti tecnici del Chelsea, ma non solo la valorizzazione di giocatori sottovalutati, ma anche la capacità di tenere in piedi una stagione pur non avendo mai a disposizioni l'intera difesa titolare ed anzi con la società costretta a richiamare Gabbia dal prestito a gennaio. 

La partita di questa sera però resta difficilissima da leggere, anche se tutto fa pensare ad un glorioso successo dei ragazzi di Simone Inzaghi, con la seconda stella già pronta ad essere cucito sul petto delle maglietta da domani mattina presso gli store ufficiali, le due squadre vivono in due climi completamente opposti, da un lato l'estrema delusione per l'andamento della campagna europea dei rosso neri separa il mondo dei tifosi e quello della squadra, dall'altro lato di Milano, invece la curva nord non ha fatto sentire la propria mancanza nella vigilia di una partita così importante arrivando a migliaia all'ultimo allenamento pre-derby dei propri beniamini per caricarli in vista della partita di sta sera.

Spesso quando si parla dei calciatori ci si dimentica la loro età anagrafica, dimenticandosi anche delle loro passioni extra-campistiche e di ciò che li riesce a far ricaricare le batterie dopo lunghi periodi estenuanti tra trasferte e ritiri, proprio qui arrivano in soccorso i videogiochi per molti di loro. Nelle ultime settimane vi abbiamo parlato di Florenzi, ora al Milan, e del suo amore per l'esport e i videogiochi, ma non tutti sanno che Leao e Ibra sono due amanti dei videogiochi.

Partiamo dallo svedese, il quale oggi ricopre un ruolo dirigenziale all'interno del Milan, nel 2020 però era giocatore della squadra e proprio in quel periodo decise di aumentare ancor di più la coesione del gruppo regalando una PS5 a tutti i suoi compagni di squadra, i quali non tardarono a ringraziare questo speciale "babbo natale" per il bellissimo regalo. All'interno del Milan però, anche la stella Rafael Leao è un appassionato di videogiochi, con il portoghese che non solo si è fatto costruire una mega sala relax dotata di ogni console immaginabile in casa sua, ma ha anche ammesso in un intervista a Milan Tv che:

Non solo rossoneri, ma anche nero azzurri super appassionati di videogiochi, legati in particolar modo come il Milan anche ad eFootball per un lungo periodo. In casa Inter Davide Frattesi arrivato quest'estate dal Sassuolo ha parlato durante la sua presentazione del suo amore per i videogiochi e della grande amicizia che lo lega con il suo ex compagno di squadra al Sassuolo, Gianluca Scamacca, con il quale gioca spesso ancora oggi. Per uno degli uomini simbolo però di questa Inter il tempo dei videogiochi è ormai finito, Alessandro Bastoni infatti, per sua stessa ammissione, sancito il suo addio al mondo dei videogiochi da quando è divenuto padre.